«Speravamo di sbagliarci e invece sembra che i nostri dubbi circa la volontà del Vaticano di pagare l’Imu sugli immobili che non hanno finalità esclusivamente religiosa fossero fondati».
Stefano Incani, segretario dell’Uaar, commenta così le dichiarazioni della sindaca Raggi, che di fatto ridimensionano quanto annunciato dagli assessori Andrea Manzillo e Adriano Meloni circa gli esiti dell’incontro tra la sindaca e il papa. «Nessuno può permettersi di attribuire al Papa virgolettati o dichiarazioni. Il Pontefice, quando vuole, parla autonomamente, non ha bisogno di intermediari», ha detto infatti la sindaca.
«Sembra che in Vaticano non abbiano gradito che qualcuno interpretasse il pensiero di Bergoglio e, per quanto legittimo, non ci fa ben sperare circa la sussistenza di una reale volontà di saldare i conti con il Comune», prosegue Incani. «Restiamo in attesa di sapere quali sono le reali intenzioni d’Oltretevere, e anche del Comune, su una questione annosa che di fatto costituisce un aiuto di Stato».
Comunicato stampa Uaar
Q.E.D. …?
Ed ecco la realtà dei fatti. Il papa comunista fa dire che non ha gradito quanto riportato sulle sue presunte aperture. Il papa mite parroco comprensivo, dispensatore di bacini e sacchi a pelo, si irrita se si parla di soldi. Il papa così bravo nel dispensare luoghi comuni sull’amore fraterno, nasconde la borsa per paura di far cadere qualche spicciolo. Lui o il Vaticano? Mah…
Spero che la Raggi dimostri di avere le palle e faccia sborsare il dovuto.
Mettersi contro a simili ceffi vuol dire aspettarsi i classici scherzi da prete, come è già capitato alla Raggi, ma deve tener duro: alla fine vincerà e in ogni caso il Banale non può che averne danno.
Se le tasse sono dovute il comune di Roma deve procedere come contro tutti gli evasori, cioè sequestrare dei beni della chiesa italiana che di certo non mancano. Perché questo trattamento di favore? E’ inammissibile che dei rappresentanti dello stato italiano siano così succubi della chiesa da aspettare che sia l’evasore ad essere disposto a pagare come gentile concessione dell’imperatore.
A mia nonna austriaca morta dopo lunga malattia la chiesa non si è fatta scrupolo di pignorare i mobili per tasse non pagate alla chiesa, arretrati che si è fatta pagare interamente.
Se le responsabilità sono in Vaticano ai responsabili va interdetto il passaggio attraverso l’Italia, pena l’arresto.
Darei un rene per vedere lo spettacolo di sottanoni catturati all’ingresso su suolo italiano e menati in gattabuia come evasori. 😛
Sono riusciti a far pagare le tasse alla Apple, perché non dovrebbero riuscirci con questi polli di sacrestia? La verità è che hanno più santi nei corridoi del governo, che non in cielo.
Idilliaca visione! Ma il rene lo farei dare a loro… 🙂
Resta da capire se non riescono, o se non vogliono riscuotere. Anche se può sembrare ovvio che sia di parte, propendo per la seconda: a far pagare le tasse alla Apple si fa la figura dei paladini dell’equità; a farle pagare ai gonnelloni, in vaticalia si fa la figura di chi se la prende con i paladini della povera gente, e i motivi li conoscono tutti, ma purtroppo quasi tutti non vogliono scenderne a patti, vedi ad esempio la vulgata sulla pedofilia ecclesiastica…
A conferma che esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Oltre alla Apple penso anche a Berlusconi che mentre era presidente del consiglio finì a processo anche per tasse non pagate. Far pagare un potente è sempre difficile, ma non impossibile.
Qui siamo alla situazione assurda di essere dipendenti dalla disponibilità a pagare della chiesa cattolica, ad interpretare come persone di corte gli ambigui segnali dell’imperatore, uno stato servo.
