Effetti di alcune letture in una mente suggestionabile

Mattia Del Zotto, il ventisettenne balzato alle cronache di questi giorni per avere ucciso tre suoi familiari avvelenandoli con solfato di tallio e averne spediti in ospedale altri cinque, aveva intrapreso negli ultimi anni un percorso religioso. Questo è un dato di fatto, anche se non è chiaro quale sia realmente la fede che avrebbe abbracciato. La madre ha spiegato ai carabinieri che il figlio non aveva mai dato dettagli in merito, ricorda solo vagamente di averlo sentito parlare di un gruppo che si chiamerebbe “Concilio Vaticano II” e di averne dedotto che si sarebbe trattato di una sorta di setta. Lui però, il reo confesso, sempre ai carabinieri ha riferito di essersi convertito all’ebraismo tre anni prima.

Altro dato di fatto: la famiglia Del Zotto era solita trascorrere le vacanze in una cascina friulana e proprio in Friuli sono stati commessi due omicidi, diciassette e diciotto anni fa, usando del tallio per avvelenare le vittime. Questo non garantisce che Mattia abbia tratto ispirazione da quell’episodio, ma non lo esclude nemmeno e certo l’avvelenamento da tallio non è tra le prime opzioni che passano per la mente di una persona determinata a uccidere. Occorre esserne venuti a conoscenza in qualche modo e quei fatti di cronaca potrebbero essere proprio la fonte ispiratrice di Mattia.

tallio

I suoi familiari, quelli superstiti naturalmente, e i conoscenti descrivono una persona molto introversa e con tratti di spiccata maniacalità. Ossessionato dai consumi di energia preferiva vivere al freddo, stava attento a staccare le prese di ogni apparecchio che non usava e nutriva avversione verso il telecomando. Non è dato sapere in che modo possa essere stato influenzato dal suo percorso mistico/religioso, ma ha dichiarato che il suo obbiettivo era quello di punire soggetti impuri e certamente l’impurità, come del resto la purezza all’opposto, sono attributi ricorrenti in più o meno tutti i culti. Ai carabinieri ha anche dichiarato di non sentire il dovere di «collaborare con questa istituzione o con altre istituzioni di questo Stato».

Partendo da queste premesse non si comprende come il carcere di Monza, nel quale Del Zotto si trova attualmente rinchiuso in regime di isolamento, abbia potuto soddisfare la sua richiesta di avere un testo religioso da leggere. Per la precisione aveva chiesto dei libri sull’ebraismo, ma in carcere non ve n’erano e così gli è stata data una Bibbia. Un libro in cui tra l’altro le punizioni anche cruente sono praticamente una norma, in particolare nel Pentateuco che corrisponde poi alla Torah ebraica. Se, come sembra, la sua psicopatia suggestionabile è almeno parzialmente influenzata dall’esasperazione mistica, intuitivamente si dovrebbe a maggior ragione tenerlo alla larga dai suoi testi di riferimento. Tanto varrebbe fargli leggere dei romanzi gialli a base di omicidi per avvelenamento. Magari Un cavallo per la strega, di Agatha Christie, dove una serie di persone vengono uccise proprio avvelenandole con solfato di tallio.

Massimo Maiurana

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39 commenti

Diocleziano

”…Ai carabinieri ha dichiarato di non sentire il dovere di «collaborare con questa istituzione o con altre istituzioni di questo Stato»…”

In questo non differisce dal comportamento della chiesa riguardo alla pedofilia in particolare, ma in generale su molti aspetti della legge: da sempre si comportano come se fossero fuori e sopra la legge. Non mi stupisce se menti deboli poi si sentano onnipotenti, anzi, più una mente è debole e più il limite dell’onnipotenza è accessibile.

