La clericalata della settimana, 14: a Ravenna milioni per le scuole cattoliche

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Comune di Ravenna che

ha rinnovato una convenzione con la cattolica Federazione italiana scuole materne (Fism) per finanziare gli istituti privati con un contributo totale di 2,5 milioni di euro per gli anni 2017, 2018 e 2019

ravenna

Il finanziamento è aumentato rispetto alla precedente convenzione. La Fism è “organismo riconosciuto dalla Conferenza Episcopale Italiana e membro costituente del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il Comune di Frosinone ha finanziato con 10 mila euro la rievocazione della Passione di Cristo con 300 figuranti.

Il Comune di Andria ha patrocinato una serata-spettacolo organizzata da alcune organizzazioni integraliste, dal titolo “Dobbiamo salvare l’innocenza”, con il cantante Povia e l’avvocato Gianfranco Amato. Presenti anche un coro di bambini dell’Istituto comprensivo “Jannuzzi – Di Donna”, che ha cantato alcuni pezzi, la dirigente scolastica Francesca Attimonelli e il sindaco Nicola Giorgino (Forza Italia).

Il tribunale di Milano, in una causa di divorzio, non ha addebitato a una donna la separazione sostenendo che costei sarebbe indemoniata: “non è affetta da alcuna conclamata patologia” ma “altrettanto chiaramente ella è agìta”, ha sentenziato il tribunale dopo aver sentito anche il parere di esorcisti.

Continua l’opposizione clericale alla legge sul testamento biologico attualmente in discussione. Tra le prese di posizione, da segnalare quella di Alessandro Pagano (Lega Nord) che dichiara: “vogliamo un voto chiaro e esplicito perché vogliamo punire chi istiga al suicidio”.

La redazione

10 commenti

Francesco S.

Secondo me il vero indemoniato sarà ora il marito, per i bestemmioni contro il tribunale di Milano. 😂Una persona che crede di essere indemoniata secondo me ha un problema psicologico, questo doveva limitarsi ad affermare il tribunale.

mafalda

Non capisco come dei giudici possano lasciarsi suggestionare fino a questo punto.

Diocleziano

A parte il fatto che parrebbe che siano stati interpellati solo esorcisti.
È da pensare che sia una famiglia molto credente… e allora ben gli sta!

RobertoV

Diocleziano
Altri giornali tipo il corriere danno un po’ di informazioni in più.
Confermano che entrambi sono molto credenti e chissà in che ambiente vivono visto tutti i preti, esorcisti consultati. Sarei curioso di sapere anche quante indagini psichiatriche hanno fatto e quanto serie siano state visto che dicono che sarebbero “inspiegabili” i fenomeni: ce ne sono tanti di psichiatri che prendono cantonate e qualche volta avrebbero più bisogno loro di cure.
E comunque consiglierei anche perizie psichiatriche, controllo sulle sostanze assunte, per i testimoni visto quello che raccontano….. Ed anche per i giudici: saranno quelli che sentono il bisogno di riunirsi in preghiera in tribunale?

Diocleziano

RobertoV
A rendere l’idea di quale ambiente fosse basta l’episodio della panca sollevata con una sola mano e scagliata chissà dove… testimoni veramente autorevoli!
E chiamare il Cicap, no? Se c’è gente che ha problemi, l’ultima cosa di cui hanno bisogno è proprio la disgrazia di trovarsi intorno degli esaltati a caccia di satanassi.

Stefano™

@ Diocleziano

l’episodio della panca sollevata con una sola mano e scagliata chissà dove

Diavolo (!), simili capacità possono essere sfruttate economicamente! Immagina una squadra di facchini indemoniati!

Sandra.

