La clericalata della settimana, 45: il governo al salvataggio delle scuole private

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del governo, che

ha aumentato i già cospicui fondi destinati alla scuola privata per i prossimi due anni, portandoli a 115 milioni

dd-scuola

L’esecutivo aveva promesso qualche settimana fa 100 milioni extra per gli istituti paritari, molti dei quali cattolici, cifra ora ritoccata al rialzo. Le scuole dell’infanzia riceveranno 25 milioni di euro come contributo aggiuntivo e altri 12,2 milioni andranno alle paritarie con alunni disabili. Vengono inoltre introdotte ampie detrazioni fiscali per chi manda i figli alle scuole private.

 

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il Comune di Bologna ha stanziato centinaia di migliaia di euro negli ultimi anni per la costruzione di chiese, in oneri di urbanizzazione secondaria, come reso noto da una interrogazione presentata dal consigliere Umberto Bosco (Lega Nord). Tra il 2012 e il 2014 sono stati elargiti ben 531 mila euro a favore della parrocchia dei santi Monica e Agostino. Altri 882 mila euro erano stati impiegati negli anni dal 2009 al 2011 per la nuova chiesa del Corpus Domini. Dal 1999 al 2014 la cifra complessiva erogata dal Comune alla curia per edifici di culto è di oltre 6,4 milioni.

La Regione Puglia ha approvato, con 24 voti a favore, 14 contro e 2 astenuti, una mozione per imporre il crocifisso nell’aula istituzionale lo scorso 25 ottobre: il simbolo cattolico è stato posizionato il 3 novembre. L’iniziativa clericale è del consigliere Domenico Damascelli (Forza Italia), il quale sostiene che l’idolo in questione non sia “solo religioso” e “non lede il senso di laicità dello stato”. Ora Damascelli ha persino chiesto al vescovo di Bari, monsignor Francesco Cacucci, di regalargli un crocifisso artistico da posizionare nell’aula consiliare.

Il Comune di Cascina (PI) ha approvato una delibera, voluta dalla sindaca leghista Susanna Ceccardi, che ha introdotto un nuovo regolamento per boicottare le unioni civili, limitando esplicitamente l’uso della sala consiliare ai matrimoni civili e ribadendo che consiglieri comunali e assessori devono avere delega del sindaco per celebrare. A coppia di donne che intendeva unirsi civilmente il prossimo gennaio e che aveva prenotato prima dell’approvazione della delibera è stato detto che potranno prendere appuntamento presso l’ufficio di stato civile e registrare lì l’unione.

Il sindaco di Monterosso Almo (RG), Paolo Buscema, ha donato a nome della cittadinanza e vestendo la fascia tricolore l’olio della lampada votiva per la beata suor Maria Schininà, la cui salma è esposta nella Casa Madre di Ragusa.

 

La redazione

42 commenti

Stefano™

l’idolo in questione non sia “solo religioso” e “non lede il senso di laicità dello stato”

Seguendo la (il)logica di costui se il crocifisso non è totalmente religioso (?) egli dovrebbe almeno concludere che lede parzialmente il senso di laicità dello stato. Poi dovrebbe chiedersi perché si debba (anche parzialmente) ledere la laicità dello stato e quindi dovrebbe accorgersi, come tutti, che quella che ha usato è una palese scusa.

dissection

“Momento dall’elevato valore simbolico” e “vittoria della laicità” tramite imposizione di cadavere sanguinolento dall’orribile aspetto e “valore” simbolico solo per un sesto/settimo dell’umanità: alla faccia dell’universale e del laico. Per forza il clericalismo spopola, la gente si beve queste idiozie senza pensarci mezza volta, in base al principio di autorità di papoccio prelati & co., autocraticamente attribuitosi da loro medesimi, che vengono spiattellate dal politicastro di turno, e tutti giù ad annuire per semplice assonanza, e non vorrei sbagliarmi, correggetemi, ma immagino che questa cosa sia anche anticostituzionale… (!?)

gmd85

@dissection

La Costituzione tutela la libertà di pensiero e di parola, ciò comporta che ci sia chi propina boiate e chi ci crede.

dissection

Sì, ma intendevo il crocifisso obbligatorio, non mi riferivo alla libertà di espressione, è quello che non mi torna.

gmd85

@dissection

Non ne sono sicuro. Se anche si sollevasse una questione d’incostituzionalità, verrebbero fuori tutte le eccezioni di questo mondo. Io dico che c’è sempre tanta incoerenza. Se un simbolo fosse davvero importante e voluto, non lo si dovrebbe imporre. Per me è solo feticismo ipocrita.

