La clericalata della settimana, 46: Valeria Fedeli contro la laicità della scuola

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che

ha criticato il preside della scuola “Ragusa Moleti” di Palermo, Niccolò La Rocca, colpevole di aver emanato una circolare per rimuovere le statue religiose dai corridoi e per interrompere gli atti di culto in orario scolastico

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L’uscita clericale della ministra è avvenuta durante il suo intervento al settimo Festival della Dottrina sociale della Chiesa, organizzato dalla conferenza episcopale. Oltre alle proteste dei genitori integralisti, che hanno fatto indossare ai bambini un rosario, diversi esponenti politici hanno partecipato agli attacchi contro il dirigente scolastico. Da segnalare l’intervento del partito di estrema destra Forza Nuova, che ha appeso uno striscione davanti alla scuola con la scritta “Rivogliamo la Madonna” (sic!). Il deputato Edoardo Patriarca (Pd) ha parlato di “afflato di laicismo e autoritarismo che nei fatti nega le nostre radici”. Mentre Alessandro Pagano, onorevole leghista, ha lanciato una manifestazione davanti alla scuola contro la decisione di rimuovere i simboli cristiani: “Siamo e saremo al fianco dei genitori: giù le mani dalle statue e dai simboli cristiani, sì alle preghiere dei bimbi”. L’assessore alle Politiche giovanili e alla Scuola del Comune di Palermo, Giovanna Marano, ha imputato al preside un “preoccupante deficit di dialogo”: egli si sarebbe dovuto attivare per trovare “soluzioni condivise”.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il Comune di Ragusa ha stanziato nei giorni scorsi ben 80 mila euro per lavori nella chiesa di San Bartolomeo, altri 80 mila per quella della Santissima Trinità, di proprietà privata, e ulteriori 60 mila per la cancellata della chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.

L’amministrazione di Carrara ha chiuso la scuola materna nella frazione di Bergiola per tagliare le spese ma poi ne ha finanziata una privata gestita nella zona dalle suore, con circa 40 mila euro per 7 mesi.

Nel Comune di San Giorgio di Piano (BO) i consiglieri Marco Bonora e Roberto Mugavero della lista “Insieme per San Giorgio” e Guido Battilega e Daniele Bernardis del Movimento 5 Stelle hanno presentato un esposto al prefetto contro l’assessore Mattia Zucchini, “colpevole” di aver scritto un post sarcastico su Facebook in occasione della morte del cardinale Carlo Caffarra, già arcivescovo di Bologna noto per posizioni integraliste. Gli stessi consiglieri, per far pressione sull’amministrazione e spingerla a ritirare le deleghe a Zucchini, hanno disertato per protesta le attività del consiglio. Il prefetto Matteo Piantedosi ha pensato bene di scrivere al sindaco Paolo Crescimbeni chiedendogli “quali iniziative intenda adottare al fine di favorire una positiva soluzione della vicenda”, stigmatizzando i presunti comportamenti di Zucchini che, “pur non costituendo specifiche violazioni di legge, non paiono consoni” al suo ufficio.
Zucchini era stato attaccato dai colleghi clericali per un post su Facebook dell’anno scorso ritenuto offensivo verso la religione cattolica e per avere, nel 2015, dichiarato pubblicamente il proprio sbattezzo.

L’onorevole Giuseppe Fioroni (Pd) ha polemizzato con il vescovo di Viterbo perché questi non ha autorizzato la benedizione da parte di sacerdoti in occasione dell’apertura di una sede del partito nella zona. Fioroni, indispettito, ha provveduto egli stesso a benedire i locali.

L’assessore alle Culture e alle Identità della Regione Lombardia, Cristina Cappellini, ha sostenuto lo “Sportello Famiglia”, oggetto di polemica per un presunto taglio ai fondi dedicati. Lo scorso anno l’assessore aveva caldeggiato la creazione di quello che è stato ribattezzato “sportello antigender”, dotandolo di un lauto finanziamento e affidandolo ad un’associazione di genitori cattolici nota per posizioni integraliste e contrarie alle istanze lgbt.

La redazione

14 commenti

Frank

Dialogo della foto.

Fedeli: … e così ho rimproverato il preside per aver tolto le statue e impedito agli alunni di pregare.
Bassetti: Ammazza aho … questa è più rompico(fruscio microfono) di noi.

bruno gualerzi

Va bene che la ministra Fedeli ha i cappelli rossi… ma identificarla col diavolo non mi sembra da UAAR.