dissection

A meno che, avendo cambiato versione, non cerchi di cavalcare l’onda e da psicopatico sì, ma lucido & furbo, non stia provando la strada degli sconti di pena causa “malattia mentale” et similia e quindi niente carcere duro, internamento in strutture apposite (sempre più comode della prigione) e via dicendo…

laverdure

Concordo,e andrei anche oltre:io personalmente trovo grottesca la distinzione tra “omicidi sani di mente” e “malati di mente”.
Per definizione un “pazzo” e’ chi mostra comportamenti anomali e inaccettabili, e se commettere
omicidi non e’ anomalo e inaccettabile ,cosa diavolo e’ ?
Notare l’importanza della precisazione “inaccettabile”:chi rischia la propria vita scalando l’Everest “perche’ e’ la”,scendendo negli abissi in apnea ed altri record estremi ha senza dubbio un comportamento che si discosta dalla normalita,ma dato che rischia solo la SUA pelle,
e’ accettabile.
E non confondiamo pazzo con demente:senza arrivare alla intelligenza eccezionale del dottor Hannibal Lecter si puo’ essere pazzi ed avere una perfetta conoscenza della realta.
E’ questo che rende pericolosi tanti serial killer,capaci di mimettizzare perfettamente le loro perversioni e di guagnarsi la simpatia di chi gli sta vicino,in particolare delle loro vittime.
“Non e’ cattivo,e’ malato” e’ diventata una giaculatoria,tanto questa frase viene ripetuta,senza che nessuno si fermi e rifletterci un attimo scoprendo la sua assurdita:la cosiddetta “cattiveria”
non e’ forse una “malattia mentale” ?
La psichiatria ha un termine ben preciso per classificarla: “sadismo”.
Nessuno dubiterebbe che chi si eccita infliggendo sofferenze e umiliazioni a se stesso abbia le rotelle fuori posto, e infatti tale patologia e’ classificata come “masochismo”.
Chissa perche invece infliggerle agli altri,magari senza superare il limite del punibile penalmente( e con una giustizia come la nostra tale limite e’ larghissimo)e’ considerato “sano”
in tanti casi.

gmd85

@laverdure

Il discorso è più complicato. L’omicidio è anomalo e inaccettabile in quanto tale. La follia è un concetto più complesso.
Ora, il punto fondamentale è capire se il soggetto era in grado di intendere e di volere. Vista la pianificazione, direi di si, anche con tutto il delirio che stava vivendo. Che il ragazzo abbia dei problemi è abbastanza fuor di dubbio e chi si trova in questo stato è più esposto all’influenza esterna di fenomeni come quello delle sette.
Sadismo e masochismo sono parafilie della sfera sessuale e possono avere origine nell’età dello sviluppo (che è quella in cui hanno radici molti dei problemi riscontrabili in età adulta). Non definirei come pazzo chi le pratica, a meno che esse non siano tanto pervasive della propria vita da costituire un problema per sé e per gli altri.
@dissection
Mah, non a me sembra un caso di lucida follia. Per me, il soggetto capiva benissimo cosa faceva e, pervaso dal fervore religioso com’è, dubito che voglia ricorrere al trucchetto dell’infermità mentale. Bisogna vedere che gli dicono gli avvocati, certo.

laverdure

@Gmd85
Anche il mantra giuridico “capace di intendere e volere” e’ molto discutibile.
Se un individuo e’ rimasto intossicato a sua insaputa da sostanze psicotrope (tipo lsd)
per un incidente di laboratorio,o per uno scherzo irresponsabile, e sotto la loro influenza commette gravi reati ovviamente non ne e’ responsabile,e se non ha riportato effetti permanenti non deve essere soggeto a nessun provvedimento giudiziario.
Idem per altre cause esterne che possano influenzare momentaneamente le sue facolta.
Ma se,come sembra questo caso,non risultano circostanze di questo tipo,allora l’individuo e’ intrinsecamente pericoloso per “tare di nascita”(termine grossolano ma che ,ammettiamolo,rende l’idea alla perfezione)e si rendono necessari provvedimenti restrittivi perche’ha dimostrato di costituire un pericolo per la comunita.
Stare a cavillare se “capiva o non capiva” mi sembra un discorso privo di significato come
tante dispute teologiche.
Una piccola considerazione:tanti difendono a spada tratta l’inopportunita di
azioni repressive verso i casi di mania omicida e simili,che richiedono (secondo loro)
“cure adeguate”(delle quali non sanno citarne alcuna).
Tra questi,quanti sono quelli che scatenano puntualmente la loro indignazione quando
qualcuno,timidamente,azzarda l’ipotesi che l’omosessualita ,in alcuni casi ,sia curabile ?
Tanti,direi.
Evidentemente per loro la mania omicida e’un difettino curabile,come l’influenza o il raffreddore.

