L’eredità fascista nella scuola italiana

L’11 febbraio 1929 venivano firmati i Patti Lateranensi. Oltre a dare indipendenza e sovranità a quello stato nello stato che è il Vaticano, oltre a sottomettere i diritti dei cittadini a dettati religiosi (leggi sul matrimonio e divorzio rese conformi a quelle stabilite dalla Chiesa), oltre a pagare cifre stratosferiche all’erede dello Stato Pontificio rinnegando le battaglie risorgimentali per l’Unità d’Italia, con quei patti l’Italia fascista riconosceva il cattolicesimo quale religione di stato. E di conseguenza istituiva l’insegnamento della religione cattolica (IRC) nella scuola pubblica. Passati 89 anni, il Concordato, terzo elemento dei Patti Lateranensi, ha subito solo un maquillage nel 1984 ma detta ancora le regole per l’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica. Un insegnamento che, per come è impostato, mostra ancora evidenti segni della sua eredità fascista.

L’IRC è l’unica materia che comporta la divisione dei bambini in base alle credenze dei loro genitori. Da una parte quelli che restano in classe ad ascoltare l’insegnante con la Bibbia in mano, dall’altra quelli per i quali viene chiesta una scuola laica. Una sconfitta sociale e didattica in una scuola che dovrebbe avere nell’inclusione un valore fondamentale.

L’IRC è l’unica materia che causa l’emarginazione dei bambini. Sulla carta la scelta di avvalersi o non avvalersi dell’IRC non deve dar luogo ad alcuna forma di discriminazione, né diretta né indiretta. La realtà è ben diversa. Sono innumerevoli le testimonianze di discriminazioni raccolte negli anni dall’Uaar e gli interventi anche legali che l’associazione ha messo in campo per far fronte a questa emergenza educativa: bimbi dai 3 agli 11 anni lasciati in corridoio, smistati in altre classi, tenuti quali uditori a sentire la lezione di religione cattolica che “tanto male non fa”. Chi non crede all’Uaar può leggere i rapporti del comitato ONU sui diritti dell’infanzia (2003 e 2011), nei quali si esprime preoccupazione sul fatto che «i bambini, soprattutto nelle scuole elementari, possano essere emarginati se si astengono dall’insegnamento religioso, incentrato essenzialmente sulla confessione cattolica» e si esprime timore che la libertà dei minori di non frequentare l’IRC «possa essere compromessa nella pratica dalla mancanza di valide alternative di insegnamento e dall’assenza di informazioni sulla disponibilità e la diffusione del modulo di scelta».

scuola-suore

L’IRC è l’unica materia affidata a dipendenti pubblici sottoposti a controlli di moralità religiosa nella loro vita privata. Sono infatti i vescovi a decidere a chi erogare gli stipendi degli oltre 25mila insegnanti di religione cattolica. Il posto pubblico viene così negato: a chi non è battezzato, a chi non è credente, a chi è unito civilmente o convive “more uxorio”, a chi si è sposato in comune, a chi ha ricostituito una famiglia dopo separazione o divorzio, a chi la pensa diversamente dalla Chiesa in materia di morale (sostenendo ad esempio diritti civili come quello delle donne di interrompere una gravidanza). Sono questi infatti alcuni dei criteri che trapelano per l’ottenimento e il mantenimento dell’idoneità all’insegnamento della religione cattolica. Le conseguenze sono surreali: perdono il posto insegnanti che diventano ragazze madri o che in collegio docenti votano a favore dell’installazione di un distributore di condom. Ancora più surreale potrebbe essere il caso di ritiro dell’idoneità per un insegnante di religione cattolica già assunto in ruolo: continuerebbe a percepire lo stipendio da docente, e avendone i titoli potrebbe passare a insegnare una materia curricolare, passando davanti a precari in lista d’attesa da anni.

