La clericalata della settimana, 36: Beatrice Lorenzin

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che

ha annunciato per il 22 settembre il “Fertility Day”, giornata per promuovere il natalismo

lorenzin20160905

La campagna è sostenuta con slogan e manifesti che hanno suscitato una diffusa indignazione per lo scarso rispetto nei confronti delle donne senza figli, in un contesto come quello italiano in cui i diritti sociali, lavorativi e riproduttivi sono poco implementati. L’idea era già stata annunciata nel 2014 con un’intervista sul quotidiano dei vescovi Avvenire. Non è un caso che l’autrice del documento diffuso risulti essere Assuntina Morresi, consulente nota per le posizioni clericali.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, si è rifiutato di celebrare le unioni civili nella sala per i matrimoni: ha destinato un’altra sala solo come “spazio nel quale poter svolgere gli adempimenti previsti dalla legge” per il momento non di sabato.

Il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, si è rifiutato di celebrare le unioni civili e ha annunciato che al suo posto delegherà come ufficiale di stato civile Vittorio Sgarbi (notoriamente contrario alle unioni gay), nonostante si fosse resa disponibile la capogruppo locale Pd Nadia Romeo.

Il Comune di Prata di Pordenone (PN) ha inaugurato la nuova scuola elementare nella frazione di Villanova anche con una messa.

La redazione

66 commenti

dissection

Aveva ragione Giorgio Pozzo nell’altro thread, e pure in modo incompleto: a giudicare da quello che si legge su chi si è occupata della stesura del documento, in realtà il Fertility day non è pro fertilità ma contro aborto, contraccezione, eterologa & infine eutanasia. Con buona pace degli entusiasti.

Engy

dissection,
ogni dietrologia è ammessa e spesso ci ha anche una sua logica, ma pare che costoro che appoggiano il Fertily day non si muovano sui piani che ipotizzi …

http://www.sceglitu.it/

gmd85

Non ho capito cosa c’entri questo sito, ma qui c’è poca dietrologia da fare. I dubbi sul modo di condurlo, visto a chi sono date le redini, sono più che legittimi.

dissection

Dietrologia, dici? C’è invece chi lo chiama conoscere i propri polli, guardare più in là del proprio naso, e saper fare 2+2=4.
Come Gmd, non arrivo a capire cosa c’entri il S.I.G.O. e il suo sito, sicuramente ben fatto, con l’argomento del thread. Ci illumineresti?
Che non si muovano su certi piani, pare a te: letto il link postato nell’articolo, viste le premesse e capita la personaggia, i miei sospetti ce l’ho eccome. Gradita, se vuoi, spiegazione sul perché del tuo link, grazie: arrampicate varie risparmiacele pure.

Mauritius

Il link è sbagliato ma quello che dice è corretto perché la Sigo si è effettivamente schierata con i pochi che sostengono lo Stupidity Day. Il link giusto dovrebbe essere questo: https://twitter.com/Sigo_tweet/status/770982438117974021

Peccato però che la Sigo rappresenta una categoria di medici che per circa tre quarti va contro le donne rifiutandosi di praticare aborti, e infatti sul loro esaustivo sito al tema della ivg è dedicata una paginetta striminzita.

Tutto l’opposto dei mille psicologi che hanno sottoscritto questo stupendo documento: http://www.tpi.it/mondo/italia/fertility-day-lettera-sottoscritta-1000-psicologi-scrivono-ministro-lorenzin

Engy

vabbe’ … il sigo appoggia l’iniziativa ..e non solo il sigo, se e’ vero ovviamente quel che ci raccontano da un paio di giorni alcune testate …

Engy

MauriZius
io non sono il difensore del sigo, dici solo che se il tema ad esempio ela. ontraccezione (e lo aborto non e’ un. ontraccettivo) e la segreta voglia di scoraggiarla, leggendo quel che ho mandato io non mi pare proprio.

dissection

@Mauritius
Esilarante! E poi veniva a parlare a me di dietrologia! Incredibile, il colmo dell’umorismo involontario…! 🙂 🙂 🙂

Engy

dissection
umorismo involontario che vedi tu solo …ma quando si e’ acccecati non si legge cio’ che sta scritto, non si e’ piu’in grado di farlo.

Engy

mauritius
intanto per me e’ giustissimo dedicare pagine e pagine alla contraccezione piu’ che concentrarsi sull’aborto che, a norma della attuale legge, non e’ mai da. onsiderarsi un metodo contraccettivo.
Comunque a proposito del sigo che ripeto non mi interessa difendere, dovresti informarti meglio circa la questione della obiezione e delle relative proposte…
Io poi lo ho scoperto solo ora, il mio iniziale commento aveva solo uno scopo di precisazione, visto che qualcuno intravedeva oscuri disegni di negazione dei contraccettivi.