dissection

Gmd dici che è più tipo da giocare la “carta del martire”, per così dire, o più sulla falsariga di Carletto Manson?

pendesini alessandro

Laverdure
Va notato che tra il 20 e il 25% della specie umana viene considerata (2014) come afflitta da disordini mentali e, negli Stati Uniti, quasi mezzo milione di specialisti qualificati sono disponibili per dispensare loro delle cure. Con il paradigma di test psicologici, siamo in grado di paragonare con una certa precisione gli individui gli uni agli altri, ma non abbiamo alcun mezzo razionale per decidere dove tracciare la frontiera della follia o disordine mentale, ne se dobbiamo includere il 2,5 o il 25% della popolazione !

laverdure

@pendesini
Una differenza fondamentale tra malattie fisiche e mentali,con buona pace del mantra
“Il malato mentale e’ un malato come gli altri”,e’ appunto che le malatte fisiche sono accertabili in due modi ben diversi :analisi cliniche e sintomi.
Per esempio molti aspiranti a carriere come piloti d’aereo o sportivi professionisti devono rinunciare perche’ le analisi obbligatorie rivelano disturbi cardiaci,magari lievi
ma inaccettabili in quel contesto.
Altri purtroppo scoprono i propri disturbi cardiaci nel modo peggiore ,rimanendo vittime di infarti,a volte mortali,magari mentre fanno sport.
Viceversa,con buona pace di Lombroso,l’unico modo di accertare disturbi mentali e’ l’esame del comportamento,non esiste,almeno per ora, esame clinico,per quanto sofisticato,capace di fornire la minima previsione di futuri comportamenti anormali prima che si verifichino.
Comunque la rigiriamo l’unico mezzo per definire un confine tra pazzia e salute mentale resta la stesso per definire quello tra legalita e illegalita:il danno o anche solo il disagio che provoca agli altri.
Chi si abbandoni continuamente a urli,discorsi sconnessi,atteggiamenti agitati e magari osceni in pubblico,anche se non e’ pericoloso come un maniaco omicida,ammettiamolo,non e’ sopportabile.

gmd85

@dissection
Secondo me è convinto. Ma è una mia personalissima opinione, senza una perizia possiamo solo supporre.
@laverdure
Mai detto che il caso in questione rientra nella incapacità di intendere e di volere. L’assassino, secondo me, sapeva perfettamente cosa faceva. Essere folli non implica non essere consapevoli delle proprie azioni e delle relative conseguenze.
I comportamenti anomali possono avere anche cause neurologiche. Alcune forme di epilessia sono correlate a certi tipi di carattere, tumori e aneurismi possono influenzare il funzionzmento del cervello. Sempre con buona pace di Lombroso, comunque.
Non concordo con il metodo di distinzione. Si può definire pazzo anche chi ti fa ridere.

Diocleziano

La maggior parte di quelli che vengono definiti ‘pazzi’ in realtà sanno bene quello che fanno, come in questo caso dove l’avvelenatore si è procurato la sostanza tossica cercando di non essere rintracciato, lasciando un nome falso, e scegliendo un veleno non comune. Poi si scoprirà che la motivazione è la più banale: l’eredità; se non ricordo male è un disoccupato e sarebbe quindi strano che ammazzi tutta la famiglia – che lo mantiene – se non per mettere le mani su tutto quanto. È penoso constatare ancora una volta che la bibbia venga considerata come un elemento a favore del plagiato, e non un’aggravante.

laverdure

@Diocleziano
Torno a dire:si puo’ avere un comportamento del tutto anomalo nei fini,e contemporaneamente essere estremamente realisti,pragmatici e competenti nei mezzi.
Chiunque sia disposto ad uccidere persone verso le quali non prova nessuna spinta emotiva,magari nemmeno le conosce, e questo unicamente per denaro o interessi
qualsiasi,senza nessun rimorso,chiaramente ha un comportamento estremamente anomalo,e non vedo perche’ non possiamo definirlo una forma di pazzia,il termine
“amorale” spesso usato serve solo a specificare la forma specifica di pazzia,come
“sadico” ne indica un’altra ,differente ma altrettanto pericolosa.
Quanto alla Bibbia,in questo caso puo’ essere stato uno dei tanti possibili “catalizzatori”
capaci di peggiorare uno stato mentale gia anomalo di suo.

