In Italia è vietato bestemmiare. Si dirà: «ma dai, un sacco di gente bestemmia quotidianamente a cominciare dai ragazzini a scuola, mica gli viene contestato nulla oltre all’essere volgari». Vero, ma ciò non toglie che chi bestemmia viola nei fatti una legge dello Stato e incorre in una sanzione amministrativa fino a trecentonove euro — fino al 1999 trattavasi di reato penale. Ma c’è di peggio: in Italia è soprattutto reato il vilipendio della religione, che tuttora rimane illecito penale punibile con multe fino a seimila euro e pene detentive fino a tre anni. La pena massima è prevista per la fattispecie della turbativa di funzione religiosa, di qualunque natura essa sia.
Sulla base di questo incontrovertibile dato la USCIRF, una commissione statunitense che indaga sulla libertà di religione nel mondo, ha incluso l’Italia tra le 71 nazioni che puniscono la blasphemy, definizione non traducibile con l’italiano “blasfemia” perché comprendente sia la bestemmia che il vilipendio. Non solo: in una graduatoria basata sulla deviazione rispetto al diritto internazionale l’Italia è risultata al settimo posto, perfino davanti all’Algeria e all’Afghanistan.
Non è naturalmente mancato chi ha storto il naso, a cominciare da Il Giornale che ha chiesto conto dei criteri seguiti a una delle ricercatrici coinvolte nella redazione del rapporto. La risposta è stata che sì, il caso dell’Italia rappresenta certamente un’anomalia perché i rischi che si corrono nel nostro Paese non sono paragonabili a realtà ben più liberticide, ma il rapporto si fonda su quella che è la normativa, non sulla severità nell’applicazione. Decisamente più duro è il commento di Marco Ventura, pubblicato da Il Corriere della Sera, che chiede al governo addirittura di pretendere la correzione dei dati erronei.
In realtà i dati non sono erronei. Possono essere poco significativi, ma sono oggettivamente veri. Semmai a dover essere corretta è la situazione assurda che ci vede tra le poche nazioni “avanzate” a mantenere una normativa anacronistica, quando tutto il mondo già da tempo va in tutt’altra direzione. La campagna End Blasphemy Laws dell’Iheu, i cui dati derivano direttamente dal Freedom of Thought Report, è certamente più precisa, ma neanche lì spicchiamo per libertarismo. In aggiunta il rapporto individua severe discriminazioni nell’istruzione scolastica e nella legislazione in generale, altre cose che certamente non dipingono l’immagine dell’Italia con tinte chiare.
E no, nemmeno l’obiezione che la legge contro la bestemmia non viene applicata è valida perché in realtà ogni tanto lo è, pure in maniera eccessivamente solerte se è per quello, come sanno bene i ragazzi inseguiti per uno sfogo che proprio non è stato digerito dai poliziotti della Polstrada (oltre 180 euro di multa incluse cinture non allacciate e mancanza del certificato d’assicurazione). Ma quel che è peggio è che a volte si cerca perfino di usare strumentalmente queste norme per limitare la libera espressione. Guai però a dire che la nostra legislazione è peggiore di quelle di alcuni regimi teocratici.
Massimo Maiurana
Dio cinghiale, non posso crederci!
Prima che qualcuno pensi male: https://it.wikipedia.org/wiki/Princess_Mononoke
Che poi nel 1990 a Sanremo permettevo certe blasfemità: https://www.youtube.com/watch?v=UVJsz0ancaA
Che strano, in questa Italia così “laica” dire Porco Zeus, Porco Dio Mitra, Porco Manitù, Porco Odino, Porca Iside, Porco Osiride, Porco Anubi, Porco Quetzalcoatl, Porco Dioniso, Porco Bacco, Porca Minerva, Porca Era, Porca Beata Vergine Immacolata Anayta etc. etc. non è un illecito amministrativo perché si tratta, nell’ottica dei cristiani, di dei falsi e bugiardi che, al pari dei cibi e delle medicine, sono oramai “scaduti”. Quando l’abbinamento pachidermico riguarda gli Dei dei cattolici, invece, scatta subito la repressione dello Stato clericale, succube del Vaticano e della Chiesa cattolica.
