Omeopatia: drammi e responsabilità di una pseudoscienza

La triste e deprecabile notizia che giunge da Urbino in queste ore è la più palese evidenza che nonostante spiegazioni razionali e scientifiche sulle caratteristiche dell’omeopatia, le convinzioni intime e personali prive di fondamento di alcuni individui finiscono per generare tragedie.

Un bambino di sette anni con una pericolosa infezione all’apparato uditivo sarebbe stato curato con questi pseudo farmaci, nonostante la loro palese e dimostrata inefficacia. Il bambino è ora in coma con un’infezione che ha raggiunto il cervello, nel più importante ospedale pediatrico marchigiano.

omeopatia

Superfluo sottolineare l’incoscienza genitoriale che incide non poco su queste disgrazie. Piuttosto sarebbe oltremodo utile sollevare una volta per tutte la questione “omeopatia” con dati, ricerche e studi alla mano. Come peraltro si fa già in altri paesi. Informare su larga scala circa i potenziali pericoli a cui si va incontro affidandosi a questi rimedi. È un dovere da parte delle istituzioni farlo, anche se in troppi casi queste si fanno trovare perfino colpevoli nell’alimentare questo genere di malsane convinzioni. Occorre mettere un freno definitivo all’omeopatia e descriverla per quello che è: un prodotto pseudoscientifico incapace di curare quelle malattie che non troverebbero già rimedio attraverso il loro normale e naturale decorso.

Perché al di là dell’incoscienza del singolo sempre in agguato, che è un problema tanto grave quanto lo è la disinformazione galoppante sulla materia, a contribuire a certe tragedie persiste la propaganda pubblicitaria che promuove prodotti omeopatici e l’evidenza di farmacie ormai più simili a supermercati che a luoghi dove potersi rivolgere per curare le proprie malattie. Vendere prodotti omeopatici non è tanto diverso da vendere indulgenze o statuine contenenti acqua promettente miracoli. In tutti questi prodotti rifilati al prossimo nella vendita al dettaglio, mancano sempre dimostrazioni e certezze sui risultati auspicati.

Paul Manoni

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29 commenti

pendesini alessandro

La scienza non è ostile a l’omeopatia cosi come ai « miracoli »…Domanda semplicemente che siano sostenuti da argomenti empirici coerenti e convincenti conformi alla sua metodologia !
E’ comunque scientificamente accertato che l’omeopatia non va oltre (nei migliori dei casi) un classico effetto placebo dovuto al (pseudo) farmaco e sensibilità, empatia o psicologia del medico che considera il paziente una persona…
Con l’omeopatia, non v’è alcun rischio di effetti collaterali, o allora significa che il medico è andato troppo lontano nella sua persuasiva! Il pericolo comune di questi metodi terapeutici è che possono inutilmente prolungare una cura che non ha alcun effetto sulle malattie gravi come il cancro, diabete e altre malattie metaboliche, malattie infettive, cardiovascolari, psichiatriche, neurologiche, ematologiche, ecc …Qualsiasi ritardo diagnostico è in grado di generare complicazioni, difficoltà supplementari, con costi aggiuntivi e significativi per il sistema sanitario.
P.S. -Quando vediamo una persona affetta di malaria, ad esempio, curata con l’omeopatia, entriamo in una zona che dovrebbe essere riservata per il giudice d’istruzione !

NB :-Va anche tenuto conto che il farmaco allopatico spesso si trova a curare il sintomo e non la causa del disturbo, a volte con effetti collaterali tutt’altro che insignificanti ! Sta di fatto che criteri efficaci per l’autenticità di un intervento piuttosto che di un altro, sulla base di artificialità e naturalità, sono ben lungi di essere stati identificati…

Francesco S.

