La doppia vita dei jihadisti online

El Aoual Mouner, per tutti Mido, è il nome del marocchino arrestato nei giorni scorsi a Torino con l’accusa di terrorismo. Dal 2008 in Italia, stando a quanto emerge dalle indagini avviate lo scorso settembre dai carabinieri del ROS, pare che questo ventinovenne si definisse nientemeno che portavoce dell’ISIS. Dedito a fare propaganda ideologica jihadista via web, fornire consigli utili ai foreing fighters e lone wolves in alcune chat room di cui era amministratore, e soprattutto a reclutare complici per preparare un imminente attentato, alle forze dell’ordine risultava essere stato espulso lo scorso novembre 2012. Difendeva, celebrava e ammirava i recenti attentati in Germania, Svezia e Francia. Fomentava altri a compiere ulteriori delitti contro gli infedeli. Di tutto e di più come nel più classico manuale e repertorio del perfetto jihadista.

Proprio questo lascia sbalorditi. I particolari con cui questo uomo sarebbe riuscito a nascondere il suo radicalismo. Pare infatti che una famiglia composta da madre e figlio lo ospitasse da ben nove anni, completamente all’oscuro e senza sospetti sulle sue attività terroristiche o sui suoi intenti criminali. Non sappiamo fino a che punto il marocchino Mido fosse bravo nel dissimulare il suo estremismo islamico attraverso la strategia del kitman (taqiyya).

Di certo lo era abbastanza per questa famiglia la cui unica colpa è quella di essere stata compassionevole nei suoi confronti. Un atteggiamento lodevole di apertura mentale verso un fedele di un’altra religione che di norma si riscontra con più frequenza tra i non credenti, ma che in questo caso si è decisamente ritorta contro la generosa famiglia. Inimmaginabile per noi la loro sorpresa alla vista dei carabinieri alla porta pronti per l’arresto. La donna che lo ha ospitato e che il terrorista era arrivato a chiamare addirittura “mamma”, ora si dice tradita e lo maledice nel nome di Dio. Beninteso, anche se più dotati di spirito critico possono sbagliarsi pure i non credenti, ma sicuramente non manderebbero nessuno all’inferno.

Paul Manoni

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10 commenti

ateo64

…. la signora, se è davvero credente, non tiene conto di un particolare: se dio lo voleva maledire non lo avrebbe fatto imboscare per nove anni in casa sua. Probabilemente avrebbe potuto escogitare miliardi di modi per toglierlo di mezzo… Ma evidentemente, per oscuri disegni che la signora non può conoscere, il suo dio aveva a cuore questo tipo. Magari era semplicemente uno scambio di favori fra lui e l’altro (Allah) “io ne salvo uno dei tuoi e tu ne salvi 10 dei miei!”.
Chi può saperlo eh? Questi fedeli: sempre pronti a dire: sia fatta la volontà del signore ma appena poco poco è diversa dalla loro aspettativa la sua volontà non c’entra… gli tolgono il mandato.
Quando le cose si mettono male esce fuori che non è il loro dio che sta semplicemente facendo la sua volontà come loro chiedono… no! E’ il diavolo che ci mette lo zampino….

Che dire: menti deboli di analisi critica o menti diaboliche?

laverdure

“…Non sappiamo fino a che punto il marocchino Mido fosse bravo nel dissimulare il suo estremismo islamico attraverso la strategia del kitman (taqiyya).”

A me sembra che lo “stupore” che traspare da questa osservazione e dal resto dell’articolo
tradisca semplicemente quella forma di razzismo (perche tale e’) comune a tanti cosiddetti “progressisti”,i quali sembrano credere che che individui appartenenti a culture diverse dalla nostra, e spesso indubbiamente arretrate sotto diversi punti di vista, debbano solo per questo essere dei sottosviluppati mentali,incapaci di astuzie e finzioni almeno pari alle nostre ( come se ci volesse poi molto !).
La stessa incapacita dei “complottisti”dell’ 11 settembre di ammettere che degli arabi fossero in grado di organizzare e mettere in atto un complotto simile,per cui l’autore doveva essere per forza la CIA.