Francesco S.

Io mi ritengo offeso da questa scelta che di fatto vuole proporre a tutti una particolare fede come rappresentativa di tutti i pugliesi. Le croci nelle chiese, il tricolore nelle pubbliche assemblee.

Francesco S.

Non sono io ad essere anticristiano sono loro ad essere clericali. Non ho nessun problema con chi crede in Gesù ce l’ho con chi lo vuole imporre a tutti a forza.

dissection

Io sono anticristiano, oltre che anticlericale. Cioè, ogni tanto mi sento come un piccolo satana che inveisce, deride & stigmatizza chi crede in j-soo, ma poi mi passa. E’ che anche i j-soo-fans che non (dicono) impongono, per lo meno quelli che conosco io, quando scendi in tema anticlericale, tutti lì a trovar scuse & attenuanti, non uno-dico-uno che cerchi di guardare con un po’ di obiettività agli argomenti che proponi, e questo mi fa salire il satanismo violento (verbalmente, s’intende) & polemico oltre che ribollire il sangue e dopo rischio di perderla anch’io, quel po’ di obiettività. Non ci trovo nulla di male. Non prenderla sul personale, eh, Francesco S., rispondo a te perché tu hai tirato fuori l’argomento, ma è solo per offrire un altro punto di vista, e non penso per questo di essere intollerante: è che tendo a perdere la pazienza con chi cerca di prendermi in giro facendo finta di non capire & pensando che io non capisca o non me ne accorga. E questi atteggiamenti, tipici di molti j-soo-fans, anche quelli che non (dicono) impongono, sono ciò che più mi sento di contrastare, anche se so che è una causa persa, ma almeno ci provo, no?
Spleen: ho fatto un giretto sul tuo blog, trovo carino e interessante, con più tempo me lo spulcerò meglio. Per la bile, sentimento comune, per i TG che parlano solo di chiese & di opere salvate dalle chiese (en passant, se dio o chi per esso ha lasciato che con icrolli le opere andassero distrutte, può significare che più di tanto a genio, magari, non gli andavano…) ti rimando ai nostri commenti ad hoc nel post che parlava di questo, qualche giorno fa…
Questa settimana, per me , menzione d’onore per la Ceccardi, dopo Allam, anche questa…

Spleen

Io sono contento di seguire questo blog e di essermi registrato, però questa rubrica (pur essenziale e necessaria) mi fa salire la bile.
La maggior parte di questi tizi (la Rossa malpelo di Càscina in prima fila) sono sempre a blaterare contro i profughi, l’invasione islamica e la perdità di identità, ma sono loro i primi a pensare di vivere e di poter imporre la teocrazia: soldi per le chiese (fra l’altro avete notato che dopo i terremoti del 26/30 ottobre i TG parlano in continuazione delle chiese e continuano a tirar fuori le 4 suore in fuga?), crocifisso (insieme a foto di Re e Duce) nelle scuole, la sindaca che fa terrorismo su chi vuole avvalersi o applicare una legge dello Stato Italiano, l’altro sindaco che si presta in veste ufficiale a riti dal sapore medievale…

Che schiff…

bardhi

Spleen
“pensare di vivere e di poter imporre la teocrazia” cosa significa, come fai sa sapere cosa pensano i sindaci, addirittura che pensano di imporre la teocrazia in italia?!

Francesco S.

Be’ pensare di imporre i crocifissi in tutti gli uffici pubblici, negare il diritto di celebrare dignitosamente la propria unione civile, ribadire in ogni occasione pubblica che una religione è meglio di un’altra che certi credenti hanno qualcosa in più rispetto a chi ha una fede diversa o nessuna fede mi pare perseguire un intento teocratico.

bardhi

Francesco S.
anche se fosse come lo deduci te ma “intento teocratico” non è teocrazia, come tentato omicidio non è omicidio, la scelta dei termini ha la sua importanza altrimenti puoi dire tutto cio che vuoi.
“negare il diritto di celebrare dignitosamente la propria unione civile,” non è direttamente legata ne ad una religione in particolare nemmeno alla religione in generale, ci sono tanti paesi con regimi laici non teocratici dove tutto ora l’omosessualità è un reato.
“ribadire in ogni occasione pubblica che una religione è meglio di un’altra” non mi pare che in questo articolo si menziona una cosa del genere, non so a cosa ti riferisci?!