L’IRC è l’unica materia non fondata sulla ricerca accademica indipendente ma succube di una dottrina religiosa e dei suoi organi ecclesiastici. Nonostante sia spacciato come studio di un fatto culturale, la realtà è un’altra. Il Concordato, nel suo protocollo addizionale divenuto legge, stabilisce infatti che l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole sia impartito «in conformità alla dottrina della Chiesa» e che programmi, collocazione oraria, scelta dei libri di testo, qualificazione professionale dei docenti siano determinati solo raggiungendo una intesa con la CEI.

La campagna Uaar Posso scegliere da grande, toccando 53 comuni del nostro paese nel periodo delle iscrizioni scolastiche, ha veicolato un messaggio di libertà: scegliere l’Ora alternativa per permettere ai piccoli studenti di frequentare una scuola senza indottrinamenti, inclusiva, che dia gli strumenti per compiere scelte consapevoli, con insegnanti e programmi didattici non soggetti al controllo morale dell’autorità religiosa. Il modo più immediato e disponibile per superare l’eredità illiberale del Concordato che colpisce la scuola pubblica. Perché, come mostrano i recenti casi che hanno visto l’Uaar contrapporsi a provvedimenti della giunta Raggi e a dichiarazioni della ministra Fedeli, non si può certo contare sulla classe politica e sul Parlamento che uscirà dalle urne il prossimo 4 marzo.

Roberto Grendene

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10 commenti

Franco Ajmar

Credo che i dati riportati dimostrino platealmente l’influenza di un precoce lavaggio del cervello: dal concordato sono passate tre intere generazioni, e anche la quarta stenta, e non solo nei centri decisionali, a pensare con la propria testa in materia religiosa. Per questo la campagna Uaar è un saggio incoraggiamento per i genitori.

Diocleziano

Per dire quali danni fa la religione: nel tg.dio.due delle 13 il salvini se la prendeva con gli immigrati perché ”vogliono togliere i crocifissi e i presepi …” E questo sarebbe – secondo lui – un buon motivo per votarlo.

Ma se c’è una cosa di cui non si possono incolpare gli immigrati è proprio la richiesta di togliere i crocifissi. Rivendico questa ‘colpa’ tra i meriti dei laici.

pendesini alessandro

Tutti coloro che vi fanno credere delle assurdità possono, strumentalizzandovi, farvi commettere delle atrocità. La storia –la vera- è la per ricordarcelo…Ma non è finita ! Basti vedere quello che è successo e succede tuttora nell’islam. Senza dimenticare la decisione di un certo W.Bush Junior, uno dei più spietati criminali politici che la storia abbia conosciuto ! Ma anche il fatto che sta « emergendo » una nuova ideologia : quella di Trump, personaggio che a mio parere rileva dalla psichiatria !…Mi sia concesso far notare che questi « illustri personnaggi », ma non solamente… sono stati eletti grazie a religiosi di stampo cristiano/cattolico, non di certo atei o agnostici…

L’angoscia umana, cosi come ogni tipo di paura irrazionale, rende qualsiasi Fede –inclusa la cattolica- sospetta. Ed è proprio su questo che si appoggiano le religioni, particolarmente le monoteiste. Questa è la loro vera forza ; sottomettere e sfruttare la gente –tenendola nell’ignoranza- tramite la loro ideologia mitica, fantasmatica, per non dire assurda !

Frank

Dialogo della foto.

Prete: Allora ragazzi, qual’è il motto di quest’anno di chi come voi ha deciso di continuare a frequentare l’ora di religione e non cambiare per l’ora alternativa?
Ragazzi: Boia chi molla!!!
Prete: Ho come la sensazione di averlo già sentito.

