«È una vittoria per il Paese intero. Siamo felici e anche orgogliosi di aver dato il nostro contributo per questa fondamentale battaglia di civiltà».
Il segretario dell’Uaar, Stefano Incani, commenta così l’odierna approvazione della legge per il biotestamento.
«Questo Parlamento ha fatto il suo dovere ponendosi in ascolto della stragrande maggioranza del Paese che da anni chiedeva una legge che disciplinasse il fine vita lasciando ai singoli la possibilità di scelta. Non possiamo che rendergliene atto. Azzardandoci anche a dire che forse siamo di fronte al Parlamento più laico degli ultimi anni. Non dimentichiamoci infatti che sempre durante questa legislatura sono state approvate le unioni civili e il divorzio breve. Tre delle 5 leggi laiche che chiedevamo a inizio legislatura».
«Adesso — prosegue Incani — si apre una nuova stagione di lotte per introdurre anche in Italia una legge sull’eutanasia e il suicidio assistito affinché i nostri connazionali non siano costretti a cercare altrove, come Dj Fabo, ciò che lo Stato italiano dovrebbe garantire a tutti: morire nel rispetto dei propri desideri e della propria dignità».
Comunicato stampa
Bene, un passo importante. Attendiamo l’esito del processo a Cappato.
Sarebbe utile un approfondimento sulle procedure. Così come la possibilità di reperire un modello di dichiarazione, eventualmente adattabile in base alle proprie esigenze.
E ovvio che in Italia, c’è più probabilita che un governo marcato a ” sinistra ” ( con tutte le riserve che si puo avere sul PD in merito al suo modo di fare politica di sinistra ) facesse riforme societali . Gli altri preferiscono occuparsi di figurine del presepio, fare politica da bar sport e non occuparsi dei VERI problemi della gente .
Gerard: aggiungi anche discriminare a destra e a manca tutto ciò che non concorda coi loro precetti clericali o più semplicemente coi loro gusti, e arraffare il più possibile denaro & cariche per sé stessi e favoriti vari.
Non condivido l’entusiasmo per questa legge. Il nocciolo della questione, e quello che chiedono i malati terminali, è il suicidio assistito che è ormai garantito in diversi paesi europei. Capisco la strategia della cautela a livello parlamentare ma se, anche parlando soltanto di evitare l’accanimento terapeutico, si lascia ai medici (1) la discrezionalità di decidere se nuove terapie o orientamenti clinici hanno reso un testamento biologico superato e (2) di poter comunque obiettare (di coscienza!) su tutto quello che viene richiesto da un testamento biologico, non mi sembra un grande risultato. Personalmente, considero l’obiezione di coscienza nei servizi pubblici un obbrobrio giuridico e una vergogna sociale.
Pare che far perdere tempo sia ormai l’unico scopo della chiesa, questo cadavere che ammorba la vita civile d’Italia. Sarà necessario organizzare un servizio, che su richiesta dei famigliari, intervenga con decisione per estromettere questi fanatici.
Come ho esposto nella discussione precedente, sarebbe drammatico se una persona già esasperata dalla propria salute si trovasse la strada sbarrata da un idio†a che agisce solo per imporre la sua visione distorta della realtà.
Per questo motivo, la figura del fiduciario è fondamentale. Discrezionalità o meno, il suo parere non può essere escluso. Basta far capire all’eventuale obiettore che va incontro a procedimenti legali non indifferenti. Il che vuol dire, per lui, rivolgersi preventivamente all’assicurazione, con conseguenze non piacevoli se dovesse perdere il procedimento, visto che le compagnie cercano sempre di pagare il meno possibile.
Insomma, il tuo timore è fondato, certo – siamo pur sempre in Italia – ma il quadro normativo, in questo ambito, è ben diverso da quello sull’aborto, e i detrattori hanno spesso ripetuto che la decisione è vincolante, quindi penso che sappiano che i margini di obiezione sono meno ampi.
@Giulio
” Personalmente, considero l’obiezione di coscienza nei servizi pubblici un obbrobrio giuridico e una vergogna sociale.”
Sei troppo minimalista con quel “nei servizi pubblici”.
Uno stato che conceda la cosiddetta “obiezione di coscienza” verso uno QUALUNQUE dei doveri che impone ai cittadini,dal servizio militare al pagamento delle imposte al divieto di sputare per terra ,non fa altro che insultare se stesso.
Non fa altro che ammettere implicitamente che quell’obbligo sia “moralmente ingiusto”,
(senza beninteso che il significato di questa bella espressione sia stato minimamente definito,
ne’ potra mai esserlo dato che la morale e’ soggettiva per definizione),e che quindi solo l’obbiettore sia moralmente corretto, mentre la massa dei fessi che soddisfano quegli obblighi sono moralmente riprovevoli,come lo sono ovviamente anche le autorita che li hanno stabiliti.
Insomma un capolavoro di coerenza e professionalita giuridica.
Nella mia fine è il mio principio. 🙂
Vedeste come sono inc…..i nei siti come quello di costanza miriano e simili! Anche perchè, stavolta l’obiezione di coscienza è un’arma un po’ spuntata; infatti non solo la legge non ne parla, ma sarebbe anche di difficile attuazione, perchè l’obiettore antiabortista e l’amministratore obiettore cosa devono fare per obiettare? Nulla. Basta che se ne stiano fermi.
Nell’ipotesi di biotestamento il medico obiettore, invece, deve agire e idratare e alimentare il paziente, contro la sua volontà.
Stavolta potremo rispondere alle loro proteste come gli avrebbe risposto il grande e compianto Giuseppe Paviglianiti di “cinico TV”. Un grande e formidabile artista!
@vhemt
“Nell’ipotesi di biotestamento il medico obiettore, invece, deve agire e idratare e alimentare il paziente, contro la sua volontà.”
E come giustamente dici questo rende piu’ difficile l’obiezione perche’ in questo modo l’obiettore deve manifestare la propria volonta in maniera molto piu’ netta e inquivocabile,agendo davanti a tutti e in modo prolungato,anziche lmitandosi a “non far niente” tenendosi in disparte.
Psicologicamente questo diventa molto piu’ impegnativo,l’obiettore non puo’ piu’ mescolarsi ad una “massa “anonima,in ogni caso affrontato i media citeranno anche il suo nome oltre a quello del paziente,e se qualcuno puo’ trovare esaltante questa pubblicita,per molti altri,spinti solo da conformismo e opportunismo,assumersi le proprie responsabilita in modo cosi evidente e’ una prospettiva tutt’altro che attraente.