Il cattolicesimo esclusivo

Sulla carta non ci sarebbe nulla di esclusivo nella confessione cattolica, la stessa etimologia del termine fa riferimento al greco katholikòs che sta per universale. Un’impostazione diversa da quella di altri culti che invece sono chiusi al loro interno, a partire da quello professato proprio dall’ispiratore del cristianesimo Gesù: l’ebraismo. La pretesa universalità del cattolicesimo è peraltro motore della sua attività di proselitismo, ma se da un lato la Chiesa sostiene ufficialmente qualunque forma di accoglienza nei confronti dei non cristiani, anche perché fonte di finanziamenti e di credito, dall’altro mette in pratica una politica basata sull’affermazione del suo primato: siamo tutti figli di Dio, ma il Dio in questione è il nostro e quindi le regole le dettiamo noi. Anche, anzi soprattutto, per chi cattolico non è.

Questa sorta di pluralismo a due corsie, una per i privilegiati cattolici e una per tutti gli altri, si restringe ulteriormente appena se ne presenta l’occasione. Come a Cracovia, in Polonia, dove sta per nascere un esclusivo quartiere per soli cattolici grazie all’iniziativa di un produttore cinematografico ed editore. Un’area elitaria dove a chi non è cattolico semplicemente non è concesso abitare, idea che dovrebbe far accapponare la pelle a chiunque non abbia la minima simpatia verso nazismi e fascismi vari. Eppure la notizia è stata data dal quotidiano dei vescovi Avvenire senza tradire il minimo disappunto, come se fosse una cosa normalissima, anzi perfino meritevole di essere esaltata. Sarebbe interessante sapere cosa pensarono in quella redazione in occasione della vicenda dei cartelli di Pontoglio, assimilabile per certi versi a quella di Cracovia.

Insomma, accoglienza sia ma poi ognuno al proprio posto, che mica vi pensavate che siamo realmente tutti uguali? E non sembra sia solo Avvenire a tradire questa tendenza; su Il Tempo è stato recentemente pubblicato un articolo sulla chiusura di una moschea illegale a Roma, in piazza Vittorio, ma l’accento è stato posto in particolare sull’eccessiva vicinanza di questa alla chiesa di Sant’Eusebio. Come se fosse una sorta di aggravante, o come se ai luoghi di culto cattolici dovesse essere riconosciuto un ambito di esclusività territoriale.

Perfino laddove il giornale parla di quello che la Polizia Municipale ha effettivamente contestato all’associazione islamica che gestiva i locali ci sarebbe da ridire. Non certo perché si tratta di contestazioni infondate, ci mancherebbe. Un locale che non rispetta la normativa antincendio, dai piani di fuga alla dotazione di estintori, deve essere chiuso, ma questo dovrebbe valere anche per gli edifici di culto cattolici ai quali invece vengono riconosciute specifiche deroghe. Deroghe concepite per immobili storici, che possono quindi avere una loro fondatezza entro certi limiti, ma che poi vengono pericolosamente allargate. Perché un conto è un castello medievale, che riceve un limitato numero di visitatori, e un altro conto è una chiesa che invece durante certe funzioni religiose si riempie completamente. Per non parlare degli impianti elettrici fuori norma: anche questo è giusto, una struttura non adeguata alle norme di sicurezza non deve essere aperta al pubblico, e le chiese ormai lo sono in larga parte, grazie però all’uso di denaro pubblico. Ma parliamo di culto cattolico, mica un qualunque culto privo di specifiche tutele costituzionali (cfr. art. 7).

Massimo Maiurana

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19 commenti

Diocleziano

Praticamente un ghetto al contrario.

Poi, quando servirà un idraulico o un un imbianchino, dovranno avventurarsi ‘là fuori’ per cercarne uno e, orrore!, accontentarsi di un musulmano o di un ateo.