RobertoV

“Il posto pubblico viene così negato: a chi non è battezzato, a chi non è credente,…”
In realtà è ancora peggio perchè il posto viene negato non solo a chi non è credente, ma anche a chi è credente, ma non cattolico, quindi battezzato non cattolico o comunque appartenente ad un’altra religione. Con tutto lo straparlare che si fa sulla tolleranza religiosa e suo uso strumentale viene accettato solo chi è cattolico doc e quindi si violano proprio quei principi a cui si pretende di rivolgersi.
Una scusa spesso utilizzata dalla stessa chiesa è che in realtà l’ora non è di catechismo, ma serve per parlare anche di tolleranza religiosa e di altre religioni e che sarebbe aperta anche a chi non è cattolico. Però solo ed esclusivamente degli insegnati cattolici doc possono parlare di tolleranza religiosa e di altre religioni, neanche dei genericamente cristiani, quindi è aperta solo agli studenti, non come insegnanti, neanche se cristiani. E poi vogliono far credere che non sia un’ora di indottrinamento e propaganda cattolica.
Un’altra scusa che adducono è quella sullo spirito italiano e sull’arte, come se questa vada individuata solo nella cattolicità. Ma lo spirito ed arte italiana devono molto anche all’ebraismo (vedere vari soggetti artistici) visto che la bibbia è loro, quindi dovrebbe essere aperta anche agli ebrei come insegnanti di questa parte ed è pesantemente influenzata dal mondo greco/romano e dalla religione pagana, quindi dovrebbero essere degli esperti di questo campo a spiegarlo, non esclusivamente cattolici.
Inoltre quello spirito è stato costruito sull’intolleranza religiosa verso le altre religioni e sulla religione di stato, cioè su un sistema antidemocratico. Non è un caso che sia stato il fascismo a ristabilire il potere della chiesa eroso progressivamente dalla secolarizzazione con tutti i privilegi come pesante eredità attuale e con la creazione purtroppo del Vaticano. Si pretende in pratica di conservare uno spirito antidemocratico. Vedendo quanti nostalgici del fascismo ci sono in Italia non stupisce quindi che la religione cattolica trovi sostenitori della sua egemonia. E poi hanno il coraggio di dire che i loro privilegi e l’ora di religione non c’entrano col fascismo. E’ vero, il fascismo non esiste in Italia, esattamente come la mafia ….(Andreotti docet …).

Diocleziano

E tutto questo alla faccia dei princìpi sbandierati ma mai applicati della costituzione più bella del mondo 😆 : divieto di discriminazione in base a sesso, religione, etnia, idee politiche ecc. ecc.

Tutto sommato credo che alla chiesa interessi solo che nelle scuole ci sia costantemente la presenza di un loro emissario con un fine pavloviano, e naturalmente uno stipendio.

laverdure

A proposito dell’indottrinamento religioso nella scuola italiana si possono fare un paio di considerazioni:
la prima e’ che ,(fortunatamente)nella maggior parte dei casi l’indottrinamento ha ben poca presa sui ragazzi,anche per le scarse doti pedagogiche degli insegnanti:ricordate come tempo fa
qualcuno la defini “l’ora del parrucchiere”,perche dedicata ,almeno dalla parte dei ragazzi, a chiacchere non proprio mistiche.
La seconda e’ che (sfortunatamente)in molti casi lo stesso discorso vale anche per tutte le altre materie,per gli stessi motivi.
E l’atteggiamento di molti gentori non migliora certo le cose:ormai i casi di violenza compiuti propri da loro ai danni di insegnanti non si contano.

laverdure

Dimenticavo: se le botte fossero dedicate ad un insegnante di religione,anziche di matematica,fisica o lettere,non credete che si noterebbe qualche differenza nella reazione di autorita e mass media ?

laverdure

Fascisti:una etnia che popolava la penisola italiana intorno alla meta del secolo XX,costituendone la quasi totalita della popolazione,e la cui sparizione alla fine del secondo conflitto mondiale costituisce uno dei piu’grandi misteri della storia,uguagliato soltanto dalla repentina e inspiegabile apparizione di un’altra etnia,quella degli antifascisti, che ne prese il posto.

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