L’Uaar saluta il suo presidente onorario Dànilo Mainardi

L’Uaar saluta con commozione e affetto Dànilo Mainardi, presidente onorario dell’associazione scomparso oggi.

«Ricorderemo sempre il suo rigore professionale e la sua passione — ha detto il segretario dell’Uaar, Stefano Incani — nonché l’impegno profuso nell’ambito della divulgazione scientifica che con lui perde un alleato non da poco. È con grande orgoglio della nostra associazione che nel 2005 era entrato a far parte della presidenza onoraria dell’Uaar. In questi anni ha partecipato a diverse iniziative che abbiamo messo in campo, soprattutto nell’ambito dei Darwin Day che organizziamo in giro per l’Italia ogni anno: non dimenticheremo la sua gentilezza e la sua affabilità e soprattutto la semplicità con la quale ci ha aperto a nuovi orizzonti».

L’associazione

C6ZUzogWUAAsHiU
Archiviato in: Comunicati, UAAR

28 commenti

ateo64

Il mondo ha perso una mente brillante…

me ne rattristo molto perchè purtroppo viviamo in un tempo in cui la popolazione aumenta vertiginosamente mentre la somma dell’intelligenza rimane la stessa. (Assioma di Cole). Pertanto ogni intelligenza che viene a mancare è un duro colpo per l’umanità.
Insieme a Piero Angela è stata una figura di rilievo nella mia prima formazione culturale.

dissection

Grossa perdita, aspetto con curiosità le reazioni di chi ovviamente non condivide certe posizioni, anche se non credo avesse molti detrattori, penso fosse più famoso per il suo lavoro e l’opera divulgativa.

pendesini alessandro

« L’uomo è, tra gli animali, il PIU’ RAZIONALE » !!!
Danilo Mainardi DIXIT ! E, noi tutti (o quasi) dobbiamo crederlo su parola…NO COMMENT

Per quello che mi riguarda, Danilo Mainardi non si è neanche degnato di rispondere (nel 2011) a delle EMAIL che le ho indirizzato, tramite le quali chiedevo –molto garbatamente- se poteva informarmi su certi aspetti della sessologia animale che non mi erano chiari….
Da notare che fu uno dei soli (con Rubbia !) a non avere avuto la decenza non solo di rispondere a domande su tematiche prettamente scientifiche, lasciandomi cosi « provvisoriamente » nell’ignoranza ! Ma neanche degnato di rispondere tout court….
NB Le risposte le ho comunque ottenute da scienziati belgi (tra i quali un premio Nobel), americai e francesi. Quindi…….

Inoltre vorrei fare notare che non mi ricordo aver letto da anni -molto stranamente- su questo sito un articolo o commento dello stesso Mainardi.

Francesco S.

Alessandro, scusami ma tu conosci qualche animale più razionale dell’Uomo? Poi in genere non è che sia così facile ottenere risposta per e-mail, anche le stesse istituzioni spesso non rispondono e sarebbero tenute a farlo figurarsi un privato cittadino che potrebbe anche non controllare assiduamente la posta, aveva anche quasi 80 anni nel 2017.

Gérard

Avevo un cugino che aveva il pallino di scrivere a personnaggi conosciuti, sia per far notare loro qualcosa o per congratulargli per una cosa o un altra .
Ebbene, tutti hanno risposto . Il mio cugino,ormai anziano guarda preziosamente queste lettere dove si trovano fra altri una lettera risposta scritta a mano da Brigitte Bardot, una del re del Belgio Baldovino e perfino una firmata dall’ ex imperatrice d’ Iran Farah Diba …..

bruno gualerzi

“NB Le risposte le ho comunque ottenute da scienziati belgi (tra i quali un premio Nobel), americai e francesi. Quindi…….”

I quali scienziati, in merito agli “animali più razionali dell’uomo”, cosa ti hanno risposto perchè ti inducessero a smentire l”ipse dixit’ di Mainardi?

pendesini alessandro

Bruno Gualerzi :
-L’uomo non può essere altro che psicologicamente incoerente !
È l’unico animale dotato di una coscienza sviluppata e una ragione evoluta, ma è anche l’unico il cui comportamento può essere completamente irrazionale.
-Ragionare, è deliberare e decidere, ma i limiti della ragione umana –escludendo la scienza e la sua severa metodologia- sono numerosissimi, Se vuoi qualche centinaia di esempi fammelo sapere…
-Il cervello umano funziona fondamentalmente in termini di riconoscenza della struttura piuttosto che di logica. Non è « istruzionista » ma « selezionista » ! E’ altamente valido nella creazione di strutture e allo stesso tempo costantemente portato all’errore, a volte anche all’orrore…
-il Fatto che la propensione della mente umana nel guardare verso il futuro, e preoccuparsi è più sviluppata che in animali inferiori, puo’ probabilmente spiegare molte realizzazioni uniche negli esseri umani, ma anche dei fallimenti evidenti. Basti guardarsi in giro e dare un’occhiata alla storia…