Mauritius

Engy, nemmeno io penso che la contraccezione sia al centro del FD, ma è sbagliato prendere un sostenitore che non è contro la contraccezione per dimostrare che nemmeno il FD lo è. Vale lo stesso al contrario, perché ad esempio Avvenire si è più volte scagliato contro la contraccezione, ma nemmeno questo dimostra nulla.

dissection

Engy
Non lo vedi perché ne sei tu l’artefice. E non parlare a me di accecato: chi è che ha postato la propria zappata sui piedi?

dissection

Tra l’altro, ti avevo chiesto anche abbastanza gentilmente di evitarli arrampicate inutili, ma tant’è… Il tuo commento con intenti di precisazione, non ha fatto che dare man forte ai più che legittimi sospetti, in ogni caso staremo a vedere toni e atteggiamenti e poi sapremo esprimerci meglio.

gmd85

@E.n.g.y

Che sigo e simili appoggino l’iniziativa dal mero punto do vista medico è scontato. Che poi, bisogna vedere chi dei facenti parte approvuno davvero.
Ciò non toglie che la campagna sia stupida e che è connotata in un certo senso. Tra l’altro, non mi sembra che nel programma del FD si parli di contraccezione.

Sandra.

Il presidente della Sigo, Paolo Scollo, è ginecologo obiettore, sostenitore dell’obiezione anche per l’eterologa.
Cosa c’entra poi nella pagina news della Sigo un post “Con Papa Francesco e con tutte le religioni per fare muro contro il terrorismo”?

Engy

Sandra e il suo sgomento mentre si chiede “Cosa c’entra poi nella pagina news della Sigo un post “Con Papa Francesco e con tutte le religioni per fare muro contro il terrorismo”?” ancora una volta presenta il suo piu’ autentico biglietto da visita….

Engy

gmd85
… che poi bisogna vedere quanti lo approvano davvero …. bellissima !

Engy

Mauritius,
che c’entra mo Avvenire, quotidiano dei vescovi?
Appoggia il Fertily daY ? Niente di più facile, fertily day, family day, family fertily ….
ma non c’entra niente, non mi risulta che la maggior parte dei vescovi sia anche medico ginecologo praticante ….

gmd85

@E.n.g.y

Semplicemente il post su Bergoglio indica un certo feticismo. Se la sigo si muove così, e difficile dire che non abbiano nulla a che vedere con vescovi e gonnelloni vari.
O per te sarebbe andato bene anche un post sulle unioni civili e la stepchild adoption?

Engy

gmd e altri,
sembra proprio che ora io sia anche il difensore d’ufficio del SIGO.
Sigo che aveva ad esempio fatto questa campagna:
http://www.sigo.it/wp-content/uploads/old-site/campagne-sigo/allegato_370896.pdf
Maaa …. saranno stati veramente tutti d’accordo….?
Tutti tutti?
Tutti gli iscritti a UAAR @gmd85 devono essere sempre tutti d’accordo su tutto? Devono intendere l’ateismo in un’unica maniera? Devono votare tutti per un solo partito? Devono essere favorevoli o contrari, tutti in blocco, all’impostazione di un certo tema etico? …..

Mauritius

Engy, infatti Avvenire non c’entra nulla, era proprio quello che ti volevo dimostrare. Qualcuno ha tirato in ballo la contraccezione e tu hai citato la sigo come dimostrazione che la contraccezione non c’entra, ma in realtà non dimostra nulla. Come il sostegno di Avvenire non dimostra il contrario. È più chiaro adesso?

gmd85

@E.n.g.y

La campagna prima volta che dovrebbe significare? Bella, certo, ma non inerente al FD. Quest’ultimo accolto così male dai più che dubitare su quanti dei membri della sigo fossero d’accordo è lecito. Questo era il senso della mia obiezione, non certo quello che volevi far trasparire tu con le ti domandine. E prenditi un secondo in più per leggere ogni tanto.

Sandra.

engy,
nessuno sgomento, tranquilla. Il vero biglietto da visita invece sembra averlo mostrato l’associazione italiana dei ginecologi e ostetrici nel suo sito. In quello dell’associazione internazionale (che neanche a farlo apposta fa F.i.g.o. …) non c’è traccia di terrorismo né tanto meno quello che ne pensa il papa. Ovviamente, direi, perché mai dovrebbe esserci? Ma magari potresti trovare un’altra associazione di ginecologi con il papa tra le news…
Nessuno ti sta dando del difensore d’ufficio della sigo. Ma avendola tu portata come sostegno “non di parte” al fertilità day, ti si sta facendo notare come non dia l’impressione di essere non orientata.

Se siano tutti d’accordo chi lo sa, nemmeno sulla campagna che hai trovato tu:
“I ginecologi Sigo hanno colto l’occasione per sottolinere l’importanza dell’informazione corretta per un “momento simbolo” dell’esperienza di vita di una donna. Per questo hanno promosso e curato l’opuscolo “Prima volta: istruzioni per l’uso”, che è in distribuzione dal 4 febbraio 2010 in tutta Italia in collaborazione con specialisti e consultori.”