E’ permesso anche l’abbinamento alla parola dio con nomi di animali non usati come offesa: dio scoiattolo, dio antilope, dio gatto, dio tartaruga, dio pesce rosso e così via… e poi ci lamentiamo (come giustamente fa notare sotto l’agnostica devota) che non viviamo in un paese libero. 🙂
Io avrei anche un argomento su questo specifico aspetto della faccenda; ahimè, la volta che ho provato a spiegarlo mi è stato cancellato, ergo…
no comment …trasferiamoci tutti la’ dove vigono regimi teocratici veri, dai, organizziamo dei pullman!
Quindi se qui in Italia decidessero di limitare i diritti delle donne, ma di poco, non ti lamenteresti perché nei “regimi teocrati veri” ne hanno comunque molti di meno?
Frank in un post passato, abbiamo già risposto a dovere alla signora in questione su questo specifico argomento, io e altri due o tre, con dovizia di particolari, sapendo che comunque sarebbe stato inutile.
Ho notato che tende a darsi alla latitanza quando qualcuno le fa domande dirette.
A tira el sasso e a ‘sconde el brasso, come si suol dire nelle oscure lande da me calpestate…
Scusate, ma ritengo sbagliato attribuire a Engy della malafede, se uno la pensa diversamente è come una tesserina di un puzzle che si pretende di far entrare in un altro gioco; è semplicemente diverso, non sbagliato…
Io ho solo fatto una domanda con cui chiedo la sua opinione e non di accettare la mia, non è la prima volta, dissection mi ha confermato che è sua abitudine non rispondere, a questo punto di lei che si deve pensare?
Emperor
Se il tuo commento è ironico, lol.
Se non lo è, ti spiego il mio punto di vista. Il problema di engy, a mio avviso, non è la malafede, e non è di questo che la sto indicando: secondo me crede davvero, o almeno lo pensa, a quel che quivi propina. Il problema inizia quando tempesta il blog di commenti che ovviamente non c’azzeccano e glielo si fa notare, in tentativo, fastidiosamente reiterato soprattutto in ciò che più trova scandaloso (lei), e allo scopo più o meno palese, di affibbiare della malafede A NOI. Lei ovviamente è libera di pensare ciò che vuole e pure di dirlo, ma messa alle strette si eclissa lasciando appunto quest’impressione di sneak attack belluino ma totalmente inconcludente, forse al semplice scopo, non avendo da controbattere, di lasciare perlomeno un po’ di astio in giro per l’opinione atea. Di qui, almeno per parte mia, forse anche di Frank se me lo permette, i commentini tra il serio e il sarcastico, che sono l’unica reazione che merita un siffatto atteggiamento.
Magister,
«… crede davvero, o almeno lo pensa, a quel che quivi propina…»
Appunto, è quel che dicevo. Non si può tacciare di malafede (tirare il sasso e nascondere la mano) chi ha opinioni diverse.
Poi bisogna tener conto di una qual certa ‘tecnica’ del dialogo, io stesso dopo la prima replica difficilmente insisto.
Emperor forse dalle tue parti viene inteso come dici tu, ma dalle mie si usa proprio per descrivere chi lancia una provocazione (tira il sasso) e poi sparisce senza più risponderne o approfondire o commentare (nasconde eccetera), al massimo o di proposito, dipende dalle intenzioni, per vedere la reazione suscitata: ecco ciò che intendevo io, non vedo nessuna attribuzione di malafede. Che poi, una che si presenta qui come agnostica a sbandierare le lodi della tolleranza per poi mostrare il suo vero volto di fondamentalista intollerante, e l’ha più volte dimostrato, se non si può parlare di malafede lì, allora spiegami tu… Detto questo, e per non andare troppo OT, nello specifico di questo post, ripeto che per quanto riguarda l’argomento le si era già risposto a dovere e particolareggiatamente, dimostrando così con questo suo approccio che o non ha capito un tubo di ciò che le è stato detto o se ne sbatte bellamente, se non addirittura tutte e due le cose. E ora basta, non mi va di fare un monumento a una persona che oltretutto non lo merita, e che nel suo “argomentare” fa uso quasi esclusivo di straw-man e una volta che ho provato a farlo notare sono stato anche cassato. Avrò sbagliato sicuramente io il modo, però…
Prima che venga equivocato: fare un monumento = dare troppa importanza.
