La clericalata della settimana, 17: a Roma meno insegnanti, più religione

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della giunta del comune di Roma che

ha approvato una delibera per ridurre di 50 insegnanti l’organico degli asili nido al fine di assumere lo stesso numero di maestri di religione cattolica

galantino-baldassare1

Secondo l’assessora alle Politiche Sociali e alla Scuola, Laura Baldassarre, tale decisione è volta a sanare “una situazione di irregolarità che Roma Capitale si trascina da anni e che ha causato diversi contenziosi”. Il vicariato aveva in passato lamentato disservizi per la mancanza di insegnanti di religione in alcune scuole, dando la responsabilità all’amministrazione che assumeva questi docenti di anno in anno a tempo determinato, non contrattualizzandoli dopo 36 mesi di servizio. La recente decisione del Comune però riduce ulteriormente l’organico e quindi le possibilità di stabilizzare le altre centinaia di precari non destinati all’Irc, come fanno notare i sindacati, e rappresenta una vittoria del lobbying della diocesi romana, confermando purtroppo l’esistenza di un canale preferenziale per gli insegnanti di religione, la cui idoneità dipende dall’arbitrio dello stesso vicariato in base al Concordato.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il sindaco di Casalecchio di Reno (BO), Massimo Bosso (Pd), ha scritto ai consiglieri comunali per invitarli alla benedizione della nuova croce eretta all’inizio del cimitero locale. L’installazione del simbolo cristiano è stata infine autorizzata, non direttamente all’entrata ma in posizione vicina, in modo che si veda anche all’esterno. L’anno scorso c’erano state polemiche da parte dei clericali, compresa l’ingerenza dell’arcivescovo Marcello Maria Zuppi, per la decisione del consiglio comunale di non consentire il posizionamento della croce all’entrata del cimitero comunale, dopo i lavori di ampliamento, in nome della laicità.

I carabinieri di Crespano (TV) hanno multato un giovane per aver scritto una bestemmia sul proprio profilo Facebook: dovrà pagare 103 euro. L’auto dell’uomo aveva subito una perquisizione, risultata negativa, e questi si era poi sfogato con un post in cui appariva l’imprecazione “incriminata”.

Il Comune di Scicli (RG) ha concesso a un gruppo di preghiera un immobile già usato come scuola per l’infanzia. La precedente amministrazione aveva promesso la fruizione dei locali, dopo averli resi agibili, a un’associazione al fine di organizzarvi un centro diurno per bambini affetti da autismo, ma la giunta attuale ha deciso di revocare il provvedimento. Dopo le polemiche, l’amministrazione attuale ha fornito le sue motivazioni specificando che la concessione al gruppo religioso è temporanea.

Il Comune di Desenzano del Garda (BS), tra gli eventi in programma per la festa della Liberazione, ha disposto anche una messa in duomo.

Il Comune Popoli (PE) ha concesso il patrocinio alla festa pro-famiglia della diocesi Valva-Sulmona dai toni anti-gender, che vede anche la presenza dell’avvocato Gianfranco Amato.

La redazione

19 commenti

dissection

A costo di venire cassato: dio gianfranco amato è una bestemmia?

Diocleziano

Dall’articolo:

”… Bestemmiare non è più reato, ma prevede ancora una sanzione che può arrivare a 300 euro…” C’è del metodo in questa follia!… o forse no?

Beh, sono stati anche di mano leggera! Ha risparmiato ben 197 euri!

Come è umano lei…

A Crespano la gogna non si porta più? 🙂

Suggerisco al poareto di trasferirsi a Codroipo.

dissection

Leggevo che il tizio è andato a pagare la “multa”, ma che io chiamerei piuttosto “scusa banale per far cassetta”, direttamente dai CC ridendogli in faccia, non so se sia vero o no. Non so quando era di moda la gogna a Crespano (del Grappa!), ma so di sicuro che la piccola piazza principale del paese è dominata (e quasi interamente occupata) da un enorme chiesa/duomo/cattedrale, non so come definirla. La statale ci passa praticamente nel sagrato! Bella l’idea di Codroipo, dove leggenda Whatsappiana narra vi abbiano trasferito un parroco amante degli anagrammi (LOL); anche perché trattasi di Friuli Venezia-Giulia e fiscalmente parlando ne avrebbe da guadagnare, o almeno da risparmiare!

dissection

Qui sul sito, nella sezione Bestemmia, viene riportato che non più di reato trattasi, ma di “illecito amministrativo”. Il che, se vogliamo, corrobora la mia tesi della cassetta per il comune. Oltre che una presa per i fondelli consistente nel comminare una sanzione per un reato senza vittima.