Francesco S.

Bardhi, “Famose a capì”, ho capito che ti sta simpatica questa sindaca di Cascina, ma decidere di non celebrare o rendere difficile le unioni civili ha chiari motivi religiosi (ribaditi anche dai sindaci che vi si oppongono) e si ricollega alla volontà di attaccare crocifissi ovunque.

Quanto all’ultima frase “ribadire in ogni occasione pubblica che una religione è meglio di un’altra” mi pare che sia il filo conduttore di questa intera rubrica che si chiama “Clericalate”. Infine fammi capire a riguardo dell’intento teocratico, dovremmo potercene lamentare e denunciarlo solo quando ci sono davvero riusciti nel loro intento? Ovvero quando non ha più senso farlo?

Spleen

@bardhi: i fatti parlano chiaro. Se il tuo nick corrisponde – e credo di non sbagliare, nel caso correggimi – a un’origine non-italiana, mi fa particolarmente specie che tu non riconosca il pericolo rappresentato da certe idee. D’altronde molti si sentono attratti o provano simpatia per chi o cosa minaccia di distruggerli…

@Francesco S. Grazie.

A entrambi e tutti i lettori del blog UAAR: cliccando sul mio nick trovate il mio blog, ho appena steso un post di riflessione su Càscina & co.

Spleen

(ho lanciato il commento prima di concludere, sorry) @ tutti: se vi va, leggete il mio ultimo articolo e commentatelo 🙂

Mauritius

Bardhi, in che senso “ci sono tanti paesi con regimi laici non teocratici dove tutto ora l’omosessualità è un reato”? Se l’omosessualità è reato è perché c’è un ordine morale di riferimento, il che se non è religione non è poi tanto diverso dalla religione, diciamo pure che è la stessa cosa. Mi fai un esempio di regime laico non teocratico che punisce l’omosessualità?

bardhi

Francesco S.
Che sia ben chiaro, sono d’accordo con te che la sindaca di Cascina lo fa per motivi religiosi, e che quasi tutti quelli che in italia o nei paesi occidentali lo fanno per lo stesso motivo, cio che voglio dire è che l’omosessualità non è condannata esclusivamente dai bigoti religiosi cristiani o islamici, ma anche da molti laici e atei, era un reato in tutti i paesi ex comunisti ed è tuttora un reato nei regimi comunisti, vietnam, cina, ect, ect. è discutibile dedurre che “negare il diritto di celebrare dignitosamente la propria unione civile” è “perseguire un intento teocratico”, inoltre un sindaco sara bigoto ma parlare di un sindaco che vorrebbe “imporre la teocrazia” è una fesseria. Tranne quella segnalata dal precedente articolo non conosco le “opere” della la sindaca di Cascina quindi non affrettarti a dedurre le mie simpatie.
“ribadire in ogni occasione pubblica che una religione è meglio di un’altra” mi pare che sia il filo conduttore di questa intera rubrica che si chiama “Clericalate”.” Sara anche il filo conduttore ma non è corretto tirare in ballo se nessuno in questo particolare caso lo ha nominato altrimenti non è un fatto ma un pregiudizio.

bardhi

@Spleen: a me invece mi fa specie che tu ti permetti a decidere che tipo di idee deve riconoscere come pericolose uno d’origine non-italiana. Per caso ti credi un fine psicologo da riconosce da pochi commenti da cosa sono attratto io?!
“D’altronde molti si sentono attratti o provano simpatia per chi o cosa minaccia di distruggerli” mai dire mai, potresti essere pure te fra questi “molti”!

bardhi

Mauritius
“Se l’omosessualità è reato è perché c’è un ordine morale di riferimento” su questo non ci piove “se non è religione non è poi tanto diverso dalla religione, diciamo pure che è la stessa cosa.” Piano, stai dicendo che un laico o ateo si distingue da un credente o teocratico da come considera l’omosessualità, sei sicuro, cioè secondo te non puo assistere una persona che non crede in dio ma che non accetta l’omosessualità?!
“Mi fai un esempio di regime laico non teocratico che punisce l’omosessualità?” come ho scritto anche a sopra, l’omosessualità era un reato in tutti i paesi ex comunisti, dalla URSS alla Cina di oggi, mi vuoi dire che pure l’Albania, l’unico stato ateo del mondo, era teocratico perche condannava gli omosessuali con 5-7 anni di carcere?!