Era il 2010 e non era una campagna nazionale. Secondo te c’è più necessità di spiegare a una ragazzina come affrontare il primo rapporto o ricordarle che non sarà fertile per tutta la vita? E guarda un po’ due titoli a caso di Avvenire, «Infertilità problema da affrontare con urgenza» (3 sett. 2016) e «Il piano per la fertilità? Una rivoluzione» (22 mar 2014).

Engy

Sandra,
alla domanda “Secondo te c’è più necessità di spiegare a una ragazzina come affrontare il primo rapporto o ricordarle che non sarà fertile per tutta la vita?” ti rispondo che c’è bisogno di spiegare e informare su tutto.
Per quel che riguarda Avvenire, stavolta mi pare che sia tu ad aver fatto la scoperta del secolo …!
Comunque – per me – vale quello che tanti hanno già detto in modo anche approfondito circa le ripercussioni sull’intera società : problema reale dunque iniziativa da appoggiare; approccio brutale e grossolano e a tratti volgare (tipico peraltro di questi nostri volgari e isterici tempi, dove anche noi procediamo per slogan; slogan che per loro stessa natura sono perentori, schematici e non lasciano spazio a tentennamenti di sorta; poi se li sbagli sei finito, perchè se non azzecchi, nel contesto di un concetto che vuoi esprimere e che magari scrivi per esteso, quelle poche azzeccate parole, ciao …), fuori linea, controproducente rispetto all’obiettivo. Tra l’altro non occorre essere intelligentissimi per capire che, soprattutto ai giorni nostri, quando ci vai giù col paternalismo facilissimamente ottieni reazioni rabbiose.

Sandra.

mah, non so a te, ma da quanto mi risulta la madre tipo illustra abbastanza bene tutto quello che è legato al ciclo, anche perché è difficile ignorarlo..!, quindi anche durata fertilità e menopausa: il legame tra ciclo e fertilità è evidente visivamente a ogni donna e ogni donna sa che non sarà per sempre (la frase orologio biologico è in giro da parecchi anni, da prima che nascesse la lorenzin probabilmente).
Si può informare su tutto, e va tutto bene. Ma se proprio proprio un corso di educazione sessuale, che comunque copre anche argomenti di salute di igiene ecc. che vanno poi a impattare sulla fertilità, dovrebbe essere quello prioritario. Ma non lo è, vabbé se non lo vuoi capire ….

Beh ma che la Lorenzin non sia un genio della comunicazione e in generale… è lì apposta! Queste cose sono fumo per far vedere che si occupa di qualcosa, quello che conta sono quelli che muovono i soldi, chi assume, chi appalta, gli amici… solite cose. La lorenzin, pfui.

Engy

massi’ che lo capisco @Sandra e concordo pienamente sulla educazione sessuale ai ragazzini se e’ vero come sembra essere vero che troppi di loro sono ignorantissimi e non adottano precauzioni sicure durante I rapporti sessuali.Percio’ continuo a ripetere che concentrarsi quasi esclusivamente sul diritto di abortire, in considerazione del fatto che le ivg aumentano tra le adolescenti, a me pare un modo di non centrare l’obiettivo vero.
La mamma tipo …I genitori tipo che conosco – non tutti – sono molto bravi a parlare in maniera banale e allusiva del sesso, ma la vera educazione sessuale non la sanno fare …

Sandra.

“I genitori tipo che conosco – non tutti – sono molto bravi a parlare in maniera banale e allusiva del sesso, ma la vera educazione sessuale non la sanno fare …”

Appunto: per priorità dovendo scegliere una campagna nazionale a forte impatto mediatico, era quella che invece nel 2010 è stata fatta in sordina!

Ci si concentra sul diritto di abortire perché non viene rispettato, e questo perché l’obiezione è stata scaltramente usata per boicottare l’applicazione della legge.

Le ivg non sono affatto in aumento tra le adolescenti, anzi, dal 1983 al 2013 il calo percentuale è stato del 24%, e in particolare sono diminuiti gli aborti tra le minorenni italiane rispetto alle straniere (dati Ministero della salute, 2011 e 2015).

mafalda

L’Assuntina è in perfetta sintonia col gesuita, a quanto pare: ha ben tre figli più un altro in affido, povero ragazzo. «La famiglia, vivaio naturale di buona umanità e di società giusta». Peccato che questi vivai siano spesso pericolosi: qualche moglie ci rimette le penne, qualche bambino viene abusato, solo per dirne un paio. Ho comunque capito che io, single di ferro, non posso contribuire ad una società giusta e la mia umanità lascia a desiderare.

Francesco S.

Ritengo la maternità una condizione da tutelare, le coppie che decidono di avere bambini vanno sicuramente tutelate, perché i figli non solo rappresentano una speranza di propagare il proprio DNA (egoismo genico) ma anche un investimento per la comunità, l’homo sapiens è innanzitutto un animale sociale e il suo successo è dovuto anche a questo.

