L’islam è un problema

Sappiamo dalla stampa che ha voluto farsi il bagno interamente vestita. Che ha rischiato di annegare. Che ha rifiutato l’aiuto dei bagnini. Che suo marito non ha mosso un dito e non ha nemmeno ringraziato i soccorritori. Non sappiamo il suo nome. Ma sappiamo qual è il suo problema. Si chiama islam.

Lo sappiamo. Tutti. Anche se non tutti abbiamo il coraggio di dirlo. Anche perché dirlo costituisce a sua volta un problema, se lo si vuole dire — o scrivere — con le migliori intenzioni e senza alcun intento provocatorio. Perché è molto alto il rischio che sia preso comunque come offensivo, che sia accusato di “islamofobia”, che sia accostato a quanto diffuso dai razzisti. A prescindere. E allora, perché rischiare?

La negazione del problema viene da lontano, ma negli ultimi tempi si è decisamente accentuata. Il massacro della redazione del Charlie Hebdo è stato l’ultimo momento in cui si è potuto sperare che la libertà di espressione fosse ancora un valore ritenuto importante e condiviso, e che questa libertà comprendesse la libertà di criticare la religione. Ma già nei mesi successivi sono cominciati i distinguo. A ben vedere sono cominciati già nelle ore successive alla strage, quando ha cominciato a circolare un meme con il fermo immagine in cui si vedeva il poliziotto Ahmed Merabet, addetto alla protezione del Charlie Hebdo, pochi istanti prima di essere colpito a morte da uno dei jihadisti. Due frecce indicavano i due uomini e una scritta recitava: “Nel caso siate confusi: questo è un terrorista, questo è un musulmano”. Non so se abbia fatto venire meno la confusione, di certo non è stato un esempio di correttezza. Perché uno dei due era un poliziotto musulmano, l’altro un terrorista musulmano. Che un musulmano uccida un altro musulmano non è del resto una notizia. È un dato banale: su base mondiale, la maggior parte delle vittime dei terroristi musulmani sono musulmani (non terroristi).

La negazione rappresenta, ovviamente, una comprensibile esigenza dei musulmani moderati. Ma viene ripresa acriticamente nel mondo liberal e di sinistra. L’ha fatto il Manifesto dopo la strage di Barcellona, dando spazio alle parole di Mansur Ata, vicepresidente della comunità islamica Ahmadìa di Cordoba. Che ha cominciato l’intervista così: “Lo scriva ben chiaro, per favore: l’islam non ha nulla a che vedere con la violenza, basta leggere il Corano. Chiunque semini morte non può dirsi musulmano”. Ma chiunque legga il Corano si imbatterà in numerosi passaggi inequivocabilmente violenti, qualunque interpretazione vorrà dargli. Ma l’intervistatore non ritiene opportuno farlo notare, e passa alla domanda successiva. Anche il titolo riprende una risposta di Ata: “La religione islamica viene strumentalizzata come vettore di ideologie politiche”. Accade anche il contrario, purtroppo: che la politica si faccia vettore di ideologie religiose. Tanto per fare un esempio, Benoît Hamon, candidato socialista alle ultime presidenziali francesi, ha sottoscritto un appello in favore di un’associazione “femminista” islamista.

jesuis

Il clima è questo. Un altro esempio. Tre mesi fa è stato pubblicato anche in Italia il libro Generazione Isis, scritto dal sociologo Olivier Roy, apprezzatissimo consulente di tante istituzioni. Nella quarta di copertina l’editore Feltrinelli lo presenta con queste parole: “Non è l’Islam a essere violento. Lo sono i ragazzi nichilisti e disperati che crescono nel cuore delle società occidentali.” Così facendo, ha ulteriormente forzato un testo la cui tesi principale è che “non è l’integralismo islamico la prima causa di questo terrorismo, ma un disagio tutto giovanile”. L’Isis sarebbe soltanto un pretesto; i salafiti sarebbero sì estremisti, ma non predicano il martirio. Roy paragona esplicitamente i terroristi islamici ai nichilisti anarchici di fine Ottocento, ma avrebbe dovuto sottolineare che uccidevano soprattutto sovrani e presidenti, anziché persone inermi e bambini. Nella generale scarsità di dati a sostegno delle sue tesi l’autore non manca di portare come “prova” anche la rivoluzione culturale di Mao e quella dei khmer rossi. E definisce i terroristi dello Stato Islamico “born again”, perché diversi di essi sono rinati alla vera fede in carcere.

A conti fatti, era meglio se restavano delinquenti comuni. Giovani lo sono senz’altro, i jihadisti, anche perché i giovani sono sì più ribelli, ma anche più condizionabili (è più difficile cambiare idea, da adulti). Ma bisogna mettersi d’accordo: non si può definirli, contemporaneamente, “esclusi” e “annoiati”. Non tutti del resto si fanno esplodere, anzi: molti tentano la fuga. E anche quelli che si fanno esplodere, che peraltro sono pure pagati per farlo, mirano soprattutto al paradiso (islamico) e alla gloria (islamica). La stragrande maggioranza dei terroristi islamici vive e agisce fuori dall’Europa, e non ha quindi alcun senso parlare di immigrati di prima o di quarta generazione: il maggior numero di foreign fighters pro capite spetta alle Maldive, dove vige un rigido regime islamista. E comunque le cellule jihadiste europee sono quasi esclusivamente costituite da amici, fratelli, cugini: network familiari in cui i figli estremizzano le convinzioni dei genitori, magari sotto l’influenza di un imam carismatico, spesso all’interno di realtà ormai monoculturali quali Molenbeek e Birmingham. Un background islamico e frequentazioni islamiche sono, non sorprendentemente, le caratteristiche più ricorrenti tra i terroristi islamici.

Naturalmente l’islam è cosa diversa dal terrorismo islamico. Ma anche Roy, a differenza del suo editore, deve alla fine ammettere che il terrorismo islamico interpella inevitabilmente l’islam, che non può limitarsi a ribattere che l’Isis non è vero islam o che l’islam è una religione di pace. Non funziona. Il terrorismo islamico è per definizione islamico, e chi lo nega può farlo soltanto in malafede, o nel disperato tentativo di nascondere alcuni imbarazzanti aspetti dell’islam. Come il fatto che Maometto sia stato un comandante militare, e che il Corano ne celebri le gesta. Celebra anche la pace, è vero, perché nei testi sacri c’è tutto e il contrario di tutto e chiunque può utilizzarli a proprio favore, dal pacifista all’assassino di bambini.

Nell’islam ci sono senz’altro imam moderati. Ma ci sono anche imam terroristi, come quello di Barcellona. E l’imam opera in una moschea: predica ai fedeli, incontra i fedeli e ci parla. Il terrorismo antiabortista negli Usa ha visto protagonisti anche ministri di culto cristiani, ma nessuno mette in dubbio la matrice cristiana dei loro atti. Come si fa a sostenere che la religione c’entra in un caso e non c’entra nell’altro? Come si fa ad affermare che la maggioranza dei fedeli musulmani è moderata, se quando vengono intervistati si dichiarano in maggioranza favorevoli all’imposizione della sharia anche ai non musulmani, nonché alla pena di morte per gli apostati? Come si fa a sostenere che “la religione islamica viene strumentalizzata come vettore di ideologie politiche”, quando è proprio la crescente radicalizzazione dei fedeli a radicalizzare tanti governi?

Un esempio recentissimo viene dalla Malaysia. Dove un gruppo di giovani atei ha “osato” fotografarsi e pubblicare la fotografia in rete. Zelanti fedeli hanno cominciato a chiederne la morte, perché tanti di essi saranno sicuramente ex musulmani. Il governo li ha prontamente ascoltati e ha già cominciato a investigare, e a reprimere ogni manifestazione di ateismo. Il tutto nel silenzio del ministro degli esteri Alfano, che pure ha recentemente lanciato (su Avvenire) un osservatorio sulla libertà religiosa nel mondo. Ma il silenzio generale coinvolge tutti coloro che gridano all’islamofobia alla minima critica (ripeto: “critica”, non minaccia di qualsiasi tipo). E stiamo parlando della Malaysia, ritenuto un paese islamico “moderato”. Come l’Indonesia, dove nei giorni scorsi una donna è stata condannata a due anni e sei mesi di carcere per aver insegnato un islam “scorretto”. O come la Turchia, dove si diffondono gli autobus per sole donne. Sono nazioni governate da partiti che, sino a poco tempo fa, erano considerati analoghi alle Democrazie Cristiane occidentali. Quanto vi accade è però ben poco democratico, come anche le femministe bendisposte verso l’islam dovranno ammettere.

