«Siamo esterrefatti e amareggiati, ma non saranno certo episodi come questo a fermarci».
Liana Moca, responsabile del circolo dell’Aquila dell’Uaar, commenta così l’atto vandalico che ha deturpato uno dei manifesti affissi nella provincia della campagna Uaar “Scegliere da grande” che invitano, in questo periodo di iscrizioni scolastiche, a scegliere un’educazione senza indottrinamento religioso.
«Non conosciamo ovviamente le ragioni che hanno spinto qualcuno, nella notte scorsa, a compiere questo gesto. Non sappiamo se sia frutto del clima politico avvelenato che si respira da qualche tempo a questa parte nella provincia dell’Aquila. Quel che sappiamo è che siamo di fronte a un gesto violento e antidemocratico. La nostra — prosegue Moca — è infatti una campagna che non offende e non prende di mira nessuno, ma invita invece a riflettere circa una scelta — quella di imporre ai propri figli un’educazione religiosa o meno — che spesso viene data per scontata».
«Noi — conclude Moca — rimaniamo impegnati a diffondere la campagna “Scegliere da grande”. Atti come questo non fanno infatti che convincerci della necessità di una simile azione di sensibilizzazione».
Comunicato stampa
È un gesto di uno che ha scelto da piccolo. E piccolo è rimasto.
Per alcuni la possibilità di scegliere può essere traumatizzante.
Ha sfregiato il bambino, non la scritta. Chissà cosa è passato in quel microcefalo.
Provo qualche difficoltà solo ad immaginare cosa sarebbe successo se quel cartellone –malgrado sia affisso sul suolo italiano- fosse stato rivolto all’Islam !…..
Quindi questo gesto maldestro, che potrebbe essere stato compiuto più per bravura che per ideologia regnante, andrebbe –a mio umile parere- relativizzato. Se l’antagonismo che divide convinzioni o ideologie diverse si limitasse a questa « scaramuccia », pur protestando, non dovremmo lamentarci più di tanto.
I veri problemi in Italia vanno ricercati nelle cosche mafiose, nella Finanza e paradisi fiscali, negli esecrabili abusi delle industrie farmaceutiche, nell’integrità e pertinenza di certi giornali, TV, mass-media…La lista non è esaustiva…E tutto cio’ con la complicità di certi politici !
Qi si che avremmo cose ben più interessanti da dire… Ma, –stranamente-, queste tematiche che affliggono non solo gli italiani bensi il mondo intero, sono considerate tabu su questo sito….
«… cosa sarebbe successo se quel cartellone – malgrado sia affisso sul suolo italiano – fosse stato rivolto all’Islam!… »
Forse niente di più di ciò che è successo rivolgendosi agli imam cattolici: boicottaggio delle affissioni e danneggiamenti. Nel terzo millennio la chiesa vive ancora nel clima delle guerre di religione… Ah!, potesse ancora rinverdire i fasti dei massacri della Valtellina… Il gesto andrebbe sì relativizzato, ma anche stigmatizzato in considerazione della disparità di strapotere della Città del Male.
«… Ma, –stranamente-, queste tematiche che affliggono non solo gli italiani bensì il mondo intero, sono considerate tabu su questo sito…»
Non sono considerate tabù, è che sono fuori tema con i fini dell’Uaar.
E’ rivolto anche all’Islam, oltre che ebraismo e buddismo. Quelle tematiche cui ti riferisci possono anche essere importanti ma non attengono all’ateismo e laicità, non che non sia importante combattere le mafie ad esempio.
…., non che non sia importante combattere le mafie ad esempio……
Francesco :
Non ritengo siano le intenzioni, buone che siano, ma i fatti che qualificano l’uomo !
Se l’UAAR pensa di poter militare contro gli intollerabili abusi dovuti a oligarchi, plutocrati, cleptocrati e opportunisti politici, tramite le puntuali “clericalate settimananli”, allora dico chiaro e tondo che ci vorranno ancora secoli per sperare che avvenga qualcosa di nuovo, di costruttivo nel Bel Paese….A torto?
L’etica dell’Etica deve (o dovrebbe) essere reinventata….
Alessandro Pendesini
Penso che se un giorno le oligarchie e plutocrati vengono convinti che l’ Islam conviene meglio che il cristianesimo per controllare i popoli, allora non avranno nessun problema per favorirlo dapertutto . Come fece d’altronde l’ imperatore Costantino con il cristianesimo .. ( fosse c’è già qualcuno che la pensa cosi..)