Questo senza mortificare chi bambini non ne può avere, non ne vuole o ne vorrebbe ma non può per fattori economici. Ciò non si fa con slogan di dubbio gusto, sull’orologio biologico che scorre via, e amenità del genere, ma con politiche concrete occupazionali.

Anche perché la ministra e la sua consulente cattolica “stanno messe bene a soldi”, come direbbe il volgo, gli under 30 e anche under 35 spesso piangono miseria e sentirsi dire di “darsi una mossa” (a far figli come indica un altro slogan) li fa solo incazzare.

Senza contare coloro che di figli non ne vogliono e meritano rispetto senza inviti paternalistici di ministre (e consulenti) che solo una volta sistemate (e ben sistemate) si sono date alla gravidanza all’età di 44 anni.

dissection

Quella di Massimo Bergamin è una bastardata vera e propria, altro che obiezione, visto che poi la coppia aveva già puntato su un altra persona, e poi vedremo come andrà a finire col facinoroso di Sgarbi, spero che non gli rovini il matrimonio! Anche se, a dire il vero, sarebbe da auspicare che la coppia si appelli a chi di dovere…

Diocleziano

Potrebbe rivelarsi il classico boomerang: lo Sgarbi ateo inconsapevole, icona gay e personaggio nazionalpopolare potrebbe attirare una marea di gay che altrimenti non si sognerebbero mai di sposarsi 😈

Glielo auguro proprio!

dissection

Sei tornato dalle ferie?
Cmq, già mi immagino coppie gay o lesbiche arrivare a Rovigo (ma Sgarbi non è di Ferrara?) dalla Calabria o dalla Val d’Aosta… è lui lì che magari tenta di vendergli un quadro…
Ma perché, secondo te, sarebbe un “ateo inconsapevole”?

Diocleziano

Perché si atteggia a credente, ma tutti sanno che Lui si crede dio e quindi non può credere in un idolo giudaicocristiano esteticamente ributtante, sia come padre sia come figlio. Per non parlar della madonna…

Francesco S.

Diocleziano a me risulta che si dichiari non credente, al più potrebbe essere definito ateo devoto, anche se credo che la definizione giusta sia narcisista.

Diocleziano

Più di una volta l’ho sentito dare dell’ateo a qualcuno in tono spregiativo.

Ma è uno che darebbe del ‘bianco’ a un bianco in tono spregiativo…

Sì, certamente narcisista; intimamente ateo, pubblicamente credente.

Federix

La Lorenzin non è “democratica”, anche se è ministra di un paese sedicente “Repubblica democratica” e anche il suo partito si chiama, abusivamente, PD.

Engy

Sandra,
ti ricordo che, a oggi, l’obiezione di coscienza è prevista dalla bellissima e intoccabile legge 194 (nessuno tocchi la 194 è uno slogan tuttora in auge, chi vuole eliminare l’obiezione dovrebbe riflettere prima di urlarlo).
E per me, così come per chi aveva curato la stesura della legge, l’aborto non è un valore e va (andrebbe) prevenuto con campagne serie sulla contraccezione, quella sicura ovviamente che non ha niente a che vedere con i metodi naturali.
Detto questo, ci sono i medici obiettori.
Dovresti però aggiungere tutte le altre cose che dice costui Ad ogni buon conto obiettare non significa negare la contraccezione e il link che ho postato lo dimostra.
Se poi per qualcuno l’aborto è un diritto-punto, e un diritto-punto a casa mia è un valore, se l’aborto quindi è bello e conviene concentrarsi principalmente su di esso piuttosto che sulla sua prevenzione, ok. In tal caso la 194 sarebbe proprio da rivedere completamente, anche nei suoi principi ispiratori messi nero su bianco nei primissimi articoli.

gmd85

Non si nega la contraccezione? Dillo ai farmacisti He non vogliono vendere profilattici e pillole.

Sandra.

L’obiezione di coscienza ha senso se e solo se tutela chi è già operativo.

Quello che dice costui sono belle parole, intanto nell’ospedale dove è direttore ci sono 16 medici di cui una sola ivg (deve essere quella dell’intervista del 2014: «Basta assumere medici a contratto nelle strutture dove i ginecologi effettivi siano tutti obiettori. Nel mio ospedale, il Cannizzaro di Catania, c’è una giovane dottoressa che viene un giorno a settimana proprio per occuparsi delle interruzioni volontarie di gravidanza.”).
Per di più costui è del 1957 e quando ha scelto di specializzarsi in ginecologia la legge sull’aborto era già passata. Questa coscienza che si tira per farla arrivare dove non dovrebbe….