Spero che il bambino si salvi, ma è un’incoscienza curare un’otite con l’omeopatia, voglio sperare che nessun medico gliel’abbia consigliata. Ma poi prima di curare “fai da te” perché non andare da un pediatra e perché ostinarsi per due settimane in cure omeopatiche. Spero che intervengano i servizi sociali. Mi paiono come quei vegani che impongono diete assurde ai neonati e lattanti provocando danni e poi corrono in ospedale.

laverdure

” Vendere prodotti omeopatici non è tanto diverso da vendere indulgenze..”
Giustissimo,chissa quanti peccatori hanno creduto di ripulirsi l’anima con un’indulgenza venduta da un papa disonesto e si sono ritrovati all’inferno !

dissection

Bene. Ottimo. Perfetto. Adesso vorrei sentire cosa hanno da dire quelli che “è tutto un gombloddoh di Big Pharma per costringerti a diventare suo cliente a vita vendendoti il medicinale allopatico pieno di effetti collaterali bla bla…”. Dispiace solo che, come al solito, a rimetterci sia chi non si può difendere…

Federix

Lo stato è infinitamente colpevole, insieme a farmacie e medici incoscienti e/o ignoranti: nessuno di costoro informa la gente del fatto che l’omeopatia è solo una truffa colossale.
Rabbrividisco vedendo che sulle vetrine della maggior parte delle farmacie campeggia la scritta “OMEOPATIA”, come se questa fosse un “plus” anzichè un “minus”.
L’interesse delle farmacie è chiaro, quello dei medici che la prescrivono molto meno, e per quanto riguarda lo stato mi chiedo se l’omeopatia (guarda caso venduta nelle farmacie ma non negli ospedali) gli aggradi perché fa aumentare il malefico PIL.

laverdure

@Federix
” insieme a farmacie e medici incoscienti e/o ignoranti…”
Basti pensare a quelli che si scagliano contro i vaccini.
L’ultimo della serie precisa ,seguendo il solito cliche,di “non essere contrario ai vaccini”,ma di ritenerli utili solo in caso di epidemie,vale a dire che anziche prevenirle e’ meglio aspettare che siano scoppiate prima di intervenire.
Il che equivale a dire che anziche adottare misure di prevenzione antincendio,come materiali ignifughi,sistemi di spegnimento automatici,sensori di allarme ecc e ‘ meglio lasciare che l’incendio scoppi e fare intervenire i pompieri solo allora.
La cosa piu’ inquietante e’ che se personaggi come l’esimio Wakefield agiscono chiaramente per lucro,questa motivazione sembra da escludere per altri,che sembrano spinti da semplice desiderio di notorieta,cosa che peraltro potrebbe giustificare l’aggravante dei “futili motivi”

Federix

“questa motivazione sembra da escludere per altri,che sembrano spinti da semplice desiderio di notorieta,…”
Non è da sottovalutare la semplice ignoranza, purtroppo… Nei programmi di studio per Medicina, la Chimica di base viene trattata in un solo esame, e il Numero di Avogadro può quindi rimanere un concetto non ben capito, se non addirittura dimenticato…

laverdure

@Federix
Se ricordo bene, il numero di Avogadro,vale a dire 6,02 *10 alla 23ma potenza e’ semplicemente il numero di particelle contenute in una mole di sostanza.
E una mole e’ una quantita dell’ordine del centinaio di grammi.
Roba che si studia gia al liceo,e non occorre certo la mente di Einstein per afferrare questo concetto nella sua sostanza.
E per capire quindi che una diluizione di 30 ordini di grandezza come quella raccomandata dalla teoria omeopatica non lascierebbe nemmeno una molecola del composto iniziale nel recipiente finale.

Federix

@ laverdure
“Roba che si studia già al liceo…”
Ok, ma proprio ora, con quello che dici, mi stai facendo venire la curiosità di fare una mia piccola indagine presso i medici di mia conoscenza per verificare quanti effettivamente conoscono/ricordano questi concetti, e la loro necessaria conseguenza sulla valutazione a priori dell’omeopatia… A te non viene l’analoga curiosità?
Dall’altra parte: per una laurea in Farmacia, il Numero di Avogadro ed i concetti ad esso connessi sono ripetuti tante volte e rivisti in tanti modi che un farmacista NON PUO’ essersene dimenticato. Quindi, i farmacisti….