L’islam è un problema che interpella chiunque, o non si verserebbero fiumi d’inchiostro sull’argomento. Ma i fiumi d’inchiostro sono inversamente proporzionali alle azioni intraprese per cercare di risolverlo. Si assiste ormai a un ridicolo gioco delle parti, ovunque. In Australia ha avuto luogo un siparietto tra una senatrice estremista di destra, presentatasi in burqa al dibattito parlamentare, e il procuratore generale che l’ha rimbrottata perché “è una cosa orribile schernire il burqa”. Con intensità diversa e per ragioni diverse mi ritengo lontanissimo da entrambi. E continuo a ritenere il velo un simbolo di sottomissione: figuriamoci il burqa.

L’islam è un problema, anche se non certo l’unico. L’islam è una religione: non è quindi né di pace né di guerra, perché tutte le religioni sono state di pace e di guerra. Può essere un elemento tranquillizzante ma può anche rappresentare un combustile potentissimo in grado di incendiare vasti territori. È intellettualmente disonesto sia sostenere che accada sempre, sia che non accada mai. Né criminalizzare l’islam, né negarne gli aspetti problematici renderanno più laici e ragionevoli l’islam e i musulmani. Un obiettivo che interessa tutti, in teoria. In pratica, nessuno. Agli uni e agli altri rivolgo un invito, anzi due. Abbandonate ogni retorica. E ogni volta che volete parlare di islam rivolgete un pensiero, magari anche solo di sfuggita, ai ragazzi malesi, bangladesi, pakistani che rischiano la morte — e talvolta sono uccisi — soltanto per essersi dichiarati atei.

Raffaele Carcano

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85 commenti

bruno gualerzi

“L’islam è un problema, anche se non certo l’unico. L’islam è una religione: non è quindi né di pace né di guerra, perché tutte le religioni sono state di pace e di guerra.”

D’accordo, ma, al di là di prenderne coscienza e tenere sempre in considerazione quanto richiamato, cosa si propone? Una volta tenuto doverosamente conto di tutti questi ‘alibi’ che imbrogliano la questione, cosa concretamente si propone… cosa propone concretamente UAAR… per affrontare il problema? Sarò miope, o comunque monotono nella richiesta, ma non sono riuscito a individuarlo.
Certamente non è per niente facile fare proposte concrete (e figuriamoci se posso farle io… che pure nel merito qualche opinione l’ho più volte espressa), ma credo che non sia più possibile dilazionarle.

Francesco S.

Non so l’UAAR ma secondo me gli Stati dovrebbero far capire qual è la versione dell’Islam che qui è ammessa, espellendo chi mostra segni di fondamentalismo, investendo in servizi segreti che controllino le comunità.

bruno gualerzi

@ Francesco S.
E’ una risposta che, almeno sul piano teorico, ha una sua logica… ma bisognerebbe sapere qual è la versione dell’Islam ‘ammessa’ dai paesi occidentali.
In ogni caso qual è la posizione di UAAR? Anche se ovviamente non deve dare certo conto a me delle sue scelte, questo è un blog gestito da UAAR , le notizie e i temi da commentare sono proposti da suoi esponenti credo ufficiali, per cui ritengo quanto meno legittima la mia richiesta. O, se si vuole, curiosità.

Diocleziano

Su quale sia la versione dell’islam accettabile siamo in alto mare: c’è chi accorderebbe la costruzione di moschee, chi vuole proibirle; l’Inghilterra ha accettato una specie di tribunale coranico…

Finché esisterà un elemento di disturbo quale è la chiesa cattolica, non sarà possibile regolare alcunché. Forse nel 2717.

Francesco S.

Gualerzi, su quello bisognerebbe mettersi d’accordo, ma forse la Costituzione può darci una mano. Non so se sia compito dell’UAAR proporre soluzioni al terrorismo islamico.

bruno gualerzi

@ Diocleziano
La chiesa cattolica è sicuramente un elemento di disturbo (e per tante cose, non solo per il problema islam), ma non è che nel resto del mondo occidentale si intraveda una qualche possibilità di accordo .

@ Francesco S.
“Non so se sia compito dell’UAAR proporre soluzioni al terrorismo islamico.”

No certamente, ma ciò che chiedo è una presa di posizione chiara di fronte alle tante soluzioni che vengono proposte. Il fatto che lo chieda in questo blog… intanto non significa certo che la risposta venga dai suoi frequentatori… ma aspetto sempre che fra le tante prese di posizione espresse dagli esponenti UAAR che propongono i temi da commentare nel blog (Carcano in testa) si prenda posizione anche sulle risposte che il mondo occidentale nel suo complesso sta dando concretamente, e non solo limitarsi a denunciare il rapporto ambiguo, per non dire peggio, che una certa cultura ha nei confronti dell’islam.

Gérard

Prof Gualerzi

Penso che l’ unica cosa che si puo fare è la laicita, non quella ” aperta “, non quella ” pacificata ” e nemmeno quella ” multipla ” ( si è declinato questa parola ad absurdum onde vuotarla del suo senso ) ma quella pura e dura, cioe quella che ha permesso al mio paese di vivere in perfetta tranquilita fra gente di diversi orizonti ( i primi musulmani in Francia risalgono ai primi decenni del secolo scorso se non mi sbaglio ) per moltissimi anni . Poi, molti ci hanno puntato col dito e chiamati intolleranti : gli multiculturalisti e tutte le belle anime sopratutto di una certa sinistra senza dimenticare i ns amici inglesi e americani . Inoltre i governi del maghreb e la Turchia hanno chiesto piu liberta per poter insegnare le lingue di origine nelle scuole e piu visti per i passaporti . In virtu del pentimento generale richiesto per gli anni di colonialismo, abbiamo dato a loro quello che avevamo rifiutato a Mussolini ! ( Anni dopo, l’ ispettore generale delle scuole pubbliche scrivera che fu un grandissimo errore ) Poi c’è stato un grande lassismo da Mitterand in poi ( i musulmani votavano a 80% socialista ) Lasciavamo usanze islamiche invadere il settore pubblico allorchè era proibito per la religione dominante, quella cristiana . Fu nel 1991 che un consigliere di stato scrisse un libro che dinunciava queste derive lassiste ( De l’ Islam et du monde moderne en géneral ) Ebbene questo consigliere fu minacciato di morte ( fu il primo caso in Francia ) e ebbe da dare la sua demissione ! ( Avevo comprato questo libro perchè già all’ epoca ero scandalizzato da questo lasciar fare ) . Dunque la mia ricetta è tornare a questa laicita che, lei sola, permette una convivenza pacifica fra gente di orizonti e religioni diverse .

PS Quando scrivo ” la mia ricetta ” voglio dire quello che condivido con molte altre persone ( soltanto un peccato che molti libri sull’ argomento esistono soltanto in lingua francese – Penso per esempio alla ” La Tentation obscurantiste ” e ” Le génie de la laicité ” di C.Fourest….

Gérard

Certe volte mi sono chiesto se i ns governanti assieme agli uomini d’ affari stanno mettendo su un piatto della bilancia il terrorismo e suoi morti e sull’ altro gli affari miliardari che si fa con l’ Arabia Saudita . Ho paura che l’ ago vada nella direzione degli affari .

bruno gualerzi

@ Gérard
Per tante ragioni sto chiedendo a UAAR quale ritenga CONCRETAMENTE, AL PUNTO IN CUI STANNO LE COSE ORA, QUALE CHE NE SIA STATA LA CAUSA, qual è la sua posizione di fronte al problema islam… ma siccome mi aspetto una risposta non molto diversa dalla tua… lo chiedo a te (domanda retorica), in ragione del tuo commento così riccamente documentato:
dopo la denuncia di tutto quanto richiami (per la quale qui non entro nel merito), dopo aver auspicato che si cambi quanto denunci, ti domando: la risposta che sta dando l’occidente sotto tanti aspetti… risposta caratterizzata da populismi, nazionalismi, chiusure anche ‘fisiche’ nei confronti dell’immigrazione, xenofobia ecc. mentre si nega che possa esistere un islam moderato…pensi che si possa risolvere in questo modo il problema islam? E pensi, come tutti o quasi qui, che populismi, nazionalismi, xenofobia ecc, siano solo fisime sorte nella testa di sinistroidi, buonisti, radical chic, intellettualoidi a rimorchio oltre tutto del papa ecc. … e che comunque non sono certo pericolosi? COME IN VECE IO RITENGO, in quanto risposta in grado solo di favorire muro contro muro, alimentando sempre più il terrorismo.
Scusa se approfitto di te e del tuo commento proprio perchè – come dicevo – così documentato, per ribadire per l’ennesima volta quanto da un pò di tempo a questa parte vado sostenendo… ma UAAR (che ho interpellato anche in altra sede), in tutte le sue prese di posizione mostra di non interessarsi più di tanto a quanto personalmente ritengo in questo momento invece fondamentale… e la risposta me la dò da solo approfittando si te 🙂 .
Ti chiedo di nuovo scusa.

