La forza di un Ave Maria in aula

È accaduto tutto lo scorso venerdì 13 ottobre. Nell’arco di 20 secondi, dicono. Una professoressa raccoglie l’invito di un gruppo mariano e interrompe la lezione che sta tenendo di fronte a circa un centinaio di studenti dell’Università di Macerata, per recitare una preghiera. Tutti in piedi per un pomeridiano “Ave Maria” all’insegna della la pace nel mondo. In piedi anche chi professa religioni diverse e perfino chi non crede. Per rispetto dovuto a chi crede, sia chiaro. Dopotutto il rispetto per gli studenti laici e per un luogo pubblico come è un’aula universitaria di uno Stato laico, difficilmente si potrebbe accogliere con l’invito a recitare un vespro collettivo.

A denunciare pubblicamente l’accaduto attraverso il tam-tam sui social, l’Officina universitaria. Un’associazione studentesca dell’università maceratese che si dice basita non solo per la violazione del principio di laicità in quello che è uno spazio istituzionale nel quale gli studenti sono vincolati a trattenersi per l’esercizio del loro diritto all’istruzione, ma anche per le motivazioni con cui la profes­so­ressa sembrerebbe aver esortato tutti alla preghiera. Verosimilmente “contro la scristianizzazione e l’islamizzazione dell’Italia e dell’Europa”. Alla faccia dei tanti conflitti globali tra diverse confessioni religiose, che fin troppo spesso quando non sono la causa primaria della negata pace del mondo, sicuramente forniscono un motivo in più per alimentare guerre e divisioni, insomma.

macerata-avemaria

Immediato quindi il messaggio di scuse da parte del rettore Francesco Adornato che parla di “episodio improprio e censurabile”. Stando alla sua nota l’università è un luogo dove imposizioni di preghiere e gesti divisivi non possono che essere considerati inopportuni. Un posto inclusivo, plurale e rispettoso di ogni fede o cultura. Un luogo che — col suo permesso — con un’altra parola avremmo semplicemente definito laico. All’incirca dello stesso tenore le considerazioni dell’on. Giovanni Paglia (SI) che ha depositato un’interrogazione al MIUR per chiedere un richiamo formale della docente per “una lesione del principio di laicità dello Stato in un’univesità pubblica”.

Non poteva ovviamente mancare, per chiudere la vicenda tra il vittimismo e il seccato, la nota sarcastica del vescovo di Macerata. Mons. Marconi infatti, incurante anche della più sommaria nozione di laicità delle istituzioni, o del fatto che esistono già luoghi destinati alla recita di preghiere e allo svolgimento di culti vari, chiede scusa a sua volta per aver turbato la serenità dell’università e ringrazia — nientemeno — quegli atei e anticlericali per aver ricordato ai credenti la forza delle preghiera.

Di tutta questa storia vale la pena registrare, con una certa vena di soddisfazione e orgoglio, come le difese alle invadenze clericali per la salvaguardia della laicità ci siano eccome e basta farle funzionare. Sia a livello sociale, che a livello istituzionale. Un elogio alle parole espresse dal rettore in questa circostanza, per chi come noi difende quotidianamente la laicità, viene istintivo e naturale. A parte verrebbe invece da chiedere al vescovo o alla docente, come mai in considerazione di tanta decantata potenza divina nelle preghiere recitate nel corso dei millenni da fedeli come loro, la pace nel mondo sia ancora — e purtroppo — un traguardo molto distante da essere ottenuto. Se non una risposta quantomeno ragionevole a questo quesito, auspichiamo intanto che riservino maggior rispetto, quello vero, a tanti studenti e cittadini laici nel nostro paese. Sarebbe già un risultato apprezzabile.

Paul Manoni

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35 commenti

Frank

Dialogo della foto.

Professoressa amareggiata: Che poi cosa ho fatto di male? Volevo che si recitasse in aula una preghiera e anche chi non fosse d’accordo si alzasse in piedi così… per rispetto, come quella volta che ho scavalcato una fila e avrei voluto che non mi rimproverassero, come quella che ho rubato in un negozio e non volevo che mi denunciassero o come quella volta che ho investito un pedone e non volevo dargli il numero della mia assicurazione…
Signore dietro: Hai capito l’antifona? Rispetto un paio de… (fruscio microfono).