laverdure

L’esercizio abusivo della professione di medico e’ considerato un grave reato,almeno nei paesi occidentali.
L’obbligo della laurea ha ovviamente lo scopo di garantire che l’individuo abbia acquisito una
padronanza adeguata delle conoscenze mediche disponibili attualmente, ma c’e’ di piu’:
il codice deontologico impone esplicitamente di applicare esclusivamente tali conoscenze,vale a dire proibisce l’uso di terapie non testate e approvate seguendo regole precise.
Se un medico abilitato si mette a usare terapie “esoteriche” come medagliette della Madonna infilate nelle parti intime(non e’ un esempio inventato) e fornisce al paziente indicazioni suscettibili di danneggiare gravemente la sua salute,non vedo che differenza ci sia dall’esercizio abusivo della professione.
E manco dirlo da diverse parti si critica gia la possibilita di radiazione dall’albo di personaggi simili.

Federix

Più in generale, andebbero querelato lo Stato, la maggior parte delle farmacie e i “medici” (o altre figure) che prescrivono omeopatia, perché non informano il pubblico del fatto che l’omeopatia è una truffa.
Andrebbe anche fatta molto diffusamente una campagna esplicita, tipo “Pubblicità Progresso”, per informare le persone. Una campagna analoga a quella contro il fumo.

laverdure

@Federix
“Andrebbe anche fatta molto diffusamente una campagna esplicita, tipo “Pubblicità Progresso”, per informare le persone. Una campagna analoga a quella contro il fumo.”
Ci sarebbe di meglio da fare.
Si e’ imposto,giustamente,che su tutti i pacchetti di sigarette sia stampata una scritta bordata di nero, a grandi caratteri,che ribadisce i danni del fumo.
Su tutte le confezioni di prodotti omeopatici occorrerebbe l’obbligo di un scritta altrettanto evidente che notifichi la totale mancanza di principi attivi,come pure la totale mancanza di effetti farmacologici verificati.

Federix

@laverdure
Per ora siamo qui:
“I medicinali omeopatici ad alta diluizione sono riconoscibili perché riportano sulla confezione esterna la seguente dicitura: “medicinale omeopatico” seguita dalla frase “senza indicazioni terapeutiche approvate”.
Ciò significa che nessuna valutazione dell’efficacia del prodotto è stata effettuata dall’autorità competente (AIFA).”
da: http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=3616&area=farmaci&menu=med
ma mi sembra una dicitura troppo blanda…

Maurizio

E di che ci stupiamo? Una coppia di miei cari amici (entrambi professionisti laureati e di mentalità progressista, diciamo così) mi hanno dapprima spiazzato rivelandomi di fidarsi molto dei prodotti omeopatici, e di fonte alla mia incredulità mi hanno tirato fuori argomenti raccapriccianti che avrebbero dovuto abbattere le mie barriere mentali: la memoria dell’acqua di Masaru Emoto, il quale dimostrerebbe (…) che l’acqua mantiene memoria delle sostanze con cui viene a contatto avallando quindi l’efficacia dell’omeopatia.
Sono senza parole.

laverdure

@Maurizio
” che l’acqua mantiene memoria delle sostanze con cui viene a contatto avallando quindi l’efficacia dell’omeopatia.”
Ti hanno spiegato per caso come mai questa “memoria” ha sempre soltanto effetti positivi sebbene ovviamente le molecole di acqua potabile che ritroviamo nel bicchiere siano passate per un sacco di posti poco raccomandabili :fognature,discariche di prodotti chimici,strati geologici ricchi di piombo,arsenico ecc. ?

pendesini alessandro

A proposito della « memoria dell’acqua » :

Come gia’ affermato in altre occasioni, la plausibilità della teoria omeopatica ha fortemente diminuito con lo sviluppo della teoria atomica della materia (inesistente a l’inizio del XIX secolo, epoca della sua invenzione) quindi esiste un vero conflitto tra la teoria atomica e teoria omeopatica, e qualsiasi argomento a favore dell’una è, di fatto, incompatibile con l’altra.
A questo, i sostenitori dell’omeopatia rispondono a volte che l’effetto curativo deriva dal fatto che le proprietà delle sostanze attive vengono trasmesse dall’acqua, che ha precedentemente memorizzato. Non tenendo conto che questo entra in conflitto con la fisica, particolarmente con la meccanica statistica dei fluidi. Il che, ripeto, le molecole di un liquido sono costantemente agitate da cio’ che i fisici chiamano « fluttuazioni termiche » ed è proprio per questo che perdono la « memoria » del loro stato precedente.