Stefano™

@ bardhi

secondo te non puo assistere una persona che non crede in dio ma che non accetta l’omosessualità?!

Nessuno mette in dubbio che esista, il punto è su cosa basa la non accettazione dell’omosessualità.

Mauritius

@Bardhi

secondo te non puo assistere una persona che non crede in dio ma che non accetta l’omosessualità?!

Non mi pare di aver detto questo. Io ho detto che per non accettare l’omosessualità occorre fare riferimento a un ordine morale, che sia il trino barbuto sulla nuvoletta o il padre fondatore del partito unico cambia poco, sarebbe sempre una forma di religione.

l’omosessualità era un reato in tutti i paesi ex comunisti, dalla URSS alla Cina di oggi, mi vuoi dire che pure l’Albania, l’unico stato ateo del mondo, era teocratico perche condannava gli omosessuali con 5-7 anni di carcere?!

Era Bardhi, era. Anche in Italia era depenalizzato il delitto d’onore, ma ne è passata di acqua sotto i ponti nel frattempo. Il riferimento era sempre un ordine morale, anche nell’Albania che ha fatto diventare l’ateismo una religione imponendolo a tutti, il che è esattamente l’opposto della laicità. Oggi l’unico di quei paesi dove ancora gli omosex hanno libertà limitata, pur non essendo tecnicamente un reato, è la Russia di Putin, che non a caso è ormai culo e camicia coi patriarchi ortodossi.

gmd85

@bardhi

Siamo in Italia e il problema esposto riguarda soggetti con un preciso background che comprende un certo estremismo religioso, il quale si esplica anche nel boicottare le unioni civili. Che ci siano stati regimi non teocratici che condannavano l’omosessualità lo sappiamo, ma non è argomento pertinente a questa discussione.

bardhi

Stefano™
“Nessuno mette in dubbio che esista, il punto è su cosa basa la non accettazione dell’omosessualità.”, non credo che si possa dare una riposta esauriente ad una domanda del genere perche non esiste una unica ragione che spiega l’omofobia, la causa principale dell’omofobia è molteplice e non puoi legarla solo alla religione, i greci antichi erano politeisti nello stesso modo ma l’omosessualità e pedofilia era accettata e praticata in modo diverso da citta a citta, come pur essendo vietata nel islam e praticata fra i musulmani, non apertamente ma abbastanza diffusa da considerarlo. I grandi pesatori, gli inventori, del comunismo da Marx al Mao Ce Dung, non hanno mai speso tempo per parlare del fenomeno, di fatti solo l’ISIS e riuscito a trattare i gay peggio dei paesi comunisti URSS in primis, la condanna del omofobia nacque nei paesi occidentali di “radice cristiane” e non nei paesi comunisti o ex comunisti a prescindere dalle radici monoteistiche o meno.

bardhi

Mauritius
“Non mi pare di aver detto questo.” lo so, l’ho messo per dimostrare che l’omofobia non è solo frutto della religiosità delle persone, e non puo essere usato come indicatore per discriminare un credente da un non credente.
“che sia il trino barbuto sulla nuvoletta o il padre fondatore del partito unico cambia poco” no, non cambia poco, anzi cambia tutto, il dibattito su questo tema è perche Francesco S. aveva indicato come causa di “negare il diritto di celebrare dignitosamente la propria unione civile” un “intento teocratico” ti ho gia dimostrato che anche regimi che di teocratico monoteistico non avevano e non hanno nulla, l’omofobia regna sovrana. Se tu poi vuoi dimostrare che tutto che non è pluralistico è teocratico, a te l’onero della prova.

“che ha fatto diventare l’ateismo una religione imponendolo a tutti” per piacere non dire simile fesserie, fra il 1971 – 91 in Albania non si “professava” l’ateismo, a nessuno li si chiedeva ne di dichiarare ne il proprio ateismo ne di negare la propria fede, semplicemente la legge condannava la propaganda religiosa, anti comunista ect, ect, quindi al massimo potresti dire che si “professava il socialismo reale” che per il momento questo non è considerato una religione ma una dottrina politica e economica.
Nemmeno la laicita dello stato si puo giudicare dalla depenalizzazione o meno dell’omosessualità o la presenza dei diritti LGBT, altrimenti dobbiamo ammettere che fino a metta anni 60 na nessuna parte del mondo abbiamo mai avuto stati laici. Un stato pou essere laico anche quando reprime una minoranza.

bardhi

gmd85
hai perfettamente ragione, non volevo intavolare una discussione sulle radici del omofobia, ho domandato a Spleen cosa c’entrano i sindaci con “imporre la teocrazia”, il resto lo puoi leggere da solo.

