La clericalata della settimana, 35: Carlo Bagnasco

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco, che

si è opposto alla richiesta di rimozione del crocifisso dall’aula consiliare per un matrimonio civile dichiarando: «Le radici non si toccano, il crocifisso neppure»

CarloBagnasco

A chiedere la rimozione era stata la madre di uno degli aspiranti sposi durante il sopralluogo sul posto. La stessa signora ha poi commentato così: «Avevamo chiesto la celebrazione di un rito civile e nei luoghi civili non ci devono essere simboli religiosi. Il Comune, inoltre, non è autorizzato a trasformare una vicenda privata in pubblica».

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Giacomo Chiappori, sindaco del Comune di Diano Marina (IM), ha dichiarato che vieterà gli aspetti celebrativi delle unioni civili sostenendo che per queste «si tratta di mettere due firme e via, in pratica come quando si divorzia». Chiappori ha anche aggiunto che le coppie omosessuali hanno già i loro diritti, che le unioni civili servono solo per avere la pensione di reversibilità e che rischiano di portare alla mercificazione della donna e dei bambini.

Nel telegiornale del primo canale Rai, concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, una conduttrice è andata in onda nel giro di poche ore in due distinte edizioni ma sempre sfoggiando un vistoso rosario al collo. Qui l’immagine della prima edizione e qui quella della seconda.

Il Comune di Ragusa ha inserito in una pagina del suo sito sulle convivenze di fatto un avvertimento rivolto alle coppie inserite nel vecchio registro delle unioni civili, precedente l’entrata in vigore della legge Cirinnà, per dire loro che adesso “occorre nuovamente manifestare la volontà” dichiarandosi conviventi. Sullo stesso sito non ci sono al momento notizie sulle unioni civili ex legge 76/2016.

Il sindaco di Andria, Nicola Giorgino, ha annunciato che la sua città donerà «una tensostruttura che rappresenterà il presidio diocesano sul territorio di Amatrice», non quindi per celebrazioni civili e religiose in generale come sembrerebbe più opportuno per una pubblica amministrazione.

Una menzione speciale va a un atto non propriamente clericale ma comunque significativo dal punto di vista della credulità: la Regione Marche ha organizzato un presidio ad Acquasanta Terme (AP) per la distribuzione di farmaci omeopatici.

La redazione

21 commenti

Francesco S.

Ripropongo qui una riflessione che avevo fatto a proposito dell’ignoranza e irrazionalità. Quella della regione Marche è la legittimazione di un’irrazionalità pericolosa che porta a sostenere che acqua o zucchero venduti al prezzo d’oro abbiano proprietà curative e che peggio vengano dati a gente bisognosa come i terremotati. Pare che i “farmaci” omeopatici vengano da un ospedale pubblico toscano di Pitigliano. Ora apprendo che questo paesino della Toscana di 3800 abitanti ha un ospedale pubblico che spreca soldi in rimedi inefficaci. Nella mia regione, la Puglia hanno intenzione di chiudere ospedali di centri ben più grandi e ci sono vari deficit.

Mi chiedo in Toscana possono permettersi di sprecare i soldi a quel modo? E l’Italia può permetterselo. Spero che qualcuno prenda provvedimenti contro chi è responsabile di questa iniziativa, antiscientifica e antieconomica. E quei soldi non sarebbe meglio usarli in farmaci efficaci per chi ne ha bisogno?

mafalda

Credo che il rosario al collo sia la risposta delle cattodonne a quelli che vogliono proibire il burkini, è un’assurda ostentazione, un piagnisteo da martire cristiana. Per quel che m’importa la presentatrice può rendersi ridicola quanto vuole, anzi, suggerirei una crociona più grande e pesante.

Giorgio Pozzo

Se così fosse (e probabilmente hai ragione), la questione fondamentale viene allegramente messa in ombra da quelle irrilevanti, anzi, completamente “fuori tema”.
La tizia con il rosario al collo non è affatto obbligata a metterselo.
Attendo ora, con estrema ansia, che qualcuno mi dimostri che una donna musulmana, anzi, una donna appartenente a certe etnie, non è affatto obbligata a mettersi velo o altro.
Potrei sbagliare (oltretutto non sono una donna), ma a me sembra che certi comportamenti di certe donne come questa qua, siano piuttosto antifemministi. Sembra quasi che il messaggio sia: “difendo la mia libertà di essere sottomessa agli uomini, perchè non lo sono abbastanza”.

mafalda

Vedo che prima ho sbagliato a postare, comunque ormai è fatta.
Giorgio Pozzo
Questi personaggi si ritengono prima fedeli e poi donne, con tutto ciò che ne consegue. La signora vuole convincere che portare un simbolo religioso non fa male a nessuno (infatti lei non è obbligata a girare d’estate con le maniche lunghe e la testa coperta), quindi si sdogani pure il burka. Come femminista non posso dire ciò che penso di questa signora, diciamo che non è lusinghiero.