NB :-Gli esperimenti di Benveniste sull’effetto biologico delle soluzioni altamente diluite, che sembrava fornisse una base scientifica per l’omeopatia, sono stati rapidamente screditati, dopo essere stati imprudentemente annunciati sulla celebre rivista Nature !

laverdure

C’e’ un controllo che probabilmente nessuno ha mai suggerito di fare e non sara mai fatto.
Sulle etichette dei medicinalo omeopatici come l'”Oscillococcinnum” della Boiron,c’e scritto ,se ricordo bene :100% zucchero.(perche la legge lo impone)
Naturalmente il fabbricante sostiene che al composto e’ sto aggiunto il principio attivo in “forma omeopatica”,vale a dire con una concentrazione inferiore a quella di un cucchiaino diluito nell’Oceano Atlantico.
Ora, se visitassimo i locali di fabbricazione,pensate che troveremmo effettivamente un’apparecchiatura che effettui la diluizione di 20 o 30 ordini di grandezza del principio attivo e metta il prodotto finale ( acqua pura)nelle pastiglie ?
Oppure troveremmo semplicemente un macchinario dove viene semplicemente introdotto lo zucchero e il legante inerte, ( il famoso “polivinilpirrolidone”comune a tutti i farmaci) e nient’altro,e da dove escono le pillole ?
La differenza non sarebbe da poco,perche nel secondo caso si tratterebbe di una truffa a tutti gli effetti senza nessun alibi possibile .

Federix

Ci pensavo ogni tanto 😉 Mi chiedo se ci siano effettivamente apparecchiature per diluire e scuotere, o non semplicemente un depuratore d’acqua. Un controllino, soltanto per curiosità, non ci starebbe male.
Oltretutto la teoria iniziale di Hahnemann, se non erro, parlava solo di diluizioni, non di assorbimento in zucchero ed evaporazione dell’acqua…

Federix

Ancora a proposito delle “fabbriche” dei preparati omeopatici: chissà come fanno il CONTROLLO DI QUALITA’ dei prodotti, nonché chissà come ne determinano la stabilità e quindi la data di scadenza……. . . . . . .

laverdure

E avrete sentito nel TG un clinico affermare testualmente che “L’omeopatia non puo sostituirsi
completamente alla medicina normale”.
Ma possibile che nessuno abbia il coraggio di esprimere giudizi netti e inequivocabili ?
Ci voleva proprio quel c&%%o di “completamente” ?

pendesini alessandro

Mi sia concesso fare notare che oltre il 50% delle consultazioni in occidente sono motivate dalla cosiddetta « patologia funzionale », nota come malattia psicosomatica, senza dimenticare l’ipocondriaca e la sindrome di Münchhausen !
Allergie multiple, stanchezza cronica, fibromialgia, mal di schiena, dolori vari, insonnia, condizioni di stress, ecc… sono il pane quotidiano della nostra medicina ordinaria. Più della metà delle consultazioni !
In questi casi particolari, gli omeopati –indipendentemente dal discutibilissimo preteso effetto dei « medicinali » che utilizzano- che accordano una importanza autentica all’ascolto e danno un vero significato alle parole del paziente, sono tra i pochi a rimanere fedeli alla prospettiva in cui il paziente viene considerato non un cliente ma una persona. Ed è proprio per questo che certi disturbi (vedi sopra) possono essere alleviati o eliminati grazie alle qulità empatiche e psicologiche degli omeopati… Quindi sarei molto prudente nell’affermare che l’omeopatia, anche se irrazionale, NON serve a niente !
Da notare inoltre che nella medicina ufficiale, o allopatica, l’utilizzo di medicinali placebo esiste con un incidenza % rispetto a medicine attive, tutt’altro che trascurabile….

