“Scegli l’ora alternativa”. Al via la seconda fase della campagna Uaar “Posso scegliere da grande?”

«Per farli scegliere da grandi, scegli l’ora alternativa». È questo lo slogan che da oggi e per le prossime tre settimane campeggerà su volantini, manifesti, autobus e giornali locali su iniziativa dei circoli dell’Uaar sparsi su tutto il territorio nazionale.

«L’idea è quella di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul diritto dei più piccini a crescere senza imposizioni, senza dogmi di alcun tipo», spiega Roberto Grendene, responsabile campagne dell’associazione. «In particolare abbiamo scelto la data di oggi per far partire questo battage in quanto da domani, 16 gennaio, fino al 6 febbraio sono aperte le iscrizioni per l’anno scolastico 2018/19 e i genitori dei piccoli studenti che frequenteranno una prima classe dovranno dunque scegliere se far subire ai propri figli l’insegnamento della religione cattolica oppure offrire loro una educazione laica. Chi passerà a una classe successiva della stessa scuola può semplicemente comunicare la propria decisione alla segreteria: meglio farlo entro il termine previsto per le iscrizioni, ma è possibile anche nei mesi successivi. Il nostro invito — prosegue Grendene — è a scegliere l’ora alternativa, ossia le attività didattiche e formative che i dirigenti scolastici sono obbligati per legge a garantire, anche per un solo bambino. Riteniamo infatti che un’ora in cui tutti si possano a sentire a loro agio senza discriminazioni sia la scelta educativa migliore: non è forse più appropriato che i bambini possano, autonomamente e nel tempo necessario, sviluppare proprie convinzioni invece di essere indottrinati tra le mura scolastiche?».

Immagine Scegliere da grande

Quella partita oggi è la seconda fase della campagna “Posso scegliere da grande?” — che prende spunto dall’inglese “Please Don’t Label Me” — lanciata dall’Uaar in novembre in concomitanza con la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia.

«Due mesi fa ci siamo concentrati sui social network e abbiamo messo a disposizione l’immagine di Sara, una bimba di due anni, che ci interrogava sulla libertà dei bambini di essere educati allo spirito critico e non indottrinati. È stato un successo che è andato al di là delle aspettative, raggiungendo oltre 735mila utenti Facebook. A dimostrazione che la questione è sentita. Ora che per Sara è arrivato il momento di iscriversi alla scuola dell’infanzia partiamo con la seconda fase, uscendo dal mondo virtuale per entrare in quello reale. Grazie all’impegno profuso dai vari circoli dell’associazione infatti da oggi le immagini della campagna saranno su bus e manifesti su strada, cui si aggiungeranno volantinaggi e inserzioni su giornali locali. Da Palermo a Udine, da Bari a Genova. Nei piccoli centri come Ispica (RG) alle metropoli come Milano. Siamo certi che la campagna riceverà una buona accoglienza dai nostri concittadini, anche dai credenti, e che i tempi siano un po’ cambiati rispetto alla vicenda “ateo-bus” di qualche anno fa contro cui ci fu persino chi fece obiezione di coscienza, rifiutandosi di guidare».

Maggiori informazioni:

Ora di religione, ora basta
Volantino

Elenco provvisorio delle città in cui la campagna verrà diffusa: Ancona, Avezzano (AQ), Bari, Bergamo, Bologna, Camponogara (VE), Casalecchio di Reno (BO), Catania, Chioggia (VE), Comiso (RG), Cosenza, Genova, Imola (BO), Ispica (RG), L’Aquila, La Spezia, Livorno, Mestre (VE), Milano, Modica (RG), Novara, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Pordenone, Ragusa, Ravenna, Rimini, San Lazzaro di Savena (BO), Siena, Sulmona (AQ), Udine, Venezia, Verbania, Vittoria (RG).

Comunicato stampa

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18 commenti

ateo64

Non vivo più in Italia da due anni ma leggo con piacere e quasi commozione di questa vostra iniziativa! Conosco l’Uaar da quando ha aperto i battenti e mi sento davvero fiero di aver nel tempo, per quel che ho potuto al netto di tante vicende lavorative non favorevoli, sostenuto questa associazione. L’unica in Italia, da quel che posso giudicare, ad avere sempre seguito una linea coerente, onesta e lungimirante! Se non ci fosse stata l’Uaar l’Italia sarebbe, a mio parere, molto più indietro di quanto non sia già. Posso dirlo?
GRAZIE UAAR.