Manlio Padovan

“Partendo da queste premesse…” fino alla fine.
Caro Massimo, la tua sorpresa è legittima, è logica, è la nostra: tanto razionale che non può passare per la mente di personaggi delle istituzioni serve troppo spesso di uno Stato straniero e teocratico.
Sarebbe bello che ragionassero sempre in termini di laicità e razionalità dando un calcio al maledetto idealismo. Ma come vedi si tradiscono nelle cose più ovvie.

pendesini alessandro

Laverdure
Non mi risulta avere alluso a malattie, o più esattamente a patologie fisiche, ma a malattie, disordini o squilibri mentali che, ben inteso possono avere una causa biologica, quindi fisica, e non solamente psicologica.
Mi sia concesso aggiungere che l’uomo patologico odierno è più traumatizzato, vuoto e agitato, di un nevrotico (o psicotico) ! Quindi predisposto a qualsiasi comportamento eticamente illecito come nel caso citato nell’articolo. Sarebbe comunque molto interessante conoscere la biografia di questo criminale, probabilmente psicopatico (e non solamente !). Non ritengo si nasca criminale anche se certe predisposizioni genetiche possono esistere ; criminale si diventa, non si nasce. Lo psicopatico criminale ne é –in moltissimi casi- un esempio lamapante.

Gérard

Mi chiedo come si dovrebbe considerare il terrorista di Nizza … Sembra che si fosse radicalizzato in poco tempo ..

pendesini alessandro

Se trattasi di uno psicopatico clinicamente accertato, l’internamento non dovrebbe essere il carcere bensi un istituto psichiatrico per scquilibrati mentali pericolosi che certi qualificano –a torto- di MOSTRI…, quindi ben sorvegliato e ovviamente con la proibizione di eventuali uscite.
Da notare che uno psicopatico potrebbe trovare una qualsiasi scusa per
commettere certi crimini o atrocità, particolarmente nella violenza sessuale, senza che –e questo va sottolineato- si renda conto delle sofferenze inflitte alle sue vittime ! L’influenza della religione, come in questo caso, è da considerare una delle varie scelte possibili, di certo non l’unica.

Frank

“Effetti di alcune letture in una mente suggestionabile”

E’ vero, devo imparare a stare più attento a quello che scrivo.

Federix

In teoria occorrerebbe anche chiedersi coma mai a nessun “assassino per conto di (qualche) dio” sia mai venuto in mente che il suo “dio” di turno non è capace di farsi “giustizia” da solo… Mentre, al contrario, in varie occasioni di qualche calamità (epidemie, siccità, terremoti…) qualcuno dice che la calamità è stata “mandata da dio” per punire alcuni “ingiusti” – però anche molti “giusti” che si trovavavo da quelle parti, ma solo come …”danno collaterale”, a cui quel qualcuno probabilmente non pensa nemmeno 🙁

laverdure

Sembra che in Cina la Sacra Bibbia sia in libera vendita nelle librerie,ma con un piccolo accorgimento:in confezione incellofanata sigillata, e con una etichetta ben visibile cosi
concepita:”Per i riferimenti espliciti a scene di sesso e violenza si raccomanda la lettura ad un pubblico maturo”.
Millenaria saggezza cinese.

RobertoV

Quando ero bambino negli anni ’60 mi fu regalata per catechismo la bibbia ufficiale della chiesa. Nella prefazione lo si indicava come il libro più importante e prezioso della mia vita, da custodire con la massima cura e da seguire. Oggi nelle trasmissioni si indica sempre che se ci sono scene di violenza, sesso o messaggi forti ci debba essere sempre un adulto presente a mediare o si avvisano le persone sensibili. E quel libro solo con un’interpretazione moderna ed arrampicate sugli specchi può essere interpretato come qualcosa di positivo (io lo leggevo come libro di avventure e di guerra), eppure è una lettura raccomandata e distribuita spesso assieme a riviste e giornali a tutti, propagandata senza problemi come libro di amore. Lo stesso è successo anche per il corano. Eppure non sono per niente innocui, basta vedere come sono stati interpretati storicamente e come vengono interpretati ancora oggi da certe persone.