Gérard

Prof. Gualerzi
“la risposta che sta dando l’occidente sotto tanti aspetti… risposta caratterizzata da populismi, nazionalismi, chiusure anche ‘fisiche’ nei confronti dell’immigrazione, xenofobia ecc. mentre si nega che possa esistere un islam moderato…pensi che si possa risolvere in questo modo il problema Islam ? ”
E evidente che no ! Assolutamente no : si va diritto contro il muro con queste ” soluzioni ” . In un primo tempo puo sembrare un baluardo ( con soppressione di molte delle ns libertà ) ma alla fine porta alla guerra civile visto che ci sono tanti millioni di musulmani in Europa ( oppure l’ accettazione di un altra communita che vorrà senzaltro estendere i suoi valori a tutta la societa come cercano di farlo in Francia ) . In realtà è quello al quale mirano gli estremisti . Per loro ci sono ancora troppi musulmani ” tiepidi ” o se preferiamo ” moderati ” ( Per molti gli versetti molto brutali che si trovano nel Corano erano come per noi certi passaggi della Bibbia ) in Europa e perciò vogliono incrementare l’ odio fra le due communità : loro in opposizione agli altri . In ogni caso bisognera trovare una soluzione decente a questa emigrazione perchè come facciamo ad integrare una popolazione cosi numerosa quando poi non hanno nessuna conoscenza della lingua, dei ns costumi, del lavoro etc…?? Aggiunta di problemi ad altri problemi ( e poi quando vedo i ns geni della politica – parlo anche di Francia – sono molto perplesso…! )

Frank

Se l’islam non ha nulla a che vedere con la violenza allora Maometto non era islamico.

dissection

Beh, in effetti, un po’ come dire che jay-soo non era cristiano…

Frank

Quello che la stampa sionista non vi dice.

In auto dopo l’evento tragico…
Uomo: La prossima volta la parte della donna integralista che fa il bagno vestita e preferisce annegare piuttosto che farsi mettere in salvo da un bagnino maschio la faccio io.
Uomo vestito da donna musulmana: Va bene, va bene… abbiamo stabilito che si fa una volta per uno.
Uomo: Cosa non si farebbe per farsi “salvare” da una bella bagnina gnoccolona.
Uomo vestito da donna musulmana: Eh.. già.
Nano trentenne: Ma perché a me tocca sempre fare la parte del bambino’
Entrambi gli uomini: Indovina un po’?

pendesini alessandro

Alcuni politici e intellettuali occidentali farebbero bene smettere di fingere che l’estremismo e il terrorismo non abbiano nulla a che fare con l’Islam !
Nella tradizione classica, il rapporto dei musulmani con i non musulmani è un rapporto di segregazione e ostilità. Forse avranno avuto le loro ragioni nel Medioevo, quando l’ortodossia islamica fu consolidata, ma oggi tale dottrina è semplicemente irragionevole. E, paradossalmente, a volte impedisce ai musulmani di vivere pacificamente nelle società multiculturali del XXI secolo.
Molti musulmani presuppongono –ma anche pretendono- che ci sia una serie di leggi islamiche fisse e invariabili, chiamate SHARIA. Questo è conforme alla tradizione, ma porta inevitabilmente a scontri con le leggi degli stati nazioni secolari. Dobbiamo assolutamente assicurarci che l’idea delle norme tradizionali della dottrina islamica siano o assolute o siano riconosciute come un errore ! Compromessi a questo livello non sono auspicabili…

NB :-Ciò che ritengo importante è che per decenni l’Arabia Saudita e altri Stati del Golfo distribuiscono enormi quantità di denaro per diffondere la loro versione ultra-conservatrice dell’Islam. Questo fa parte della strategia saudita per diffondere il wahhabismo e il salafismo, come conseguenza hanno trasformato il mondo in « polvere esplosiva » !
L’Occidente deve esercitare imperativamente delle pressioni sull’Arabia Saudita per porre fine a questo scandalo !!! Ma, se ho ben capito, non esiste una ferrea volontà politica ne nell’UE ne internazionale per arrestare quasta incommensurabile buffonata…….
-C’est surtout ici que le bât blesse….

dissection

«Non esiste una ferrea volontà politica… per arrestare ecc.»
Eccerto, finché le volontà politiche continueranno a sostenere, ascoltando il tizio vestito di bianco oltretevere, che “il terrorismo non c’entra con la religione”, e fanno pure finta di crederci…

Everuass

Quando spariranno i soldi (sistema economico attuale) e le religioni, ci sarà progresso: fino a quel momento (come ora) saremo in declino totale.

dissection

Quindi le nazioni povere sono più progredite di quelle ricche? In quale senso?

Gérard

E quello che vuole l’ Anarchia ( quella vera e autentica ) ma poi è cosi utopico che soltanto uno puo aderirci a 20 anni …Quando siamo idealisti !!
D’ altronde i terroristi sono tutti attorno a quel età…

Diocleziano

Mi sa che siano proprio le lobby della finanza quelle che vorrebbero togliere il denaro dalle mani pelle masse. Già da un pezzo insistono per imporre le carte.

dissection

Ciò che mi dà fastidio della vicenda, oltre al disagio che la bimba dovrà vivere suo malgrado, è l’insistenza, colpevolmente ignara delle conseguenze che implica, nonché delle “perversioni culturali” (mi si passi il termine) da cui origina, sull’espressione “bimba cristiana”, la quale lo è senza il suo consenso e anche a sua insaputa, almeno per un altro po’. Dawkins docet, ricordate?

Frank

Diciamo che razionalmente parlando è passata dalla padella alla brace.

Maurizio

Ovviamente a 5 anni una bimba, tutt’al più, è stata cresciuta in ambiente cristiano. Se poi ci indignamo perché le negano il crocefisso e la carne suina, e parlano arabo, allora dovremmo togliere ogni bimbo a ogni famiglia musulmana (prevenzione a lungo termine del terrorismo islamico).
Chiaramente l’errore imperdonabile consiste nel travasare un esserino così indifeso da una cultura ad un’altra diametralmente opposta.

bardhi

Maurizio

in un mondo ideale non sarebbe un problema la negazione del crocefisso, della carne suina, o che li parlino in arabo, una famiglia affidataria ebrea forse li avrebbe imposto i stessi divieti alimentari, pero che li insegano che le donne occidentale sono alcolizzate e poco di buono non è un bel esempio di correttezza, ma soprattutto provate a invertire il caso, nel caso i servizi sociali londinesi avrebbero affidato una bambina musulmana ad una famiglia ebrea, cristiana o peggio ancora atea, e che questi lo nutrivano con cibi harram, li mettevano un crocefisso al colo o peggio ancora li dicevano che allah non esiste, pensate che sarebbe finito tutto con un articolo di giornale o avremmo avuto un revival dei “Maria Hertogh riots”?!

dissection

@Maurizio
L’errore imperdonabile che consiste nel travasare eccetera: è esattamente ciò che intendevo nel commento.

paniscus

Ultimo aggiornamento: pare che la storia non sia vera 🙂

Cioè, è parzialmente vera, nel senso che la bambina esiste, e che è stata davvero riaffidata alla nonna, ma che anche la famiglia naturale della bambina, nonna compresa, è di origine musulmana pure lei, anche se poco osservante e sostanzialmente laicizzata.

per cui:

– non era vero che la bambina fosse cristiana, neanche come appartenenza formale;

– a maggior ragione, non era vero che fosse stata cresciuta nei valori della fede cristiana e che fosse abituata a modi di vita da cristiana praticante, di sicuro non andava in chiesa, con ogni probabilità non era battezzata, ed è piuttosto improbabile che portasse al collo un crocifisso;

– non era vero che la madre affidataria portasse il burqa o il niqab integrale;

– non era vero che la famiglia affidataria non parlasse inglese e che volesse costringere la bambina a esprimersi in arabo (anche perché, da come è stato descritto l’ambiente, è molto più plausibile che fossero di origine pakistana, o comunque asiatica, e che quindi non fossero di madrelingua araba)…

Diciamo che ci siamo dimenticati tutti (me compresa) di tirare fuori il rasoio di Occam 🙂

dissection

@paniscus: ok, era una notizia falsata, ma le considerazioni fatte valgono lo stesso, non credi?