Spero che anche le fatture siano adeguate al livello di simili signori.

dissection

Purtroppo, Emperor, temo che di idraulici e imbianchini cattos continueranno a reperirne con estrema facilità ancora per lungo tempo, almeno finché la chiesa avrà presa sulle masse, o finché le masse non troveranno il coraggio di staccarsi idealmente e ideologicamente dalla vecchia cosca, pur mantenendo la loro credenza & religione…

Beatrice

Si vogliono fare del male da soli …
Carlo Cattaneo condannave le limitazioni del cantone Basilea-Campagna contro l’acquisizione di proprietà da parte di ebrei, violando un accordo fra il cantone e la Francia.
Il giorno che questi cattolici polacchi volessero vendere i loro appartementi invece di potere ricevere offerte da chiuque si dovrenno limitare ad accettare le offerte dei loro correligionari cattolici, e questo vincolo di circolazione riduce il valore dei loro appartamenti … contenti loro …
Poi mi piacerebbe sapere cosa succede se il figlio/a di un buon cattolico si converte es all’ebraismo, cosa succede alla morte dei genitori ? potrà ereditare la proprietà ma non abitarci ? …

Mettere i cattolici tutti in uno stesso quartiere si presterebbe a delle osservazioni di tono più ironico a cui (per il momento) rinuncio … no, ad una non rinuncio 🙂 come saranno fatti i segnali lungo la strada che porta a quel quartiere ? triangolo rosso con segno di cattolicità in colore nero su sfondo bianco (esempio: il famoso disegno del prete che corre dietro ai bambini, e barre distanziometriche („mancano 300 al quartiere cattolico”) ?

https://www.ilfoglio.it/cultura/2018/02/11/news/il-j-accuse-ottocentesco-di-carlo-cattaneo-contro-il-boicottaggio-degli-ebrei-178026/

Diocleziano

Tutto sommato è l’ammissione di essere una minoranza: di solito sono le minoranze che si chiudono in sé stesse, come Little Italy o Chinatown.

Spero che Fico, cacciatore di spese da tagliare, venga fulminato sulla via del vaticano e ci dia dentro di brutto… 😈

RobertoV

Veramente in Polonia quasi il 90 % della popolazione si dichiara cattolica, nel 2011 il censimento aveva dato 87 %, in lento calo. Nel 2017 ancora quasi il 37 % della popolazione andava regolarmente a messa 1 volta alla settimana (dato effettivamente misurato e non dichiarato). Le altre comunità religiose sono piccole, la 2° quella degli ortodossi rappresenta appena lo 0.4 %. Inoltre è lo stato europeo con meno immigrati (solo lo 0.3 /0.4 %), ed ha chiuso le sue frontiere, rifiutandosi di accoglierne, mentre ben 2.5 milioni di polacchi sono emigrati all’estero. E’ retto da anni da un governo clerico-fascista cattolico che recentemente ha varato una legge per riscrivere la sua storia e negare il coinvolgimento nell’olocausto degli ebrei, nonostante prima della 2° guerra mondiale avesse leggi razziali simili a quelle dei nazisti ed ancora oggi, secondo un’indagine UE, oltre il 50 % della popolazione sia antisemita e consideri gli ebrei deicidi. Ed insieme alla chiesa cattolica pochi mesi fa hanno fatto manifestazioni al confine contro gli immigrati ed in difesa del nazionalismo polacco cattolico. Francamente sarebbero gli altri a doversi difendere dai cattolici, non viceversa. Ma per i fanatici non è mai abbastanza.
Il consiglio dei vescovi polacchi aveva anche deciso che le vittime della pedofilia ecclesiastica non andavano indennizzate.

Gérard

Nerl 1946 ci fu il pogrom di Kielce dove morirono piu di 40 ebrei, la maggiore parte sopravissuti ai campi nazisti . In seguito ci fu un fuggi fuggi verso le frontiere delle poche diecine di migliai di ebrei rimasti vivi su piu di 3 000 000 ancora nel 1933 !!! Come bravi questi cattolici !

Diocleziano

Sarà una minoranza psicologica perché è assurdo che in un paese al 90% cattolico si senta il bisogno di isolarsi. O forse più banalmente si vogliono isolare dai poveri? Alla faccia del volemose bene cattolicamente inteso.

