La clericalata della settimana, 30: il Senato rimanda il biotestamento

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Senato che

ha determinato lo slittamento della discussione riguardante la legge sul testamento biologico, a causa di circa 3 mila emendamenti presentati, molti dei quali a carattere clericale e volti a rallentarne l’iter

senato

La presidente della commissione Sanità Emilia Grazia De Biasi ha parlato esplicitamente di “atteggiamento di ostruzionismo” che “rende il percorso molto accidentato”.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il Comune di Cairo Montenotte (SV) ha stabilito che la città avrà ben 2 santi patroni, san Lorenzo Martire Romano e san Francesco d’Assisi, dopo aver ricevuto parere favorevole dalla diocesi di Acqui e da una parrocchia, in attesa dell’assenso del Vaticano. Il sindaco Paolo Lambertini ha dato conto delle ricerche storiografiche alla base della decisione e dei contatti per la ricerca con il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, annunciando una prossima delibera per formalizzare il doppio patrono.

Il X Municipio di Roma non ha applicato il divieto vigente per le manifestazioni a rischio terrorismo, consentendo così un concerto in piazza a sfondo cristiano evangelico sabato 29 luglio presso il Pontile di Ostia. Le modalità poco chiare con cui è stato dato l’assenso e l’interdizione per tutta l’estate di qualunque altra manifestazione nell’area stabilite dallo stesso Municipio hanno destato proteste e perplessità, anche tra i commercianti e gli operatori locali.

L’ambulatorio dell’Ospedale di Comunità “Santa Colomba” di Savignano al Rubicone (RE) ha esposto un cartello per negare la prescrizione di pillola del giorno dopo e di quella per i 5 giorni dopo “per motivi etico-scientifici”. Il medico che ha lasciato il cartello si è difeso sostenendo che era datato (riportava il nome del precedente operatore) e che serva “a mettere sull’avviso chi non è mia paziente e si presenta per farsela prescrivere”.

La redazione

15 commenti

mafalda

E ora a Cairo Montenotte si aprirà la diatriba su quale santo festeggiare con un giorno di vacanza (meglio farne due per non offendere i santi, diranno gli studenti) e soprattutto come organizzare le sagre in onore dei patroni, importanti queste ultime per rientrare delle spese sostenute per approfondire vita e miracoli dei due candidati alla protezione del paese.

dissection

Candidati alla protezione mi suona un po’, come dire, “mafioso”? 🙂

mafalda

La grande madre chiesa protegge l’Italia, e il pizzo è l’8xmille.

dissection

Lol. Sto san Lorenzo martire romano, vabbeh, ma che c’entra san Francesco d’Assisi con un comune qualsiasi, per quanto dal nome suggestivo, in provincia di Savona?

Frank

Dialogo della foto.

Un senatore: Ma se ce ne fottiamo degli italiani che vorrebbero vivere dignitosamente figuriamoci di quelle che dignitosamente vorrebbero morire.
Altro senatore: Infatti, non saremmo coerenti…

Gérard

Questa foto è rara : un senato pieno ! Probabilmente ci sarà da votare qualcosa che gli riguarda direttamente …

Frank

Un concerto a sfondo cristiano evangelico? Che ci sperassero che ci fosse un attentato?

dissection

Può darsi, Frank, comunque alla fine dell’estate, quando dovrebbe scadere l’interdizione, ci vedrei bene un bel concerto dei Rotting Christ… 😉

Frank

“Rotting Christ”, nome blasfemo per un credente, realistico per una persona razionale.

dissection

Per quello che li adoro. L’altro mio gruppo preferito sono gli… Skepticism!

Frank

Nel Comune di Cairo Montenotte vogliono ben 2 santi patroni?

San Lorenzo: Forse sono eccessivi ma non è il caso di metterli sulla graticola.
San Francesco: Infatti, eviterei di stigmatizzare.

Meco

Ma che discorsi. Ognuno presenta il suo santo e si prende il giorno di festa che vuole. Il Comune e la Costituzione obbligano garantire a tutti una scelta indipendente.

Gérard

Scusami ma pensavo che una cosa come la scelta del patrono del paese fosse compito del parocco o vescovo del posto ? Non sapevo che il sindaco avesse qualcosa da dire in merito …. Onestamente, sarei incapace di dire chi è il patrono della città dove sono nato e cresciuto benchè ne conosco bene la storia . Abbiamo diversi santi locali ( i primi vescovi ) che non sono ” patrono ” della città . Se ne abbiamo uno particolare, sono sicuro che 90% della popolazione non sa chi è . Podarsi anche per il fatto che il santo locale non viene festaggiato con un giorno di riposo..( ??) Ma se un giorno il sindaco della ns città venisse a occuparsi del santo patrono, la popolazione verebbe a chiedersi se non fosse rimasto troppo tempo al sole …!

RobertoV

Il santo patrono è un retaggio di un passato liberticida e antidemocratico, in cui la religione cattolica era religione di stato.
Oggi la religione di stato non c’è più ufficialmente, quindi non si capisce a che titolo un sindaco si debba occupare di una cosa del genere. Avrebbe più senso porsi il problema se nel 2017 sia ancora ragionevole avere un santo patrono, ma non spendere soldi di tutti per trovarne altri. Posso capire che togliere un qualcosa di storico, abitudinario possa essere complicato, ma non che se ne debbano trovare di nuovi. E’ questione del vescovo coi suoi fedeli, ma il vescovo non dovrebbe avere autorità sullo stato italiano. Non mi risulta che la costituzione obblighi a cercarsi un santo patrono, ne ad istituire feste del genere.

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