laverdure

@RobertoV
Tanto per citare uno solo dei tanti “edificanti” capitoli di quello che la Chiesa considera l
fonte primaria di insegnamenti morali :
quando il pio Lot,avendo ospiti in casa due pellegrini,sente gli abitanti di Sodoma bussare alla sua porta, manifestando il proposito di “conoscerli” (sapete come,no?),ritiene che la scelta migliore,per proteggerli, sia di offrire al loro posto le proprie figlie (tra l’altro con una certa mancanza di coerenza,direi,visti i gusti locali).
Ora ,quando vedo l’ostentazione di generosita,e il profluvio di impegno di mezzi,a tutti i livelli,verso gli “immigrati”,mentre i mass media ammettono spesso l’esistenza di milioni
di disagiati tra gli italiani “doc”,mi viene in mente quello e altri edificanti episodi biblici.
Si direbbe che l’esempio biblico faccia davvero scuola.
Recentemente una coppia ha (ostentatamente)offerto la propria casa ad extracomunitari,trovando rifugio in canonica,almeno cosi e’ riportato.
Chissa se la pia generosita arrivera a offrire anche all’offerta dei propri figli e figlie ?
Da certi episodi sembrerebbe che una simile offerta non sarebbe certo disprezzata,
molti anzi sembrano gia considerarla implicita.

Federix

Rispondo @RobertoV del 12 Dic 2017 10:41.
Secondo me le vicende bibliche di stragi, omicidi, sopraffazioni, sesso violento, ecc., sono:
– o scotomizzate in tutte le versioni dei racconti biblici e dei catechismi ad uso dei bambini,
– o fatte passare per “normali, visto com’erano le persone di millenni fa, ma ora, dopo Gesù, tutto è cambiato” nei commenti preteschi per “adulti italiani attuali”…
Il che è comunque, a mio parere, una truffa e una violenza mentale verso i lettori “fedeli”…
Nota personale: dopo anni di dubbi sulla religione, per cercare di risolvermeli da solo (visto che nessun prete ci riusciva) a 17 anni mi misi a leggere “la Bibbia”, e fu un’illuminazione: diventai ateo a 17 anni.

Frank

E io che ero convinto che in Italia si fosse colpevoli solo dopo un regolare processo e generalmente dopo tre gradi di giudizio, ma è giusto così… perché se fosse stato un musulmano era sicuramente un “Gumblotto” del Mossad ma essendo (autodichiaratosi) ebreo dovevano sbatterlo subito in un campo di concentramento. 🙂

laverdure

@Frank
Rassicurati,posso garantirti che il garantismo i Italia e’applicato scrupolosamente.
Ricordo che due fratelli,condannati in entrambi i gradi di processo per pedofilia omicida,
furono rimessi in liberta per decorrenza di termini perche la cassazione tardava a confermare il verdetto.
E quasi sicuramente senza nessuna interferenza politica o ideologica.

Frank

Facevo solo del sarcasmo su come, a parità di responsabilità, si venga trattati se si fa parte di una maggioranza o di una minoranza, tutto qui. 🙂

Francesco S.

Una persona normale non ammazza nessuno né se legge la Bibbia o il Corano né se legge un libro horror o l’Iliade. Alla base ci deve essere un disagio mentale preesistente

pendesini alessandro

Francesco
Dobbiamo parlare di normalità o salute? Questi due termini sono equivalenti? No. La normalità non è necessariamente sinonimo di salute e salute non è ovviamente sininimo di normalità. Lo stato definito « normale » è uno stato medio. In un gruppo in cui tutti sono malati, la normalità è esserlo come gli altri. Gli « anormali » non sono tutti malati, ci sono tra loro dei soggetti originali o anticonformisti che lo sono perché lo vogliono e che realizzano con questo comportamento particolare la loro vitalità e la loro creatività.

Francesco S.

Credo che fosse ben contestualizzato il concetto di normalità, intesa come strato psicofisico. Un essere umano in normali condizione non ne ammazza un altro senza un motivo di autodifesa.