Frank

Chiedo scusa, trovandoci in periodo elettorale e vedendo le assurde promesse dei politici a cui tanti elettori finiscono per credere e potendo le religioni promettere la qualsisia cosa (vita eterna, resurrezione, reincarnazione…) a discapito dei razionalisti, siamo sicuri che far scegliere da grande non possa essere ancora più controproducente. 🙂

Franco Ajmar

Credo sia un’ottima occasione per sottolineare che la scuola, nel prossimo futuro, dovrà avere sempre meno la funzione di trasmettere nozioni e sempre più la funzione di sviluppare uno spirito critico capace di vagliare l’attendibilità delle notizie: ne arrivano anche troppe, e molte sono fasulle . Una delle finalità sarà anche quella di contribuire a far riconoscere, precocemente, a ciascuno le proprie potenzialità innate, non interessatamente manipolate. In questo modo la propria vita, anche quella lavorativa, potrà essere gratificante, e non solo dal punto di vista economico, ma perché riuscirà a dare le soddisfazioni che derivano dal riuscire a sviluppare le proprie attitudini. Credo infine che questa iniziativa chiarirà ancora una volta i valori positivi dell’ateismo, spesso confuso con l’anticlericalismo.

Diocleziano

In questa fase storica – che dura ormai da diciotto secoli – l’anticlericalismo è inscindibile dall’ateismo, in quanto la parte filosofica dell’ateismo non intercetta la parte finanziaria del cattolicismo. Pare che i cileni siano più avanti di noi nel contestare la parte finanziaria della religione: mai si è sentito in Italia alzar la voce del popolo sulle spese papali.

”… Una delle finalità sarà anche quella di contribuire a far riconoscere, precocemente, a ciascuno le proprie potenzialità innate, non interessatamente manipolate… ” Su questo punto mi illudo che un giorno tutto ciò sia proibito per legge: a nessuno, estraneo alla famiglia, sia concesso di manipolare e condizionare la psiche dei minori con dottrine indimostrabili.

dissection

“Mai si è sentito in Italia alzar la voce del popolo”: qui sta il problema, o meglio, un altro dei problemi, mio caro Emperor. Il popolo, o almeno quello che mi è dato di conoscere, non riesce -o non vuole- a pensare razionalmente a questa cosa, e pensa o crede che il papa usi i suoi soldi (lol), complice ovviamente la stampa piegata a 90° che ben si guarda dal diffondere certi concetti: i vari Nuzzi, Fittipaldi, per il poco che vedo non hanno prodotto una vera breccia nell’opinione media dell’uomo medio, e vengono considerati a livello poco più che folcloristico. Preoccupante poi la tignosità di atteggiamenti tipo “sì, ok, ma è sempre stato così e probabilmente sempre lo sarà” credendo che ciò rappresenti un valido debate stopper e senza pensare – anche volutamente – a ciò che di implicito ne deriva, anche solo al fatto che questa cosa potrebbe cambiare se solo si volesse.

pendesini alessandro

…… a ciascuno le proprie potenzialità innate, non interessatamente manipolate…..
Franco Ajmar
Direi bonariamente, « le nostre predisposizioni innate », le « potenzialità » intese come il saper fare, dire, filosofare, comportarsi, in chiaro la nostra personalità, dipende dall’acquisito culturale a circa 90%, quando invece l’innato incide di circa 10% sui nostri comportamenti o pesonalità.
La formica, ma non solamente, nasce e sa già tutto ; il suo comportamento è interamente geneticamente determinato. L’uomo, per contro, animale epifenomenale per eccellenza, nasce con un cervello « vuoto » ; a riempirlo sono tutti coloro che sin dalla nascita (ma anche prima) interferiscono, a volte con metodi deliranti inculcando nozioni irrazionali o mitiche –come nel caso delle religioni-, altri –purtroppo in minoranza- senz’altro pedagocicamente meglio informati , non opportunisti, con una visione olistica del mondo, tendono a comportarsi razionalmente verso i loro figli e simili, se ne guardano da indurli volontariamente in erreore. Ed è proprio grazie a questi che la sociétà puo’ (o potrebbe) veramente evolvere, ovviamente in meglio. Va detto purtroppo, che la maggioranza della gente è insufficientemente colta creando cosi –paradossalmente- un comportamento sociale tutt’altro che razionale ! Quello che la storia (la vera) rivela e quello che succede attualmente, illustra benissimo l’andamento mondiale –irrazionale, egocentrico, narcisista- non proprio roseo….
P.S. Nelle scuole -e non solamente italiane- NON insegnano quello che sarebbe lecito inegnare !