Ho già scritto nel passato in merito a questo tema che la bestemmia, abolita in Francia durante la Revoluzione del 1789 ( pero ripristinata sotto il regime di Petain ) non si sente quasi mai . I francesi usano parole come ” O putain !! ! ” Merde ” “Bon Dieu !! ” ( che sarebbe nello spirito simile a porco D… ma non si pronunciano nessuna parola offensiva, non per rispetto della divinita ma è uso dire cosi…) E curioso ma ci sono parole offensive con la Madonna . Veramente non mi ricordo aver sentito una forma di bestemmia dove c’e di mezzo la Signora Giuseppe .
Scusate ma mi accorgo che avevo dimenticato la parola no
Si deve leggere cosi
E curioso ma non ci sono parole offensive…..
@Gerard Forse perché i francesi si rendono conto meglio dell’assurdità al quadrato rappresentata dal culto mariano?
“I francesi usano parole come ” O putain !! ! ” Merde ” “Bon Dieu !! ” ( che sarebbe nello spirito simile a porco D… ma non si pronunciano nessuna parola offensiva, ”
————————-
A proposito del “Bon Dieu!” che equivarrebbe a una bestemmia:
in Toscana esistono amenità come “Dio Bono!” che è un ingentilimento di “Dio Boia”, o come “Porco ‘ddinci” che è un ingentilimento di quello che ben si può immaginare…
Molti anni fa esisteva anche la fenomenale imprecazione “Dio Silla!”, che derivava dal canto liturgico “Dies irae, dies illa”, ma credo che sia quasi scomparsa, se la ricordano solo gli anziani ma non la usano più!
La corte europea ha raccomandato di abolire la persecuzione della blasfemia, curioso come una cosa veramente chiesta dall’Europa non venga applicata.
Assurdo che questo reato immaginario venga perseguito d’ufficio, come minimo pretenderei che si dimostri l’esistenza del soggetto. Sotto questo aspetto, i tifosi del calcio avrebbero più ragione di dolersi degli insulti rivolti alla propria squadra, in quanto esistente e fonte di un reale culto morboso (ma che, proprio perché morboso, non andrebbe tutelato 😛 .
Emperor senza scordare il rituale dei segni della croce prima delle partite…
Ma è stato inventato prima dio o la bestemmia?
Tanto tempo fa:
Uomo: Ma porco di…..
Altro uomo: Orco di, di….
Uomo: A volte mi viene voglia, quando sono nervoso, di associare la parole maiale ad un altra ma non so quale.
Altro uomo: A me la parola cane.
Uomo: Prima o poi dovremo inventarci qualcosa.
Altro uomo: Hai ragione.
La cosa più divertente è leggere lo sdegno dei giornali per l’inserimento dell’Italia in questo elenco di Paesi retrogradi. Gli stessi giornali che riportano quotidianamente gesta e parole di papi, vescovi e cardinali.
Ciao mafalda! E mai che provino, i suddetti giornali(sti) a farsi una domanda… nel senso imparziale, ovviamente…
Riusciremo mai a risalire la china in cui è precipitato il nostro giornalismo?
A tutte le persone contrarie alle bestemmie, di ‘sti tempi, preferireste avere vicino una persona che bestemmia o una che urla allahu akbar?
Ottimo articolo, un po meno il titolo che non fa chiarezza.
Titoli e scelta delle foto sono basilari per ottenere una proficua condivisione.
