La clericalata della settimana, 13: benedizioni pasquali a scuola “fuori orario”

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Consiglio di Stato, che

ha accolto il ricorso del Ministero dell’Istruzione a favore delle benedizioni pasquali in orario extrascolastico all’interno dell’Istituto comprensivo 20 di Bologna

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La corte ha ribaltato la sentenza del Tar Emilia-Romagna che l’anno scorso aveva vietato gli atti di culto nella scuola, sostenendo che le benedizioni sono legittime se si svolgono fuori dall’orario scolastico e se la presenza degli alunni è facoltativa.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La Regione Lombardia ha stabilito che dal primo aprile le donne dai 14 anni debbano pagare un ticket per le visite ginecologiche nei consultori, comprese quelle dopo il parto o l’interruzione di gravidanza. A disporlo una circolare dell’Agenzia per la Tutela della Salute, in linea con quanto già richiesto dalla delibera regionale 6131 del 21 gennaio 2017 che aggiorna il tariffario delle prestazioni sanitarie.

Il sindaco di Romanengo (CR), Attilio Polla, ha dichiarato di non voler celebrare le unioni civili. Recentemente si è svolto un convegno contro il “gender” organizzato dall’assessorato alle politiche sociali e all’istruzione dello stesso Comune.

Il dirigente scolastico dell’istituto “Ferrini-Franzosini” di Verbania non ha concesso ai rappresentanti degli studenti di organizzare un’assemblea che aveva come tema i diritti civili delle coppie omosessuali. Secondo il dirigente, Santo Mondello, è necessario avere l’autorizzazione del consiglio d’istituto, dato che il tema è sensibile e non trova d’accordo tutti i genitori.

Il teatro comunale Eschilo di Gela (CL) è stato concesso ai rappresentanti della Chiesa evangelica locale per una conferenza in cui si promuovono “cure” per l’omosessualità.

In vista del periodo pasquale si registrano una sequela di partecipazioni di autorità civili e militari alle messe di precetto, per esempio ad Arbatax, Siniscola e Sorgono in provincia di Nuoro, a Terracina (LT), ad Anagni (FR) e a Ragusa.

 

La redazione

14 commenti

dissection

Non c’è che dire, la Regione (catto)Lombardia ha giocato proprio un bel pesce d’aprile, alle sue cittadine. Che sono sempre le uniche & sole a rimetterci, e non solo lì, quando si tratta di diritti riproduttivi, per non parlare di prospettive di vita sessuale libera, felice, consapevole & sincera, soprattutto per quanto riguarda le giovanissime che vorrebbero viverla in tale maniera, e che come si evince sono (saranno) le più penalizzate in tal senso dalle nuove misure adottate; e invece di proseguire un passo alla volta, i “pirelloni” sono ben felici di far sì che si indietreggi di tre. Incomprensibile poi, almeno per il sottoscritto, capire cosa ci guadagnino, che non sia la piaggeria di gonnelloni vari & galantuomini affini, i quali ne approfittano per continuare a ficcare il naso dove non gli compete, marcare il territorio tipo cane che alza la zampa posteriore, e soprattutto battere cassa a più non posso. Veramente complimenti, degli esempi di lungimiranza encomiabili che hanno a cuore il progresso (verso la bancarotta) del paese e il futuro (sempre più cupo, incerto, clericale & bigotto) dei propri cittadini/e nonché figli/e. Ripicca per il mancato assenso del popolo al Fertility Day?
Divertente il convegno “contro il gender”, a quando quello contro i dragoni a tre teste e quello contro le scie chimiche dei rettiliani? E poi ci troveremo (come le star) al centro di un crop circle in cerca dell’energia spirituale che ci ispiri a trovare una cura per l’omosessualità… e se si tratta, come detto in articolo, degli evangelici (a Gela), allora per una volta non sono i cattos; ma l’unico risultato che possono conseguire è che non fanno altro che dargli man forte, come d’altronde ci si aspetta che si faccia tra simili.

Meco

Le scuole paritarie che già godono di privilegi assurdi a cosa servono, visto che quelle pubbliche sono concesse alla vaticaneria dei politici consenzienti, non certo a favore della Costituzione Italiana. E’ mai possibile radicare un culto d’interesse privato come istituzione pubblica? Purtroppo la”libertà” è stata e rimmarrà una chimera solo per pochi che di principio accettano la violenza dell’inganno verso diritti negati al popolo.

Diocleziano

Chissà se un giorno, spero vicino, l’associazione degli psicologi si scuoterà dal torpore e sconsiglierà l’insegnamento della religione nelle scuole, in quanto nocivo e funesto per l’equilibrato sviluppo dei bambini.

Moloko

A mio parere non si può parlare di “ribaltamento” della sentenza del Tar, visto che le condizioni di celebrare quei riti fuori dall’orario scolastico e con presenza facoltativa degli alunni depotenziano enormemente la portata dell’invadenza clericale (pur tuttavia deprecabile).