–Ritengo inoltre che –salvo « miracoli »o severi cambiamenti di paradigma…nessuna rivoluzione politica, cambiamento sociale o tipo d’educazione porrà fine alla conflittualità tra gli esseri umani. A torto ?
NB :-Sarebbe ora di descrivere l’uomo tale quale risulta da recenti studi neuroscientifici indiscutibili, e non come piacerebbe o vorremmo che sia !
Sperando di essere stato chiaro malgrado il mio pessimo italiano.
Buona giornata

bruno gualerzi

Scusa alessandro, ma è chiaro che continuando questo scambio si andrebbe ampiamente OT… ciò che sicuramente Mainardi non merita. Se ci sarà l’occasione ne riparleremo.
Qui solo una rapida battuta, spudoratamente ‘filosofica’ 🙂 . L’irrazionalità comporta comunque l’esistenza della razionalità. Ovviamente tutto da argomentare.
Buona giornata anche a te.

ateo64

@Pandesini
Sinceramente penso che questo attacco è un po inopportuno, visto l’evento.
Giudicare una persona ottantenne per alcune mail non risposte, probabilmente anche impegnative, non mi sembra un atto razionale e quindi potrei darle ragione nel dire che Danilo sbagliava a pensare che l’uomo sia l’animale più razionale.
A dirla tutta penso che solo una piccola minoranza di uomini possieda la Razionalità in percentuale più o meno alta. Il resto brancola nel buio e nella supponenza di essere i migliori quanto più sono lontani dalla quella razionalità e intelligenza di cui si dicono dotati.

Tornando a Mainardi era uno scienziato: quindi ha studiato, fatto ricerche sul campo e prodotto pubblicazioni sulle sue esperienze ed idee mettendole a disposizione di tutti.
Questo permetterà ad altri di raccogliere le sue ricerche e fare altri studi che potranno convalidare o meno le sue congetture/tesi.
E’ così che la scienza progredisce e va avanti.
Quindi GRAZIE Danilo per il tuo contributo a migliorare quelli di noi che sono qui e quelli che verranno.

VHEMT

A Pendesini: ” rivoluzione politica, cambiamento sociale o tipo d’educazione porrà fine alla conflittittalita tra gli esseri umani”.

Non è esatto: il movimento di cui porto il nick e a cui aderiscono propone una soluzione “definitiva” per i conflitti tra gli esseri umani………..

Sandra.

Non mi pare che “il più -attributo-” porti a trasformare l‘attributo in una costante!
La frase, che infatti prosegue con “Eppure”, è tratta dal libro che Mainardi aveva pubblicato nel 2002 dal titolo “L’animale irrazionale. L’uomo, la natura e i limiti della ragione”. La recensione è presente sul sito uaar.

Gibus

@Sandra, ho dato letto l’anteprima e sembra molto interessante. Peccato che ormai non si trovi più disponibile.

John

Dànilo Mainardi, come persona, mi ha sempre trasmesso un grande senso di serenità. E come scienziato mi ha appassionato con le sue tesi sull’intelligenza non come prerogativa dell’uomo, ma come un continuum che in gradi diversi (e soprattutto in forme diverse) è presente anche in altre specie.

RobertoV

Pensa a come si è evoluta la nostra visione degli animali nell’ultimo secolo (o meno). Siamo passati dall’idea antropocentrica dell’uomo come unico essere razionale, intelligente, dotato di linguaggio, e gli animali solo governati dall’istinto, incapaci di sentire, ad una visione, suffragata dalle nuove tecniche di indagine e conoscenze, in cui certe cose non sono prerogativa dell’uomo e lo sono state in forme simili anche in altri ominidi scomparsi non appartenenti all’homo sapiens. Animali “intelligenti”, con capacità di sentire ed anche forme di linguaggio. Certo c’è chi mette in guardia da certi studi che sembrano voler troppo umanizzare certi animali, ma le critiche servono a migliorare le nostre conoscenze e le nostre tecniche d’indagine che i nostri predecessori non avevano (così funziona la scienza). Sarei, però, un po’ cauto sul continuum: sarebbe meglio parlare di salti perchè se nel cervello non ci sono determinate strutture certe cose non sono possibili.

