La clericalata della settimana, 8: Lorenzin contro ginecologi non obiettori

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che

ha contestato la legittimità del concorso della regione Lazio per assumere due medici disposti ad effettuare anche interruzioni di gravidanza presso l’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma

lorenzin

Il bando è stato avviato al fine di garantire questa prestazione a fronte del dilagare dell’obiezione di coscienza. La richiesta dell’ospedale era stata duramente criticata dalla conferenza episcopale.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

A Desio (MB) i consiglieri comunali di Forza Italia si sono attivati per promuovere una mozione per obbligare la segreteria generale del Comune ad acquistare crocifissi, da posizionare in tutte le scuole materne. La segreteria ha fatto notare che non vi sono obblighi in merito per gli arredi scolastici. L’unica normativa risale al periodo fascista, che nel 1924 richiedeva un ritratto del re e un crocifisso per ogni aula.

La polizia municipale di Cerignola (FG), secondo un’inchiesta giornalistica locale, il 20 febbraio avrebbe lasciato gli uffici del comando in occasione delle festività per il patrono san Sebastiano. Al suo posto i responsabili hanno dato disposizioni a un messo comunale di piantonare l’ingresso. Una comunicazione del comando informava inoltre che in quella giornata non si sarebbe potuto garantire il servizio di viabilità scolastica, proprio per i festeggiamenti religiosi.

L’Ufficio pubblica istruzione del Comune di Caserta ha inviato a diverse scuole della zona una comunicazione in cui chiede di servire, per l’inizio della quaresima che cade il primo marzo, il formaggio al posto della carne.

La redazione

10 commenti

dissection

Io invece, il primo marzo, mi sono fatto due bei hamburgerozzi da duecentocinquanta grammi l’uno, ben conditi con pomodorini datterini secchi, senape e qualche goccia di salsa worchester (pronunciasi “uoster”). A Cerignola, non so bene per quale motivo, piace pensare di essere tornati al, o non essere mai usciti dal medioevo; lo stesso dicasi per Desio con l’aggravante della nostalgia “ventennale”; infine, avere la Lorenzin come ministra della sanità è come correre la maratona trainando un risciò con a bordo quattro elefanti. Un bel quadretto, non c’è che dire…

Diocleziano

‘…Chiede di servire, per l’inizio della quaresima che cade il primo marzo,

il formaggio al posto della carne…”

Accompagnandolo con queste parole:

‘Mangiate questo formaggino in memoria di me’

Francesco S.

Quella della polizia municipale di Cerignola è purtroppo una “tradizione” diffusa in molti comandi, con l’aggravante che non si sono preoccupati di garantire il servizio minimo. Senza contare che in pratica gli agenti erano obbligati a presenziare alle celebrazioni, anche se avessero preferito fare il proprio lavoro.

Francesco S.

Tutti i vigili erano “in servizio” alla celebrazione. Stessa cosa per le processioni.

dissection

Quindi non lo fanno per “saltare” un giorno di lavoro, ma nemmeno si preoccupano di fornire adeguata sostituzione di servizio. Bella coerenza, forse avranno pensato che essendo impegnati in qualcosa di sacro non potesse giocoforza succedere nulla di male & di grave…

Engy

Francesco s,
a proposito del bando per i ginecologi non-obiettori , tu condividi la clausola del licenziamento (o della mobilità) in caso di ripensamento “etico”?

Francesco S.

Non conosco la clausola, ma mi pare evidente che se vengono a mancare i requisiti che erano richiesti all’assunzione, in caso di ripensamento ci sia incompatibilità e la mobilità dovrebbe essere il minimo, c’è un servizio pubblico da garantire e il bando è stato fatto ad hoc per garantirlo. Senza contare un po’ di coerenza personale.

gmd85

@E.n.g.y

I requisiti da pretendere sono a discrezione dell’amministrazione che indice il bando, fatti salvi quelli comuni.
Il licenziamento disciplinare è previsto dal CCNL del comparto Ministeri, così come in quello di qualsiasi comparto della PA.
La 194, esplicita che le strutture, accertati i casi e le necessità delle richiedenti, deve prestare il servizio. Quindi, checché ne dica la Lorenzin, nel bando della regione Lazio non c’è niente di illecito. Io sono più disgustato dal fatto che l’obiezione selvaggia sia conseguenza di necessità di carriera.

Giorgio Pozzo

Quoto Lorenzin:

«È evidente che abbiamo una legge, che non prevede questo tipo di selezione

E’ evidente che abbiamo un ministro che dovrebbe prendere lezioni di giurisprudenza, o anche solo di logica.
Secondo lei, una legge implicitamente proibisce tutto ciò non espressamente consentito?
Attraversare la strada al semaforo verde, mangiando un gelato al pistacchio, non è previsto dalla legge; ergo, secondo lei, è implicitamente proibito. Lo stesso portando il cane al guinzaglio.
Tutto proibito in quanto non previsto. Il codice della strada non prevede di parcheggiare un’auto rossa di fianco ad una blu: proibito quindi. Il codice prevede di parcheggiare negli appositi spazi, ma non prevede il tipo di colore delle macchine. Ergo, è implicitamente proibito parcheggiare un’auto di colore differente da quella adiacente, così come è non è previsto, ergo implicitamente proibito, parcheggiare un’auto dello stesso colore.
Non è previsto che il ministro della Salute rilasci dichiarazioni da Bruxelles sulla legge 194: quindi, lei stessa è in contravvenzione.

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