E l’assurdità è che se lo stato procedesse come con gli altri evasori verrebbe accusato di perseguitare la chiesa cattolica, di intolleranza religiosa, di laicismo, ateismo con molti italiani schierati a difesa del suo diritto a non pagare. D’altronde tempo fa avevo visto una intervista, forse a Bagnasco, ma non ricordo bene, in cui proprio ricattava dicendo che se la chiesa avesse dovuto pagare le tasse non avrebbe potuto fare la sua attività a tutela dei poveri, esattamente come i vari imprenditori evasori che si lamentano che se pagassero le tasse dovute dovrebbero chiudere e licenziare i dipendenti. I guadagni non si toccano.
https://it.wikipedia.org/wiki/Assemblea_nazionale_costituente#Confisca_dei_beni_della_Chiesa_e_risposta_del_papa
Un grande problema che i membri dell’Assemblea nazionale costituente devono affrontare è quello finanziario, che aveva messo in moto il meccanismo di convocazione degli Stati generali. In primo luogo si decide che, per sanare almeno in parte i gravosi debiti statali, vengano confiscate tutte le terre del clero; Viene così votata il 2 novembre 1789 la legge sulla nazionalizzazione dei beni del clero, che dichiara disponibili per la nazione tutti i beni della Chiesa. Questa decisione è ben accolta dalla popolazione, in particolare dalla borghesia, alla quale viene venduto gran parte dell’immenso patrimonio terriero (circa il 6-10% del territorio nazionale).
La nazionalizzazione crea però uno stato di tensione fra l’Assemblea rivoluzionaria e la Chiesa cattolica, che si aggrava dopo la decisione presa dai deputati il 13 febbraio 1790 di sciogliere tutti gli ordini religiosi che non sono dediti all’assistenza e all’insegnamento. Dopodiché viene firmata, il 12 luglio, la Costituzione civile del clero che trasforma i sacerdoti in funzionari stipendiati al servizio dello Stato, sottoponendo a rigido controllo la loro attività e impedendo così ogni interferenza del papa. Ne consegue la condanna ufficiale della rivoluzione da parte del pontefice e la divisione del clero in preti giurati o costituzionali, che giurano fedeltà alla costituzione, e preti refrattari, che invece si schierano contro. Francia 1789. Ci arriverà l’Italia nel 2017?
Bene la confisca dei beni del clero, ma no ai preti funzionari civili stipendiati dallo stato. Io auspico uno stato dove qualunque tipo di prete sia mantenuto esclusivamente e direttamente dai fedeli.
E’ sempre bene ricordare la Gloriosa Rivoluzione francese. Le nobili parole che sono state riportate furono l’esordio di una presa di coscienza che nel corso di pochi anni si fece strada fra i rivoluzionari.
Essi capirono, come i tedeschi (di parte della germania), gli inglesi, gli scandinavi, prima di loro, e gli spagnoli e i messicani, dopo di loro, che la chiesa di Roma è una forza politica OGGETTIVAMENTE reazionaria, che vuole (con la teoria della “regalità sociale del Cristo”)ed ha sempre voluto, da quel bastardo di costantino in poi, il potere politico, e che nega la libertà di espressione filosofica e religiosa, una forza poltica, dicevo, che non accetterà MAI di diventare una semplice assemblea di fedeli a cui aderisce chi vuole e i cui deliberati riguardano solo chi ci crede.
La storia ha inoltre dimostrato che la CCAR non paventa per niente di prendere le armi per difendere quelli che chiama i supi diritti, quando trova uno stato che non accetta di farsi inflenzare da essa. La storia ha dimostrato parimenti che la chiesa desiste dal prendere le armi solo quando il rapporto di forze è schiacciante talchè è suicida e voler continuare a combattere.
Ciò premesso, in Inghilterra, in germania del nord, in scandinavia (nel 500), in Francia (durante le Rivolzione), in Spagna (durante la guerra civile), in Messico (durante la guerra “cristera”), si capì che la CCAR era una forza che voleva interferire su tutto e che non avrebbe lasciato in pace chi non era d’accordo con lei: si capiì, insomma, che PRIMA O POI, lo scontro armato con la chiesa era INEVITABILE.
Quanto sopra, per molte ragioni, è mancato in Italia.
Un cattolico mi potrebbe rispondere che oggi la chiesa riconosce la libertà di propaganda religiosa e filosofica. Si, dico io, ma ciò è avvenuto, obtorto collo, da Giovanni XXIII in poi, e gran parte del mondo cattolico è tuttora attestata su posizioni oltranziste (andate a vedere il blog di costanza miriano e similari e vedrete che ce l’hanno con Bergoglio più di noi), e, a parte tale riconoscimento, la chiesa non intende demordere dalle sue ingerenze in campo politico, ingerenze che vanno BEN OLTRE il semplice dissenso e il semplice invito ai cattolici dall’astenersi da pratiche che essa deplora (aborto, divorzio, contraccezione).