Ho sentito diverse volte mio padre bestemmiare dicendo « dio porco, o dio cane »…..e trovato strano che un porco cosi come un cane fosse paragonato a dio (non importa il quale) per il semplice fatto che i cani e porci mi erano piuttosto simpatici, di certo ne traumatizzanti ne sadici. Inoltre i porci erano, e sono ben utili per la produzione di ottimi prosciutti e salami…
.Avrei comunque preferito che bestemmiasse, ad esempio, « porche zanzare », « porci batteri, o virus », creature divine per eccellenza…E se avesse vissuto all’epoca berlusconiana «porco berlusconi » , ma non solamente…..
PS Se non bestemmio non è di certo per paura di una qualsiasi punizione, ma semplicemente per il fatto che considero dio –per ovvi motivi- neanche un’ipotesi. E, se avessi solamente dei dubbi sulla una sua probabile esistenza lo bestemmierei puntualmente da quando mi sveglio a quando mi riaddormento…e, probabilmente, anche quando mi troverei in uno stato di sonno paradossale…..
Punire la blasfemìa per tutelare la sensibilità dei credenti mi rammenta quella storiella dove i sani dovevano fingersi pazzi per far sembrare normali i pazzi veri.
Qui ti quoto al mille per cento, Emperor. Oltretutto, non si capisce perché offendendo una divinità si debba offendere chi ci crede: da una parte sembra tanto un eccesso di presunzione (sentirsi offesi al posto di qualcosa che dovrebbe essere più grande o più importante di sé stessi); dall’altra, mai che si chiedano come mai, a queste “offese”, se di offese poi veramente si tratta, per i motivi che sappiamo, non ne risponda direttamente l’entità interpellata, riparando tempestivamente il torto subìto. Poi c’è il discorso volgarità, che viene tirato fuori come ultima “spiaggia” quando le altre storielle cadono, e sulla quale ho una mia teoria che però non esporrò qui.
Ricordiamoci che la religione dei greci cominciò a decadere quando filosofi, letterati e commediografi presero a metterla in ridicolo; sarebbe stato il momento giusto per spazzare via le superstizioni, purtroppo ciò coincise con la venuta in occidente del ‘cancro giudaico’ inteso come cristianesimo.
Memori di ciò si guardano bene dal permettere che la si derida. Una buona metafora è nel personaggio de ‘Il nome della rosa’ che voleva impedire che si ridesse. Mi pare che si chiamasse Jorge…
È l’ora in cui il Mostro Spaghettoso mi invoca a gran voce dal fondo delle cucine… addio! 😛
“come sanno bene i ragazzi inseguiti per uno sfogo”
Ciccio primero: Bastava un poco de sapone de casa…
Segretario: Certo, certo…
Tempo fa, dopo la vicenda del giudice Tosti del crocefisso nel aula, quando l’UAAR chiese con forza la liberazione dei spazzi pubblici da simboli religiosi, ho discusso tanto con degli amici, cattolici, cattolici ma non troppo, e vagamente cattolici, io sostenevo che solo un spazio pubblico veramente laico potrebbe essere difeso efficacemente dalle pretese di vari religioni, invece il loro pensiero andava da il crocefisso non si tocca a non serve togliere i simboli cristiani ma basta aggiungere i simboli di tutti (pure di quelli che simboli non hanno, Sic). Ora in tutto il mondo occidentale, i cristiani cominciano a levare i loro simboli, rinunciare alle loro tradizioni perché sarebbero offensive verso i fedeli musulmani, e io mi sento doppiamente frustrato prima dal ottusità di questi religiosi e secondo quando vedo che sono disposti a lasciare spazio ad una altra religione ma mai a cedere ai “laicisti”, voi vedere che la storia delle leggi anti blasfemia in italia e ovunque si ritorcerà contro a tutti noi cattolici compreso, perche prima o poi, come gia successo in canada, con l’aiuto dei soliti idioti utili invece de levare questa legge assurda aggiungeranno alla lista anche la critica al islam, nascondendo sotto la famosa “islamofobia”! I religiosi piu tosto cedono ad un’altra religione che alla logica e alla laicità!