Diocleziano

Metterei la bimba davanti a un corano, una bibbia e una Barbie:

sarà lei a decidere del suo destino.

Come già dissi, vaticano e islam dovrebbero essere portati davanti a un tribunale per i crimini contro l’umanità e accusati di aver condizionato e plagiato per secoli generazioni di individui nati normali.

Diocleziano

Ovviamente non ho simpatie per nessun sistema di condizionamento precotto della personalità, ma il buddismo non mi sembra rientrare tra quelle religioni imposte sistematicamente, almeno in occidente.

dissection

Mi riferisco a cosa sta producendo in Myanmar, con deportazione e soppressione di… islamici. Non sarà in occidente, ma alla faccia…

amaryllide

” nichilisti anarchici di fine Ottocento, ma avrebbe dovuto sottolineare che uccidevano soprattutto sovrani e presidenti, anziché persone inermi e bambini. ”
E allora prendiamo l’ETA, i NAR, l’IRA, l’OAS, e via andare. Sono molto più recenti, e non sono musulmani. Vogliamo continuare a negare l’evidenza che sono le storture della società che producono i terroristi, e quindi fregarcene perchè “il problema è solo l’Islam”?

dissection

Un terrorista “generico” è un “prodotto” di storture della società “generiche”, nonché assolutamente relative, giacché nessuna delle storture presenti qui in Italia mi ha mai indotto, me e moltissime altre persone, se è per questo, a comportarmi da terrorista; di converso, un terrorista islamico è un prodotto dell’islam, che non mi si dica il contrario, e al cui stato mentale possono aver contribuito certamente alcune storture della società, ma in modo accessorio & secondario, quella che essi supportano & per la quale combattono è guerra santa, jihad, e quando sparano ai concerti o guidano autocarri o si fanno esplodere (sempre più raramente, in realtà) gridano allah è grande. Sminuire la componente islamica di tutto ciò con la scusa delle “storture”, ecco, questo è negare l’evidenza, oltre che un bieco rivolgimento strumentale di fosche & tristissime vicende per cercare scuse a ciò che scuse non ha. Inoltre, dei gruppi che hai nominato, perlomeno uno è di matrice non religiosa, e saranno certamente più recenti dei nichilisti di fine ottocento, ma sicuramente più vecchi dell’isis, in un continuum di cambiamenti socio-culturali e relative storture, che nessuna società può mai essere perfetta, a riprova che le storture di cui sopra sono relative. Più che altro, le varie teste calde di qualsiasi epoca & nazionalità sono sempre pronte a trovare pretesti per sfogare la propria frustrazione, anche con motivi futili, a volte. Ma finché si pretenderà di escludere o discolpare la religione e il fattore religione religioso ogni volta che è presente in questi casi, il problema non verrà mai risolto, e le vittime degli attentati a un certo punto diventeranno il CAPRO ESPIATORIO di questo modo di pensare.

dissection

Bardhi:come dicevo io più su, fare finta che la religione non c’entri significa rendere le vittime degli attentati un capro espiatorio di questo atteggiamento complice e, dunque, criminale. E non serve conoscere la storia di saud, wahhabismo ecc. per capire questa cosa, sempre se la si VUOLE capire.

bardhi

@ dissection
Hai ragione, sono in tanti che cercano di separare nettamente gli interessi economici e politici dalla religione, usando spesso argomentazioni pseudo marxista e pseudo materialista cercano di semplificare tutto con lo scopo di far apparire la religione piu tosto come vittima di strumentalizzazione di una sola parte dei fedeli spingendosi fino a dichiarare che quelli poi non sono nemmeno fedeli, questo è in parte è comprensibile dato la loro punto di vista di credente: religione prodotto di dio, interessi economici e politici prodotto delle società umane, ma cosi facendo si semplifica talmente la catena causa effetto che come dicevi tu inevitabilmente tutte le vittime appaiono come causa diretta o indiretta del terrorismo, “ i terroristi esistono come reazione verso: crociate, colonialismo, emarginazione degli immigrati, guerre del occidente, islamofobia, mancanza di moschee che avrebbero insegnato il giusto islam, organicazioni terroristiche create ad hoc dal occidente israele, ect, ect” quindi ai musulmani e all’islam non si deve rimproverare nulla anzi loro sono piu tosto le vittime e quindi “voi” dovette eleminare le cause del male che avete creato.

RobertoV

Le “storture” della società agiscono su tutti i cittadini. Perchè gli immigrati dei paesi dell’est, delle Filippine, della Cina, del Sud America non reagiscono nello stesso modo, facendo nascere gruppi terroristici?
Perchè dietro non ci sono i finanziatori ed i promotori di questa guerra. I predicatori di odio, gli imam, non sono prodotti locali, ma vengono dai paesi mussulmani, in cui per esempio l’Arabia Saudita è un grande finanziatore del terrorismo internazionale e dei maggiori estremismi. Come l’Isis che sta perdendo e per continuare la sua guerra ha spostato il centro delle sue azioni e dei suoi finanziamenti. Cioè dall’esterno si utilizzano queste storture e queste difficoltà per i propri fini politici, economici e religiosi (tipo supremazia all’interno del mondo mussulmano, lotta alla secolarizzazione, lotta all’abbandono della religione da parte degli immigrati), utilizzando il malcontento e le logiche di gruppo per ottenere sostegno.

amaryllide

I predicatori di odio, gli imam, non sono prodotti locali, ma vengono dai paesi mussulmani, in cui per esempio l’Arabia Saudita è un grande finanziatore del terrorismo internazionale e dei maggiori estremismi
I Saud non sono l’Islam, sono una famiglia di canaglie selezionate tra la peggiore feccia che viveva in Arabia un secolo fa dagli inglesi. E’ come se da noi gli angloamericani avessero imposto Lucky Luciano come re d’Italia. Sicuramente saremmo un paese molto più violento oggi, con governanti del genere.
MA non penso che qualcuno direbbe che il problema è il cattolicesimo. Il problema è la mafia, e chi l’ha messa al potere. Il wahabismo, che è la visione dell’Islam da manicomio criminale dei Saud, non è l’Islam. Ma l’occidente laico e liberale arma fino ai denti e con queste canaglie, e cerca ad ogni costo di far fuori i pochissimi regimi laici del MO. E allora il problema è l’Islam? Se vogliamo fare i tartufi, sì. Se vogliamo guardare in faccia la realtà, il problema è chi arma le canaglie saudite e gli altri satrapi del Golfo.

Mauritius

Quindi il caso dell’Arabia Saudita non c’entra nulla con l’islam come religione, è solo che lì c’è al comando un gruppo di farabutti come nella Corea del Nord c’è quel bastardo di Jong-Un. Ok.

Ora puoi fare un esempio di stato islamico dove invece è tutto ok perché non ci sono i Saud o qualche altro cativone a governare? Ce ne sarà qualcuno immagino, è pur sempre la seconda religione a livello globale e tra poco sarà pure la prima. Anche perché qualora non ce ne fossero sarebbe difficile continuare a sostenere che l’islam non è un problema (a proposito, islam si scrive minuscolo), e invece io questo voglio continuare a sostenerlo, guarda un po’. Aiutami a farlo.

Mauritius

Dimenticavo: il tirare fuori cose non attinenti è generalmente indice di scarsezza di argomenti. Non è che perché ci sono terroristi di matrice non islamica, o addirittura non religiosa, significa automaticamente che il titolo dell’articolo è sbagliato. Hai presente la Guzzanti quando diceva “e allora le foibe?!”.

bardhi

la storia dei Saud come famiglia di origine ebrea e agenti del israele l’ho sentito mille volte, pecatto che il whabismo è nato quando in arabia non erano ancora arrivati gli inglesi, e prima che nascessero i wahabiti i musulmani dal moametto e poi avevano fatto jihad per conquistare, sottometre e stermianere, dare la colpa ai saud per le male fatte dagli musulmani in nome del islam è come dare la colpa solo al papato per crimini del cristianessimo, si chiama capro espiatorio

gmd85

@amaryllide

Bene, le canaglie saudite e gli altri satrapi del Golfo sono armati dall’Occidente – non è neanche una novità. Ma la leva ideologica che fa loro premere grilletti e detonatori o lanciarsi sulla gente con un camion qual è? Perché dubito che basti avere un’arma in mano per dare di matto.

