Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è dell’ufficio del cerimoniale del Comune di Firenze, che
ha promosso per l’Immacolata una messa solenne presso la cattedrale e l’omaggio alla Madonna
Oltre al caso di Firenze, contestato dal nostro circolo locale, in tutta Italia diverse amministrazioni e istituzioni hanno tributato omaggio alla Madonna in occasione della festività dell’Immacolata. Tra i tanti casi, da segnalare: i vigili del fuoco di Roma hanno reso il tradizionale omaggio alla colonna della Madonna in Piazza di Spagna; i pompieri di Trani (BT) hanno organizzato un omaggio floreale in piazza per la Madonna Immacolata.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, ha recitato nella cattedrale, con tanto di fascia tricolore, l’atto di “affidamento” della città alla Vergine Immacolata.
L’assessore regionale lombardo Cristina Cappellini ha criticato il gesto del cappellano del cimitero di Cremona, don Sante Braggiè, di non allestire il presepe come fatto in passato e con il sostegno dell’amministrazione.
La redazione
A parte che, da par mio, non riesco a vedere nulla che che sia a un tempo più inutile, ridicolo & dispendioso di un omaggio floreale a una persona scomparsa quasi duemila anni fa, se l’intenzione è quella, e se è per l’immagine (o, se è per questo, per il concetto), è ancora più assurdo; quello che resta è l’impressione che nelle preferenze dei cattolici, ormai da un bel po’ di tempo a questa parte, la madonna immacolata incoronata e quant’altro, abbia battuto la divinità principale e di parecchie lunghezze. Maggiore conformità a un modello di amico immaginario più rispondente a dei criteri di buonismo & permissivismo & lassismo & perdonismo (visto che adorano tanto gli ismi), piuttosto che al becero carnefice sessuofobo & razzista dell’antico testamento? O semplicemente avere una dea fa più figo, dopo secoli passati a dimenticarsi forzatamente di sapere com’è averne una, o anche più di una?
La madonna alla fine è una dea madre celeste, a livello popolare di fatto ha lo stesso ruolo di tante divinità pagane.
Se è vero quello che dice Celso, la differenza sta nel fatto che questa squinzia è esistita davvero e doveva aver una gran faccia di tolla per spacciare simili balle e riuscire a farsi credere.
Già, come in quella barzelletta in cui la polizia fa irruzione in una capanna segnalata da anonimi e vi trova un neonato, una minorenne, un falegname precario più anziano e dei pastori, tutti sotto effetto di stupefacenti, la prima dicendo di essere la madre del bambino MA di essere ancora vergine, il secondo dicendo di essere il padre adottivo, e gli altri di essere giunti in loco guidati da una cometa su suggerimento di un tizio biancovestito e dotato di ali sulla schiena, e gli inquirenti a discettare degli effetti delle suddette sostanze!
Se guardi le statistiche in effetti la madonna e padre Pio sono i più adorati, decisamente di più della divinità principale.
L’importanza di questa divinità (e delle altre divinità) è cresciuta nel tempo, probabilmente per combattere la religione popolare che conservava molto del paganesimo. In effetti nel cristianesimo primitivo era una figura di importanza minore, tanto è vero che nel protestantesimo che si rifà ad un cristianesimo più primitivo Maria non ha questa importanza ed ha più importanza come modello di fede.
@Roberto V: ” la madonna e padre pio sono i più adorati”: la parola giusta è “gettonati”, secondo il gergo corrente… 😉
Roberto V
Si, la Madonna e Padre Pio sono piu pregati che Dio stesso . Ho addiritura visto pochi anni fa in una capella del Comiato a Prato ( ero andato salutare la salma di un ragazzo che conoscevo morto in un incidente della strada ) una salma esposta con alle spalle un imagine del Padre Pio .. anzichè un crocefisso ..!!!
Forse il cappellano cimiteriale incominciava a rendersi conto dell’inopportunità del suo presunto lavoro e di questa marcatura del territorio.
