La notizia della morte di un diciassettenne belga malato terminale è rimbalzata di recente sulle cronache di tutto il mondo, ravvivando il dibattito sul tema eticamente sensibile del fine vita. Non si è trattato della generica morte di un malato qualunque, anche perché se così fosse stato il caso non avrebbe certo suscitato clamore su una scala così ampia, ma di una morte indotta su precisa scelta del minore e dei suoi genitori.
Archivi Giornalieri: giovedì, settembre 22, 2016
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