Legge sul biotestamento: l’Uaar in fiduciosa attesa

«Siamo in fiduciosa attesa. Il Parlamento ha l’occasione di dimostrare che è in ascolto del Paese e non della Chiesa cattolica».

Il segretario dell’Uaar, Stefano Incani, commenta così il voto conclusivo sulla legge per il biotestamento previsto per la giornata di domani.

«Una legge simile è tra gli obiettivi della nostra associazione da quando ne ho memoria. Ed era inoltre una delle 5 leggi laiche che chiedevamo a inizio legislatura (unioni civili e divorzio breve sono andate in porto). Negli anni siamo stati in prima linea in questa battaglia. Insieme all’associazione Luca Coscioni e ad altre realtà impegnate sul tema abbiamo raccolto 67mila firme in calce a una proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzare l’eutanasia e il testamento biologico, poi depositata in Parlamento nel 2013. Abbiamo organizzato una moltitudine di eventi, dibattiti, convegni sul tema per informare i cittadini; nonché moltissimi momenti di raccolta dei biotestamenti nelle piazze italiane e anche diversi presidi a sostegno di Marco Cappato attualmente sotto processo — e proprio oggi peraltro si tiene l’interrogatorio alla Corte d’Assise di Milano — per aver aiutato Dj Fabo a raggiungere la Svizzera per ottenere il suicidio assistito».

«La lentezza che ha caratterizzato l’esame di questa legge — prosegue Incani — la dice lunga sull’ostruzionismo di cui è stata oggetto. E infatti anche in questi giorni assistiamo al moltiplicarsi di iniziative di ostacolo da parte di quelle frange filo clericali che vorrebbero scongiurarne l’approvazione. Penso per esempio al card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e al suo organo a stampa, Avvenire, che in questi giorni hanno ribadito la loro contrarietà, sostenendo che idratazione e nutrizione forzate non costituiscono accanimento terapeutico. Se alla fine prevalessero le forze clericali sarebbe veramente una disfatta per il Paese intero: la stragrande maggioranza dei cittadini italiani è infatti favorevole non solo al biotestamento ma anche all’eutanasia».

Comunicato stampa

13 commenti

Frank

Scherzavo sul titolo dell’articolo quando dice: “l’Uaar in fiduciosa attesa”, che poi ormai era anche abbastanza scontato che passasse i numeri c’erano.

dissection

Partito anzitempo. E, ovviamente, agnostici sfiduciati. 🙂
Ma sarei curioso di vedere, o di fondare, un “Partito Anzitempo” per vedere poi di nascosto l’effetto che fa…

Diocleziano

”…Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e al suo organo a stampa, Avvenire…”

che oggi, in prima pagina, chiede che ”i Dat non siano inappellabili”.

Non so se sia la banalità del male o la banalità della s†upidi†à a spingerli a queste uscite, ma di fatto vorrebbero essere, credono di essere, così furbi da cercare di far ricadere tutta la questione nelle mani degli obiettori?

Come se ci fossimo dimenticati di quello che stanno facendo nel campo dell’aborto!

RobertoV

Si sono resi conto che non possono evitare una legge, che anche la maggior parte dei loro “fedeli” non li segue nel divieto ed allora devono cercare il modo di boicottarla. L’obiezione è un modo, ma anche senza quella si inventeranno dell’altro per boicottarla.
Come si vede smentiscono all’atto pratico quanto poco fa affermato riguardo alla contrarietà sull’accanimento terapeutico e le “grandi” aperture del papa: basta definire con la loro logica non scientifica le cose e l’accanimento terapeutico non si verifica in pratica mai.

Diocleziano

Pare infatti che abbia voce in capitolo, e di un certo peso, l’opinione del medico curante. Mi chiedo se, in un caso come quello di Fabo, un medico si fosse opposto, a quale situazione a dir poco allucinante, si sarebbe andati incontro: un individuo già esasperato dal suo stato di sofferenza, che si trovi anche a dover combattere anche contro l’ottusa opinione di un estraneo! Questi idealisti del dolore (altrui) dovranno essere isolati ed emarginati.

dissection

Emperor
Al momento di scegliere un medico di base dovremo chiedergli se e quanto religioso è…?

RobertoV

Pare che la legge sia stata approvata e non sono mancate le solite affermazioni deliranti degli oppositori, tipo la perla che Eluana stava bene.
L’altro giorno per il paragone tra Auschwitz e Tap Emiliano si è dovuto scusare dopo il polverone che ha sollevato. Mi aspetto che anche Giovanardi si scusi per il paragone scorretto ed insultante coi medici nazisti. Ormai è prassi che gente in mancanza di argomenti agiti spauracchi e citi il nazismo. Se fosse stata valida all’epoca la legge approvata sul biotestamento quei pazienti torturati e morti per mano dei medici nazisti non sarebbero morti ed alcuni di loro vivi ancora oggi potrebbero spiegare a Giovanardi la differenza, anche se penso che sia una missione impossibile spiegare qualcosa a Giovanardi.

laverdure

@Roberto V
Solo per chiarezza:io sono perfettamente d’accordo con aborto senza limitazioni ed eutanasia.
Detto questo pero’vorrei che mi chiarissi cosa intendi con:
“Se fosse stata valida all’epoca la legge approvata sul biotestamento quei pazienti torturati e morti per mano dei medici nazisti non sarebbero morti ed alcuni di loro vivi ancora oggi potrebbero spiegare a Giovanardi la differenza”.
Perche ammetto di non capirlo proprio.

RobertoV

La legge riguarda il fine vita, non l’aborto. si tratta di disposizioni volontarie sul fine vita. L’aborto è inoltre un’azione che avviene a livello di embrione o feto, non di persona nata. Le pratiche dei medici nazisti riguardavano in genere i nati.
Le persone eliminate o torturate dai medici nazisti non avevano dato disposizioni in quel senso, nè le avevano date in genere i loro famigliari. Lo stato aveva deciso che i disabili andavano eliminati od utilizzati per esperimenti contro la loro volontà ed in genere senza le condizioni previste dalla legge sul fine vita.
Quindi se i medici avessero dovuto rispettare la legge sul fine vita, non avrebbero potuto fare quello che hanno fatto. La legge prevede la volontarietà, la consapevolezza ed una serie di condizioni.
Quindi non avrebbero potuto eliminarli e dato che il tempo passato è notevole solo alcuni sarebbero ancora vivi e quelli potrebbero spiegare a Giovanardi e similari che sono vivi proprio per quella legge (a meno che non si ritenga che tutti quelli eliminati allora rientrassero nella casistica della legge sul biotestamento ed avrebbero potuto dare in piena consapevolezza e avrebbero dato disposizioni per la sospensione delle cure).
Giovanardi e compagnia ritengono che tale legge autorizzi i medici e lo stato ad eliminare le persone disabili, come avevano fatto i nazisti. La legge dice altro. A me sembra che proprio gli oppositori siano fautori di dubbi esperimenti sui disabili, torture, vedi il caso di Charlie e del Bambin Gesù.

Commenti chiusi.