Engy

Intanto non ho capito se tu sei d’accordo sui principi ispiratori della legge 194 che puntava ad eliminarlo l’aborto.
Per quel che riguarda l’obiezione (che io non eliminerei dalla legge) le chiacchiere comunque stanno a zero e partire dal presupposto della matematica malafede o tornaconto delle altrui azioni o intenzioni è quantomeno triste.
Ma dicevo appunto che le chiacchiere stanno a zero sul tema obiezione: c’è chi da tempo protesta e si da da fare per modificare l’articolo, per il momento la legge 194/78 è questa e per me, torno a dire, è una ottima legge.
Se poi – vuoi per l’obiezione, vuoi per una mutata (mi auguro di no) sensibilità rispetto ai principi ispiratori che dicevo – la si vuole rivoltare come un calzino, chi ha passione e mezzi per farlo lo faccia.

Sandra.

engy,
l’aborto non si può eliminare. Se ne può ridurre il ricorso, tramite informazione ecc, ma mai del tutto: a meno di poter eliminare la locuzione “ho fatto una scemata” dalla vita umana! Per non parlare degli aborti in caso di malformazioni.

Se gli argomenti che hai sono ripetere che la legge è intoccabile e che le chiacchiere stanno a zero, non sei granché convincente.

Un infermiere ha tra i suoi compiti anche quello di effettuare un prelievo o una trasfusione di sangue. E se la maggioranza degli infermieri diventasse testimone di geova (non so se valga su terzi) e rifiutasse quello che è previsto che facciano? A me sembra che le cose intoccabili siano la salute e la scelta dei cittadini, non le parole messe in sequenza ad arte in una legge in modo da limitarne l’applicazione!

Engy

Sandra
“Ci si concentra sul diritto di abortire perché non viene rispettato, e questo perché l’obiezione è stata scaltramente usata per boicottare l’applicazione della legge”.
Certo, il numero di obiettori è elevatissimo e questo crea un problema, soprattutto in certe regioni, a fronte del fatto che ci sarebbe una legge da applicare. Per questo motivo, da diverso tempo, sono state avanzate proposte più o meno convidisibili da più parti, perché il problema è reale.
(a proposito della legge 194 – per inciso – io l’ho definita “ottima”, non “intoccabile”, per me nessuna legge è intoccabile).
Ma sulla scaltrezza che tiri in ballo non so se, oggettivamente, si possa generalizzare …. non credo proprio, comunque qua si entra nel campo delle opinioni, tranne ovviamente i casi oggettivi di chi obietta nel pubblico e pratica ivg nel suo privato.
Comunque io – io – sono fermamente convinta, per la mia esperienza ovviamente, che da molto tempo venga trattata con troppa superficiale indifferenza la questione fondamentale che è quella della prevenzione, cioè dell’educazione alla contraccezione (che tra le altre cose – vedi preservativo – serve anche per scongiurare malattie sessualmente trasmissibili).
Sì, se ne parla: qui ad esempio lo si fa, ma principalmente in funzione della solita guerra contro la chiesa cattolica e i suoi seguaci, ma quello che interessa di più, oggi come oggi, a giudicare da quel che si legge in rete ma anche nella vita reale, è avere la garanzia dei diritti, come quello di poter abortire, quasi fosse diventato un valore, e avere la garanzia della pillola d’emergenza (a quanto pare abusata tra le giovanissime, ma anche sta cosa interessa poco sembra, eppure le malattie sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti cominciano a costituire un problema serio da quel che mi risulta).
Cioè, lo spirito autentico della legge è andato perso, e questo non stupisce, in un’epoca come la nostra che punta tutto ed esasperatamente sui soli diritti individuali e sull’autodeterminazione (burkini a parte ….), cioè interessa soltanto la tutela del diritto, il miglioramento o la soluzione dei motivi che portano a certe scelte – che le leggi garantiscono come diritti, sia pure “palettati” ….. – sono questioni secondarie, o tali sembrano. Quindi anche i genitori si preoccupano ben poco di educare i figli all’autoprotezione, alla responsabilità, al principio del limite (concetti, questi ultimi due, che in molti casi sono diventati tabu’ per molti genitori)…

Sandra.

“(a proposito della legge 194 – per inciso – io l’ho definita “ottima”, non “intoccabile”, per me nessuna legge è intoccabile).”

engy, sicura di non aver problemi di memoria? 48 ore prima avevi scritto:
“ti ricordo che, a oggi, l’obiezione di coscienza è prevista dalla bellissima e intoccabile legge 194 “

Lo spirito della legge è andato perso? Ma non mi sembra una cosa così sorprendente, la legge interveniva in risposta a un problema e in un contesto diverso: e ovviamente l’atteggiamento verso una gravidanza indesiderata era molto più problematico, dato che l’aborto era un’opzione facile per poche e pericolosa per la maggioranza. Il senso di responsabilità cambia in tante cose, le leggi nascono per regolare, e non possono impedire che ci siano poi persone che le interpretano in modo diverso da quello che le aveva ispirate.
Se sai di avere una rete di protezione tendi a rilassarti di più rispetto a quando hai il vuoto di sotto, è normale. Questo però non rende sbagliata la rete, né deve far ipotizzare di toglierla. Diversamente si dovrebbe essere anche molto fiscali con tutto quello che concerne comportamenti e conseguenze. Lo spirito dell’assistenza medica è quello di intervenire, non di giudicare, un tumore ai polmoni viene trattato allo stesso modo in chi ha fumato due pacchetti di sigarette al giorno per 40 anni e chi nemmeno una (e il fatto che si faccia prevenzione e campagne da decenni non impedisce ecc.)

