Proposte di lettura

Segnaliamo alcuni libri usciti recentemente in cui si approfondiscono i temi di cui si interessa l’Uaar. Se pensate di acquistarli potete farlo utilizzando i link a IBS qui sotto: in tal modo contribuirete a sostenere l’associazione. Grazie!

libri

Grayling A. C., Ragionando su Dio. Argomenti contro la religione e a favore dell’umanismo (Nessun Dogma)
Il filosofo inglese passa in rassegna gli argomenti a favore dell’esistenza di Dio, e li confuta. Passa poi a proporre un’alternativa laico-umanista. Il libro ideale per tutti i non credenti interessati al tema.

Francesca Borri, Ma quale paradiso? Tra i jihadisti delle Maldive (Einaudi)
Un’autocrazia islamista che genera disperati che si trasformano in terroristi islamici. Finalmente un libro che racconta cosa succede in una meta turistica da evitare.

Jeff T. Haley, Dale Mcgowan, Sharing Reality: How to Bring Secularism and Science to an Evolving Religious World (Pitchstone)
Che il mondo religioso sia pronto ad accettare scienza e laicità è probabilmente molto velleitario, ma il testo è una bella proposta tesa a realizzare un futuro migliore.

Mohamed Sifaoui, Une seule voie: l’insoumission (Plon)
Non è facile rivendicare la “non sottomissione” quando ti chiami Maometto. Sifaoui lo fa, e lo fa molto bene. In nome della libertà, della democrazia e della laicità. Non senza rischi.

Steven e Ben Nadler, Heretics! The Wondrous (and Dangerous) Beginnings of Modern Philosophy (Princeton University Press)
È raro che l’editoria universitaria pubblichi libri disegnati. Ancora più raro che siano libri dedicati alla filosofia del ‘600: quando i filosofi piacevano molto poco ai vertici religiosi.

Emanuele Giordana (ed), A oriente del califfo. A est di Raqqa: il progetto dello Stato Islamico per la conquista dei musulmani non arabi (Rosenberg & Sellier)
Come l’Arabia Saudita, l’Isis vuole esportare il proprio modello di islam. Anche perché, nel mondo, la stragrande maggioranza dei musulmani non è araba.

David G. Mcafee, No Sacred Cows: Investigating Myths, Cults, and the Supernatural (Pitchstone)
Quando non si hanno più credenze religiose se ne possono avere altre che non lo sono. Persino dogmi. Solo imparando a esaminare onestamente ogni convinzione si potranno riconoscere i fatti per quello che sono.

Xavier Crettiez, Bilel Ainine, “Soldats de Dieu”: Paroles de djihadistes incarcérés (Editions de l’Aube)
I jihadisti intervistati sono molto diversi tra loro. Ma sono tutti estremamente attaccati alla loro religione e al Corano. Con buona pace di chi pensa che non c’entrino nulla col terrorismo.

Inna Shevchenko, Pauline Hillier, Anatomie de l’oppression (Éditions du Seuil)
È un fatto risaputo che le religioni, più o meno tutte, abbiano enormi responsabilità per lo stato di subordinazione delle donne. Il libro è la testimonianza di chi ha scelto un modo originale per combatterlo.

Leila Slimani, Sexe et mensonges. La vie sexuelle au Maroc (Les Arènes)
Un paese dalla mentalità pesantemente arretrata. Ma anche un paese dove tante donne e tanti uomini vogliono vivere liberamente la propria sessualità. La vincitrice del Premio Goncourt 2016 descrive da par suo questo forte contrasto.

Tignous, Ni dieu, ni eux (Editions Du Chêne)
Il volume contiene le più irriverenti vignette sulla religione di uno dei disegnatori del Charlie Hebdo trucidati il 7 gennaio 2015. Traspare una gioia di vivere senza freni inibitori, ma ben conscia della violenza di cui può essere portatore chi fa ciecamente propria una fede.

Paul Bramadat, Marise Guay, Julie A. Bettinger, Real Roy (edd), Public Health in the Age of Anxiety: Religious and Cultural Roots of Vaccine Hesitancy in Canada (University of Toronto Press)
Uno sforzo interdisciplinare per capire le motivazioni di chi ha riserve sui vaccini, e per costruire un ponte verso di essi.

Olivier Roy, Generazione ISIS. Chi sono i giovani che scelgono il Califfato e perché combattono l’Occidente (Feltrinelli)
Un sociologo molto influente traccia un’ardita connessione tra le pulsioni giovanili di morte e l’ansia di immolarsi per lo Stato Islamico. Un po’ troppo ardita, a ben vedere.

Lo staff della Biblioteca Uaar

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