Il premio di laurea dell’Uaar è giunto alla sua undicesima edizione.
È a partire dal 2007 che l’associazione premia tre studenti che si siano laureati con un elaborato finale di particolare pregio coerente con gli scopi sociali dell’Uaar.
È previsto un premio per ognuna delle seguenti categorie: discipline giuridiche; discipline umanistiche o sociali (ad esempio filosofia, antropologia, sociologia, psicologia…); altre discipline (medicina, economia, statistica…).
I tre premi di quest’anno — di 1.000 euro ciascuno — saranno assegnati all’autore o all’autrice di un elaborato discusso nel periodo compreso tra il 1 luglio 2016 e il 30 giugno 2017.
Chi vuole candidare il proprio elaborato dovrà presentare la documentazione necessaria entro il 5 luglio 2017.
Lo scorso anno sono state premiate le tesi: “Fattore religioso e diritto penale” (Categoria Discipline giuridiche), “Differenze di genere. Ricerca empirica sugli stereotipi di genere nei sussidiari di lettura per la scuola primaria” (Categoria Discipline umanistiche), “Il mercato dei servizi di surrogazione” (Categoria Altre Discipline).
Tutti gli elaborati premiati sono disponibili sulla pagina del sito Uaar dedicata.
Comunicato stampa
Ogni anno in Francia, associazioni come l’ uaar rimettono un ” Prix de la Laicité ” a personalità che si sono segnalate durante l’ anno nella lotta per la laicità dello stato . Questo premio viene consegnato con gran rilievo nel Grande salone d’ onore del municipio di Parigi in presenza di personalita del mondo politico …
Che meraviglia…
Da noi è una parola tabù, e soprattutto non appare mai in nessuna indicazione, progetto o circolare scolastica. Diciamo che nelle scuole persino la parola sessualità fa meno paura di laicità.
Tabù lo è anche perchè non è mai stato spiegato al popolo cosa è . Vedi il sindaco che chiama ( non senza una puntina di orgoglio ) la presenza sulla stessa piazza del suo paese di chiesa, moschea e sinagoga un esempio di laicità !!!!
Gérard
È come affermare che Milano è una città dove l’onestà è al primo posto,
in quanto abbiamo la pari presenza di camorra, mafia e ndrangheta. 🙁
Gerard, diciamo che il pluralismo religioso è una parte della laicità. Se in quella stessa piazza si può anche affacciare un circolo di scettici e umanisti, sicuramente si è in un posto laico.
Gerard, Francesco S.
A quale progetto fai riferimento?
Ho trovato solo quello di Berlino e quello di Catania. Mentre quello di Berlino è un progetto in cui c’è almeno una struttura religiosa unica per tutte e tre le religioni, per quello di Catania sono previste tre costruzioni distinte, affacciate sulla stessa piazza, il che non mi pare tanto unificante (la chiesa è inoltre solo cattolica o genericamente cristiana?).
Inoltre si parla solo di queste tre religioni, non delle altre o dei non credenti, ma l’umanità non è riconducibile a queste tre. Mi sembra più una dimostrazione, una pubblicità per le tre religioni che si tollerano tra loro, non valido per tutti, una presunta laicità in cui le religioni sono privilegiate. Inoltre si costruiscono edifici nuovi marcando zone nuove dove non c’erano, come se mancassero le strutture religiose. Se volevano dimostrare quanto sono tolleranti tra loro sarebbe stato più logico convertire una chiesa esistente in una struttura religiosa ad uso delle tre religioni.
E guarda caso per Catania si prospetta l’uso di fondi europei: visto che in Italia solo una parte dei fondi europei viene utilizzata per incapacità politiche ed organizzative, ecco un bel progetto per spillare soldi di tutti all’Europa. Ma a Catania non hanno altre precedenze?
Roberto V
Questa piazza con 3 edifici religiosi l’ ho letto su questo sito diversi anni fa e mi è rimasto impresso il fatto che il sindaco ( quale citta?) l’ avesse chiamato laicita …
Francesco S. La laicità non è la tolleranza . E la neutralita .