Engy

Oh ma continuate a spacciarvi per entusiasti della bestemmia (una delle espressioni più alte della libertà di pensiero, naturalmente …) e poi vi autocensurate ignorando deliberatamente il dato di fatto che p. madonna lo potreste dire. Perchè non lo dite? Dopotutto, anche se non sanzionata perchè la Madonna poverina non è considerata divinità, sapete voi come lo so io che dire p. madonna E’ bestemmiare.
Dunque? 😉

Diocleziano

E dire p. balena è bestemmiare?
Per quel che riguarda la madonna sarà pure una bestemmia, ma solo per i credenti.
In natura non esiste la blasfemia. Volerla sanzionare è una limitazione alla libertà di pensiero e, in certi casi, anche limitazione dell’espressività artistica. 🙂

Io non me la prenderei mai con quei simpatici pescioni mammiferi, ma con la madonna sì.

dissection

Engy. Qui, di “entusiasta” della bestemmia, probabilmente ci sono solo io, per ragioni geografiche oltre che di ilarità generica: quelle più colorite & fantasiose mi hanno sempre fatto crepare dal ridere. Tra l’altro, considerato che una delle ultime spiagge degli anti blasfemia, una volta esaurite le precedenti, è buttarla sul “è volgare”, va anche detto che se p. madonna è volgare, e p. balena non lo è, dato che la p. rimane uguale se ne potrebbe dedurre che la volgarità risiede nella madonna; e stesso discorso si potrebbe fare con divinità, angeli, santi & voi fratelli, dite con me all-hell-ujah 😉 , che fa rima con ‘nduja. Per cercare di capire di cosa stai blaterando, fatti magari un giro sulla pagina dell’International Blasphemy Day, oppure prova a considerare che nella mia religione, dire p. balena È bestemmiare. Dunque?

dissection

Emperor oltretutto, ricollegandoci col tuo post su Celso & Panthera & soldati romani vari, certi epiteti non sono nemmeno così ingiustificati… 😉

RobertoV

Diocleziano
Magari per gli inuit la balena è una divinità. Per loro potrebbe essere una bestemmia, non per i cattolici. Vi sono religioni primitive in cui degli animali sono delle divinità.

gmd85

@E.n.g.y

Una belal bestemmia alla notizia dei nidi ci starebbe. Pensi che sarebbe sanzionata allo stesso modo se mettessi Allah al posto di Dio?

gmd85

@E.n.g.y

Pe la legge, si. Dubito che qualcuno se ne freghi, ma guai a toccare Dio, eh…

Diocleziano

Roberto v
Però la Balena ha un punto a suo favore rispetto al dio abramitico: esiste. 🙂

RobertoV

Diocleziano
Appena dopo aver postato l’intervento mi era venuta in mente la stessa considerazione, mentre per Gesù e la Madonna la cosa potrebbe essere più controversa. Ed ho scoperto che la balena è una divinità non solo per gli Inuit (anche se più importante è la foca), ma lo era per i Greci (Ceto), ma anche in medio oriente ed in oriente, ed in Giappone e chissà quanti altri. Credo quindi che rischieresti di “offenderne” tanti ….
Se fossero conseguenti dovrebbero estendere la blasfemia a tutte le potenziali divinità, un elenco interminabile. Pensa anche alle “bestemmie” sui poveri cani idolatrati dai loro padroni.

RobertoV

Quindi è giusto che esista una legge contro le bestemmie e che vengano comminate multe per questo?
Perchè è questo che si critica e si trova assurdo. Nell’articolo non si esalta la bestemmia. Io, per esempio, non ho mai bestemmiato (a meno che criticare la religione non sia bestemmiare). La cosa curiosa è che invece sento tanti cattolici bestemmiare. Una cosa è considerare delle espressioni rozze, volgari, di pessimo gusto, come tante parolacce, un’altra è ritenere che certe parolacce debbano essere punite per legge considerandole lesa maestà. Se dico porco Giove questo non è considerato una bestemmia, non è sanzionabile, eppure avrei offeso Giove ed i suoi seguaci. Lo stesso se facessi riferimento ad altre divinità, tipo Shiva. E’ la numerosità dei seguaci che decide se una cosa è bestemmia o meno e se debba essere sanzionata? Oppure la differenza è che lo stato italiano considera dio e la Madonna delle persone reali a capo dell’Italia?