Engy

Beh, sta a vedere che una non può mettersi al collo un rosario piuttosto che una collana di salsicce! Ma ragazzi, la febbre sta salendo paurosamente!
Giorgio Pozzo,
molte donne musulmane sono obbligate e sono ridotte in condizioni indecenti e disumane e alcune vengono anche uccise per motivi che a noi appaiono più che inconcepibili (ammesso che esista un motivo valido per ammazzare una persona …).
Questo però, se il concetto di razionalità ha ancora un significato, non significa che si possa decidere NOI di estendere a TUTTE le donne islamiche questa convinzione.
Metti che anche da noi entrasse in vigore questo divieto del burkini o del velo e che tu fossi un vigile: come ti sentiresti mentre multi QUELLA DONNA LI’?

@Mafalda,
“Come femminista non posso dire ciò che penso di questa signora, diciamo che non è lusinghiero”.
Che ci azzzecca l’essere femminista con la fede? Non esiste l’ateo doc, ma esiste la femminista doc? che deve essere atea?

gmd85

@E.n.g.y

molte donne musulmane sono obbligate e sono ridotte in condizioni indecenti e disumane e alcune vengono anche uccise per motivi che a noi appaiono più che inconcepibili (ammesso che esista un motivo valido per ammazzare una persona …).
Questo però, se il concetto di razionalità ha ancora un significato, non significa che si possa decidere NOI di estendere a TUTTE le donne islamiche questa convinzione.

Bene, hai superato te stessa. Quindi, se una donna viene infibulata e non sappiamo che è sbagliato, non dovremmo comunque convincerla del contrario. O se le donne vengono lapidate per adulterio non dovremmo convincere le altre che è sbagliato.
Che ne sai di come si sente un vigile che dovesse eventualmente multare quella donna? Dai per scontato che si senta a disagio. Per cosa, una firma su un foglietto?
Curioso, comunque, che tu parli di non arrogasi il diritto di convincere tutte le donne di una cosa quanto la tua non convinzione su certi temi vorresti estenderla a tutti.

Stefano™

@ gmd85

Curioso, comunque, che tu parli di non arrogasi il diritto di convincere tutte le donne di una cosa quanto la tua non convinzione su certi temi vorresti estenderla a tutti.

Azz! Sei (o sono?) in stato di grazia! 😉

gmd85

@Stefano™

Saranno i nostri spiriti che si uniscono in uno solo. Manca il terzo per la trinità.

Comunque, errata corrige: noi sappiamo e non non sappiamo.

Moderazione

Chi vuole parlare di burkini può farlo nell’altro post in cui i commenti sono ancora aperti, qui i temi sono altri e in questo ramo specifico si parla del rosario esposto in un tg della concessionaria pubblica.

Giorgio Pozzo

sta a vedere che una non può mettersi al collo un rosario piuttosto che una collana di salsicce

Ma certo che può! Infatti, io dicevo solamente che si tratta di scelta, al contrario di altri casi (che qui ormai sono OT) dove invece non c’è scelta.
Poi, comunque, in seconda battuta, trovo sconveniente farlo in televisione, cioè in un servizio pubblico. Penso che anche una collana di salsicce potrebbe essere sconveniente…
Altrimenti io, se mai mi capiterà di andare in televisione, mi metto al collo un medaglione di mezzo chilo come questo

http://www.darwinfish.com/

Sandra.

giorgio,
“se mai mi capiterà di andare in televisione, mi metto al collo un medaglione di mezzo chilo”
E saresti sicuro di essere notato. Anche la giornalista, senza il rosario non se la sarebbe filata nessuno. Adesso è conosciuta.