La solita guerra con la chiesa cattolica in tema di aborto è iniziata per iniziativa della chiesa cattolica stessa, che si è sempre mossa più o meno apertamente nel mondo politico, e molto meno in ambito operativo, come nel caso che segue (La Stampa, “Aborto: incostituzionale il diritto all’obiezione?”, 7 novembre 1978)
“Alla vigilia dell’entrata in vigore della legge i medici dell’ospedale videro arrivare una lettera, firmata da padre Onorio Tosini, priore provinciale dell’Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, proprietario dell’ospedale. Il priore sentiva «il dovere di «richiamare l’attenzione» del personale «sull’esigenza che ogni medico operante presso i nostri ospedali provveda a sollevare obiezione di coscienza. Soltanto in questo modo, infatti, l’Ordine dal quale gli ospedali dipendono ed i medici in esso operanti potranno avere la garanzia che non vengano avanzate richieste di espletamento delle procedure previste dall’articolo 5» (cioè richieste delle donne di poter abortire). La lettera di padre Tosini non riguardava un rapporto «privatistico» tra un ordine religioso e i medici del suo ospedale. Il San Giuseppe, infatti, è un nosocomio pubblico sovvenzionato dalla Regione, riconosciuto «ospedale zonale di Milano», con 455 posti letto di cui 70 di ginecologia e ostetricia. In sostanza la lettera del priore «invitava» i dipendenti di un ente pubblico a non applicare una legge dello Stato. Ma la storia del San Giuseppe non è per nulla originale. Si inquadra in una politica di boicottaggio della legge sull’aborto che ha dato i suoi risultati: ospedali che non praticano gli interventi, donne costrette a liste di attesa snervanti per poi magari dovere essere in due in un solo letto, medici non obiettori isolati e quasi «penalizzati». Cosi in tutta Italia: la Lombardia e Milano non fanno eccezione. “

Il fra Tosini era poi stato condannato per tentata violenza privata a 4 mesi per la lettera del maggio 1978. Nel 1994 invece fu insignito dell’onorificenza “cavaliere ordine al merito” dal presidente della repubblica.
Ma l’obiezione selvaggia non era qualcosa che non si potesse prevedere, tanto è vero che nella vicina Francia è contemplata per il medico ma solo a condizione che il servizio pubblico sia garantito.

Engy

Sandra, non ho problemi di memoria (per fortuna e purtroppo ….), forse non mi sono spiegata bene: ho inserito l’aggettivo “intoccabile” non per esprimere un mio giudizio ma per dire come è concepita ancora oggi questa legge pensando soprattutto agli slogan che ne accompagnano le cicliche discussioni (“la 194 non si tocca” – di qui l'”intoccabile”, oppure “giu’ le mani dalla 194”, ecc).
Per il resto ok, conosco anch’io (perchè conosco diversi sanitari, anche tra amiche mie) casi pietosi di religiosi/e che si sono anche comportati/e male sul “campo”, proprio con le donne ricoverate in occasione di una ivg…
Quindi certo che anche la chiesa è corresponsabile di questa – a oggi – mancata seria educazione sessuale nei confronti soprattutto dei ragazzi.
Poi dici “Lo spirito dell’assistenza medica è quello di intervenire, non di giudicare, un tumore ai polmoni viene trattato allo stesso modo in chi ha fumato due pacchetti di sigarette al giorno per 40 anni e chi nemmeno una (e il fatto che si faccia prevenzione e campagne da decenni non impedisce ecc.)”.
Certo, sono d’accordo.
Però un conto è un tumore, altra cosa è un bambino, e ti posso assicurare – per quel che riguarda la mia esperienza e conoscenza di sanitari – che molte obiezioni arrivano a distanza di anni semplicemente per scoramento, stanchezza, per il fatto di vedere troppo spesso le stesse donne che abortiscono 2-3 volte l’anno, per la constatazione insomma del fallimento degli obiettivi fondamentali della legge.
Comunque qua la tireremmo troppo per le lunghe in maniera poco costruttiva a occhio e croce ….
A proposito di intenti moralistici poi, ricordo benissimo – perchè mi aveva fatto sobbalzare – come l’esimia ex ministra Turco avesse anni fa avanzato (forse da Bruno Vespa) una proposta di legge per alleggerire i costi della sanità – sul modello inglese credo, o sulla falsariga di una proposta del governo Blair – che intendeva proprio punire, giudicare chi si ammalava (tipo gli obesi, ricordo bene, che la Turco proponeva addirittura di cacciare in coda e per ultimi al pronto soccorso) per stili di vita scorretti e proponeva ticket e addirittura sanzioni. A questo proposito non potevano mancare oggi altrettante menti eccelse che propongono la stessa cosa nei confronti delle recidive dell’ivg, quando il nodo è l’investimento sull’educazione