Francesco S.

Non la si ritine una forma di libertà “alta” – Engy, che tiri il sasso e ritiri la mano – come dimostrato dal fatto che qui le bestemmie sono censurate, in quanto linguaggio volgare. Si ritiene che essere volgari, per quanto biasimabile non costituisca reato, la bestemmia è pari alle altre parolacce, che non vengono multate e lo stesso dovrebbe valere per quel tipo particolare di linguaggio.

PS. mai dette bestemmie in vita mia, nelle situazioni di stress, mi capitano espressioni di “beatificazione” tipo “santiddio”, che è una bestemmia per un ateo. 😀

RobertoV

Riguardo alla questione della croce per il cimitero di Casalecchio di Reno va detto che non è che si voleva toglierla, ma aggiungerne una nuova all’ingresso e dopo i lavori di ampliamento è stata installata la nuova croce nonostante le polemiche e, soprattutto, la delibera contraria della giunta. Quindi nessuna volontà di cancellazione di un passato, mentre c’è chi ancora nel 2017 ha bisogno di marcare il territorio di tutti aggiungendo un nuovo proprio simbolo. Non è chiaro se si tratti di croce o crocifisso visto che si usano entrambi i termini (Famiglia Cristiana parla di crocifisso), ma tanto semplice non è visto che si parla di un’opera in marmo alta due metri.
Ed è falsa la definizione di simbolo universale perché in un passato non tanto lontano esistevano i cimiteri per i cattolici e i cimiteri acattolici per gli altri, cioè il simbolo era di separazione, identitario. Adesso bontà loro i cattolici tollerano che gli altri vengano seppelliti negli stessi cimiteri coi cattolici, ma devono marcare il territorio coi loro simboli di potere per far capire chi continua a comandare.
C’è chi giustifica certi comportamenti sostenendo che le croci (e similari) ci sono sempre state, sono dappertutto, che male ti fa a vederle o farle mettere, ma un sopruso resta tale anche se siamo assuefatti ad esso ed è un sopruso tradizionale.

Gérard

Ah i clericali !! Certe volte, più che i preti, sono loro a voler imporre le loro superstizioni agli altri ! Sembra che avessero paura che se tutti ( almeno di facciata ) non dovessero condivedere le loro credenze , il loro mondo immaginario venisse a vacillare .. I cimiteri sono pieni di croci e ognuno puo mettere il simbolo che vuole sulla tomba del defunto ( almeno è cosi all’ estero e penso che lo sia anche qui…) ma non basta… bisogna passare anche sotto la croce quando si entra nel recinto . E poi ci sono anche le messe dentro il cimitero….perchè cosi c’ è ancora più probabilita di andare in paradiso ! Quante superstizioni !!!

RobertoV

Sulla questione è intervenuto anche l’arcivescovo Zuppi, cioè la chiesa stessa, non semplicemente i clericali. Ma è vero che spesso la chiesa lascia fare ai più fanatici clericali, incassandone i vantaggi senza esporsi troppo. Forza Nuova “emblema di tolleranza” l’anno scorso alla notizia della delibera avversa della giunta aveva piazzato ben tre croci all’ingresso del cimitero, senza che questa azione suscitasse critiche da parte della chiesa e dei vari cattolici. E ‘ singolare che la giunta avesse deliberato a maggioranza per non mettere la nuova croce e sia stata costretta a fare marcia indietro per le pressioni ricevute da chiesa e fanatici clericali e, questo, senza neanche interpellare la popolazione.
Se vai a leggerti le specifiche sulla sepoltura di un po’ di decenni fa la stessa chiesa specificava che oltre alla tumulazione separata, le bare dei cattolici dovevano avere la croce, mentre degli altri no. Anche i bambini morti senza battesimo dovevano metterli in bare senza croce: e poi vengono a parlare di simbolo che unisce, universale.
Ovviamente sulle loro tombe possono mettere tutte le croci e simboli religiosi che vogliono (spesso con gusto macabro), ma questo a certi non basta.

Diocleziano

”… la giunta del comune di Roma che ha approvato una delibera per ridurre
di 50 insegnanti l’organico degli asili nido al fine di assumere lo stesso numero
di maestri di religione cattolica…”

Chiedilo a loro. Ai 50 giovani e forti che passano sopra ai diritti altrui,
fregandosene dei bisogni reali delle famiglie e dei loro figli.
Che i pargoli vadano a farsi fott…!

Commenti chiusi.