I giudici milanesi potrebbero interessarsi a quanto successo in Germania nel 1976, quando una ragazza indemoniata fu curata tanto bene dagli esorcisti che morì. Genitori e esorcisti furono giustamente condannati per negligenza e omicidio colposo. Il caso fece scalpore al punto che gli stessi vescovi tedeschi formarono una commissione ne 1984 per chiedere al vaticano di modificare il rito dell’esorcismo, in particolare togliendo la pratica di rivolgersi direttamente al diavolo, cosa che non fa che confermare al poveretto l’idea di essere indemoniato: purtroppo la formula aggiornata del 1999 non ha tenuto conto di questa richiesta. Morale, in Germania gli esorcisti riconosciuti sono 3, mentre in Italia abbiamo il primato di 240 esorcisti riconosciuti più 64 ausiliari, seguiti dalla Polonia con 120 esorcisti in crescita. Solo questi numeri dovrebbero far sospettare qualcosa a questi giudici.
Per completezza la dichiarazione di un gesuita tedesco, psichiatra e esperto in casi di “indemoniati” Ulrich Niemann: “Come medico dico che non esiste una cosa come l’essere indemoniato. Per me sono malati di mente, prego con loro, ma questo da solo non basta. Si deve trattarli come psichiatra” (fonte Washington Post, “What in God’s name”, 4-9-2005)

Gérard

Peccato che non ci sia piu il Padre Amorth . Se questi esorcisti non sono arrivati a mandare via il demonio , che esorcisti sono ???
Scherzi da parte, avevo sorvolato questa notizia e oggi sono andato leggere gli articoli su i giornali, dalla Repubblica al Giornale . I commenti degli lettori sono eloquenti e mi hanno dato l’ occasione di fare delle belle risate . I giudici dovrebbero leggerli e vedere come si sono ridicolizzati …!

dissection

Gerard
Padre Amorth? Probabilmente, l’unico vero indemoniato che sia mai esistito! 🙂 🙂 🙂

RobertoV

Visto che si parla di un migliaio di bambini interessati i soldi dati dal comune di Ravenna alle scuole private cattoliche corrispondono a circa 800/900 Euro all’anno a bambino, cioè sono da soli già superiori alla classica quota statale di circa 500 Euro/bambino (quest’anno salita a 600) indicata dai difensori delle scuole private paritarie e dagli stessi ministri che le difendono. Ma nelle loro difese si parla sempre e solo della quota statale tacendo su tutto il resto di sovvenzioni e agevolazioni che tali scuole ricevono, un po’ come gli evasori fiscali che dichiarano solo una parte dei ricavi. Ed il comportamento del comune di Ravenna non è atipico, ma la regola con qualche differenza tra comune e comune. Vanno, inoltre, aggiunti anche i finanziamenti da regioni e provincie. Inoltre oltre ai finanziamenti diretti, vanno conteggiate le una tantum, le agevolazioni fiscali e contrattuali, i minori costi di sostegno ed i costi “occulti” per un confronto corretto (che viene poi fatto scorrettamente sul costo medio e non sul costo marginale). Infatti come gli stessi sindacati cattolici riconoscono gli stipendi nelle paritarie cattoliche, in perfetto stile capitalistico, sono mediamente del 30 % inferiori a quelli non elevati del pubblico, con in più agevolazioni ulteriori sul reddito di ingresso che può essere anche irrisorio, agevolazioni per “aziende in crisi” ed utilizzo di presunto lavoro volontario. Un pubblico statale che lavorasse a pari condizioni ridurrebbe i propri costi di almeno il 20%. E questi stipendi più bassi riducono il gettito fiscale per lo stato, aumentando quindi indirettamente i costi delle private per i cittadini (quasi un altro mezzo miliardo di euro). Quindi il fatto che poi queste scuole chiedano delle rette “contenute” dell’ordine di 3000 Euro ad alunno non significa che possano spacciarsi per società prive di lucro e godere delle relative agevolazioni. Non sono di fatto delle onlus, ma lo fanno credere, con lo stato in combutta che ne garantisce i guadagni ed evita di fare concorrenza. Sono il classico privato italiano che vuole guadagnare a spese dello stato. Le scuole paritarie non sono, quindi, un guadagno per lo stato come si vuole far credere: a guadagnare sono loro a spese dei cittadini, con in più il vantaggio di farsi pagare anche l’attività di propaganda ed indottrinamento.

La sentenza di divorzio, per di più a Milano !, perché “indemoniata” mi sembra un pesce d’aprile, più una notizia da bible belt. Un giudice che sentenziasse così andrebbe radiato.

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