E’ già assurdo che esista il cappellano cimiteriale: per quale ragione in uno stato dove la religione cattolica non è più religione di stato devono essere regalati soldi (circa 5 M€ stimati) ai cappellani cimiteriali? I cimiteri non sono della chiesa cattolica e dei cattolici, ma di tutti e non vedo per quale ragione vi debba essere un funzionario cattolico riconosciuto come funzionario dello stato per svolgere mansioni inesistenti, marginali o superflue (visto che per i cattolici la bara è già stata benedetta con la funzione religiosa in chiesa). In più per quale ragione dovrebbe marcare il territorio come proprietà della chiesa e dei cattolici col presepe? Tra l’altro leggo che questa tradizione è iniziata solo nel 2010 !! Alla faccia della lunga tradizione! Prima ne facevano tranquillamente a meno, poi qualche nostalgico tra i quali gli assessori leghisti ne ha sentito il bisogno, probabilmente per marcare il territorio e segnalare agli italiani ed immigrati chi comanda visto che a Cremona ormai il 15 % della popolazione è straniera (in prevalenza rumeni e albanesi).
Saranno gli stessi nostalgici che da anni fanno in quel cimitero cerimonie commemorative di Farinacci, Mussolini e dei caduti della Repubblica di Salò, cerimonie officiate dagli stessi cappellani, cosa a cui non si è sottratto neanche il nuovo cappellano, anche se, bontà sua, lo ha fatto in tono minore.
In realtà alla fine il presepe si farà e sembra che il cappellano abbia corretto (o sia stato male interpretato) le sue affermazioni.
In realtà lui non voleva farsi carico del presepe e scaricava sulla giunta l’onere di fare il presepe nel cimitero (lui lo fa già nella cappella cimiteriale): quindi voleva lavorare di meno e non pagare per il presepe nel cimitero. Niente sensibilità per non credenti e altre religioni. E la giunta è intervenuta a sue spese.
ipocrita la diocesi che dice di non condividere le presunte affermazioni iniziali del cappellano e parla di salvaguardia delle tradizioni: ma che tradizioni se il presepe c’è per volere dell’ex-assessore leghista Demicheli solo dal 2010 ! E ripete il solito mantra che il presepe unisce, non è fatto per dividere. Insomma ringrazia ed intasca, fa la superiore, ma l’importante è che i suoi simboli alla fine invadano ogni cosa. Allucinante l’assessore Cappellini che afferma che i cimiteri sono cristiani! Già gli altri i morti non li seppelliscono …..
A proposito dell’8 dicembre e della festa di quella che l’autore ateissimo chiama dell’Immacolata ….., le iniziative fiorentine, organizzate dallo stesso ufficio del cerimoniale e altrettanto degne della stessa patente di “clericalata” erano ben di più:
ore 10:30 – Cattedrale di Santa Maria del Fiore
Celebrazione solenne della Santa Messa in omaggio alla festività dell’Immacolata Concezione.
ore 11:30 – Loggia del Bigallo
Tradizionale omaggio alla Madonna in occasione della festività dell’Immacolata Concezione.
ore 17:00 – Arengario di Palazzo Vecchio
Incontro con la Compagnia dei Babbi Natale promosso dall’Amministrazione Comunale.
ore 18:00 – Piazza del Duomo
Cerimonia di accensione dell’Albero di Natale promossa dall’Ufficio del Sindaco.
Comunque, sul sito del Comune di Firenze si può leggere che: “L’Ufficio Cerimoniale si occupa di organizzare cerimonie, eventi e manifestazioni promosse dall’Ufficio del Sindaco, anche in collaborazione con Assessorati, Direzioni comunali e soggetti esterni all’Amministrazione. Inoltre assicura la partecipazione del Gonfalone della Città alle manifestazioni pubbliche, espone le bandiere istituzionali”.
D’altra parte l’Ufficio Cerimoniale è sottoposto al Disciplinare delle attività di rappresentanza del sindaco e della giunta.
D’altra parte un sindaco, veramente laico e non intollerante e fanatico, ha a cuore l’intera sua comunità, composta di cittadini evidentemente molto diversi l’uno dall’altro, come è giusto e soprattutto bello che sia … ah beh no, questo non è un argomento per “voi”, questo non “vi” interessa minimamente …
Dunque mi limito a chiedere: il comune di Firenze ha rispettato il Disciplinare di cui sopra o l’ha bellamente ignorato secondo “voi”?