RobertoV

Una persona legge un libro horror, un giallo o l’Iliade sapendo quello che è, cioè un romanzo o un documento storico, lo stesso vale per videogiochi violenti. Solo una persona disturbata penserebbe di emulare ciò che legge o vede. Ma se quei libri o quei videogiochi venissero presentati come qualcosa di positivo, da emulare, il numero di “presunte persone disturbate” aumenterebbe.
Nel caso della bibbia e del corano sappiamo bene dalla storia passata e recente come quei libri siano stati propagandati ed interpretati (e per certe persone lo sono ancora oggi) come modello da seguire, con una valenza positiva. Non credo che tutti gli inquisitori fossero dei disturbati mentali, ma persone convinte di essere nel giusto e di crimini efferati fatti da persone convinte di essere nel giusto la storia ne è piena. Pensa alla questione di Galileo che diceva cose in contrasto con la bibbia, ma anche a quanti ancora oggi rifiutano l’evoluzione perchè in contrasto con la bibbia o il corano, a zone come la bible belt americana dove persone vivono cercando di seguire la bibbia alla lettera. La situazione per il corano è ancora decisamente peggiore: non credo che i terroristi siano dei disturbati mentali, così come quelli dell’Isis, ma anche tanti altri che ritengono normale lapidare una donna o linciare delle persone non osservanti semplicemente perchè così sta scritto nel corano.

Francesco S.

Secondo me chi ammazza prendendo alla lettera un libro, a tal punto da superare il naturale istinto sociale dell’essere umano di empatia verso il prossimo, istinto oggettivo e dimostrato anche in certi primati, sotto sotto qualche problema ce l’ha. La componente culturale ha sicuramente un ruolo, ma c’è un problema nella persona.

Diocleziano

Anche se sotto sotto il problema non c’è lo si crea con un sistematico rinc*****nimento religioso, basti pensare all’ossessiva ripetizione di preghiere a tutte le ore del giorno. Poi, situazioni politiche, personali e ambientali fanno il resto. La religione è una nevrosi indotta ed è un ottimo terreno di coltura per altre nevrosi indotte…

Frank

Magari Un cavallo per la strega, di Agatha Christie, dove una serie di persone vengono uccise proprio avvelenandole con solfato di tallio.
Carcere di Monza.

Guardia: Il nuovo detenuto mi ha fatto una strana richiesta.
Altra guardia: Ti ha chiesto di leggere “Un cavallo per la strega” di Agatha Christie?
Guardia: No, “Stagioni diverse” di Stephen King con un poster di Rita Hayworth e intanto ridacchiava…

Maurizio

Ma se avesse chiesto il “Mein Kampf” glielo avrebbero procurato in nome – che so – della libertà di pensiero…?

pendesini alessandro

……non confondiamo pazzo con demente…..
Laverdure
Infatti, la pazzia o follia non è sinonimo di demenza.
-La pazzia o follia è una nozione estremamente polisemica. Più spesso si riferisce a comportamenti giudicati e qualificati come anormali, o uno stato di squilibrio psichico considerato anomalo di gradazione variabile che oltre a causare eventualmente una certa sofferenza per il soggetto (salvo eccezioni) puo’ causare pregiudizi sociali di vario tipo, da minori a gravissimi, come nel caso dell’articolo. L’elemento principale che la determina (eliminando cause accidentali o neuropatologiche) non è altro che il tipo di cultura, o indottrinamento, e comportamento degli « educatori », l’influenza del luogo in cui evolve e dalle convenzioni sociali che il soggetto subisce sin dalla nascita. La follia puo’ oscillare bilateralmente tra la « normalità » e la pazzia.

-La demenza puo’ essere causata da diversi fattori, sovente irreversibili, dovuti sia a lesioni neurali accidentali, patologie varie o fattori senili causa di atrofie e/o perdita di neuroni (vedi Alzheimer). Un demente in uno stato di decadimento grave puo’, sia pur inconsapevolmente, essere pericoloso per sé stesso che socialmente.