bruno gualerzi

A parte (si fa per dire) la pace nel mondo, auspicata dal mondo intero, perchè la preghiera, cioè il rivolgersi a quel dio che ama tanto gli uomini, lui così misericordioso, non è servita per esempio a scongiurare… siamo a Macerata… il devastante terremoto che recentemente ha colpito quei luoghi? Colpa degli uomini, naturalmente… i quali una colpa magari la avevano (non mettere in sicurezza gli edifici), ma non certo quella di avere provocato il terremoto.
Considerazione facile, lo so, ma quando il tanto osannato Francesco elenca tutti i mali del mondo proponendo, alla fine, di risolverli con la preghiera (lui come tutti i suoi funzionari), viene da chiedersi da dove deriva tutto questo entusiasmo per il papa, praticamente da parte di tutti… solo perchè si limita a condannare a parole i mali del mondo?
Sia ben chiaro, il papa fa il papa, questo come tutti i suoi predecessori, e adotta il linguaggio necessario per attirare consenso in questo frangente storico… ma perchè tenti laici, non seguono l’esempio del rettore di Macerata?
PS. Chiedo scusa per questa scontata critica nei confronti del papa che gira il mondo per denunciare ciò che nessuno… spesso solo a parole, come lui… non si sogna di non denunciare , ma ho fatto in tempo a seguire uno stralcio dell’intervista di Auguias a Odifeddi, assistendo a questo siparietto. Augias, era inevitabile, ad un c erto punto ha tirato in ballo Francesco ed una delle sue esternazioni scontate – e che oltre tutto non avevano alcuna attinenza con l’argomento in discussione – chiedendo a Odifreddi cosa ne pensasse: di fronte alla risposta di Odifreddi (il papa fa il papa e, appunto, cosa mai dovrebbe dire di diverso?), il nostro laico non credente Augias ha glissato, piuttosto infastidito, passando ad altro.

dissection

@ Bruno Gualerzi: e che dire del pezzo di colonna che si è staccato a S.Croce, uccidendo un turista ALL’INTERNO della chiesa stessa?

Diocleziano

Scommettiamo che toccherà allo stato pagare i restauri e spero che siano assicurati, altrimenti ci sarà anche il risarcimento. Col braccino corto che hanno son capaci di pagare in santini di pio-pio… 😈

Gérard

Dissection

Non è la prima volta che una cosa del genere accade . Se parliamo di Lourdes, ci sono 70 casi di guarigione miracolosa riconosciuti dalla Chiesa ma all’ incontrario, ci sono stati 4 272 morti di pellegrini sulla strada, andandoci o tornandoci .

mafalda

È tutta colpa dello stato che non finanzia i restauri delle chiese!

dissection

@ mafalda: lol!
@ Gerard: grazie dell’informazione, non lo sapevo e sicuramente la userò sfacciatamente, inesorabilmente & ogniqualvoltamente me ne si presenterà l’occasione!

Tosti Luigi

Che dire? Semplice: uno dei tanti miracoli che dimostrano l’esistenza del dio uno-trino.

Frank

Dissection, lo ha preso in pieno e non è un miracolo? Ti pare facile.

Diocleziano

“…Chi dice almeno 50 Avemarie al giorno, cioè un rosario, tanti, molto più di quelli che vanno a Messa la domenica, non capisce tutta questa agitazione…”

In effetti è comprensibile perché dopo 50 a.m. un credente non capisca molto…

“…Grazie perciò di cuore a chi ha protestato, a chi ci ha ricordato che la preghiera è una forza, una potenza che può mettere paura a qualcuno…”

Caro pifferaio magico, lei confonde la forza con la protervia, la potenza con il sopruso e la paura con il fastidio.

“Grazie a chi crede più di noi credenti che quelle poche parole smuovano i monti e i cuori tanto da sconvolgere la loro vita. Grazie a chi ci ricorda che dire Ave Maria è salutare una donna morta 2000 anni fa credendo che è viva…”

Qui ritorna ”l’uomo che non capiva molto”: infastidire chi sta studiando non sconvolge la vita di nessuno, è solo maleducazione; credere poi che una morta sia viva non vi fa onore.

“…Grazie fratelli non credenti e anticlericali perché ci avete ricordato quali tesori possediamo senza apprezzarne adeguatamente il valore e l’importanza…”

Non c’è bisogno di ricordarvi quali tesori possedete, il problema è che non vi bastano mai. In quanto a non apprezzarne adeguatamente il valore e l’importanza è credibile: il denaro guadagnato senza impegno non è tenuto in conto.