NO
La messa non è una manifestazione pubblica, lo diventa solo se si considera la religione cattolica religione di stato.
Viene svolta da un’associazione “privata” dentro una struttura “privata”.
Dubito che il comune faccia omaggi a Buddha, a Giove e se l’avesse fatto a certi personaggi storici tipo Lutero o Lenin ne sentiremmo di lamentele. L’omaggio alla Madonna significa riconoscere il legame con la madonna e tale divinità, una sudditanza. Non è un atto dovuto visto che non c’è più la religione di stato e neanche il fascismo. Un sindaco veramente laico non ha preferenze e soprattutto non distingue in cittadini di serie A e B.
Ma quanto si preoccupa di difendere i poveri “discriminati” cattolici ……….
Siamo alle solite, contestare dei privilegi e degli abusi è da fanatici ed intolleranti, mentre difendere e mantenere dei privilegi è da tolleranti ……
ah perchè se venissero omaggiati anche Buddha e Giove sarebbe tutto ok ignegnere?
comunque i privilegi da combattere non sono certo questi, qui è solo fanatismo, intolleranza, talebanesimo ateo.
La messa solenne così come le giornate della laicità, sono eventi che un sindaco laico e che abbia a cuore tutti i suoi concittadini e le loro diverse sensibilità, organizza, promuove, concede, patrocina…
Poi una cosa ingegnere: lei è veramente sgradevolissimo, la pianti di dirmi che sono serva, asservita al clero e che voglio mantenere i suoi privilegi. Lei mi ha proprio rotto il bluesi! Io NON voglio mantenere privilegi di nessuno, o almeno non più di lei caro spocchioso arrogante e frustrato, se lo ficchi bene in testa e queste cose le vada a dire a sua sorella!
@E.n.g.y
Festa della maria madonna sarebbe meglio? Argomento insulso, il tuo. Chissà se i cristiani il Ramadan lo chiamano così o mese della dieta forzata? E il bar mitzvah ebraico lo chiamano festa dei primi peli pubici, magari.
Un sindaco laico consente le celebrazioni, tutte, finché non contrastano con le leggi vigenti. Punto.
E no, neanche Buddha o Giove, questo è il senso.
Non mi sembra che i sindaci siano tanto solerti nel prendere parte a celebrazioni diverse da quelle cristiane, se non quando è inevitabile, alla faccia della bella laicità e.n.g.y style.
Secondo te fra il commento di RobertoV e il tuo quale trasmette più frustrazione?
@ Engy
Il senso dell’intervento di RobertoV è esattamente quello di sottolineare che come non si omaggia Giove, Thor, Buddha o Manitou (e non andrebbe bene lo si facesse) non c’è motivo per cui si debba essere parziali nei confronti della divinità che ci si è trovata tra i piedi per accidente di nascita. Lo stato laico ha scopi istituzionali che non hanno a che vedere con le religioni, a meno che non si tratti di teocrazie o religioni di stato.
Dare del talebano a chi non ama il talebanesimo è quantomeno singolare
Tantopiù che, lo ripeto, non si chiede di essere parziali nei confronti degli atei. Tutto il resto, quello sì che è parzialità.
Ma tu hai mai visto un arbitro che esulta e si complimenta con la squadra che ha appena fatto gol? E lo facesse non sarebbe strano? E se un arbitro si comporta in maniera palesemente parziale nei confronti di una squadra è un buon arbitro? Un arbitro deve far giocare, non giocare a favore di una squadra.
@E.n.g.y
Dimenticavo, consentire le celebrazioni non vuol dire prendervi parte ossequiosamente.
“La messa solenne così come le giornate della laicità, sono eventi che un sindaco laico e che abbia a cuore tutti i suoi concittadini e le loro diverse sensibilità, organizza, promuove, concede, patrocina…”
La messa è un rito religioso e non è compito dell’amministrazione comunale ricordarne lo svolgimento: i bravi cattolici lo sanno già, in più il promemoria è previsto alla fine della messa domenicale a cui i cattolici sicuramente partecipano essendo precetto…. Un po’ come i bravi cittadini sanno che devono pagare le tasse, e non sta al parroco ricordare la data di pagamento per l’IMU….
