La clericalata della settimana, 4: niente Giornata della memoria per chi non fa religione

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della direzione dell’istituto “Fratelli Bandiera” di Roma che

ha vietato ai bambini di quarta e quinta elementare che non frequentano l’ora di religione cattolica di assistere alla proiezione del film La vita è bella di Roberto Benigni, organizzata per la Giornata della Memoria

scuolafratband

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La Lega Nord ha protestato per la rappresentazione rivolta alle scuole, nell’ambito di una rassegna dell’Associazione teatrale pistoiese, dello spettacolo teatrale Fa’ afafine – Mi chiamo Alex e sono un dinosauro scritto da Giuliano Scarpinato. Lo spettacolo affronta il tema dell’identità sessuale di un ragazzino e ha scatenato la mobilitazione degli integralisti cattolici contro la “propaganda gender”. Oltre al picchetto dei militanti leghisti davanti al teatro, il consigliere regionale leghista Marco Casucci ha chiesto di relegare lo spettacolo fuori dall’orario scolastico e ha promosso una mozione contro il patrocinio concesso della Regione Toscana.

L’amministrazione leghista di Cascina (PI) ha frapposto una serie di ostacoli procedurali che hanno di fatto impedito la celebrazione dell’unione civile di due donne, le quali si sono dovute quindi rivolgere al Comune di Pisa.

Il consiglio comunale di Trieste, dopo che il sindaco Roberto Dipiazza aveva finalmente concesso alle coppie gay di formalizzare le proprie unioni civili nella sala istituzionale, ha approvato una mozione presentata da Paolo Polidori (Lega Nord) per togliere il riferimento ai matrimoni dal nome della sala usata per celebrare le nozze civili. Una “piccola soddisfazione”, come l’ha commentata il promotore, che si traduce in una meschina iniziativa integralista.

Il liceo classico “Morgagni” di Forlì ha dato il via presso la Sala Icaro ad una serie di incontri dal titolo Educazione al rispetto contro ogni discriminazione sul tema dell’omosessualità, organizzati in realtà da gruppi cattolici e in collaborazione con la diocesi locale. Il primo incontro del 30 gennaio è stato tenuto tra l’altro da Massimo Gandolfini, noto esponente dell’integralismo anti-gay. Questa improvvida iniziativa ha suscitato le proteste di molte associazioni, tra cui il locale circolo UAAR.

Alcuni gruppi politici (per lo più da Lega Nord e centristi di Area Popolare) attraverso un ostruzionismo con centinaia di emendamenti tentano di allungare i tempi affinché la legge sulle DAT venga rinviata alla prossima legislatura.

Il deputato Alessandro Pagano (Lega) ha chiesto sulla sua pagina Facebook di “aiutare i nostri amici e fratelli colpito da [sic] terremoto nell’unico modo efficace che davvero conosciamo”, ovvero con digiuno e preghiera.

La redazione

11 commenti

RobertoV

Riguardo all’Istituto Fratelli Bandiera di Roma sarebbe interessante sapere se la bella ed umana pensata sia opera della preside e del consiglio o sia stata una espressa richiesta dei professori di religione. Scopro che la giornata della memoria è una festività cattolica, anche di questo si sono appropriati. E pensare che a liberare Auschwitz sono stati dei non cattolici comunisti e forse in maggioranza non credenti, mentre la chiesa intascava lucrosi concordati e aveva favorito l’ascesa degli aguzzini, fornendo loro anche i pretesti contro gli ebrei.
Certo che in una giornata in cui si dovrebbe manifestare contro i ghetti, il noi contro loro, è un segnale molto in linea separare e ghettizzare ….., molto educativo.

Manlio Padovan

Quella dell’istituto Fratelli Bandiera è la fine ingloriosa, ma prevista, di un ricordo che per ogni frazione politica ha previsto una giornata della memorietta. Togliendo alla Memoria il suo valore umanistico e facendone simbolo di velleitari, quanto disonesti, riferimenti ideologici e quindi fasulli perché avulsi da ogni realtà, che hanno solo lo scopo di far durare lo stato di intolleranza verso i più deboli.

Diocleziano

Istituto Fratelli Bandiera

Personalmente ci vedo più una vendetta contro i genitori piuttosto che diretta ai bambini, ai quali credo che interessasse genericamente vedere un film. L’esserne esclusi viene percepito come un insulto, anche se si fosse trattato della proiezione di un film sulla vita dei lombrichi. Vista l’attuale tendenza ad abbandonare la chiesa, è una scelta veramente s†upida creare ulteriori attriti. Nella prossima lezione di indottrinamento religioso dovrebbero spiegare perché il crocifisso è un ‘simbolo che unisce’ mentre un film è ‘esclusivo’ (nel senso letterale).