RobertoV

Mi sembra che lo stupore non sia per la “bravura” a nascondere le vere intenzioni, ma sul fatto che nessuno se ne sia accorto.
Purtroppo è un problema che si verifica spesso coi criminali a sentire le dichiarazioni delle persone che non si sono mai accorte di nulla. Spesso ad un esame ex-post ci si accorge che di segnali ne avevano dati, ma la gente non li aveva visti o voluto vedere, non aveva dato importanza o c’è stata negligenza di chi doveva vigilare.
Per esempio proprio oggi su Der Spiegel parlavano di un terrorista di destra, militare dell’esercito, recentemente arrestato in Germania che stava pianificando un attentato terroristico contro lo stato. Già nel 2014 nella sua tesi di laurea aveva espresso le sue idee tanto che un generale francese lo aveva segnalato, ma tale segnalazione era stata ignorata come altri segnali.
Nel caso in questione il terrorista Mido risultava espulso dal 2012 e la polizia controlla i siti sospetti. Magari le persone tra cui viveva avevano notato cose strane (e magari ne avevano paura), ma a loro non conviene adesso dichiarare che avevano dei sospetti, altrimenti potrebbero avere delle responsabilità penali per non averlo segnalato.

RobertoV

Leggo nell’articolo che dagli atti:
…. madre e figlio erano “preoccupati dalla sua radicalizzazione” pur essendo completamente all’oscuro dell’attività di proselitismo che Mounel svolgeva su internet. Sembra però che, almeno nelle ultime settimane, si fossero resi conto che aveva assunto atteggiamenti e opinioni “radicali”. El Aloual non lavorava e, anzi, da quando è entrato sotto osservazione non si è quasi mai mosso da casa”.
Non mi sembra poi così bravo a nascondersi …..

Gérard

Mi fa venire in mente il pilota tedesco del disastro della ” German Wings “….

Gérard

Roberto V

Aveva armi ? Sapeva servirsene ? Podarsi anche che tutta questa storia sia stata messa in rilievo dagli medias perchè l’ Islam e la sua paura si vendono bene… E anche una benedizione per loro in questo tempo di vacche magre !

Francesco S.

Però almeno “lupi solitari” lo possiamo scrivere in italiano 😀
Per fortuna lo hanno preso.

Gérard

… pure il ” foreing fighters ” che pero si scrive ” foreign “…
Il ” kitman ” ? Mai visto pero la Taqyya, ( purtropp ) ben conosciuta da tanti anni ha la sua spiegazione wiki…
E me che si lamenta sempre che i politicanti italiani usano termini inglesi quando vogliono intubarci…??!

bardhi

questo è un caso particolare ma che conferma la regola, i terroristi musulmani non sono i poveri disgraziati, i squilibrati mentali, i disaggiati, gli analfabeti, anzi questo caso conferma ancora di piu quello che era visto fino ad adesso, cioe che sia i musulmani europei che andavano a fare i foreign fighters, che coloro che fanno i mujaheddin e martiri in europa, sono giovani di seconda o terza generazioni, inteligenti, istruiti e per nulla poveri, ma allora se non sono stati radicalizati dalla famiglia di origine ed sono stati istruiti ed educati nelle scuole pubbliche europe cosa si puo ancora fare per fermare la radicalizzazione dei giovani musulmani europei?!

Gérard

Una ideologia puo radicalizzare sia poveri, ricchi, cretini, intelligenti etc ..
Come una volta con l’ estrema sinistra, sono pronti a morire per questa ideologia . E poi ci sono tanti giovani europei che si radicalizzano . Per dire la verita, la stragrande maggioranza ha una conoscenza dell’ Islam non tanto approfondita come tanti terroristi nostrani avevano letto molto poco di Marx o Engel . La maggior parte di loro sono stati radicalizzati da predicatori venuti dall’ Arabia Saudita ( ns amici ) . Un ideologia puo essere combattuta soltanto con un ideologia piu forte .
L’ ideologia loro è quella di Mohammed Abd al Wahhab ( Una specie di Martin Luther ) secondo il quale la soluzione a tutti problemi è un appllicazione rigida del Corano attraverso una sua lettura al primo grado del testo . Ritorno alla purezza delle origini, proprio come lo voleva Luther ( secondo il quale l’ unico santo del cattolicesimo era Savonarola ) . Ci ricordiamo – sopratutto Francia, Germania – quante guerre ha scatenato questa nuova religione…

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