laverdure

@Pendesini
A differenza di un demente, un pazzo,almeno in molti casi, si rende perfettamente conto che certi suoi comportamenti non sono accettati dalla societa e possono procurargli gravi sanzioni se scoperti,per cui prende tutte le precauzioni per nasconderli,spesso dando prova di notevole
astuzia se non addirittura di indubbia intelligenza.
Basta ricordare numerosi serial killer dalla reputazione rimasta cristallina per anni,o “unabomber” che era un rispettabile profeessore di matematica.
Ma lasciando da parte i pur numerosi casi di sangue e violenza,abbiamo sotto gli occhi ogni giorno casi di comportamento che ,nella loro minima gravita,danno da pensare.
Te ne cito uno solo:che mi dici di quei funzionari pubblici di vario grado che si fanno pescare a rubacchiare (maldestramente) nei supermercati,e anziche tenere un atteggiamento conciliante e contrito che gli permetterebbe di uscirne senza il minimo danno, nell’anonimato piu’ totale,
scoppiano in escandescenze provocando l’intervento dei carabinieri e l’interesse dei mass media ?
Si direbbe che la loro megalomania sia addirittura piu’ forte dell’opportunismo,il che ,per
personaggi simili, e’ tutto dire,
Non credi che anche questa sia una forma di squilibrio mentale ,addirittura”suicida” in un certo
senso ?
E tra i politicanti sembra piu’ la regola che l’eccezione.

pendesini alessandro

…….che mi dici di quei funzionari pubblici di vario grado che si fanno pescare a rubacchiare (maldestramente) nei supermercati…….
Laverdure
Trattasi probabilmente di cleptomani non particolarmente scaltri e, dai fatti che accenni, un po’ stupidi !…. La cleptomania è considerata dal punto di vista psichiatrico una malattia ossessiva ; il cleptomane si rende perfettamente conto del rischio che incorre, nonostante cio’ la gratificazione memorizzata che puo’ risentire in seguito, (tramite secrezione di opiacei euforizzanti) lo spinge ad agire. Va notato che l’emozionale (cervello limbico, mammaliano) predomina sovente il razionale (neocortex). Quindi, in questi casi la volontà di non volere –o libero arbitrio- è letteralmente « soffocata » dalla gratificazione che risente dopo l’atto se non è preso mani nel sacco, salvo se è anche masochista….
La cleptomania non si riferisce ad una classe ben determinata di gente, ma puo’ colpire poveri come ricchi sfondati…..
Conosco diversi casi di cleptomani altolocati belgi : giudici, amministratori di società, direttori di banca, medici (sic !), politici, professori avvocati ecc…Gente che non ha ovviamente bisogno di rubare per vivere più che decentemente !

Sotto profilo psicanalitico la cleptomania potrebbe avere come causa uno stato di stress d’angoscia o depressivo, ma a volte anche un desiderio inconscio di essere punito, ottenendo cosi un certo sollievo (fenomeno catartico)

Da notare che cleptomane non è sinonimo di megalomane (o eccessiva considerazione di sé) ! Queste due nevrosi possono eventualmente –ma non obligatoriamente- coesistere pur avendo origini e comportamenti ben diverse.

laverdure

@pendesini
Non ci siamo capiti.
La megalomania non e’ riferita al fatto che rubino,infatti la cleptomania come affermi
riguarda individui di ogni tipo e carattere.
E’ riferita al contegno che tengono una volta colti sul fatto:il piu’ elementare senso di opportunita dovrebbe spingerli a cercare di evitare guai,sfruttando il fatto che i gestori dei supermercati non hanno interesse a provocare schiamazzi e scelgono sempre una politica accomodante.
E l’opportunismo non manca di certo ad un politico,anche di basso livello.
Invece cosa se non la megalomania puo’ spingerli a rovinarsi la reputazione stupidamente a quel modo ?
Ma c’e’ un’infinita di altre manifestazioni di stupidita megalomane da parte di personaggi pubblici:ricordi il sindaco di Roma e la sua pretesa di essere stato invitato nientemeno che dal Papa (con cui non era in buoni rapporti)in visita oltroceano,cosa che provoco una secca smentita dal Papa stesso,che lo sp%ttano’ davani all’Italia intera ?
Certamente certi tipi sono molto meno intelligenti di quanto vorrebbero far credere,ma e’ difficile pensare che possano commettere simili idiozie per pura stupidita,quanto invece per una forma di orgoglio,megalomania,chiamiamola come volete,che in certe situazioni ottenebra la loro capacita di giudizio.

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