La notizia della morte di un diciassettenne belga malato terminale è rimbalzata di recente sulle cronache di tutto il mondo, ravvivando il dibattito sul tema eticamente sensibile del fine vita. Non si è trattato della generica morte di un malato qualunque, anche perché se così fosse stato il caso non avrebbe certo suscitato clamore su una scala così ampia, ma di una morte indotta su precisa scelta del minore e dei suoi genitori.
Archivi Giornalieri: giovedì, Settembre 22, 2016
Lingue disponibili
Articoli recenti
- L’Uaar dona libri per sostenere l’Attività alternativa
- Libri per l’attività alternativa nelle scuole primarie italiane: statistiche, successi e impegno necessario
- 8×1000 statale all’edilizia scolastica: l’Uaar pubblica i dati
- La clericalata della settimana, 50: Fratelli d’Italia e Lega vogliono il presepe a scuola
- Dall’8×1000 statale venti milioni per 57 scuole pubbliche
- Inchiesta o inquisizione?