In ogni caso ricordare un evento, un rito in chiesa o in moschea oppure una partita della Juventus può starci, partecipare in veste ufficiale NO.
L’8 dicembre è una data, come lo è il 25: se si riferisce alla festa invece i nomi sono quelli religiosi, atei inclusi, come in data 2 giugno è festa della Repubblica, monarchici compresi.
Volendo essere proprio tradizionalisti e amanti delle radici, le si potrebbe indicare con i nomi originari delle feste di Tiberinalia e Saturnalia, ma dato che l’obiettivo della comunicazione è quello di farsi capire, si adotta il lessico comune.
@ Engy
Perché, in quale altro modo dovrebbe essere chiamata?
Interessa. E ti si è anche spiegato che i cittadini molto diversi l’uno dall’altro, com’è giusto e bello che sia, possono ciascuno o in gruppo far qualsiasi cosa le loro fisime prevedano, senza che per questo debbano, tutti (o solo una parrocchia, invece?) ricevere attenzione e, soprattutto, partecipazione da parte di istituzioni. Ma “tu”non ci senti da quell’orecchio….
Non credo che gli ateissimi dell’UAAR (per dirne una) si aspettino una partecipazione, che so, ai banchetti informativi sull’8×1000 da parte del sindaco, con tanto di fascia tricolore. Sebbene si tratti di eventi organizzati da soggetti esterni all’Amministrazione , si badi. O dovrebbero, invece?
La festa dell’immacolata festeggia per i cattolici il dogma dell’immacolata concezione stabilito dal papa solo nel 1854. Non appartiene quindi neanche alla tradizione del cristianesimo, per molti cristiani non lo è e direi anche per molti cattolici. In Germania per esempio non viene festeggiata.
E’, quindi, una festa puramente religiosa che lo stato sabaudo ha recepito essendo la religione cattolica religione di stato. Ma i Savoia hanno poi progressivamente ridotto gli spazi pubblici della chiesa cattolica. Dopo è arrivato il fascismo che ha ripristinato questa funzione pubblica della chiesa cattolica (già dal 1923). Lo stato italiano ha recepito questa posizione continuando a considerare la religione cattolica religione di stato e la sua funzione pubblica. Ma dal 1984 non lo è più e, quindi, lo stato dovrebbe trarne le conseguenze, non si identifica più in una religione. Ma farlo notare è da intolleranti secondo certi talebani ….
Dalla relazione della festa dell’anno scorso della diocesi di Firenze si legge chiaramente che la cerimonia alla loggia del Bigallo con omaggio alla madonna era una cerimonia del comune, poi la chiesa ha fatto la sua per ricordare un cardinale. Qui abbiamo quindi un comune che promuove ed organizza questa festa religiosa, fa celebrare una messa ed una cerimonia dedicata alla madonna, cioè fa quello che avrebbe dovuto fare la chiesa cattolica a cui si sostituisce ed in cui evidentemente si identifica a nome di tutti i cittadini.
Non è quindi una festa organizzata dalla chiesa cattolica a cui il comune manda una sua delegazione o fornisce degli aiuti.
Basterebbe sostituire con musulmani perchè il vulnus diventi evidente. Uno stato laico e tollerante consente ai musulmani di fare i loro riti e le loro feste (rispettando le regole), può anche aiutarli se necessitano di alcuni supporti, ma non sarebbe accettabile che sia lui ad organizzare la festa e ad omaggiare a nome di tutti i cittadini Allah e Maometto.
Laicità non è neanche inseguire tutte le varie fedi e visioni del mondo, organizzando da parte dello stato cerimonie di tutti i tipi per dimostrare la propria tolleranza: impazzirebbe lo stato a fare questo e non è suo compito. Inoltre poi con che criterio si bilancerebbero questi interventi? Basterebbe un 1% agli altri e 99 % alla chiesa cattolica per dimostrarsi tolleranti e laici?