Si pensi infine a certa pubblicistica cattolica che nega ogni responsabilità della chiesa in ordine all’inquisizione, alle crociate, all’affare Ipazia, ai Catari, all’affare Giordano Bruno: a leggere gente come messori, r. cammilleri, f. agnoli, m. respinti: la CCAR non ha nessuna colpa ed ogni progresso della storia (in qualsiasi campo) è dovuto in tutto o in parte a lei. Ho letto un articolo di Messori secondo cui la Rivoluzione francese che ha parificato tutti i cittadini davanti alla legge è stata antisemita, mentre i papi hanno sempre voluto un gran bene agli ebrei e li hanno protetti……………!!!
Non è questa, forse, una prova INDIRETTA di una inesausta volontà di conseguire il potere politico?
Quindi dobbiamo concludere, purtroppo, con il buon J. Locke, che affinchè i cattolici diano pace a coloro che cattolici non sono, si deve essere intolleranti con loro. Come diceva Popper: dobbiamo essere intolleranti con gli intolleranti, perchè con la tolleranza verso di loro porremo le premesso perche essi, divenuti, più forti, facciano cessare la tolleranza stessa.
Un’altra prova indiretta di questo spirito di intolleranza nascosta e sopita è la guerra contro “la dittatura del relativismo”, mentre ci si scorda di dire che se, il relativismo non “impera”, UNA opinione prevale sulle altre e quindi abbiamo automaticamente la dittature dell’assolutismo……
Basti pensare infine, che, fino a quando il cristianesimo era perseguitato, nel mondo antico , si potevano praticare aborto, divorzio, contraccezione, omosessualità (pur con qualche limite), opinioni religiose e filosofiche a piacere, e nessun cristiano pensava ad imporre alcuchè ad altri, ma si contentava di vivere, lui, secondo i dettami della sua fede; dopo che il cristianesimo e stato reso lecito e, a poco a poco, ha preso corpo e piede, nessuno è stato più tranquillo! Nessuno ha potuto più vivere come se il cristianesimo non esistesse. Non parliamo poi di quando il cristianesimo è diventato cattolicesimo.
E’ vero nella Rivoluzione Francese la borghesia ha combattuto le caste dell’aristocrazia e del clero, ma dopo c’è stata la reazione e la borghesia si è alleata sia con l’aristocrazia che, soprattutto col clero.
Proprio perché è così votata al potere politico ed economico, così spregiudicata e senza peli sullo stomaco la chiesa è riuscita ad allearsi con qualsiasi potere che le potesse essere utile ed è riuscita ad usarlo. Ed è sempre stata un ottimo “instrumentum regni”, soprattutto per tutti i poteri non democratici. Così alla fine la stessa borghesia, che prima l’aveva combattuta, è diventata il suo puntello principale, è stata capace di usare anche il capitalismo a suo vantaggio. E così è stata capace di sfruttare anche i vari fascismi per recuperare, con gli interessi, un potere che si era eroso. Pensa anche al comunista Putin e la chiesa ortodossa. Ed anche oggi, nonostante si dichiari apertamente non democratica e che mai lo sarà, nonostante delegittimi lo stato considerandosi al di sopra di esso e lo metta sotto tutela, continua a conservare potere e privilegi e rapporti privilegiati anche coi poteri democratici facendo dimenticare il suo passato in perfetto stile 1984. D’altronde spende ufficialmente decine di milioni ogni anno in pubblicità e propaganda. Ma questo le riesce perché è una potente e ricca multinazionale, una potente lobby. E’ in grado di comprarseli o far vedere a esperti, politici, quanto sia più conveniente averla come alleata anziché come avversaria. Per esempio nel caso dei vari scandali pedofilia si è scelta esperti più malleabili che dovevano indagare, ha licenziato quelli che volevano approfondire troppo, in modo da far uscire la sua verità e limitare i danni. I freidenker austriaci avevano un sito di supporto a chi voleva uscire dalla chiesa cattolica: la chiesa se lo è comprato sfruttando le difficoltà economiche di alcuni atei che lo gestivano col risultato che lo stesso sito continua ad operare con fini opposti.