VHEMT

Vorrei elogiare pubblicamente l’utente “Diocleziano” per una fondamentale precisazione: l’ateismo (e secondo me, ORA, anche l’agnosticismo) è inscindibile dall’anticlericalismo. E questo è confermato dall’ambiguo e ignobile ruolo svolto dai cosiddetti “atei devoti” che spesso (anzi sempre) svolgono un ruolo di fiancheggiamento del cattolicesimo più oltranzista.
Essi culturalmente e ideologicamente sono dei cattolici, il loro presunto “ateismo” è soltanto un “vezzo” esteriore.
Ne ho avuto la riprova, di tale inscindibilita’, tempo fa.
Dunque, come un quasiasi “anonimo” mi inseriti nel blog del narth (organizzazione degli “ex gay” di nicolosiana memoria) e feci notare che tutte le testimonianze di quel blog erano rapportabili ad una conversione ritrovata (“ho trovata Gesù ” “sono stato a Medjugorje” “il mio percorso di fede” ecc), per cui, l’obiezione per cui la mancata accettazione dell’omosessualita derivi da fattori religiosi e culturali, esogeni, è fondata.
Fui bannato, però dopo un po’ comparve la testimonianza di un ateo dichiarato che voleva farsi “etero”, ma scorrendo la mail, si leggevano vari attestati di stima per la chiesa e per la cultura cattolica. Ammesso (e non concesso) che la mail fosse vera, lo definireste un ateo veramente tale, uno così?

Meco

Ma quanto vale la pena sprecarsi.. Se ne vale, al pari di un indottrinamento, la pubblicità… Serve! Sarebbe ora che tutti ragionassero con la propria testa. All’Alberto Manzi degli anni ’60 ” non è mai troppo tardi”

Diocleziano

Certo che la pubblicità serve, ma c’è chi deve pagarsela e chi se la vede servita gratis ovunque. È il discorso che ultimamente qui più volte è emerso: il rispetto che si crede dovuto a priori alla Grande Baldracca. Nei tg di oggi la solita commossa partecipazione alla fatica pastorale di Sua Banalità, che come ormai da tradizione, apre la visita chiedendo scusa per le marachelle dei preti pedofili*. Mai però che metta mano al portafoglio per i risarcimenti. Mai che una voce fuori dal coro – leggi: giornalisti – dica chiaro e netto che farebbe bene a starsene a casa propria. Finale prevedibile: siparietto sull’aereo di ritorno con raffiche di banalità che neanche la D’Urso… il tutto a beneficio di un’audience di boccaloni che non mancherà di rapportarci fin nelle minime sfumature. Chi paga?

*(Nel recente caso dei tre fraticelli che hanno fatto sparire 20milioni di euro, le gerarchie sono state molto veloci nel rivolgersi all’autorità giudiziaria italiana; sarebbe bello se fossero così solerti anche nei casi di pedofilia e cessassero anche i pedotour…)

dissection

Soprattutto, mai che si sogni anche solo ad accennare al “famoso” documento del 1962 (se non ricordo male) e di eliminarla, poi, neanche a parlarne… l’onnipotenza del loro rappresentato non arriva a correggere le malefatte dei suoi rappresentanti?

Diocleziano

«… l’onnipotenza del loro rappresentato non arriva a correggere le malefatte dei suoi rappresentanti?… »

Magister, anima candida! è proprio quello il punto: loro aspettano che glielo dica ”lui”. Però la madonna – che è sempre in giro a ciacolar – potrebbe fare da tramite, no? 😈

dissection

No, guarda, tutto quello che vuoi, ma la candida non ce l’ho! (e neanche l’anima, se è per questo…) 🙂 🙂 🙂
La domanda, scherzi a parte, era abbastanza palesemente retorica, ormai dovresti conoscermi; però hai ragione sul fatto che “ufficialmente” stanno aspettando che LVI (:-)) glielo dica, in realtà non lo dicono mai apertamente, forse consci che al branco dei loro habitué invasati le loro perifrasi di, come dire, “scuse”, entreranno da un orecchio ed usciranno dall’altro, intenti come sono ad estasiarsi davanti a chi li sta menando pel naso, come si usava dire un tempo…