Diocleziano

Parrebbe che la signora della foto sia stata presa di mira da uno stormo di piccioni laici… 😈

dissection

Lol. Dimmi un po’, Emperor: trovi anche tu che il punto focale, il nocciolo della questione sia il concetto enfatizzato nell’articolo, e cioè il “rispetto per chi crede” così, solo perché credente e in quanto tale? Finché i credenti saranno culturalmente più uguali degli altri, e non si faranno sforzi per contrastare questa presunzione infondata, episodi del genere continueranno ad accadere e ci si meraviglierà delle proteste, invece che dell’episodio in sé…

Diocleziano

Magister! ma che domande mi fai? Dei credenti, in quanto tali, ne ho tanta considerazione quanta ne potrei avere per il signor Gollum! 😛

dissection

Non avevo il minimo dubbio, ma forse sono stato un po’ impreciso; intendevo sapere se concordavi con quanto da me scritto ma a un livello più generale e non personale. Fermo restando il rispetto per le persone in quanto tali, io nel mio piccolo dell’ambiente in cui mi muovo cerco, quasi mai riuscendoci, di portare il concetto per cui una persona non merita più rispetto di un’altra in quanto più credente (certa gente che conosco la quale afferma, ad esempio, che i musulmani meritano più rispetto in quanto più convinti & più credenti, cercando così di far passare che il fondamentalista abbia ragione a dire quel che dice e fare quel che fa proprio con la scusa di una “maggiore religiosità”, qualsiasi cosa significhi) o semplicemente credente, e di sfatare il mito della maggiore moralità delle persone religiose, in quanto trattasi invece di maggior moralismo, con tutte le disquisizioni che ne conseguono su relatività della “morale” (di nuovo, un termine ormai svuotato di ogni significato & anche coerenza, imo), ipocrisie, paturnie varie eccetera. Sì, lo so, ho fatto un po’ tutto da solo, ma vabbeh… 🙂

Diocleziano

Proprio oggi (sabato) vedendo un servizio nel tg-dio-due-rai dove il Banale stava tenendo uno dei suoi soliti pistolotti moraleggianti, non ho potuto fare a meno di pensare che i presenti, autorità varie dello zoo nazionale, se non fosse stato per l’effetto ‘rispetto-a-prescindere’ invece di assentire avrebbero dovuto far rimbombare la sala di sonori buuuu… buuuu… invece si udiva solo un sommesso bee-e… bee-e… 😛

Spostando il discorso del massimo rispetto per i fondamentalisti islamici ai tifosi di calcio si capirebbe immediatamente che è un ca**a†a enorme, perché gli ultrà sarebbero da considerare i più rispettabili.

Maurizio

Mi domando come mai l’intrusione della religione in ambiente universitario sia stigmatizzata così largamente, mentre nelle aule dalle materne ai superiori si faccia difficoltà ad accettare il medesimo principio di laicità.
Forse perché nelle scuole la presenza della generazione parentale è ancora forte e pervasiva, mentre nelle Università i giovani sono senz’altro dotati di maggiore autonomia nell’esprimere la loro insofferenza verso queste prevaricazioni.

mafalda

Infatti, Maurizio, la speranza è che questi giovani che hanno protestato contro l’attacco alla laicità, una volta messi al mondo dei pargoli continuino coerentemente e onestamente a ribellarsi anche per i loro figli. Ma sai, persino parecchi atei si sconvolgono davanti alle lacrimuccia dei nonni che temono l’inferno per il nipotino non battezzato o l’esclusione dal gruppo dei pari se il piccolo non si presenta a 9 anni in chiesa, vestito da deficiente, a mangiare del pane sacro.

daniefranc

Lo scarsissimo senso della laicitá anche a livello universitario! che tristezza!

Gérard

Non tanto da parte degli studenti ma sopratutto degli insegnanti . Alcuni credenti credono che come tali possono permettersi tutto .

pendesini alessandro

Mille scuse per l’off topic
….. ci sono stati 4 272 morti di pellegrini sulla strada, andandoci o tornandoci ……
Gérard :
Non ho nessuna ragione di dubitare della tua onestà e integrità, ma l’informazione che hai descritto non l’ho mai letta in serie riviste o libri, o sentita in diverse conferenze universitarie alle quali ho assistito….. Potresti trasmettermi le fonti ufficiali accertate, premesso non trattasi di una bufala? Grazie