Mauritius

Bardhi, il significato del termine laicità è cambiato nel corso dei secoli ed è anche relativo a un preciso momento storico. In generale laicità è ormai diventato sinonimo di pluralismo e difesa dei diritti umani, e un regime come quello albanese tutto era fuorché laico. Vedi la definizione dell’enciclopedia dei ragazzi Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/laicita_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/

Probabilmente l’omofobia può non essere legata alla teocrazia ma certamente è il contrario della laicità, perché alla base c’è in ogni caso un’ideologia che cerca di omologare le persone in base a certe caratteristiche. Il grande fratello di Orwell non era forse un Dio ma il mondo descritto in quel romanzo non era di sicuro laico. Negli anni 60 il massimo della laicità a cui si potesse aspirare era forse il suffragio universale, o comunque cose che oggi diamo per acquisite, adesso la laicità passa invece per i diritti LGBT.

Francesco S.

Bardhi, se si sta parlando della sindaca di Cascina, la sua opposizione alle unioni civili ha una definitiva matrice cristiano cattolica, non stiamo parlando dei massimi sistemi ma di un caso specifico. Sì, l’omofobia non ha radici necessariamente religiose, ma nel caso di specie ce l’ha, eccome!

bardhi

Mauritius

non arrampicarti sugli spechi stavamo parlando di teocrazia e regimi laici come erano considerati in quel momento storico, il regime albanese, e tutti quelli dei paesi ex comunisti, non saranno stati laico per i criteri di oggi, ma sicuramente non erano regimi teocratici.

Dall’evoluzione e l’ampiamento del significato del termine “laico” oggi non puo cambiare il giudizio su cio che era considerato laico 50 – 100 anni fa.

Francesco S.
e di fatti non ho cominciato io a parlare di massimi sistemi, la mia domanda era precisa: “cosa c’entrano i sindaci con “imporre la teocrazia”, sei stato te a cominciare ad allargare il discorso con “intento teocratico”, “una religione è meglio di un’altra” e altro, se non vuoi rispondere a domande dirette non partire con spiegazioni dei massimi sistemi.

Mauritius

Veramente no, non stavamo parlando di com’erano considerati in quel momento, tu stesso hai parlato di regimi laici non teocratici al presente 🙂

gmd85

@bardhi

Non siamo in teocrazia, certo, ma iniziative come quella del sindaco di Cascina e, in generale, le iniziative legate a motivazioni più o meno religiose (e ipocrite, aggiungerei, che dubito che tutti questi paladini della cristianità seguano la predicazione di Gesù) hanno almeno un sentore teocratico. In una teocrazia sarebbero la norma, al giorno d’oggi sono anacronistici residui di tempi andati e dei quali non auspichiamo il ritorno.

bardhi

Mauritius
Attualmente i paesi teocratici: l’Arabia Saudita, Repubblica Islamica dell’Iran, Santa Sede o Città del Vaticano. nei primi 2 c’è pena di morte. Nazioni formalmente teocratici: UK, Norvegia, Andorra, Israele, LGBT quasi pieni diritti, tutte gli altri 78 paesi dove omosessualità è illegale, vengono considerati paesi laici, con varia livello di democrazia, ma non teocratizie e quindi laici.
Se per i tuoi gusti non sono da considerare paesi laici sono affari tuoi.

gmd85 – su ” sentore teocratico” o come lo chiama Francesco S. “intento teocratico” possiamo discutere all’infinito, perche si tratta di definizioni arbitrari, tanto quanto il termine “laicista” usato dai credenti verso le nostre iniziative. Fin quando in democrazia sara garantita la liberta di fede e la sua manifestazione pubblica, questi problemi ci saranno sempre a livelli e toni diversi, ma da qua a parlare di sindaci che internodo di “imporre la teocrazia” ci passa

gmd85

Mi domando da dove prenderanno i soldi per ricostruire le zone terremotate. Tutto questo elargire a iosa alle private, ora, non era opportuno. Non che lo sia in altri momenti, ovvio.

dissection

Gmd anche se noi, in realtà, lo sapremmo, da dove tirarli fuori… 😉

Giorgio Pozzo

e ribadendo che consiglieri comunali e assessori devono avere delega del sindaco per celebrare.