E’ vero che il gesto potrebbe essere una semplice bravata di un microcefalo, però può essere messo assieme ad altri segnali ed al clima che si sta creando in Italia e non solo. Pensare è pericoloso, molto meglio che qualcuno scelga per le persone cosa pensare …. E la propaganda non funziona se c’è libertà di pensiero.
Ormai qualsiasi critica al cattolicesimo/cristianesimo viene vista da molte persone come disfattismo, antinazionalismo, cioè il cattolicesimo viene visto come baluardo contro gli immigrati, l’islam, a difesa dell’occidente, dei nostri “valori” e fonte di quanto di bene c’è in Europa (va detto che anche in Germania i protestanti hanno fatto lo stesso nei festeggiamenti per i 500 anni della riforma). Visto cosa ha fatto recentemente la cattolica ed ipernazionalista Polonia non mi stupirei che l’ora di religione possa tornare obbligatoria per inculcare agli italiani lo “spirito nazionale”, e la vera “storia” magari con un po’ di integratori all’olio di ricino per facilitarne l’apprendimento.
Singolare nel altro post relativo alla lettera del vescovo a favore dell’ora di religione cattolica, pieno di propaganda, il mantra dei nostri valori nazionali dovuti al cattolicesimo, dell’importanza della conoscenza della nostra storia e arte (come se si identificasse solo coi valori cattolici) e l’importanza che venga estesa anche agli immigrati (altro che libertà di scelta come si chiede nel manifesto). Indottrinamento per legge, garantendo che venga fatto esclusivamente da persone riconosciute dalla chiesa cattolica, perché sono gli unici depositari della verità. Altro che scelta, che va combattuta: è così che funziona la propaganda.
Roberto V
Condivido ovviamente cio’ che scrivi !
Vorrei precisare che non milito contro l’UAAR (ci mancherebbe), ma ritengo che le strategie utilizzate siano nettamente insufficiente per provocare cambiamenti di paradigma radicali. A torto?
Le adulazioni o lodi fanno sovente addormentare….le critiche -premesso siano pertinenti- e non offensive, fanno riflettere e stimolano l’astrazione mentale di chi prende la pena di leggerle.
«Non conosciamo ovviamente le ragioni che hanno spinto qualcuno, nella notte scorsa, a compiere questo gesto…. La nostra — prosegue Moca — è infatti una campagna che non offende e non prende di mira nessuno, ma invita invece a riflettere circa una scelta ».
Non vorrei peccare di presunzione ma io un’idea l’avrei.
Credere che la campagna non offenda nessuno o che non prenda di mira nessuno significa non conoscere la psicologia del credente medio.
Secondo me possiamo individuare almeno tre categorie di credenti che possono essersi risentiti.
1- I genitori credenti che si sono sentiti toccati ed offesi da quel manifesto. E sopratutto i genitori “credenti” ossia quelli dal credo tiepido che però pensano che sia giusto perpetuare certe usanze in maniera acritica e bovina. Probabilmente alcuni di loro sanno, in tutta coscienza, di essere chimati in causa e magari provano un certo disagio e vergogna interiore.
2- I credenti di ferro quelli per cui ogni cosa che metta in dubbio il loro modo di fare e vedere le cose è un attentato: alla religione, alla libertà di culto ed all’individuo. Questi ultimi non provano vergogna ma tanta, tanta rabbia!
3- Infine i credenti di comodo che pur di menare le mani hanno riscoperto, oltre al nazionalismo, la religione come baluardo dei valori Occidentali contro l’islam e gli immigrati.
Ma in fondo è bene così. Se hanno fatto questo vuol dire che il manifesto è efficace e in qualche modo fa parlare…e forse, chissà, anche pensare…
Stringi stringi, si riduce tutto alla prima che hai detto.
Pensare fa male alla salute (dell’anima).
Non per difendere il credente medio, ma non mi pare che il vandalo che possa aver fatto il gesto del cartellone rientri in questa categoria, come in genere quelli che vanno a imbrattare i manifesti elettorali di partiti avversi non sono elettori medi.
Paura della libertà di scelta, o forse della libertà tout-court, e della responsabilizzazione che ne deriva. Meglio cento giorni da pecora, secondo taluni.
Meglio cosi? Accentuare la propaganda espone al contraddittorio, perché è di questo che si deve parlare. L’annullamento della personalità é una prerogativa dell’ignoranza con conseguenze purtroppo tragiche. É di questo atto da “Infanticida” che gli autori parallelamente muoiono su venerazioni necrofore, adulazioni e obiezioni di False Coscienze.