Gérard

Alessandro Pendesini…
Questa ciffra, l’ avevo notata diversi anni fa su un giornale francese e non sono piu in grado di dirti su quale l’ avevo letto ( soltanto che la ciffra – assai precisa- me l’ avevo notato e usata in diversi scambi di corrispondenza ) . Non c’ è da stupirsi : si va a Lourdes già dagli anni dove in Francia c’ era Napoleone III ! Poi non c’e mica da meravigliarsi, anzi mi sembra molto logica : millioni e millioni di persone ci sono andati . Ogni anno si segnala incidenti gravi di macchine o autobus di pellegrini ( alcune strade per raggiungerli sono spesso pericolosissime come per esempio per raggiungere La Salette negli Alpi ) . A Mecca, ci sono ogni anno tanti morti fra i pellegrini ( Pero a Mecca non si va per essere guarito e morirci viene considerato una grazia di Allah ! ) . Chi sa quante persone saranno anche morte andando semplicemente a Banneux o Beauraing …

Diocleziano

Quella cifra non mi aveva stupito perché (anche non avendo tenuto ovviamente un simile conteggio) a memoria sono numerosissime le notizie che nell’arco degli anni ho sentito di pullman di pellegrini finiti nei burroni o schiantati contro qualcosa, con decine di vittime. Quelli che io chiamo ‘morti per miracolo’.

Francesco S.

Non mi pare, in questo caso gli studenti hanno protestato e il rettore ha formalmente rimproverato la docente.

Diocleziano

Probabilmente Daniefranc si riferiva alla docente, e in generale quante volte nelle ‘clericalate’ si segnalano episodi simili, inviti a preti per preghiere o incontri che nulla hanno a che fare con la funzione degli atenei?

Francesco S.

Nelle università sono eventi abbastanza rari, ricordo anche che fu vietato il comizio del papa all’università di Roma. Le università sono più laiche dei gradi inferiori, proprio perché vien meno il controllo genitoriale e le nuove generazioni sono più secolarizzate.

Frank

Comunque sono convinto che l’onorevole Paglia abbia reagito così perché la preghiera era dichiaratamente antislamica, se fosse stata un bella preghiera multireligiosa, perché tanto dio è uno solo e comunque chi crede veramente in lui non fa la guerra, solo i cattivoni dei senza dio la fanno, non avrebbe avuto nulla da obiettare in perfetto stile dell’attuale sinistra italiana.

Francesco S.

Questa è una tua idea non supportata da fatti, e come tale va trattata.

Francesco S.

Mi pare uno dei pochi politici che si richiama esplicitamente ad un concetto di laicità alla francese. Magari ce ne fossero altri così anche a destra e centro.

Frank

A parte il fatto che quando una persona inizia un commento con “sono convinto” mi sembra ovvio che si tratti di una sua opinione, nel link dell’articolo c’è tra le sue considerazioni questa frase: “A quanto sembra, la preghiera sarebbe stata recitata contro la de-cristianizzazione e l’islamizzazione dell’Italia e dell’Europa, lasciando intendere anche una sorta di disprezzo verso le altre religioni” per non parlare di questa considerazione “Non avremmo creduto possibile che in un’istituzione pubblica, – afferma Paglia – quale un’aula universitaria, si fosse costretti a recitare una preghiera su imposizione di una docente, pagata dallo Stato. E invece è accaduto a Macerata, negli scorsi giorni, presso il Dipartimento di Studi Umanistici. Il principio di laicità è sempre più calpestato – conclude Paglia – e non crediamo sia ammissibile lasciar correre episodi del genere come niente fosse.” E’ caduto dal pero l’onorevole? In Italia ne accadono tutti giorni di fatti simili.
Poi, essendomi informato anche per i fatti miei, ecco un magnifico articolo dove l’onorevole non fa altro che ripetere i soliti luoghi comuni della sinistra italiana sull’islam e l’occidente, come ti ho dimostrato in passato io mi informo prima di parlare, penso che sarebbe opportuno che iniziassi a farlo tu.

http://www.ravennanotizie.it/articoli/2014/08/27/paglia-sel-a-pini-ln-ravenna-la-moschea-non-centra-nulla-le-responsabilit-sono-altre.html

Francesco S.