RobertoV

Però, di fatto le legittimano e le estendono a tutte le realtà. Non ti insospettisce il fatto che la stessa chiesa abbia esultato per la sentenza? Finora solo in una parte delle scuole e zone sono così invadenti, in altre non sono presenti. Nelle scuole dei miei figli, a Milano, mai visto benedizioni e visite di preti e vescovi. E stessa cosa anche quando le ho fatte io oltre 40 anni fa. Nella stessa scuola di Bologna oggetto della sentenza del Consiglio di stato prima non si facevano. Poi dei sacerdoti ed i loro fanatici sostenitori hanno creato il caso: non si sono fermati davanti alle contestazioni e neanche alla prima sentenza. Adesso invece preti, vescovi ed i loro sostenitori sono incoraggiati a chiederle a tappeto e presidi, professori e genitori sono diffidati dall’opporsi, sia perchè verrebbero considerati degli intolleranti, sia perchè il consiglio di stato ha dato torto a chi si oppone. Ed ovviamente la sentenza apre le porte non solo alla chiesa cattolica. Inoltre la cosa sulla facoltatività e l’orario è tranquillamente aggirabile con qualche trucco: sono creativi nelle scuse. Pensa alle scuole primarie col tempo pieno. L’orario scolastico finisce alle 16.30, basta piazzare a quell’ora le benedizioni e con qualche rallentamento e scusa tieni lì i ragazzi un po’ oltre l’orario, tanto ci vogliono sempre già un 15′ perchè escano tutti ed il prete può farsi la sua propaganda. In più ci sono comunque dei ragazzini che restano fino alle 18. Ed i consigli di classe vengono considerati orario scolastico?

RobertoV

E’ inutile, non riescono a liberarsi del concetto di religione di stato e di sacerdoti come autorità dello stato italiano. Autorità civili e militari a braccetto con la chiesa cattolica. Obbligo di osservanza del precetto pasquale come 100 anni fa, la comunione pasquale con effetti civili ……
Dio, patria …che accostamento e che ricordi …… in certi ambienti ce ne sono di nostalgici. Pensando poi a quanto siano “spontanee” le adesioni dei militari ….
Ma d’altronde i poteri vanno omaggiati, anche i boss.
Riguardo alle benedizioni nelle scuole è ormai prassi che se non si soddisfano i continui capricci e le superstizioni delle religioni si viene accusati di essere intolleranti. Si è trovata la scappatoia del fuori orario, ma quanto c’è di fuori orario veramente nelle scuole? In molte scuole primarie c’è il tempo pieno, ma anche nelle scuole secondarie al pomeriggio si svolgono diverse attività legate alla scuola o come integrazione formativa. Immaginiamo che per non essere considerati intolleranti si debba dare spazio a tutte le richieste delle varie religioni, tanto sono facoltative e “fuori dall’orario scolastico” ….Lunedì non si può fare il corso d’inglese perchè c’è la benedizione cattolica, martedì non si può fare il corso di recupero ed il consiglio di classe perchè c’è il gruppo di preghiera musulmano, mercoledì niente alternanza scuola-lavoro perchè c’è la benedizione dei testimoni di geova, giovedì è la giornata protestante, venerdì quella indù, sabato quella pagana, non sappiamo dove mettere quella del Giordano bruno divinizzato e poi ci sarebbe anche la cerimonia della setta del ferro di cavallo, ecc.

Francesco S.

Voglio vedere quando si presenteranno imam a chiedere di poter fare benedizioni, e perché no satanisti con le loro maledizioni. E perché no il mago Otelma. Voglio vedere cosa si inventeranno. Che cerchino di convincere gli alunni ad andare in chiesa per le feste comandate.

dissection

Francesco S (e un po’ anche Roberto V) ma sai che sarei tentato di provare pressioni in tal senso, giusto per vedere ciò che ti chiedi tu? Ma avrei paura degli effetti collaterali…

Francesco S.

Di certo prima o poi anche i ministri delle altre religioni faranno simili richieste, solo allora ci si renderà conto dell’errore nel fare queste concessioni.

Gérard

La cosa la più plausibile è che ci sarà un giorno o l’ altro delle richieste di ora di Corano nelle scuole e che ci saranno maestre/i ben lieti di dimostrarsi “aperti” e lo chiamerano un ” modello di integrazione ” ( !! ) . Oppure verrà un imam parlare a tutti del glorioso ” profeta ” cosi buono, cosi mite etc ( un imam non puo impartire la ” baraka ” ossia una benedizione ) …

dissection

Gerard:”baraka” mi sembra un buon sinonimo di benedizione… LOL!

Francesco S.

Gerard, non era a conoscenza di questa particolarità islamica, grazie della precisazione

Gérard

Francesco S. + Dissection

Se per esempio piove in una zona piuttosto arida, questa viene chiamato una ” baraka ” , se uno recita il Corano con fervore, questo di certo ricevera da parte di Allah una “baraka” ossia una benedizione . Un imam non ha come il prete cattolico il potere di mandare le benedizioni divine . Un imam è quello che guida la preghiera del venerdi alla moschea, è ben a conoscenza delle regole e conosce a fondo il Corano ma non è investito di un potere particolare .
Nella lingua popolare francese , la parola baraka è entrata con il significato di ” fortuna ” ….

http://www.jukebox.fr/charles-aznavour/clip,la-baraka,vzfzl.html

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