La clericalata della settimana, 2: Marsala

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Comune di Marsala (TP) che

ha elargito migliaia di euro in finanziamenti per iniziative clericali: 10.000 euro al comitato per la festa di Maria Santissima Addolorata, 9.400 alla confraternita Sant’Anna per il Giovedì santo, 7.450 euro alla Chiesa Madre per la festa di San Giovanni…

marsala

E ancora: 5.000 euro al santuario dell’Addolorata per il Venerdì santo; 2.000 euro per i festeggiamenti della parrocchia Maria Santissima Bambina; 1.100 euro al santuario Santo Padre delle Perriere per una festa estiva; 1.250 euro alla parrocchia Maria Santissima Madre della Chiesa in contrada Ciancio; 1.000 euro per la festa parrocchiale della chiesa dei Santissimi Filippo e Giacomo; 1.750 alla parrocchia di Strasatti per attività. Non mancano altre migliaia di euro per associazioni cattoliche.

La Regione Lombardia ha approvato una mozione presentata dalla Lega Nord per destinare contributi extra alle scuole private frequentate da studenti disabili.

L’Università “Sapienza” al Policlinico Umberto I di Roma annuncia un corso di alta formazione in Bioetica clinica per docenti, presentato dall’onorevole Paola Binetti e da monsignor Lorenzo Leuzzi. La notizia è stata poi rimossa dal sito dell’ateneo e da quello della cappella universitaria. Nel comunicato veniva riportato che l’evento si sarebbe svolto “su iniziativa della Consulta di Bioetica di cui fa parte una rappresentanza della Cappella universitaria della Sapienza”. La Consulta di Bioetica, onlus dichiaratamente laica, ha preso le distanze, specificando di non aver nulla a che fare né con la cappella universitaria né con il suddetto corso.

Il Comune di Cortemilia (CN) organizza la benedizione del nuovo pulmino per il trasporto alunni, nel piazzale antistante a una chiesa e al termine della funzione religiosa.

La redazione

9 commenti

RobertoV

Nella presentazione del corso di bioetica si dice testualmente:
“La valutazione di un dato esige imparzialità.”
Certo che far presentare il corso alla Binetti e a mons. Leuzzi è assicurazione di “vera “ e “sana” imparzialità del corso. Deve essere il concetto di imparzialità della chiesa e dei clericali: una “laica” e un membro del clero cattolico.
Vedo dal curriculum di mons. Leuzzi che ha anche una laurea come medico (specializzato in medicina legale e assicurativa), ma che come medico non ha fatto niente. In compenso ha santi in paradiso visto che è vescovo e dal 2010 è nominato anche rettore della chiesa di San Gregorio Nazianzeno a Montecitorio e cappellano della Camera dei deputati: doppio o triplo stipendio? Quali sarebbero, quindi, le sue competenze sulla bioetica medica?

dissection

Cortemilia: se poi, tagliando, assicurazione, revisione, eccetera se li cucca la parrocchia, mi sta bene. Con soldi suoi, chiaramente, non del comune o della scuola (che hanno la medesima provenienza, tra l’altro). E in caso di incidente/guasto, deve risolvere tutto la divina provvidenza, naturalmente, altrimenti è troppo facile. Se no a che serve la benedizione? Questa era la frivola. Le altre, schifo,disgusto, obbrobrio e nausea a non finire…

RobertoV

E’ bello constatare che a parole le scuole cattoliche dovrebbero essere le più disponibili ed accoglienti verso immigrati e disabili, mentre invece è l’opposto. Le percentuali di immigrati e disabili sono la metà che nelle scuole pubbliche. E per far si che accolgano anche i disabili devono essere sostenute coi soldi di tutti da parte dello stato. Ma il privato non era così efficiente?
E non è vero che i costi siano soprattutto a carico delle famiglie. Lo stato assieme a regioni, comuni e provincie da molti più soldi di quanto continui a dichiarare, tra soldi dati direttamente alle scuole, sgravi fiscali a scuole e famiglie e soldi alle famiglie.
Bisognerebbe inoltre chiedersi (a CL ?) perchè siano così tante le scuole dell’infanzia in mano ai privati, scuole meno costose e di basso profilo: e comunque anche in Lombardia non è vera l’affermazione che il maggior numero di scuole dell’infanzia sono paritarie, pochissime quelle pubbliche. A me risulta un numero massimo del 40 % di paritarie per l’infanzia in Lombardia (il 17 % di tutte le scuole della Lombardia è paritaria).

Sandra.

Dal comunicato del corso di bioetica: “Tra gli obiettivi del progetto quello di fornire gli strumenti per individuare, nella valutazione di un dato, tutti i soggetti coinvolti, gli obiettivi perseguiti, le circostanze concrete; infatti non tutto ciò che è tecnicamente possibile è anche lecito dal punto di vista morale. La presentazione del Corso è affidata all’onorevole Paola Binetti e a monsignor Lorenzo Leuzzi.”

Giusto, interferire con la libera scelta degli altri, anche se tecnicamente possibile – p.e. tramite uso improprio dell’obiezione di coscienza – non è lecito dal punto di vista morale: tipo obbligare un altro a soffrire se questo non vuole. Che ipocriti, come se non si sapesse che quando tocca a loro se ne vanno con discrezione.