Diocleziano

Sì, infatti… poi questa si monta la testa e chissà dove va a parare. 😈

dissection

Il diavolo non si merita di essere paragonato a “quela”…
🙂

Franco Ajmar

Per bilanciare gli interventi della Fedeli credo sia utile presentare esempi concreti di alternative fede/ ragione. Su Science, vol.358, pag.582, del 3/11/2017, è riportato il caso di Evelyn, una bambina di quasi 3 anni, curata con terapia genica per una malattia ereditaria , l’atrofia muscolare spinale tipo 1, che aveva già fatto morire la sorellina di 15 mesi. In questi casi l’alternativa verso una guarigione è la preghiera (fede, Lourdes etc.). La terapia genica si ottiene con un continuo progresso scientifico, che richiede scienziati formati in scuole con adeguati professori. Per la fede è richiesto invece un professore di religione, molte preghiere, rosari e statue della madonna. I risultati di questo secondo approccio, pur seguito da secoli, non sono per ora soddisfacenti. Le due alternative dovrebbero essere sempre presentate agli studenti e ai loro genitori.

Federico

Ma esiste davvero un atto del Ministro dove si dice a un preside di consentire atti di culto in orario scolastico? Qualcuno l’ha visto? Sarebbe un’incitazione a delinquere.

RobertoV

Non c’è bisogno di mettere nero su bianco cose che potrebbero essere attaccate in tribunale. Dubito anche che verranno presi provvedimenti ufficiali contro il preside, che comunque si è giocato la carriera.
Il sistema funziona anche sull’intimidazione. Adesso quali presidi, quali genitori oseranno contestare certi soprusi dei fanatici religiosi e dei clericali? Sono stati avvertiti.

Mauritius

Dei presidi mi pare però che ci sia un comunicato di solidarietà verso il collega, non ricordo dove l’ho letto ma non dovrebbe essere complicato trovarlo.

Frank

Segretario: Per la cancellata della chiesa delle Anime Sante del Purgatorio? Anime Sante del purgatorio? Ma se sono nel “purgatorio” come possono essere sante?
Ciccio primero: Perché, un santo può soffrir de stitichezza?
Segretario: Sarei curioso di sapere dove ha studiato teologia.

Diocleziano

”… Fioroni, indispettito, ha provveduto egli stesso a benedire i locali… ”
Orpo! C’ha i superpoteri! Chissà che differenza tra ‘prima’ e ‘dopo’.

MicheleDL

Info a tutti: i giovani sono sicuramente più avanti di certi personaggi politici, come la ministra Fedeli. Nella classe di mio figlio, (I° anno di Liceo Scientifico a Busto Arsizio) attualmente sono 8 su 30 a non seguire l’ora di religione. Molti pensano effetto immigrati. E invece, tranne uno, sono tutti italiani. E a gennaio alti 6 lasceranno l’ora di religione. E non tutti sono non credenti o appartenenti ad altre fedi. Almeno quattro sono cattolici. Totale 14 su 30. Se poi pensiamo al fatto che, nonostante la richiesta dei genitori (almeno la mia) la scuola non abbia ancora avviato l’ora alternativa, allora il fenomeno è ancora più forte di quanto non si creda. Lo sanno tutti, tranne i nostri politici.
Di fatto, i ragazzi si ritrovano in un’altra aula a studiare o ripassare collettivamente o singolarmente.

paniscus

Nella scuola dove lavoro io c’è una media di quattro o cinque iscritti a religione per classe, in qualche caso vengono accorpati a gruppi di due o tre classi diverse, perché altrimenti si annoierebbero a morte e l’anno successivo cambierebbero scelta anche loro…

E non c’entra niente né con l’essere stranieri, né con l’essere atei o agnostici.

Ho avuto anche diversi casi di alunni cattolici praticanti, che facevano anche volontariato in parrocchia, ma che non seguivano religione a scuola, per scelta consapevole.

Gérard

Questa situazione è simile in paesi dove si insegna religione a scuola come la Germania per esempio . La differenza che la defezione è piu anziana e piu ampia .
Un mio amico dall’ adolescenza e ormai in pensione fu anche insegnante di religione a scuola ( a differenza che in Germania, l’ora di religione viene impartita da un insegnante normale avendo avuto la formazione per questa materia : non esiste il professore di religione vero e proprio ) mi racontava anni fa che nella sua classe, soltanto 6 scolareschi su 30 facevano catechismo .

Francesco S.

@Gérard
Che c’entra l’ora di religione col catechismo che si fa in parrocchia?

Commenti chiusi.