Ovviamente sei libero di pensarla come vuoi, ma non si costruisce nulla criticando quelle poche persone che tentano di difendere la laicità in parlamento, mi pare un atteggiamento pretestuoso, non mi pare che dagli scranni opposti si impegnino molto a difendere la laicità di scuole e università. E l’articolo che hai citato è una risposta al solito leghista che vuol far chiudere le moschee (regolari), quando la libertà di culto è garantita dalla costituzione, non mi pare nessun luogo comune della sinistra italiana. Quello che è comune è la xenofobia leghista e il suo identitarismo, diventeranno credibili quando chiederanno di chiudere le parrocchie od oratori dove ci sono stati episodi di pedofilia, solo allora si potranno prendere sul serio le loro proposte di chiudere i luoghi di culto degli altri. La risposta data dall’onorevole mi pare ineccepibile.

Gérard

Francesco S.

La tua risposta e sensata e a posto tuo avrei scritto la stessa cosa . Comunque, quando la presenza di religioni diverse di quella cattolica ( e questo è un fatto irreversibile con la mondializazzione ) sarà molto importante, questo paese dovrà scegliere o la laicita o i scontri con communita diverse di quella cattolica .

mafalda

Gerard
Se leggi con attenzione le dichiarazioni degli studenti e quelle di Paglia c’è una sottile differenza: i ragazzi puntano sul fatto che la preghiera è un fatto intimo (in poche parole: ognuno è libero di gestire la propria religione in privato); l’onorevole, pur lodevole nella sua denuncia, cita soprattutto il fatto che la preghiera era contro l’islam, cavalcando ancora una volta la paranoia sinistroide dei cattivi intolleranti timorosi dell’islam. Ti assicuro che sono sempre stata di sinistra e queste timide denunce contro il potere religioso sono insufficienti, a mio parere. Quando sentiremo un onorevole dire: è ora che tutte le religioni non interferiscano nella vita pubblica? L’unico che ho sentito dire in parlamento che i vescovi dovevano farsi gli affari loro è stato Diliberto, pensa te.

Frank

Francesco S., non capisco perché non possa criticare qualcuno che per il sottoscritto finge di combattere la laicità ma sta solo difendendo una sua ideologia che di laico ha ben poco, visto che ho specificato nel mio primo commento che credo che se fosse stata una preghiera multireligiosa non avrebbe avuto niente d’obiettare e ho tratto questa conclusione dalle sue stesse parole, tu non credi che le cose non stiano così? Io leggendo quello che ha scritto penso di si, tu invece non porti nulla come prova della tua opinione.
L’articolo che ti ho postato serviva a farti capire il suo pensiero, il luogo comune non è la sua presa di posizione sulla moschea ma sono le sue sue opinioni sulle responsabilità di quello che sta accadendo in Medio Oriente, infatti l’articolo si intitola: “Ravenna, la moschea non c’entra nulla, le responsabilità sono altre”.

pendesini alessandro

Niente dimostra razionalmente l’idea comunemente ammessa che la religione –o la preghiera*- ha un effetto particolarmente benefico per l’individuo o la società nel suo complesso. Quel che è certo per contro è che ha sempre ottimamente servito la gente al potere aiutandola a mantenersi sin dai tempi più antichi fino al 2004 rielezione del presidente cristiano Bush, e Trump nel 2017, per esempio.
*L’idea che la preghiera possa avere un effetto sulla salute umana (diverso da un banale effetto placebo, come lo è, ad esempio, l’omeopatia ), dopo o in anticipo, non ha nessuna base di dati razionali ne su qualsiasi teoria fisica, biologica o neurologica….Inoltre, qualsiasi beneficio associato con la preghiera o altre pratiche religiose può essere spiegato a partire da semplici processi fisici !
La convinzione che il credente sia più felice di uno ateo o agnostico non è più pertinente del fatto che un uomo ubriaco sia più felice di un uomo sobrio.
La conoscenza scientifica, ad esempio, puo’ generare un piacere o benessere, che può seriamente competere con quello delle credenze mitiche !
L’angoscia, o paura irrazionale umana, rende qualsiasi Fede sospetta, ed è proprio su questo aspetto -puramente emozionale- che si appoggiano tutte le religioni che hanno evoluto per facilitare l’indottrinamento alla falsità
Potremmo ammettere che la religiosità potrebbe, entro certi limiti, favorire la salute e aumentare la cooperazione, ma anche, e soprattutto inibire il pensiero razionale, l’unico strumento che abbiamo a disposizione per smascherare l’autoinganno…..
Quello che sta succedendo questi ultimi anni è la prova lampante che la religione, anziché ravvicinare la gente, odiatamente la divide !

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