Trovato qualche giorno fa questo anagramma in rete:
Obiettore di coscienza —> Bioetica, dice… è stronzo!

RobertoV

La medicina non è una scienza esatta. Proprio pochi giorni fa leggevo su Le scienze della possibilità di effettuare test genetici per appurare le risposte individuali ai farmaci: perché farmaci che per certe persone sono di aiuto, per altre danno risposte opposte e, quindi, sono inefficaci o addirittura dannosi. Cioè è riconosciuto che le risposte fisiche individuali sono differenti da una persona all’altra. Perché diventa così difficile per certe persone accettare che le risposte individuali a problemi simili siano differenti anche sul piano psicologico, emotivo e culturale che hanno comunque delle basi fisiche? Per esempio anche la risposta alla sofferenza è individuale: c’è chi ha fisicamente reazioni abnormi al dolore, chi invece si esalta o addirittura trova piacevole il dolore.
Pensare che una come la Binetti che porta il cilicio perché evidentemente prova piacere a portarlo (cosa che io giudico da ricovero) dovrebbe essere persona adatta a parlare di bioetica e dare dictat agli altri su come comportarsi? La bioetica, come l’etica e la morale, non sono scienza, ma politica, interessi, è piuttosto pretestuoso pensare di stabilire dei divieti universali che debbano valere per tutti e che qualcuno pretenda di decidere che cosa sia sopportabile per altri e che la vita sia indisponibile a chi la deve affrontare. Non esiste un’unica risposta giusta al dolore.

Engy

Sandra,
un qualsiasi corso più o meno di alta formazione in Bioetica clinica, da un o na onorevole o da chi vuoi che, a occhio e croce, porterà avanti tesi che non condividi, interferisce nelle altrui libertà di espressione e azione?
Non credo perchè credo che tu per prima avresti fior di argomenti per controbattere.
La logica che lamenta la limitazione di alcune proprie libertà nel momento in cui c’è chi pubblicamente le mette in discussione è il solito atteggiamento ricattatorio e di richiesta di censura.
E’ la censura che vuoi?
Altra domanda: anch’io come altri (tanti o pochi) sono contraria all’eutanasia: secondo te chi pensa così è spinto da odio verso l’altro e da volontà di vederlo soffrire? Se sì, guarda che la stessa accusa (che infatti molti del fronte contro l’eutanasia fanno) di chi dà dell’assassino a “voi”.
@dissection
dicevo di là …. certo che quel che dico esprime quel che penso io, quindi? Dovrei esprimere quel che pensi tu? Non ti accorgi che le tue risposte/reazioni non fanno che confemare le mie critiche?

gmd85

@E.n.g.y

Mah, quando si presentano 3200 emendamenti a un disegno di legge mi viene da pensare che di argomenti reali per controbattere non c’è ne siano. Se una consulta prende decisioni di stampo clericale, è la libertà d’azione , di chi non le condivide a essere una ndizionata. Nessuno ha mai detto che tu esprimi odio. Ma evidentemente non hai mai interagito con certi soggetti. Puoi credermi se ti dico che anche l’odio fa parte delle argomentazioni di alcuni.
La tua opinione puoi averla, ovvio, ma rimane solo la tua. Ergo, è opinabile.
Sempre in attesa di argomenti razionali contro l’eutanasia, quando vuoi.

dissection

Guarda, visto che lo dicevi di là: alla richiesta di spiegazione su come poteva non essere considerata clericalata ciò che ho elencato, nemmeno uno straccio di tentativo di risposta. Alla dichiarazione di inesistenza di aggressività da parte mia e successiva esplicazione sulla tendenza, piuttosto, ad intendere come attacco personale ciò che invece è solo differenza di vedute, di nuovo nessun tentativo di risposta ma ripetizione di impressioni soggettive, alle quali hai necessariamente diritto, e aggiungo sacrosanto, ma che oggettivamente, come ti è stato fatto notare, non portano da nessuna parte in merito alla discussione. Questa frase appena terminata so già che interpreterai come aggressiva, in realtà inconsistentemente, come tutto il resto. E non devi esprimere opinioni altrui, né mie né di altri, ci mancherebbe: sarebbe oggettivamente impossibile. Quindi, l’unica cosa di cui mi rendo conto, è che, lungi dal confermare ciò che mi imputi, confermi piuttosto ciò che abbiamo già capito tutti da un pezzo: pretesa, non argomentata, che i tuoi pensieri/opinioni/impressioni siano intoccabili, e che in ultima analisi ti interessi solamente lasciare una traccia di disturbo, sull’onda di emozioni che sono solo tue. Legittime finché vuoi, perché così DEVE essere, ma che, come già detto, e non solo dal sottoscritto, portano a…
Distinti saluti.

Sandra.

“anch’io come altri (tanti o pochi) sono contraria all’eutanasia”
Ok se sei contraria alla tua di eutanasia. Della mia decisione di come finire saresti pregata di non intrometterti, visto che temi “la limitazione di alcune proprie libertà”.

I corsi di bioetica clinica ci sono in molti ospedali: è buona norma però non usare il nome d’altri a loro insaputa per farsi pubblicità. Nel caso in questione, il corso della Binetti si presentava come organizzato dalla consulta dove è socio onorario Peppino Englaro!! Fanno i paladini dell’etica… e poi si fanno beccare come bugiardi?!?

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