VHEMT

Che tristezza vedere che, nonostante la legge abbia reso inoperrativa l’obiezione di coscienza da parte dei sindaci, con l’obbligo di delegare qualcun altro, si osserva uno studio, un ricorrere a mille stratagemmi (Sgarbi, la sala meno accogliente ecc.) per rendere più difficile o più oneroso o più tedioso, l’esercizio di un diritto. Che tristezza dover concludere che i cattolici sono tolleranti e non interferiscono con i non cattolici, solo quando c’è un governo a loro parecchio ostile; ad es. nell’Inghilterra del 6-700, i cattolici se ne stavano zitti e buoni e si contentavano di poter praticare la loro fede in privato, senza rompere i c……i a nessuno e senza farsi troppo notare. Giustamente J. Locke, diceva che “i papisti” chiedono la libertà religiosa quando sono una debole minoranza, ma sono pronti a negarla agli altri non appena ne hanno la forza.

VHEMT

PS: anche se si capisce dal contesto del discorso, il mio post precedente si riferisce alla legge sulle unioni civili.

mafalda

Ho visto lo spot danese della campagna pro-fertilita’ ed è veramente simpatico, leggero, fa leva sulla sessualità maschile e femminile e soprattutto non discrimina chi non vuole o non può fare figli. Ma quello è un altro livello di civiltà, è un paese che non si porta sulle spalle il peso dei gravi problemi sessuali di attempati, potenti talebani, come invece succede a noi.
Bellissima la lettera degli psicologi e ottima la richiesta di Saviano su repubblica di revocare il fertility day.

Francesco S.

Lo visto anch’io comunicativamente è più accettabile ma conclude con
“Do it for Mom, do it for Denmark.”
E qui c’è del paternalismo, i figli non si fanno né per la Nazione né per far contenta la nonna, si fanno perché ci si ama, non sono un obbligo sociale. Lo stato deve solo tutelare la possibilità di farne di figli, perché sicuramente sono una risorsa socialmente rilevante, ma non un obbligo.

Gérard

Non so se hai avuto l’ occasione di recarti in Danimarca caro Francesco S. ma in questo paese esiste un vero senso dello stato e amore del paese . Non sono nazionalisti ( una cosa stupida ) ma sono fieri di essere danesi .
In ogni giardinetto davanti alla casa o nei giardini che si trovano nelle periferie delle grande città, c’è la bandiera nazionale, il Danebro che sventola ..

http://img.shz.de/img/panorama/crop160793/4172533715-cv16_9-w596-q80/2012-05-24-dk-ferienhaus-shz.jpg

Francesco S.

Gerard, non mi convince affatto la tua spiegazione. Sebbene comunicativamente lo spot sia più simpatico, il messaggio di fondo è “figli per la Patria, figli per la nonna, che è peccato poverina senza nipotini”. Quanto all’orgoglio nazionale, i miti della Patria, la bandiera, non c’è mai stato a livello di popolo, la stessa unità è stata subita dal meridione di Italia e voluta essenzialmente dalla borghesia e monarchia piemontese.

Tornando al rapporto sulla natalità e confrontando coi dati che emergono dal rapporto Svimez sul Mezzogiorno la situazione è decisamente pessima. In alcune aree particolarmente depresse, tipo Molise, Sardegna e Basilicata la natalità non supera 1.1 figli per donna. Fonte ISTAT 2014) e l’indice più significativo è quello delle straniere che sono più propense ad avere figli, mentre al Nord raggiunge il valore 2 (tasso di sostituzione) al sud il valore 1.8

Giorgio Pozzo

al Nord raggiunge il valore 2 (tasso di sostituzione)

In realtà, il tasso di sostituzione è un po’ minore di 2, in quanto bisogna tener conto della vita media che si allunga.
In più, bisognerebbe tener conto del bilancio tra chi emigra e chi immigra (ma esiste il verbo immigrare? Dovrebbe, qui serve…..).
Sospetto che con il tasso di natalità attuale, in Italia, sommando algebricamente emigrati e immigrati, e tenendo conto dell’allungamento della vita media, la popolazione sia in crescita e non in diminuzione. Ho un vago ricordo che la popolazione in Italia sia sempre stata in crescita: se così fosse, la campagna Lorenzin, almeno matematicamente, non avrebbe alcun motivo di esistere per perdita dei presupposti.

dissection

Pozzo
Certo che esiste il verbo immigrate, il suo rapporto col verbo emigrare è più o meno lo stesso che sussiste tra i concetti di “enclave” ed “exclave”.
Per quanto riguarda i presupposti, se posso dire quello che penso, è che una campagna pubblica di interesse nazionale si presenta fin da subito orientata al compiacimento di una sola parte del pubblico, una fetta della quale risiede addirittura in quello che teoricamente è uno stato e comunque estero, allora direi che i suddetti presupposti non sono mai esistiti, e consistevano in realtà di meri PRETESTI.