John

Si.
Andrei oltre gli ominidi, perché mi hanno interessato molto le acquisizioni sulla sviluppata intelligenza dei polpi, che avevo appreso proprio dalla divulgazione di Mainardi.
Mi colpisce il fatto che, da un lato, ritroviamo forme di intelligenza animale in esseri che – in tutto il regno Animalia più diversi da noi non potrebbero essere; però nel contempo sono tra i pochi che un solo elemento lo condividono con noi: avere organi prensili. Ed ecco che ci fanno capire che non dobbiamo cercare l’intelligenza in esseri anatomicamente simili a noi, ma in esseri concettualmente simili a noi, dove dei tentacoli possono essere considerati qualcosa di concettualmente simile a un pollice opponibile.

RobertoV

John
Mi sono reso conto di non aver scritto in modo chiaro e sembra che mi riferisca solo agli ominidi. Li avevo citati, ma mi riferivo anche agli altri animali attuali con caratteristiche “intelligenti”. Come citi i polpi, si possono citare oltre a certi primati, i cetacei. Il problema era che fino a poco fa non era facile indagare correttamente o capire che cosa stessero facendo o comunicando.

John

Robertov,
chiarissimo.
Mi fai riflettere sul fatto che, in questa materia, l’ignoranza del 1850 rispetto ad oggi non è, probabilmente, molto inferiore alla nostra rispetto a ciò che sarà acquisito nel 2200. Ho l’impressione che in tema di studi sul cognitivismo animale le generazioni future (ma forse in parte già noi in età anziana) assisteranno a forti progressi.

dissection

A proposito di cetacei. Non so se sia vero o no, ma parecchio tempo fa vidi un documentario in cui si sosteneva che esiste la possibilità, che le orche (Orcinus orca) potrebbero essere anche più intelligenti di noi sapiens (sapiens). A parte che a gusto mio sono tra gli animali più belli che esistano, quel che è certo è che, quando lo mostrano nel film l’orca assassina (sulla cui qualità artistica & cinematografica non mi pronuncio per manifesta incompetenza), è impressionante vedere quanto il feto di orca somigli a quello umano. Ne rimasi esterrefatto, realmente… impressionato.

John

Dissection:
Ciò che dici è davvero interessante: lo approfondirò. Di primo impatto, penso questo: se si parla di “intelligenza”, appare ardito sostenere che quella dell’orca sia superiore alla nostra. Ma se si parla di “intelligenze” il discorso appare molto più plausibile. Oggi, anche solo con riferimento all’uomo, credo che tuttti i cognitivisti declinino la parola al plurale, e pensare che in una o più particolari intelligenze vi siano specie superiori a noi (nello specifico, per esempio, le orche), non mi sembra così inverosimile. Ma parlo ovviamente da profano: cercherò letture per approfondire.

dissection

John
Ovviamente nemmeno io posso affermare qualcosa in questo campo, semplicemente leggendo il tuo scambio con Roberto V mi è tornata in mente questa cosa, fatalmente circa gli stessi giorni in cui passavano il filmozzo in tv. Interessante & plausibile il discorso intelligenzE, che prospetta la possibilità di più tipi diversi, quindi differenza anche qualitativa oltre che quantitativa (grado).

Franco Ajmar

In generale tendo a non aprire email di sconosciuti e forse Danilo Mainardi faceva altrettanto.
Considero di dubbio gusto criticare un morto quando avrei potuto farlo da vivo. In quanto alle funzioni del cervello, il giudice di gara che mette il cervello umano al primo posto è il cervello stesso. Come se al concorso di Miss Italia il giudice organizzasse la gara, vi partecipasse e si proclamasse vincitore. Cin cin!

Engy

comprerò “l’animale irrazionale”: forse parla di me … 🙂

Diocleziano

C’è di buono che, ora, l’autore è irraggiungibile dal diluvio di critiche e distinguo che gli scaricheresti addosso! 😛

(Potresti scriverlo tu il trattato de ”L’Engy irrazionale”)

Francesco S.

Comunque mi mancherà la sua rubrica in Superquark, ci son cresciuto coi commenti ai documentari sugli animali da lui proposti, ti spiegava con semplicità i comportamenti animali senza cadere nel tentativo di umanizzarli come fanno gli animalisti, insomma da scienziato.

Commenti chiusi.