Sandra.

“MA non penso che qualcuno direbbe che il problema è il cattolicesimo. Il problema è la mafia, e chi l’ha messa al potere.”

Vero. Anche vero però che il cattolicesimo ha formato la cultura dove la mafia attecchisce e prospera. Non per niente molto del lessico mafioso – cupola, padrino – è di derivazione cattolica. L’omertà è la virtù mafiosa come l’umiltà lo è per la chiesa cattolica – l’ubbidienza alla gerarchia. Quindi se una certa forma di potere si instaura è perché la cultura di base ne permette la sopravvivenza a lungo termine: e nel caso la cultura è quella islamica.

dissection

Per puntualizzare: la mafia, a prescindere da chi l’abbia messa al governo (chi? quale governo?), non fa altro che coprire le sue pudenda con un velo di misticismo cattolico, e col vatic.ano c’è intrallazzata fino all’inverosimile, tanto da far sorgere il sospetto su chi, effettivamente, sia responsabile della sua presa di potere al “governo”; secondo, il cattolicesimo altro non è che la visione da manicomio criminale del cristianesimo delle origini propria dei gerarchi cattolici che stanno Oltretevere, che nel corso dei secoli ha fatto più danni che benefici, e che non è assolutamente quello originale. In quale passo dei vangeli è scritto in modo INEQUIVOCABILE che Gesù vietò, ad esempio, i matrimoni gay? Ah, i tartufi stanno bene lamellati con una mandolina sopra un bel piatto di tagliolini all’uovo…

RobertoV

E’ in palese malafede addebitare le colpe del proprio agire negativo agli altri. L’occidente ha sicuramente le sue colpe, ma pretendere che le sue colpe siano responsabili di tutto, vuol dire negare la realtà. Troppo comodo scaricare le colpe sugli altri senza assumersi le proprie. Ci sono tra gli stessi mussulmani persone oneste che dicono chiaramente questo.
Anche in America Latina i paesi colonialisti hanno fatto di tutto, eppure i risultati sono nettamente differenti.
La deriva della Turchia di Erdogan è colpa dei sauditi e degli occidentali? I curdi sarebbero dei mussulmani moderati, “aperti” e tolleranti. Mai state guerre di religione tra sciiti, sunniti, wahabiti, salafiti se non per colpa dell’Arabia Saudita? L’efferata guerra civile in Algeria degli anni ’90 colpa dei Sauditi e degli occidentali? L’Iran di Komeini prodotto e finanziato dall’occidente? A me risulta che gli Usa fossero alleati dello scià.
Le religioni vincenti (in particolare cristianesmo e islam) hanno inevitabilmente una pesante commistione con la politica ed economia che ne ha favorito la diffusione e di cui hanno profittato e contribuiscono al brodo culturale e al mantenimento dello stesso nel tempo. Non si può pretendere poi di separare le due cose considerando le religioni vergini e immacolate rispetto a questo processo. Come si è diffuso in poco tempo l’islam nel Nord Africa ed in Medio Oriente? Fino a solo un secolo fa esisteva un impero coloniale islamico. L’islam non ha neanche fatto la distinzione ipocrita ed apparente tra stato e religione come nel cristianesimo, è un unicum.
Finchè le colpe saranno sempre degli altri non c’è speranza che qualcosa cambi all’interno del mondo mussulmano.

RobertoV

Tralasciando il discorso terrorismo, consideriamo l’aspetto culturale: sharia, velo, misoginia, condizione della donna, infibulazione, spose bambine, polizia religiosa (tipo Iran), lotta all’apostasia, ecc. sono tutto colpa dei sauditi e dell’occidente?

Gérard

Si, era un altra epoca e i terroristi, se possiamo dire, avevano altri ” valori ” . Però nonostante tutto ciò, e se mi ricordo bene, quelli tedeschi della Rote Armee Fraktion, con Rudi Duschke, Hans Baader, Ulrike Meinhof e altri non facevano attentati alla cecca . Hanno rapito il capo della confindustria tedesca Hanns Martin Schleyer ( e ucciso ) .

Franco Ajmar

Complimenti a Raffaele.
Una piccola digressione, alla radice. Le religioni affermano di sapere cosa sia giusto per gli esseri umani e impongono loro lo specifico comportamento che ne deriva. Come fanno ad avere questa certezza? Deriva loro da antichi libri, che sono stati scritti non si sa da chi sotto la dettatura (più o meno diretta) di Dio in persona. In questo senso, meglio l’Iliade o l’Odissea: almeno qualche ipotesi sull’autore l’abbiamo. In realtà questa carrellata di comportamenti (vestito, cibo, sesso, devozione etc.) sono quelli che una o più persone seguivano e, magari in buona fede, consideravano giusti ed opportuni per se stessi e i propri parenti. La situazione “naturale” è un po’ diversa: gli esseri umani sono tutti diversi fra loro, per ragioni genetiche e ambientali, e non esiste il “tipo” perfetto, ma solo la varietà, che è la forza di ogni specie. Naturalmente ogni individuo deve esercitare tolleranza e comprensione nei riguardi dell’altro che differisce da lui, e cercare di collaborare piuttosto che competere: certo non deve imporre le proprie caratteristiche solo perché è più forte o più furbo. Proprio il contrario di quello che richiede la religione, che nel migliore dei casi invita alla pietà: e si avvale di manipolazioni che iniziano alla nascita e accompagnano l’individuo fino alla morte. E questo vale, in misura più o meno plateale, per tutte le religioni

mafalda

Perché il gesuita difende con toni tanto accorati e così di frequente l’accoglienza dei profughi?
-montagne di denaro per le associazioni cattoliche,
-tentativi di difendere le sue missioni nei paesi “caldi”,
-immissioni in massa di gente culturalmente rimasta al medioevo, specialmente sulle donne,
-manodopera clericale,
-strenua difesa della religione, della sua e di tutte, descritte come portatrici di pace. Nessuna religione porta pace e uguaglianza, il gesuita e i potenti lo sanno, ed è per questo che non si può attaccare l’islam: significherebbe ridurre il potere delle altre religioni e mostrare quanto sono assurde. Il momento in cui un bambino gridera’ che il re è nudo si avvicina, per questo il gesuita cerca di confondere le acque.
Gli islamici si integreranno lentamente, l’importante è non rinunciare alle nostre leggi e alla nostra storia con la scusa della tolleranza.

Frank

Musulmano moderato:

Il tuo attentato è in attesa di moderazione.