Tra l’altro le statistiche danno che solo un 15 % circa di cattolici va regolarmente a messa, ma in una città il valore è in genere inferiore (poi siamo nella “rossa toscana”). Quindi non possono neanche invocare una maggioranza per giustificare di aver organizzato una messa e cerimonia alla madonna.
Engy,
chiedere se ha rispettato il disciplinare vuol dire semplicemente spostare il problema
un po’ più in là.
A) – Il disciplinare è sbagliato.
B) – Il disciplinare è stato scritto in epoche arcaiche,
quando prete e podestà erano un tutt’uno?
C) – I disciplinari dovrebbero essere rivisti ogni dieci anni.
(Penoso vedere il sindaco, piegato in due, baciare la mano dello sciamano.
Se il sindaco incontra il mister della quadra locale, cosa fa, gli bacia la mano?)
Una sola parola. La nostra sedicente agnostica, potrebbe esser meglio definita come BALLISTA, visti i toni & gli argomenti, perlomeno finché continua a proclamarsi tale. Dopodiché, se non mi avesse letto l’altra volta, ripropongo la mia personale definizione: H2SO4·SO3.
Il disciplinare è talmente generico da permettere al sindaco di fare qualsiasi cosa.
Si parla di soggetti esterni all’amministrazione: quali, con che criteri, quanto, ecc. ?
Quindi il sindaco può fare quello che vuole. La fanatica Engy col vuoto assoluto di argomentazioni chiede se il sindaco ha rispettato il criterio di poter fare quello che vuole, cioè di non avere regole. Ormai ho visto che per assessori e sindaci in Italia vale un po’ questa regola ed ho visto anche sentenze della consulta talmente generiche che di fatto non pongono limiti. Alla fine sono i cittadini che devono cercare di porre dei limiti, con le loro democratiche proteste, cosa a cui è allergica la nostra talebana quando si parla dei privilegi e abusi in nome della chiesa cattolica.
Grazie a quel disciplinare il sindaco potrebbe organizzare cerimonie col Ku Klux Klan, con Forza Nuova, con Scientology, potrebbe organizzare una cerimonia mussulmana con omaggio a Maometto, potrebbe organizzare tutte le cerimonie cattoliche lasciando le briciole agli altri, oppure fare l’opposto, organizzare solo cerimonie di altri e non fare niente con la chiesa cattolica. Le reazioni ci sarebbero eccome ed anche la nostra talebana “tollerante a senso unico” si farebbe sentire in quest’ultimo caso.
Non ho capito perché l’incontro coi babbi natale e l’accensione dell’albero sarebbero degne della patente di clericalata.
”… Non ho capito perché l’incontro coi babbi natale e l’accensione dell’albero sarebbero degne della patente di clericalata…”
Direi in quanto parte di un programma organicamente organizzato.
Pare strano, ma quel programma sarebbe più consono alle iniziative della chiesa, no? Forse la chiesa le lascia volentieri nelle mani dell’amministrazione pubblica, soprattutto perché così non scuce un soldo.
Dai Diocleziano, l’albero di Natale è un costume pagano, arrivato in Italia in un epoca piuttosto recente . Nei paesi del Nord, era l’ unico albero che non perdeva i suoi fogli d’ inverno e perciò era un simbolo della vita perenne etc .
Fosse il presepio, sarei d’ accordo con te .
Poi i ” babbi natali ” , chi in Italia ma anche in moltissimi paesi sa che alla base di questo personnaggio c’ è in realta San Nicola ?? Poi non c’ e ne uno ma tanti, dunque che rapporto c’ è con la religione . Diciamo che il rapporto c’ è con la festa del Consumo .
Gérard
Infatti le tradizione dell’albero, del ceppo e della festa della luce resistono nonostante i tentativi di distruggere i riti pagani da parte dei cristiani. Sono l’autentico spirito del natale, la festa del sole, la più bella. Trasformarla nella festa della famiglia ha portato solo lo stress di dover fare gli auguri a tutti e di stare con i parenti.
Mi pare che questo non dipenda affatto dalla festa cristiana, anche se fosse rimasta una festa pagana comunque sarebbe rimasta la necessità di far auguri a pareti e star con loro. Quesro è tipico di ogni festa. 😀