Tra l’altro a me sembra di ricordare che il rosario non fosse considerato qualcosa da mettere al collo come un gioiello, tanto meno per farsi notare: cose del vangelo tipo se preghi farlo da solo in camera tua senza farlo sapere a tutto il vicinato.
Almeno un salumiere con le salsicce al collo è coerente, se si sorvola sull’igiene.

gmd85

@E.n.g.y

Che quelle donne siano obbligate è il fatto. Non parliamo di un crocifisso che uno è libero di indossare o meno – per quanto quella patacca appesa al collo della giornalista mi faccia pensare che sia una di quelli che la fede ce l’hanno solo col crocifisso e più è grosso più ipocriti sono – ma di simboli frutto di imposizioni storiche, sulle quali, repetita juvant, dovresti informarti. I paragoni sono più che pertinenti, perché la cultura che produce quelle pratiche è la stessa. Comunque, le clericalate di questa nessuno esprimono esattamente l’arretratezza e il fondamentalismo di cui i bravi cristiani sono intrisi. Cambia ben poco dall’atteggiamento di altri fondamentalismi. E che tu non lo colga o lo ignori deliberatamente è preoccupante. Tu e Francesco s? Un abisso.

dissection

Ma Carlo Bagnasco è imparentato col vescovo o è solo omonimia? In ogni caso, schifo…

VHEMT

Dobbiamo ricordarci che il primo governo europeo che, dopo il mondo antico (ossia dopo la funesta cristianizzazione dell’Europa), depenalizzò i rapporti omosessuali fra adulti consenzienti fu quello della Gloriosa Rivoluzione Francese. Questo deve farci pensare che tutto quelli che i gay hanno ottenuto nel corso di 2 secoli lo hanno ottenuto lottando contro le forze conservatrici, CCAR iin testa; e, come vedete, tali forze non si arrendono, ma combattono per ogni palmo di terreno. In sostanza dicono:”i gay?hanno avuto le unioni civili, bene! rendiamogli difficile l’applicazione della legge, rendiamogli amara la fruizione del loro diritto”. Io ce l’ho soltanto con gli omosessuali che si dichiarano cattolici, i quali mi ricordano tanto gli “ebrei nazisti”.

dissection

Come in commento che ha fatto qualcuno proprio in questa sede, qualche anno fa, essere gay e dichiararsi cattolici è come essere un anatra e iscriversi a Federcaccia…

dissection

Mafalda
Ovvio, non volevo attizzare focolai di polemica inutili, soprattutto in tema di donne e in questi frangenti che stiamo vivendo/osservando…

RobertoV

Per l’ennesima volta ribadisco che il crocifisso non è un simbolo del cristianesimo, ma un simbolo cattolico, quindi un simbolo che differenzia ed (in passato escludeva) anche da altre religioni cristiane. Un simbolo di oppressione per gli ebrei. Un simbolo in nome del quale si è perseguitato, si è discriminato e si sono fatte guerre. Un simbolo quindi di divisione. E tale simbolo è stato imposto nei luoghi pubblici da decreti regi e fascisti che continuano ad essere tollerati. Frutto di una religione cattolica dichiarata religione di stato.
Nel 2016 in Italia bisogna ancora sostenere queste radici? Vige ancora la religione di stato? Ho trovato terribili i commenti di quegli utenti che pretestuosamente mischiavano crocifisso con dipinti, affreschi religiosi.
Le persone che ne hanno richiesto la rimozione vivono in Francia, abituate ad un altro concetto di laicità. In una sala dove si celebrano matrimoni civili ci deve essere obbligatoriamente un crocifisso per marcare il territorio? I nostalgici devono ricordare a tutti che la religione cattolica è stata religione di stato e deve continuare ad esserlo? Il sindaco di Rapallo parla di nostra religione. Quanti sono veramente i cattolici a Rapallo? E gli altri? Per fortuna che dovrebbe essere il sindaco di tutti.

RobertoV

Se uno si sposa con matrimonio civile significa che probabilmente o è un non credente, o un non cattolico o un cattolico tiepido, difficile che sia un cattolico osservante. Quindi che senso ha, se non di marcatura del territorio, la necessità di piazzare obbligatoriamente un crocifisso in tali ambienti?

Sandra.

Oltre tutto questa faccenda delle radici è completamente sballata, il cristianesimo non è una pianta originale, è un innesto. Su una base ebraica hanno pastrugnato con il paganesimo – perché mai un dio unico dovrebbe avere un figlio? sembra una delle storie bislacche di zeus che fa figli a destra e a manca, ma senza ricorrere a vergini surrogate.
Se si vuole parlare di radici bisogna mettercele tutte.

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