RobertoV

Le religioni, soprattutto quelle vincenti, non sono per niente pacifiche e tolleranti, ci sono secoli di storia a dimostrarlo. E non sono dedite allo spirito come vorrebbero far credere, perché se così fossero state, sarebbero oggi in 4 gatti e non avrebbero il potere e la diffusione che hanno. Hanno esercitato ed esercitano potere politico ed economico, hanno utilizzato in modo spregiudicato (e continuano ad utilizzare) in modo spregiudicato il potere politico ed economico. Non è un caso che le religioni vincenti siano state considerate un ottimo instrumentum regni, altrimenti non sarebbero state interessanti per il potere. E’ quindi falso quando pretendono di sostenere di essere le vittime del potere che le usa per i propri scopi, perché in realtà è proprio grazie a questa commistione e partecipazione attiva che hanno ottenuto la diffusione, la visibilità ed il potere che hanno. Ci siamo dimenticati che anche in occidente fino a pochi anni fa esistevano le religioni di stato? Ci siamo dimenticati che fino al XIX secolo incluso (ed in parte fino a 75 anni fa con le leggi razziali) la stessa chiesa cattolica difendeva le persecuzioni e le discriminazioni verso religioni diverse da quella cattolica? E che ha smesso non certo di sua spontanea volontà. O la parte attiva svolta dalle chiese cristiane anche in occidente fino al XX secolo nelle discriminazioni (e persecuzioni precedentemente) nei confronti degli ebrei, discriminazioni attenuate (o che si cerca di far dimenticare) solo dopo la tragedia dell’olocausto?
Le religioni permettono di identificare un gruppo e separarlo da un altro, a motivare un gruppo a combatterne un altro. Sono efficienti nel farlo, nel mantenere la separazione. Fino a pochi decenni fa anche protestanti e cattolici erano separati e si combattevano. Ed in un passato poi non così lontano si ammazzavano e la cosa veniva esaltata. Per fortuna qui in occidente, ma non certo grazie alle religioni, siamo arrivati ad ingabbiarle e a sopportarsi a vicenda (ancora con molte difficoltà), grazie all’evoluzione culturale, democratica ed alla secolarizzazione: ma neanche oggi possiamo considerarle delle religioni dedite allo spirito.
Nell’islam questo non è avvenuto: la democrazia è ancora un miraggio, la secolarizzazione è scarsa e gli stati continuano ad essere degli stati religiosi, cioè con una religione di stato, in cui quindi gli interessi di religione e stato coincidono e sono pesantemente intrecciati.
Le religioni vincenti hanno anche un altro campo in cui sono estremamente efficienti e a cui devono il loro successo presso i governanti: la capacità di conservare, di congelare la società e rallentare i cambiamenti. Permettono di trasportare nei secoli mentalità tribali, patriarcali e medioevali anche se magari all’origine non ne sono stati i promotori. Da noi la rivoluzione industriale, l’illuminismo ed in parte la riforma protestante hanno fatto saltare il banco, impedendo di conservare fino ai giorni nostri tali mentalità.
Nell’islam non è successo niente del genere: quello che noi vediamo potremmo definirla una fotografia dal passato. Quando vediamo determinati comportamenti misogini, patriarcali che ci risultano oggi inaccettabili, vediamo comportamenti tramandati nei secoli: come quella donna che ha rischiato di affogare e il suo uomo si sarebbero comportati i loro antenati e lo considerano normale perché così è sempre stato. Difficile cambiare la mentalità se questa mentalità è supportata da motivazioni religiose. Quale dio può volere che una donna muoia perché non può essere aiutata da un uomo?
Ma la fotografia dal passato sono anche le lotte religiose, le guerre sante, le guerre e violenze tra cristiani e mussulmani. Per fortuna da noi sono cessate o si sono dirette su un confronto democratico: nell’islam no. Quindi continuano ad ammazzarsi tra mussulmani e non e la gente non si ribella perchè così è sempre stato. E’ una presa in giro, una negazione della storia, il pretendere di raccontare una verginità delle religioni, come se fossero delle sole entità spirituali.
L’islam è il problema perché permette la conservazione di questa mentalità e fornisce supporto alle varie politiche e giochi di potere e l’accettazione da parte della gente comune. L’utilizzo strumentale dell’accusa di islamofobia è solo la scusa per non mettere in discussione tutto questo.
Questo va denunciato, non appoggiato per una presunta e strumentale tolleranza religiosa, così come le commistioni politica-religione e gli stati finanziatori dell’odio.

Frank

Olivier Roy: Non è l’integralismo islamico la prima causa di questo terrorismo, ma un disagio tutto giovanile.
Integralista islamico: E poi ci troveremo come i martiri, a bere del whisky halal al Profeta bar, o forse non ci incontreremo mai, ognuno a rincorrere le sue 72 vergini… Voglio una vita islamizzata, di quelle vite fatte, fatte così…

bardhi

I problemi che abbiamo coll’islam in europa sono molteplici, alcune dipendono dalle posizioni dogmatiche delle sinistre, dai sensi di colpa e di smarrimento degli occidentali che sommati con quelli specifici del islam stesso, hanno prodotto una situazione esplosiva e un futuro decisamente incerta.
La sinistra per semplicità ha voluto applicare i stesi principi e metodi che hanno funzionato con gli immigrati economici provenienti da paesi cristiani o ex comunisti, senza voler vedere la specificità degli immigrati di religione islamica, perche a differenza dei primi due gli ultimi hanno una visione dello stato e della società completamente differente, se ai primi il benessere, e la modernità, la pari dignità e diritti fra i generi ect, ect li bastano e avanzano ai secondi, eccetto il benessere, il resto li crea non pochi problemi, se per i primi gli usi e i costumi degli autoctoni, anche se non sono proprio identici a quelli della propria etnia, non creano particolari problemi per molti musulmani sono un problema.
Il resto dei problemi lo crea l’islam stesso, il senso di comunità e il relativo razzismo che ne consegue fra i musulmani è molto forte, i paesi che hanno accolto per la prima volta i musulmani, la germania ospito i “moderati” turchi, l’inghilterra i pakistani ect, ect, oggi dopo 3-4 generazioni abbiamo comunità di turchi, curdi, pakistani o bengalesi, che conservano bennissimo la loro madre lingua e con un altissimo tasso di endogamia che impedisce la mescolanza con gli autoctoni, se vediamo le altre etnie di immigrazione datata come italiani e portoghesi o piu di recente polacchi e romeni nessuno di queste etnie ha creato comunità cosi distinte e forte, hanno alto tasso di esogamia e spesso gia alla seconda generazione non parlano piu la madre lingua, la stessa cosa e successo in francia e belgio con i magrebini.
I problemi che abbiamo e avremo coll’islam non si esauriscono solo con il salafismo/wahabbismo, perche il cosiddetto islam “moderato” è estremamente frammentato e non ha una chiara posizione verso lo stato laico e le società moderne, ed è molto suscettibile alle “mode” del momento, vedi i turchi come sono cambiati con l’avvento del fenomeno erdogan, o lo stesso l’avvento del Al qaeda e ISIS che hanno cambiato il volto di tutte le comunità islamiche in occidente.
La sharia è un punto irremovibile per ogni musulmano, è conseguenza diretta del islam, del corano e della sunna, la sharia non lo hanno inventato i wahabiti quindi anche se un gg quest’ultimi sparissero la sharia sarà finche esisterà l’islam, e illudersi che i musulmani in Europa rinunceranno ad essa per godere delle liberta garantite da un regime laico e democratico è da sciocchi.
è da piu di 20 anni che con cambiamenti graduali e impercettibili ma in costante crescita la sharia sta cambiando il volto delle societa occidentali, quindi fino a che punto noi atei, laici e occidentali considereremo le nostre società impregnate di sharia ancora laiche e rispettose dei diritti del uomo?!

Frank

“…Un esempio recentissimo viene dalla Malaysia. Dove un gruppo di giovani atei ha “osato” fotografarsi e pubblicare la fotografia in rete. Zelanti fedeli hanno cominciato a chiederne la morte…”

Ma dio sandokan… ma vi pare possibile?

Francesco S.

O come la Turchia, dove si diffondono gli autobus per sole donne. Sono nazioni governate da partiti che, sino a poco tempo fa, erano considerati analoghi alle Democrazie Cristiane occidentali. Quanto vi accade è però ben poco democratico, come anche le femministe bendisposte verso l’islam dovranno ammettere.

Le femministe “bendisposte” (leggasi separatiste radicali) sono impegnate dalla misandria ideologica per accorgersi della misoginia di matrice islamica.

dissection

In pratica, sono accecate dal loro stesso femminismo, che non permette loro di vedere dove & come gli atti contro le donne si perpetuano identici a prima delle loro stesse lotte & conquiste?

bardhi

ultimo degli esempi come sta cambiando la posizione del occidente verso la libertà di espressione è quello di Vancouver che riporta “The Province” : nel 2011 durante il Gay Pride dimostrare contro la Sharia era OK nel 2017 è stato bandito come “islamofobia”!

dissection

Sad but true: il virus imputridente & metastatizzante del politically correct è arrivato anche lì… a meno che non ci sia sempre stato, cosa di cui non so assolutamente nulla.

bardhi

In nord america la reazione delle sinistra alla fine della repressione maccartista fu graduale e inarrestabile e si uni alla lotta contro il razzismo, il pacifismo, il femminismo e la rivoluzione sessuale, cosi partendo dal Berkeley occupo man mano le università imponendo il suo punto di vista su tutta l’intellighenzia USA, purtroppo da canto suo la destra conservatrice subì il contraccolpo e con i sensi di colpa andò sulle difensiva su i temi piu importanti della discussione pubblica, lasciando cosi la sinistra senza un valido interlocutore, oramai il mainstream con la potentissima leva del politicamente corretto ha la vita facile continua a bollare come razzista e fascista tutte le idee che lo contrastano, impostando cosi una censura non molto differente da quella fasciata

dissection

Thx, bardhi. Un appunto: Vancouver mi risulta essere situata in Canada, le dinamiche sono state simili a quelle degli USA?