Ma questo è ovvio, e non è qui la questione. Chiunque può celebrare, anche un cittadino qualunque, e ci vuole la delega del sindaco.
Il grosso problema è invece che questa tizia non vuole delegare ad altri. E questo rifiuto, sia di celebrare che di delegare, è semplicemente fuorilegge.

paniscus

Ma scusate, sia che si tratti di un’unione omosessuale, sia che si tratti di un normale matrimonio civile come quelli che ci sono sempre stati… è obbligatorio farlo nel proprio comune di residenza? Non mi risulta.

In casi del genere, per svergognare certi personaggi, basterebbe che altri sindaci di altri comuni vicini lanciassero pubblicamente una campagna di accoglienza e di INVITO a venire a celebrare l’unione altrove, a tutte quelle coppie che si sentono osteggiate o discriminate dalla propria amministrazione municipale.

Che so, il comune di Cascina vi umilia e vi tratta male? Bene, venite a celebrare l’unione qui al comune di Calcinaia o di Pontedera, dove vi garantiamo un trattamento cordiale e la possibilità di fare una bella festa come volete voi. Tanto poi il comune di residenza sarà obbligato a registrare l’unione ugualmente, anche se è stata celebrata altrove, e la bella figura del comune accogliente e democratico ce la facciamo noi 🙂

Anzi, la cosa migliore sarebbe che anche le coppie laiche eterosessuali che vogliono sposarsi civilmente cominciassero a boicottare i comuni che rifiutano le unioni civili gay, e andare a sposarsi in massa nei comuni limitrofi…

Che poi non c’è nemmeno bisogno di far riferimento alle unioni civili, si può anche preferire un comune rispetto a un altro a causa di altre considerazioni: io vivo nel comune di Firenze, con tutta l’aura di sciccheria tradizionale e monumentale che si porta dietro, ma visto che razza di banda di filibustieri lo amministra attualmente… GIURO se dovessi pensare adesso, ora come ora, a sposarmi in comune, probabilmente preferirei bussare al municipio della limitrofa cittadina di Sesto Fiorentino, che sarà pure meno prestigioso, ma che è amministrato da gente che ha appena sbattuto fuori con ignominia la precedente amministrazione di affaristi squali renziani di ferro 🙂

Francesco S.

Il problema è che non sarà un obbligo sposarsi nel comune di residenza, ma è un diritto poterlo fare, se ci iniziassimo tutti a spostare per evitare il sindaco che si crede il padrone della città e non un amministratore, i prepotenti l’avrebbero vinta. Il Sindaco DEVE permettere a chi vuole di sposarsi/ unirsi civilmente presso gli uffici comunali predisponendo l’occorrente e nominando un funzionario se non può/ non vuole farlo di persona.

Sandra.

Beh sì. Il commento di mio figlio ai promessi sposi è stato ma renzo e lucia non potevano chiedere a un altro prete, così non ci toccava sta noia? Potrebbe non nuocere un certo pragmatismo, l’aggirare l’ostacolo invece di impuntarsi a cozzare contro un muro, che si tratti di don abbondio o di una leghista e quelli che considerano matrimoni che non s’hanno da fare.

bardhi

Ha ragione Francesco S., se tutti dovessimo scapare dalla nostra zona, perche abbiamo un sindaco religioso che non celebra le unioni civili, medici obbiettori che si rifiutano di eseguire l’aborto o non somministrano antidolorifici, presidenti della regione del CL che distribuiscono gli appalti solo alla cricca, ect, ect va a finire che vivi in una roulotte.

RobertoV

La cosa grave è che queste persone che sono rappresentanti dello stato non rispettano leggi dello stato. Se non sono d’accordo dovrebbero dimettersi. Lo stato non deve accettare che suoi rappresentanti facciano quello che vogliono. Come cittadino devo richiedere il rispetto delle leggi e denunciare le mancanze. Non mi risulta che la legge preveda l’obiezione: se passa questa idea autorizziamo chiunque a farsi le proprie leggi.

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