RobertoV

Tra le persone che non fanno l’ora di religione potrebbero esserci anche degli ebrei o imparentati con ebrei. Pensa all’assurdità di escludere da una giornata del ricordo per gli ebrei perseguitati proprio degli ebrei, sarebbe un po’ come fare la festa della donna con soli uomini: esclusi perchè non cattolici (in realtà ci sono anche cattolici che non fanno l’ora di religione), proprio il motivo iniziale delle persecuzioni e discriminazioni storiche degli ebrei.
Anch’io penso ad una vendetta, per questo mi chiedevo da chi venisse questa pensata, dai professori di religione o da preside e consiglio di istituto. E ironizzavo sulla tendenza ad appropriarsi di tutto.
Tra l’altro a scuola normalmente i professori si pongono il problema della trasversalità di certi argomenti ed eventi, quindi se anche la proposta del film è partita dai professori di religione, in una scuola normale la giornata della memoria sarebbe stata considerata una cosa trasversale, quindi da farsi tutti insieme perchè interessa più materie, con in più neanche il problema di orari differenti visto che alternativa ed ora di religione sono coincidenti. Per fortuna che la religione cattolica è tollerante ed unisce……Direi che il comportamento è, però, molto legato alla cattolicità storica, la vera natura viene fuori dietro la facciata buonista.

Sandra.

Ah ma il film lo si fa rivedere a questi ragazzini, magari soffermandosi sulla scena nella scuola fascista del film all’arrivo dell’ispettore fascista, quando un bambino non ritenuto “presentabile” viene messo dietro. In una scuola della repubblica laica invece alcuni bambini sono mandati fuori. Nel film c’era un finto ispettore per ridicolizzare la superiorità della razza italica: si potrebbe far lavorare i ragazzini su un parallelo con i sedicenti “moralmente superiori” di oggi.

Engy

brutta storia quella della scuola romana, si fatica a crederci … ma il titolo dovrebbe essere “idiozie e ottusità” della scuola italiana in questo caso.
D’altra pate non tutti i mali vengon per nuocere: i ragazzi si son risparmiati un gran boiata!
Copioe e incollo a caso una nota azzeccata: “…..La prima parte è scialba, si regge totalmente sulle spalle del comico toscano e la poesia diventa presto stupidità. Alcune gag, come la corsa intorno al palazzo o la telecinesi a teatro sono scopiazzate da grandi comici come Keaton o Troisi, e l’impressione generale è che invece di avere delle gag basate sulla sceneggiatura, sia quest’ultima a essere basata sulle gag, risultando un debole collage di frizzi e lazzi. La seconda parte è una farsa che fa scadere nel ridicolo il dramma della Shoah e che contribuisce allo stereotipo dell’italiano come giullare coglioneggiante”.

Diocleziano

Cose che succedono quando si vogliono strumentalizzare i bambini, e per la chiesa è una missione. A conferma che Benigni non è un attore comico, è solo un comico. Non l’ho visto ma hai confermato la mia opinione… 😛

‘notte tesoruccio!

Gérard

“…che per la chiesa è una missione… ” Detto ( o piuttosto scritto ) bene . Oggi la maggioranza della popolazione sarebbe atea se non venisse sottoposta al lavaggio di cervello già da bambini piccoli .
In quanto riguarda Benigni ( che ho visto dal vivo a Vergaio, quando non era ancora famoso . Credevo che fosse un matto perchè chiaccherava con la pompa a benzina… !!! – Vergaio è accanto a Galceti dove il parrocco è stato multato per via delle campane ….) .

Engy

Diocleziano,
ma comunque qua mi pare tutto partito dalla insegnante di “alternativa” se non capii male 🙂 Poi il preside ha mostrato poco carattere, ma, ancora una volta, non ce la vedo questa notizia sotto il nome di “clericalate”.
Poi ti dico, io il film l’ho visto due volte: la prima volta mi è sembrato stupendo, la seconda una boiata, non scherzo, ed è l’unico caso in cui mi è capitata una cosa del genere a proposito di film visti più volte.
Ai bambini poi, nella giornata della memoria addirittura, fare vedere solo questo film mi pare molto sbagliato: spero ci ripensino e, mettendo al bando ogni ottusità, facciano vedere a tutti i bambini almeno “Schindler’s List”.
Benigni: Benigni, come tutti del resto, ha fatto il matto, il trasgressivo, dissacrante irriverente solo con l’obiettivo di avere successo, dopodichè si è trasformato nella personcina perbenino che vediamo.
E se “la vita è bella” – gran boiata ripeto – l’avesse diretto un altro con curriculum politico non “regolare”, ebbene costui sarebbe stato coperto solo di critiche e se lo sarebbe sognato l’oscar.
Ciao stelasa 🙂

Francesco S.

Ha vinto 3 oscar, un Grand Prix Speciale della Giuria di Cannes, 9 David di Donatello, 5 Nastri d’argento, il Premio César per il miglior film straniero, 5 Globi d’Oro, 2 European Film Award, qualcosa vorrà pur dire.

Senza contare che forse uno dei pochi film sull’Olocausto che si può far vedere a bambini di 4a e 5a elementare. E’ una fallacia logica il “cherry picking”. (Basta googlare per capire a cosa mi riferisco). Sono d’accordo che non sia un caso di clericalismo, ma di “burocratese” all’italiana, di uffici scolasti che non si parlano, dirigenti che non coordinano, che si limitano a fare i timbracarte. Ma dico io che ci voleva a fare scrivere una comunicazione sul diario?

Gérard

Ho letto il testo completo del legaiolo Pagano sul suo facebook . Ho l’ impressione che certe persone farebbero meglio di fare il parrocco che il politico .

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