P.S. Rpeto pero’-per non essere frainteso- che se un omeopata dovesse curare una malattia come l’epatite C, un tumore, la malaria, qualsiasi tipo d’infezione, ecc…dovrebbe essere denunciato a delle autorità sanitarie competenti, togliendogli il diritto di praticare la medicina !

Francesco S.

Ma questo volendo lo può fare qualsiasi medico, senza essere omeopata.

laverdure

@Pendesini Alessandro
Non ricordo chi affermo’,molto tempo fa:”Tanta gente avrebbe bisogno non di 10 pillole al giorno ma di dieci baci al giorno !”
E ovviamente aveva ragione :l’importanza del morale e’ fondamentale,come e’ un gravissimo errore sottovalutare il pericolo della depressione.
Il guaio e’ che molti tendono a sottovalutare la complessita della realta in cui viviamo :se dieci baci al giorno,vale a dire affetto e amicizia da chi ci sta vicino ,sono un gran bene per tutti,nessuno escluso,ci sono purtroppo molte persone che hanno davvero bisogno anche di dieci pillole al giorno,vale a dire di cure specifiche.
Se uno stato depressivo sicuramente puo’ ridurre le difese organiche contro batteri,virus e
patologie in genere,un efficace sostegno psicologico,basato anche su un placebo,puo’ si sostenerle,ma non al punto che spesso non siano assolutamente necessari interventi medici
intensivi,pena conseguenze letali.

ateo64

Il problema è sempre lo stesso: deficienza razionale e/o scientifica.
Manca davvero la capacità di valutare i fatti e le esperienze per prendere le decisione più giuste in base alle conoscenze fattuali. Ho amici che credono che l’omeopatia funziona parchè: avevo un po’ di mal di gola ho preso per due settimane un po’ di (….) ed ora va già meglio!
Questo per molti è la prova provata che l’omeopatia funziona! Non viene in mente loro che dopo due settimane un semplice “un po’ di mal di gola” comunque regredisce anche bevendo bicchieri di acqua fresca… .
Ad ogni modo c’è da dire che c’è anche un altro problema a monte il quale è sempre lo stesso da tempo: ossia che a prescindere da quello che la gente crede, pur non avendo le competenze per prendere una posizione ragionata, lo stato dovrebbe prendere decisioni, anche impopolari se si vuole, per chi non è tenuto a sapere.
Un buon esempio di quello che voglio dire è la nuova legge sui vaccini: non ha importanza quello che tu genitore credi/pensi (puoi continuare a credere quello che vuoi in fondo non siamo tutti medici) però io stato, sulla base di studi oggettivi e ad oggi non confutati, ti obbligo a vaccinare i tuoi figli!
Una cosa del genere l’ auspicherei anche per l’omeopatia: tu genitore, grande grosso e vaccinato, puoi scegliere di farti curare da chi vuoi MA tuo figlio non è un giocatolo su cui sperimentare le tue idee/credenze folli. Quindi io stato ti OBBLIGO ad usare, per la cura di tuo figlio, unicamente un dottore/pediatra non omeopata e questo fino ad almeno al raggiungimento della sua maggiore età: dopodiché sarà lui a decidere se per curarsi vuole affidarsi all’omeopatia, alle sedute spiritiche o alla scienza ufficiale.
Per quanto riguarda l’omeopatia ci sarebbe da aprire un serio e definitivo dibattito in seno alle principali organizzazioni mondiali e nazionali con il solo scopo di mettere al bando questa buffonata inventata ed appoggiata da sedicenti medici e, questa volta è il caso di dirlo, lobby industriali al solo scopo di far girare una montagna di soldi facili! Nessun investimento per ricerca, nessun investimento per certificazioni, nessun controllo… e si vendono pillole di zucchero con un ricarico mostruoso rispetto al prezzo di una normale zolletta che si può acquistare al supermercato.
Ma qui davvero la connivenza di soldi e potere è palese: lo/gli stati chiudono un occhio limitandosi a dare generici consigli tipo: ” i farmaci omeopatici sono complementari, non sostitutivi” (Lorenzin oggi). Lo stato ha sempre chiuso un occhio sul tema perché è sembrato che il gioco fosse a consuntivo positivo: non nuoce (è solo un po’ di zucchero), ci lavora un botto di gente, girano soldi e noi c’ intaschiamo le tasse.
Però, a mio avviso, alimentare credenze fasulle è sempre, a lungo andare, a consuntivo negativo!
Proviamo a pensare, solo per un attimo, di fermare oggi l’industria omeopatica! Sarebbe l’equivalente di mettere al bando ufficialmente le credenze religiose!
Milioni di persone ci credono, migliaia di persone ci campano e pochi, ma influenti, eletti ci sguazzano!