bardhi

dissection
il canada è il paese piu socialista del nord america, non ha mai avuto grandi movimenti politi e ideologici e ha subito l’influenza del cugino rumoroso, quindi in canada la sinistra ha seguito quella americana ma senza avere l’ostacolo del marccartismo, durante gli anni 70 molti inteletuali di sinistra e pacifisti USA, per evitare di essere aruolati e spediti in vietnam, scaparono in canada.

newpeppe

Mi piace questo articolo: lucido, ragionato, ma soprattutto inatteso. Sono stato membro attivo del forum UAAR per anni. Poi membro del gruppo (chiuso) UAAR su facebook, dove sostanzialmente dicevo né più né meno quel che è stato detto qui, se possibile in modo ancor più timido e cercando di citare, in modo circostanziato, tutti i fatti, gli eventi e i personaggi di cui mi capitava di esprimere un’opinione. Ma ero, con pochi altri, una mosca bianca. Nel caos e nel fragore da stadio con cui i post e i commenti venivano recepiti, le risposte che ricevevo, mai pacate e quasi sempre votate all’insulto personale, contenevano le solite parole chiave: bufala, razzismo e islamofobia. Un giorno mi sono limitato a postare un bel reportage di Panorama sulla Ashura: tra le reazioni scomposte di chi riteneva che le foto di bambini col volto ricoperto di sangue fossero un astuto fotomontaggio (sic!) creato ad arte per delegittimare la religione islamica sono stato bannato dal gruppo. Il fatto che in un gruppo di atei (benché su Facebook) fossero tutti sempre virulentemente mangiapreti ma, per carità, guai a criticare la religione islamica, mi ha sempre insospettito. E amareggiato. Con delusione ho constatato, dopo il mio ban, di non riuscire nemmeno ad avere la motivazione della mia espulsione, pur avendo contattato un moderatore, membro attivo dell’UAAR, che anni fa avevo anche conosciuto personalmente, quando noi membri napoletani dell’ UAAR ancora ci contavamo sulle dita di una mano. Poi mesi dopo uno stimolante e lungo scambio pubblico sul gruppo Facebook UAAR di Firenze, in cui – ancora, faticosamente – cercavo di proteggere come sacrosanto il diritto alla critica, perlomeno ideologica, della religione islamica nei suoi aspetti macroscopicamente incompatibili col concetto di democrazia laica moderna, contro l’uso odioso della parola “islamofobia”, odiosa foglia di fico che molti, contro ogni evidenza e senso del pudore, usano ancora come una clava contro chiunque osi sfidare il dogma de’ “l’islam è religione di pace”. Oggi, finalmente, leggo qualcosa di veramente ardito, targato UAAR, seppur nella sua acclarata ovvietà. Grazie. Stavo veramente perdendo ogni speranza. Grazie di cuore.

Gérard

Cerco di spiegarti perchè ogni tanto trovi su siti atei gente che critica senza problemi il cristianesimo ma che ti coprono di insulti se vieni a toccare l’ Islam .
Ebbene queste persone sono sopratutto di sinistra, di una certa sinistra, trotzkisti sopratutto . Io personalmente mi ritengo di sinistra ma non dell’ estrema e ancora meno di quella bon ton, cioè PD .
Perchè i trotzkisti diffendono gli islamisti, sopratutto quelli tipo Fratelli Musulmani o terroristi ?
L’ origine sta nel partito trotzkista britannico SWP . Il loro capo, un certo Harman proponeva di considerare il salire dell’ islamismo piu come una reazione politica, sociale e anti-imperialista anziche un successo ex-nihilo delle idee integraliste .
“… senza dirlo apertamente, il SWP come pure il LCR francese ( Ligue communiste révolutionnaire, che si ispira del SWP) considerano che sinistra e estrema sinistra laici sono stati battuti nei paesi arabi e che dorenavanti la contestazione sociale viene portata avanti dagli partiti islamisti… ” . Idea folle perchè alla fine, il risultato sarebbe una societa governata dall ‘idea ” piccolo borghese ” di un paradiso ( non sulla terra come lo vorebbe il communismo ) dopo la morte !! Questo scivolo viene descritto con una grande precisione e critica notevole da C. Fourest ( anche lei di sinistra ) in un libro chiamato ” La tentation obscurantiste ” .
Anche il demografo francese Emanuel Todd è ostile alla critica dell’ islam perchè considera che è ” la religione dei poveri ” ( avrà dimenticato i paesi del golfo ovviamente ) .

bardhi

Gérard
Interessante questa posizione dei trozkisti occidentali, anche se dubito che si puo spiegare tutta l’islamofilia della sinistra solo con la posizione dei trozkisti inglesi o francesi. Penso che è molto compleaso da spiegare tutto cio ma p.e comunisti di tutto il mondo hanno cominciare ad amicare con l’islam anche perche erano tutti pro palestinesi e anti israeliani, per i comunisti Israele è un stato canaglia del grande nemico imperialista USA, molti degli defunti leader arabi, da Gedafi a Naser e Mubarak ect, ect erano usati dagli sovietici in chiave anti americani, ma penso che quello che fa piu presa nella sinistra è il fatto che solitamente i musulmani in occidente sono “proletariato” e il feticismo della sinistra per i piu deboli, gli emarginati e i anti occidentali fa si che siano pure pro islamici.

RobertoV

Penso che una parte della sinistra estrema sia rimasta legata alle logiche della guerra fredda, in cui i partiti islamici vengono visti come combattenti per la libertà delle loro nazioni contro l’imperialismo e colonialismo occidentale ed americano in particolare. Alcuni europei sono andati a combattere per lo stato islamico proprio con questa logica, convinti che si stesse combattendo per la libertà di quei popoli dall’oppressore. Sicuramente c’è un legame anche con la visione della questione Palestinese contro Israele.
E come dice Bardhi con la visione dei musulmani come proletariato. La religione musulmana è stata poi presentata in ambito comunista come una religione sociale, in contrasto con quella individuale cristiana (e capitalistica), quindi più vicina ad una logica in cui la società viene prima dell’individuo.
Ma questo può essere ritenuto vero solo con un’analisi superficiale e ideologica e non volendo vedere la realtà.
Le guerre d’indipendenza sono finite da decenni ed il proletariato musulmano è un prodotto principale delle politiche locali, anche se l’occidente non ne è estraneo. Sceicchi ed imam talmente ricchi che non sanno come spendere i loro soldi, che curano solo i loro interessi. E’ un po’ come se la nobiltà europea che viveva nel lusso avesse aizzato il popolo povero contro altri come responsabili della loro povertà.

Gérard

Giustissimo ambedue . Ho dimenticato il problema della Palestina, problema ignorato in Occidente dal grande pubblico finchè Yassir Arafat ebbe il genio di ” internazionalizzare ” . E in gran parte il ” collante ” attuale del mondo musulmano ( Gerusalemme – El Qods in arabo, che significa ” la Santa ” -essendo la terza città santa dell’Islam ) il quale è molto frazionato ( Qualcuno ha detto che se non ci fosse Israele, gli musulmani avrebbero dovuto inventarlo… E fosse anche l’ estrema-sinistra ) Non nego che la mancanza di due paesi è un ingiustizia ma non si deve dimenticare che nessun paese al mondo abbia ricevuto un aiuto finanziario cosi elevato e uno ha il diritto di porsi la domanda dove sono spariti i soldi ( Non dimentichiamo che Arafat morì richissimo e che la sua moglie Souha ne approffito ampiamente – i palestinesi la chiamavano ” Madame Sousou ” ( Nomignolo e allo stesso tempo gioco di parola con il francese Sousous che significa soldino ) .
Comunque una certa sinistra pensa che il fondentalismo islamico sia in grado di fare crollare la societa occidentale capitalista e gli fondamentalisti gli usano per i loro scoppi che di certo non è una societa communista .

Frank

Sam Kalidi, nel caso ti sia confuso: quello che chiami terrorista è un vero musulmano e quello che chiami musulmano è un apostata.