E lo vediamo bene nel caso in questione dove uno stato succube non riesce a farsi pagare le tasse dalla chiesa cattolica. Io, senza allargarsi tirando in ballo la Rivoluzione Francese, per il momento, mi accontenterei di riuscire a far pagare le tasse, e magari anche gli arretrati, alla chiesa cattolica come a tutti gli evasori. Bagnasco alcuni anni fa diceva che è peccato non pagare le tasse, ma sembra che per la chiesa le regole di dio siano diverse …….Ed in effetti più tasse vengono pagate allo stato italiano più soldi vanno alla chiesa cattolica, ma “sicuramente” Bagnasco non pensava a questo.
la chiesa non oagherà un c…o perchè non gli conviene. La chiesa, quando ha ceduto su qualcosa lo ha fatto perchè è stata costretta “manu militari”. Finchè non si capirà che lo scontro armatto con la chiesa di Roma (e presto anche con l’islam) è prima o poi INEVITABILE, continuremo a girare il can per l’aia.
Ad ogni modo, siccome è verissimo che “non tutto il male vien per nuocere” e parimenti è spesso vero che “tanto peggio: tanto meglio”: tutto questo imbarbarimento della società, questo aumento della violenza ad ogni livello, questo impoverimento di strati più ampi del consorzio umano, può ben sfociare in una guerra religiosa vera e propria, guerra che sarà caotica, parcellizzata, disordinata e priva di direttive generali: religioni le une contro le altre, movimenti antireligiosi come quelli della Spagna delle guerra civile, contro le religioni e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente ci saranno morti in abbondanza e distruzioni di granparte dl patrimonio artistico riferibile alle religioni (e, da ciò potrebbe venirne un bene: ad es. la distruzione degli edifici religiosi storici e artistici d’europa, porterebbe alla definitiva elimazione delle radici giudaco-cristiane del continente; non si potrebbe nemmeno più parlare di tali radici, essendo venute a mancare le vistose tracce materiali di esse). INsomma, cari amici, la storia ha dimostrato che non si può libeare delle religioni cattolica (e islamica), senza passare attraverso uno scontro armato. C’è necessariamente una fase la quale non può che essere militare.
E, per arrivare a quella resa dei conti bisogna che alla società (abbastabza) ordinata subentri il CAOS, e quello renderà possibile iil diffondersi, in modo più capillare e generalizzato, della guerra, vera e propia, nel mondo.
Si tratterà di un periodo sanguinoso e terribile, ma inevitabile. Ci sono epoche, in cui, ad un certo momento il CAOS si diffonde ed impera, ma dobbiamo vedere anche un bene in questo passaggio. Come diceva Karl Kraus: “BEN VENGA IL CAOS! L’ORDINE NON HA FUNZIONATO…….”
Senza di ciò, leviamoci dalla testa di avere, senza grossi traumi, cambiamenti sociali sostanziali nel senso da noi auspicato (maggiore laicità, maggiore libertà, più giustizia sociale), perchè “chi” c’ha il potere (e la chiesa e fra questi) non se lo fa certo togliere con una schedina elettorale o con le chiacchere sui giornal/blog/parlamento.
NB: IO NON VOGLIO INCITARE ALLA VIOLENZA: VOGLIO SOLO DIRE CHE, STORICAMENTE , PRIMA A POI, IN UN MONDO CONFLITTUALE A TUTTI I LIVELLI, ALLE GUERRE CI SI ARRIVA! NON C’E’ SCAMPO!
E IL TERRENO RELIGIOSO SI E’ SEMPRE DIMOSTRATO UN BUON CAMPO DI BATTAGLIA, ANCHE PERCHE’ SOPRATUTTO NELLO SCONTRO RELIGIOSO SI PUO’ VEDERE CON CHIAREZZA SUBITO LA PARTE CHE HA DIO DALLA SUA PARTE. E’ FACILISSIMO, PARAFRASANDO NAPOLEONE , CAPIRE CON CHI STA DIO: DALLA PARTE DELL’ESERCITO CHE HA UN MIGLIORE ARMAMENTO. E’ MATEMATICO!
Infine, devo dire che, personalmente, come membro del VHEMT, non sono certo atterrito dall’ipotesi di una guerra termonucleare: ma ognuno ha le sue debolezze e le sue segreta aspirazioni.