Diocleziano

È passato più di mezzo secolo dal ‘famoso documento del 1962’ eppure il coro belante non cessa di commuoversi ricordando Bagonghi23, la luna e le sue carezze ai bambini. Però nessuno sottolinea che fu lui a introdurre quell’infame documento che apriva la moda dei pedotour parrocchiali.

dissection

Ahahahah bagonghi lol! Era anche quello della scomunica a Fidel, se non sbaglio…
Ma in realtà, quanti sono a conoscenza di questo dettaglio? E quanti, pur sapendo, fanno finta di nulla, ipnotizzati dallo sguardo del serpente? (non me ne vogliano i serpenti…) per quanto riguarda la moda, credo che essa risalga a ben più antichi tempi, il documento si limitava a introdurre nuove & ulteriori norme di “sicurezza”, atte a preservare la chiesa dallo scandalo a discapito delle vittime…

Franco Ajmar

Mi rallegro con la trentenne Uaar per la “seconda” fase della sua (nostra) campagna. Mi sembra che l’associazione possa (debba) sottolineare sempre di più il suo indirizzo ateistico, rimarcando i valori dell’ateismo, che includono ma superano quelli del semplice anticlericalismo. Tutti vogliamo contrastare la grandine e il fascismo: ma se l’associazione si occupasse prevalentemente dei cannoni antigrandine, questa scelta mi lascerebbe tiepido. Credo che una raccolta di valori che caratterizzano l’ateismo potrebbe accompagnare l’indovinata campagna in corso.

Gérard

Caro F.A.
Vedi, non penso che sottolineare di più l’ indirizzo ateistico sia una mossa intelligente . Infatti, un credente attraverso una buona pubblicita puo cominciare a pensare che la laicita sia un valore che protegga sia il credente che il non credente. E un credente puo benissimo essere laico, ma non puo essere ateo . E il grande bisogno di questa Italia è una laicita senza se e senza ma ! Voler mettere l’ accento sull’ ateismo potrà soltanto interessare l’ ateo . Come tutti lo sanno su questo blog, sono nato e cresciuto in Francia dove la laicita è di casa da tantissimi anni . Ci sono molte associazioni tipo l’ uaar nel mio paese e questo dal XIX secolo ma mai nessuno ha messo in avanti l’ ateismo di 90% degli loro simpatizzanti o aderenti . Ebbene oggi 60% della popolazione si dichiara senza religione ( agnostici ) o atea . Oggi soltanto un percentuale di 30% di genitori fa battezzare i loro figli …

Diocleziano

Gérard, il problema è che in Italia probabilmente ci sono più atei che in Francia, ma non lo sanno. Quasi tutti quelli che conosco si dichiarano cattolici ma non sanno nulla della loro supposta religione e non praticano nessuno degli obblighi formali della dottrina: messa, confessione ecc. e quelli che praticano è solo come conformismo ambientale. Quindi è necessario far capire perché non è ragionevole ritenersi cattolici. A natale ero ospite di parenti esattamente come ho descritto qui sopra, è nata una discussione sui presepi nelle scuole e naturalmente è arrivato il prevedibile ”…ma che cosa c’è di male…” gli ho spiegato il perché usando le solite argomentazioni che usiamo qui, se ne erano subito convinti, al punto che era il padre a correggere la figlia… Spero che siano rimasti laici almeno fin dopo la befana.

Franco Ajmar

Caro Gèrard,
Veramente io non voglio fare pubblicità all’ateismo, né far proseliti convertendo i credenti. E la nuova campagna Uaar non dice :”Il bambino ateo diventerà più bello” ma “Lascialo crescere e pensare per conto suo, senza manipolarlo”. E’ un valore ateo o laico? Non so, ma lo sostengo, credo che sia scelto bene. Penso non sia male chiarire, prima di tutto a me stesso, quale sia il significato di ateismo, che vedo spesso confuso con laicità, (e tu me lo confermi) , parola che non ho mai usato. E chiarire quali siano, idealmente, le ricadute comportamentali di chi si dichiara ateo. Non ho nessuna velleità di cambiare l’Italia, né di raggiungere la Francia, meno che mai aggiornando i programmi dell’Uaar. Penso però che un’associazione con un nome e un prestigio possa ogni tanto fare il punto della propria ragion d’essere e, se necessario, aggiornarla. (Scusa se rispondo in ritardo: da buon anticlericale sono andato a tagliare la testa al parroco del mio paese, ma non dirlo a nessuno).

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