A parte gli scherzi, quello che impedisce alla maggior parte dei musulmani di farsi esplodere e quello che impedisce alla maggior parte dei cristiani di farsi prendere a sberle porgendo l’altra guancia si chiama spirito di autoconservazione ed è l’unica cosa che dobbiamo ringraziare al di là di tutte le “vere” interpretazioni che dovremmo dare alle religioni, e comunque alla fine è sempre colpa dei sionisti. 🙂

Frank

Che poi un’altra cosa che mi da fastidio è quando sento che non è giusto che gli islamici moderati debbano prendere le distanze dagli islamici integralisti, quando compiono attentati e per giustificare ciò portano come esempio gli italiani, dicendo che quando la mafia uccide gli italiani non devono giustificarsi prendendone le distanze, ma io vado in giro presentandomi come italiano non come mafioso che poi quando avviene un delitto di mafia dice che questa non è la vera mafia che invece e pace, amore e fantasia, sembrano particolari ma fanno la differenza

Gérard

Mi sembra che non hai capito qualcosa Frank . Sai anche bene che nella Bibbia ci sono cose tremende . Però ci sono delle persone che le prendono tutte sul serio e vogliono applicarle ( vedi tante sette evangeliche, testimoni di Genova, pentecostali etc ) . E poi ci sono altre che pure, richiamandosi alla Bibbia, non vogliono mica che venissero applicate . Lo stesso vale per i musulmani .
Quando Theodor Herzl fondò il Sionismo, non tutti aderenti a questa visione erano d’ accordo per creare Israele in Palestina ma invece in America del Sud . Alla fine prevalse la volonta dei piu religiosi per i quali Israel non poteva esserci altrove che in Palestina . E peccato se c’erano altre persone che ci vivevano…
Cosi giustifico la mia islamofobia ( paura e critica della religione musulmana e i danni che provoca ) e la mia non ostilita al musulmano pacifico . Stessa cosa per ebraismo e cristianesimo ( non parlo delle altre religioni perche – almeno fin’ ora -non ci rompono le c… ) .

Frank

Credo che sia tu a non capire, io parlavo del tentativo di giustificare l’omertà dei cosiddetti musulmani moderati con situazioni che vengono considerate analoghe ma che sono totalmente diverse, e ovvio che queste considerazioni valgono anche per le altre religioni, per quanto riguarda la nascita d’Israele ti consiglio di informati meglio, alla fine si decise di creare li (inizialmente una comunità poi sopratutto a causa dell’intolleranza arabo musulmana uno stato) perché alla fine furono gli inglesi, i governanti di allora della Palestina mandataria, a volerlo. Capisco i cristiani, capisco i musulmani ma mi spiegheresti come gli ebrei adesso ti rompono io c….?

Moderazione

Le considerazioni sul sionismo siete pregati di tenerle per quando uscirà un post intitolato “L’ebraismo è un problema”.

pendesini alessandro

Dato che Mohammed disse che i guerrieri della fede entreranno direttamente in paradiso, basta produrre credenze dello stesso tipo per costruire l’istituzione la più potente del mondo.
I soggetti più fragili sono quelli fanatizzati, per permettere ai leader senza scrupoli di raggiungere le più alte marce del potere.
Quando il fanatismo ha gangrenato un cervello, la malattia è quasi incurabile. Solo la fede pazza lo guida diventando il suo strumento preferito.
Da notare che il « fanatico arrabbiato », ma anche ignorante, con visioni fantasmatiche, diventa un’arma formidabile per chi sa manipolare la superstizione ! Questo perdura da millenni e NON è finita……

NB -Il Fanaticus, un’altra denominazione possibile del credente, è in grado di andare fino all’auto-sacrificio, per significare la presenza di dio in lui. Questo va dalle lesioni volontarie, alle scarificazioni fino alla mutilazione.
Versare il suo sangue e /o mutilarsi dimostra come il soggetto è convinto dalla sua fede. « Sacrificarsi » parzialmente o totalmente dimostra un impegno in perfetta armonia con il potere supremo di dio. Ciò che conta nell’ispirazione fanatica, è il posto eccessivo che occupa l’espressione emotiva e l’irrazionalità, che significa la prevalenza dell’inconscio negli atteggiamenti e comportamenti assurdi. Tutte le manifestazioni deliranti sono canalizzate collettivamente e inquadrate dall’incontro della fede con il sacro.

Diocleziano

Sarebbe interessante sapere se sono stati fatti degli studi sul delirio di onnipotenza

dato dal credersi in grado di operare miracoli o avere capacità profetiche (gesù, pio

e tutta la pletora di furfanti che da sempre abusano della ottusità popolare).

È chiaro, o almeno io lo penso, che tutti costoro sanno di essere dei simulatori

ma non lo ammetteranno mai, inebriati dal successo.

bardhi

pendesini alessandro

il concetto di martirio per la causa di allah che garantisce il passaggio nel paradiso, senza essere nemmeno giudicato dall’allah, con il massimo dei benefit fu usato dal leader senza scrupoli per eccellenza Maometto in persona sin dalla battaglia di Badr, ovviamente questa scorciatoia “teologica” è molto piu attraente per il musulmano credente ma poco osservante che ha peccato molto, che quindi sa, che pur cambiando il suo stille di vita, ha poche possibilità di vedere il paradiso che per il pio credente, sempre osservante e che pur sapendo che l’ultima parola aspetta ad allah, spera di avere più chance di essere promosso. E curiosi osservare che i cosiddetti “soggetti più fragili” radicalizzati spaziano dai musulmani che hanno spacciato, bevuto alcool e fatto di tutto, ai studenti musulmani modello dei colleghi e università europee, ai normali adolescenti musulmani o non delle citta europee, l’attrazione fatale verso il fanatismo religioso non conosce confini ed è apparentemente non ha dei stereotipi.

Frank

“E ogni volta che volete parlare di islam rivolgete un pensiero, magari anche solo di sfuggita, ai ragazzi malesi, bangladesi, pakistani che rischiano la morte — e talvolta sono uccisi — soltanto per essersi dichiarati atei.”

Politico italiano: E questi sapendo cosa rischiano nei loro paesi lo dicono lo stesso che sono atei?
Collega: Perché sono dei fanatici.
Politico italiano: E’ proprio vero, non ci sono dubbi.

Gérard

Molti dimenticano o piuttosto non sanno che ci fu un Islam tollerante e ” illuminato ” ma questo durò dal VI al XII secolo ca . A quell’ epoca molti saggi e teologi musulmano consideravano il Corano come qualcosa ” creato ” e non ” increato ” e si poteva discutere su il significato vero o allegorico di un versetto . I mu’taziliti pensavano che se il Corano era increato, allora non si poteva piu parlare dell’ Unita di Dio . Regnava all’ epoca una grande tolleranza ed è anche l’ epoca del massimo splendore della civilta islamica : traduzione dei grandi testi dell’ antichita, poeti, scrittori, architteti, algebri etc ( tutti grandi nomi della poesia e filosofia arabofona sono di quel epoca – basta ricordare Abu Nawas oppure Omar Khayyam ” Chiudi il tuo Corano e guardi libero il cielo e la terra “) All’ epoca Cordoba era una delle piu grande citta d’ Europa e ebbe la prima illuminazione stradale della storia . Si raconta che la sera splendeva di mille fuochi . C’erano centinai di bagni pubblici …
Ma dopo il XII secolo chiuse le porte della discussione/interpretazione ( Ijtihad ) abbiamo un islam conservatore fissato nel granito della repetizione . Un islam medievale immobile fissato sul Corano, la Sunna e gli Hadithi . Finchè furono risvegliati attraverso il loro contatto con l’ occidente ( l’ Occidente che si invitava da loro, spesso con la violenza ) …e da predicatori sempre più estremisti .

pendesini alessandro

….e da predicatori sempre più estremisti ……
Gerad:
mi sia concesso aggiungere anche, -malgrado certe apparenze ben mascherate-, sempre più FANATICI !
Ed è proprio questo il problema, in grand parte dovuto alla loro astronomica ignoranza !
E posso assicurarti che non è una semplice intuizione. Abito da molti anni a Bruxelles sono aperto al dialogo ho parlato, e parlo con islamisti, e ti posso assicurare che dialogare con loro è tempo perso…. la maggioranza dei quali ha, più che probabilmente, perso una facoltà primordiale, necessaria all’uomo umanista e sociale, chiamata PLASTICITA NEURONALE !
Non nego esistano islamisti “ragionevoli” ma ritengo siano l’eccezione che conferma la regola
e non di certo la regola….La storia -in questo caso- si ripete !

pendesini alessandro

Negare che l’obbiettivo principale dell’islam (ma non solamente!) sia LA CONQUISTA DEL MONDO grazie alla loro ideologia assurda, è di un a ingenuità -o ipocrisia- allarmante…..

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