RobertoV

Pozzo
Se vai a vedere i dati statistici negli ultimi tre anni la popolazione italiana è rimasta sostanzialmente costante, mentre calavano le nascite. Prima era cresciuta per i maggiori apporti migratori nonostante il calo delle nascite ed i bassi tassi di fecondità e natalità (certo anche per l’aumento della vita media che nell’ultima anno ha subito un’inversione). E’ sicuramente calata la quota di italiani originaria, cosa che è successa un po’ in tutti paesi europei dove la popolazione originaria è calata. Ed altri paesi si sono posti il problema del calo delle nascite già prima dell’Italia, intervenendo a sostegno della natalità, anche se questo calo riguarda la popolazione originaria, non quella totale (ma il nazionalismo non è mai morto).
Il problema dell’aumento dei problemi di fertilità è evidente negli ultimi anni, ma non è certo con dubbie e pretestuose campagne pro-natalità che si risolvono.

Francesco S.

Pozzo non mi risulta che il livello di sostituzione dipenda dall’età, è solo un indice che indica se una coppia verrà sostituita da un’altra coppia nel corso di una generazione, l’età media semplicemente dilata l’intervallo di tempo di una generazione, non considerando le migrazioni, come ci dice la voce della enciclopedia Treccani.

La popolazione italiana è essenzialmente statica con una leggera flessione dal 2013 –> http://www.tuttitalia.it/statistiche/popolazione-andamento-demografico/ (il buco che c’è nel 2011 è un’incongruenza tra censiti e iscritti all’anagrafe). La curva è essenzialmente piatta dal 2010, nonostante l’immigrazione. Ergo la tua considerazione sul livello di sostituzione è errata dal punto di vista concettuale (non è legato all’età) e fattuale (la popolazione aumenta per l’immigrazione, però gli autoctoni stanno tanto sotto il tasso di sostituzione e anche le immigrate non lo superano che la popolazione non cresce, il che denota sicuramente responsabilità dei cittadini, ma è sento di problemi economici in determinate zone. Vorrà significare qualcosa ()che l’italia ha il tasso di natalità più basso in assoluto, tutti aderenti al VHEMT?

Francesco S.

fonte per la bassa natalità italiana >> http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/In-Italia-tasso-natalita-piu-basso-Unione-europea-In-Europa-nascite-inferiori-alle-morti-nel-2015-32f421d1-38e1-4cea-ae65-7b36d4b3cf9c.html

L’iniziativa del Ministero e della Lorenzin è solo demagogica e vagamente bigotta perché non analizza il vero problema, le difficoltà economiche dei giovani. Forse qualcuno farebbe qualche figlio in più allineandoci con il resto d’Europa (che ha comunque un tasso basso, è cresciuta solo per effetto dell’immigrazione).

Francesco S.

Ops,
sento = sentore
Vedo che Roberto mi ha preceduto.

mafalda

Forse la chiusa era un po’ ironica, visto il tono leggero di tutto il filmato. Il fatto è che i danesi sdrammatizzano il problema con spot come questi, in Italia invece facciamo il contrario, in perfetto stile cattolico, insistendo sulla bellezza della maternità che, dicono più volte, rende la donna più completa. Argomenti da dottrina per fidanzati, immagino. Abbiamo lo stesso problema dei danesi, ma spero che siano solo loro a moltiplicarsi, a questo punto.

Gérard

Ma, una domanda stupida …
La Ministra avrà fatto fare alcuni studi per rispondere alla domanda ” Perchè si fanno pochi bambini in Italia ? “…oppure ci sono già ..??

RobertoV

La campagna aveva preso spunto dal rapporto sulla fertilità e la giornata nazionale dedicata al tema della fertilità era stata introdotta come proposta di incontro tra famiglie, medici, farmacisti, insegnanti e società scientifiche che si occupano di salute riproduttiva: avrebbe dovuto avere soprattutto sfondo scientifico e promuovere l’informazione riguardo alla denatalità, alla salute sessuale femminile e maschile e su come preservarle.
Il problema è che non avendo una mentalità scientifica ed essendo degli incompetenti e superficiali l’hanno sfruttata per fare altro, per accontentare una certa visione natalista, facendo propaganda ed inneggiando alla natalità ed alla fertilità, promuovendo una mentalità arcaica. E’ inevitabile che propagandare come un dovere il fare figli, o come un maggior valore della persona il farli offende diverse persone. Doveva rivolgersi solo a chi voleva fare dei figli.
Quando vedi slogan come:
Proteggi la tua fertilità. Per te. Per noi. Per tutti.
La bellezza non ha età. La fertilità sì”.
La fertilità è un bene comune”, “datti una mossa, non aspettare la cicogna!”
“Sballato. Dopato. Fumato. Fertile?”
Come si può essere d’accordo con un taglio del genere?
Le parole costano poco, fare interventi concreti molto.

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