laverdure

Un’osservazione che credo pertinente:
i sostenitori dell’omeopatia spesso portano come argomento a sostegno il fatto che,
affermano,mostra di funzionare anche su animali,che logicamente non sono sensibili all'”effetto placebo”,dato che non possono rendersi conto di ricevere cure,vere o false che siano.
Trascurano il piccolo particolare che gli animali,come non possono lamentarsi per eventuali malesseri,allo stesso modo non possono rassicurare il padrone in caso di miglioramenti.
L’interpretazione del loro stato e’ affidata esclusivamente all’occhio del padrone,e si ricade
inevitabilmente nell’effetto placebo:se ci lasciamo spesso influenzare dalle nostre aspettative
nell’interpretare il linguaggio del corpo degli esseri umani,figuriamoci con quello degli animali !

laverdure

Ricordo un articolo apparso su “Quattroruote” piu’ di trent’anni fa:un meccanico del soccorso stradale raccontava come il panne di un’auto sull’autostrada,scopri’,era dovuto ad acqua nella benzina.
E lo scopri perche l’automobilista in questione ammise candidamente di avercela messa lui stesso,perche si era accorto di essere a corto di benzina,ed era convinto che “allungandola un po'”sarebbe durata di piu’.
Insomma pretendeva di fare fesso il motore.
Invece anche i motori di allora,tanto meno tecnologici di ora,erano incredibilmente furbi,non vi pare ?Non si lasciavano fregare neanche un po’!
Credo sia difficile trovare un esempio piu’ perfetto di quella combinazione di ignoranza e di furberia che costituisce da sempre il nostro pesantissimo handicap in tutti gli ambiti possibili.

laverdure

Altra osservazione pertinente :Hahnemann sviluppo la sua “teoria omeopatica” a fine ‘700,quando non solo concetti come atomi,molecole,batteri,virus erano completamene ignoti a tutti,ma la maggior parte delle medicine e terapie in uso non facevano altro che peggiorare le condizioni dei pazienti.
Basti pensare solo all’abuso di salassi ,al limite del dissanguamento,o di clisteri e emetici che
provocavano gravissime disidratazioni.
In quest’atmosfera,una terapia basata su “acqua diluita”,priva di qualunque effetto,poteva
essere davvero considerata migliore di tante altre,bisogna ammetterlo.
Ma da allora la scienza medica e’ un tantino migliorata,direi.
O no ?

pendesini alessandro

Laverdure concedimi qualche osservazioni :
Per guarire, dobbiamo “sognare” che possiami guarire. Non v’è alcun farmaco senza un po ‘di magia. E il paziente crede. Crede fermamente che il medico ha il potere di guarirlo, ma anche che il farmaco prescritto puo’ guarirlo. Questa credenza non è nuova, è sempre esistita. E, nonostante le apparenze, al giorno d’oggi non ha perso nulla della sua forza persuasiva.
Che ostacoli le menti cartesiane, che irriti gli sperimentatori, che provochi l’anatema degli scienziati, è una certezza. Ma quale importanza, dal momento che è (in alcune branche) efficace ?…. Il dogma medico garantisce i mezzi senza assicurare il risultato; la credenza, lei, arriva a volte ad un risultato e se ne infischia dei mezzi che ha potuto determinarlo.
Perché dovremmo a tutti i costi preferire la scienza (preferirei dire l’arte di guarire), quando il risultato è sovente aleatorio? Non potremmo conciliare questi due approcci? Questo potere, anche se discutibile dal punto di vista razionale, non potrebbe essere comunque considerato (entro certi limiti!) complementare alla scienza per una maggiore efficienza delle cure ?

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