Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

La buona novella laica del mese scorso arriva dalla Corte Costituzionale. Gli ermellini hanno sentenziato che i figli possono portare il cognome della madre assieme a quello del padre, se c’è accordo tra i genitori. Un’evoluzione che supera un vecchio retaggio patriarcale e che deve il via a un ricorso di una coppia italo-brasiliana: il loro figlio, con doppia cittadinanza, è infatti registrato all’anagrafe brasiliano con entrambi i cognomi come è consuetudine, mentre in Italia solo con quello del padre. La questione era stata sollevata dalla Corte d’appello di Genova e ha portato all’illegittimità della norma che prevede l’attribuzione in automatico del cognome del padre, se i genitori intendono optare per una scelta diversa. La nuova legge che dovrebbe stabilire la possibilità di dare anche il cognome della madre è passata alla Camera nel 2014 ma ancora non è stata approvata dal Senato.

In questi anni, nonostante l’opposizione bigotta, viene riconosciuta una maggiore dignità delle persone omosessuali, non solo dal punto di vista legislativo (si vedano le unioni civili) ma anche dal punto di vista lessicale: all’apparenza un dettaglio, ma con profonde conseguenze culturali. La Cassazione ha stabilito che il termine “omosessuale” non ha “un significato intrinsecamente offensivo come, forse, poteva ritenersi in un passato nemmeno tanto remoto”. Ora questa parola ha, argomenta la Corte, un carattere “neutro” e non lede la reputazione, anche se rivolta a una persona eterosessuale. La sentenza annulla la condanna per diffamazione inflitta nel marzo del 2015 dal Giudice di pace di Trieste verso un uomo che aveva dato dell’omosessuale a una persona con cui aveva un contenzioso legale, sebbene questi fosse eterosessuale.

Un segnale del progressivo interesse accademico per le questioni di genere, in maniera seria e scientifica, si manifesta nell’apertura del portale Alma Gender, il gruppo di ricerca sul genere dell’Università di Bologna, con link a varie risorse, iniziative e riferimenti alle normative di europee. Un modo per contrastare anche la propaganda paranoica e la disinformazione sul “gender”, fomentata da ambienti clericali e integralisti.

Si diffonde l’insofferenza verso l’ora di religione, anche in zone dove la frequenza è molto alta. Ad esempio a Frattamaggiore (NA) diverse classi del liceo classico “F. Durante”, anche per protesta verso un docente di Irc il cui comportamento è stato ritenuto scorretto, hanno disertato le lezioni di religione cattolica, con l’autorizzazione dei genitori. La situazione ha allarmato il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, consapevole del calo generale nella frequenza all’Irc, il quale si è recato nella scuola per ascoltare le ragioni dei rappresentanti di classe e d’istituto. Secondo il dirigente scolastico però gli studenti devono continuare a seguire le lezioni perché non sarebbe stato specificato il motivo della rinuncia.

La redazione

7 commenti

mafalda

Sembra che gli studenti di questo liceo trovino troppo impegnative le lezioni di religione. Se fosse vero questa è l’ennesima dimostrazione di quanto gli italiani cosiddetti credenti siano ipocriti: la religione va bene a scuola come momento di relax, mentre quando si fa sul serio e magari si rivela qual è il vero cattolicesimo, le reazioni sono di fastidio.

Gérard

“..Gli ermellini hanno sentenziato che i figli possono portare il cognome della madre assieme a quello del padre…. ”

In merito al cognome della moglie, vorrei segnalare che per i neo-sposi in Germania, c’è la possibilita per il marito, di prendere il cognome della moglie come nome di famiglia . Per esempio se un Signor Müller prende per sposa una Signora Schmidt, ha la possibilita di chiamarsi d’ora in avanti Signor Schmidt .

dissection

@Gerard
Che figata! Io, se mai avrò figli, mi piacerebbe avessero tutti e due i cognomi, della mia ragazza & mio.
Buon Sol Invictus a tutti!

Gérard

E una scelta… dunque una liberta .
( Nebbia invictus…. altro che Sol Invictus !! )

laverdure

” Ora questa parola ha, argomenta la Corte, un carattere “neutro” e non lede la reputazione, anche se rivolta a una persona eterosessuale……”
Senza entrare nel merito di questa opinone espressa dalla Corte,vorrei esprimere una piccola curiosita.
Se il signore che aveva sporto querela ora manifestasse la propria contrarieta accusando pubblicamente gli illustri magistrati di essere loro stessi omosessuali,pensate che quei signori
riterrebbero tale affermazione “non intrisecamente offensiva”e qunidi si asterrebbero da
ogni azione giudiziaria ?
Voi che ne dite ?

Diocleziano

Penso che immediatamente percepirebbero tutte le cinquanta sfumature di ‘gay’ che si possono dare a quel termine e, guarda caso, sarebbe la più tremenda quella che prenderebbero in considerazione per sé stessi.

Bisognerebbe capire qual è il senso di un epiteto che sia totalmente neutro: se mi dessero del vegetariano, non essendolo, cosa dovrei pensare? Però è difficile convincersi della neutralità di ‘gay’ e di tutti i suoi sinonimi, dopo che per millenni è stato usato per insultare o deridere. Direi che faccia il paio con il crocifisso, simbolo che unisce tutti e non dà fastidio a nessuno.

Francesco S.

Voglio sperare che la questione dei 2 cognomi sia stata trattata con criterio, nel senso di limitarne a solo 2, altrimenti ogni N generazione si potrebbe avrebbe un cognome formato da 2^N sotto-parti.

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