RobertoV

Secondo uno studio commissionato dalla chiesa cattolica polacca nel 2000 i cattolici erano circa il 93 % e a messa ci andava il 50% della popolazione. Quindi qualcosa hanno perso nonostante tutto. Ma nello studio si evidenziava come esistessero notevoli differenze, solo un 10 % si riconosceva come fortemente religioso, mentre tra il 35 ed il 55 % dei cattolici era credente e praticante, ma non accettava tutto della morale cattolica, mentre un 20-25 % erano praticanti irregolari, poco legati con la chiesa e critici verso la missione sociale della chiesa. La chiesa cattolica polacca è una chiesa nazionalista e tradizionalista, patriottica, cosa non accettata da tutti, anche se per molti continua a valere l’identificazione polacco = cattolico, russo = ortodosso, tedesco/prussiano = protestante, il che ovviamente lascia aperta la questione su quanto religiosa sia la persona (vedi i leghisti nostrani). Il 70 % riteneva giusto che la chiesa si esprimesse su questioni morali, 1 su tre riteneva che la chiesa si occupasse troppo di questioni terrene e quasi il 60 % che la chiesa si fosse occupata eccessivamente di questioni pubbliche. Solo 2 su tre credevano nella vita dopo la morte e nelle resurrezione, il 41 % nell’esistenza dell’inferno.
Per dei fanatici è sempre un problema il contatto con qualcuno non come loro, potrebbero indurre qualche dubbio, a maggior ragione per i loro figli. E’ risaputo che la fede è solida come una roccia, mentre il diavolo tentatore può presentarsi sotto varie forme …….

manimal

“Da loro non ci fanno mica fare come vogliamo, quindi perché qui pretendono di fare i loro comodi?
Devono rispettare la nostra cultura!”

Qualcuno di voi è riuscito a far comprendere ad un qualsiasi italiano medio, dispensatore di perle come quella sopra scritta, che la nostra cultura è quella di uno stato democratico che non deve discriminare nessuno per razza, religione o condizione sociale?
Che se uno proviene da uno Stato in cui, ad esempio, lapidano le adultere, non è che allora vige la legge del taglione, ma noi dobbiamo continuare ad agire secondo le NOSTRE leggi?

Io ci ho rinunciato.

Gérard

In fatto di cultura, mi sembra che siamo noi europei ( e poi americani ) che siamo andati ad imporre la ns cultura nei loro paesi o mi sbaglio ??

laverdure

@gerard
“…mi sembra che siamo noi europei ( e poi americani ) che siamo andati ad imporre la ns cultura nei loro paesi o mi sbaglio ??”
Piu’ che giusto.
E analogamente mi sembra che ad un certo punto gli “autoctoni”ci abbiano scacciato usando metodi piuttosto sbrigativi,vedi Algeria,Vietnam ecc.
Quindi ora se qualche “patriota”nostrano li imitasse mettendo qualche bombetta nei locali pubblicidelle “enclave” che “loro”hanno a loro volta stabilito da noi,non vedo cosa ci sarebbe da scandalizzarci.
Ricordate “La battaglia di Algeri” di Pontecorvo ?

Gérard

Questa facenda di un quartiere riservato esclusivamente a chi professa la religione cattolica non è una novita . Probabilmente che questo produttore cinematografico ( che avrà probabilmente intuito l’ affarone ..!!! ) si sarà ispirato a queste piccole città/ rioni chiusi apparsi gli ultimi anni negli Stati Uniti riservati agli soli bianchi o appartenenti alla stessa religione . Paura di sentirsi contaminati dal contatto col diverso ?

laverdure

@Gerard
“…si sarà ispirato a queste piccole città/ rioni chiusi apparsi gli ultimi anni negli Stati Uniti riservati agli soli bianchi o appartenenti alla stessa religione .”
Possibile.
O forse si sara ispirato a certi quartieri della “banlieue” francese ,o inglese,o ormai di diversi paesi occidentali,dove senza bisogno di regole “ufficiali” la popolazione e’ ormai completamente islamica,perche i residenti “indigeni” hanno preferito traslocare in tempi relativamente brevi,chissa perche’.
E per inciso circola voce che almeno in alcuni di tali enclave la polizia ormai evita di circolare.
(Probabilmente il motivo ufficiale e’ di “evitare provocazioni”).

Gérard

“E per inciso circola voce che almeno in alcuni di tali enclave la polizia ormai evita di circolare.
(Probabilmente il motivo ufficiale e’ di “evitare provocazioni”). ”

Non è che circola la voce : è un fatto saputo e risaputo che non soltanto la polizia ma anche i tassisti e gli pompieri evitano questi enclave .
Il motivo ufficiale non è ” non fare onde ” cosi gli sindaci o politici evitano di mettersi in difficoltà . Nonostante che in questi quartieri vivono ancora persone con mezzi limitati e che devono sopportare tutto senza aprire la bocca se non…

Frank

Ma se in questo quartiere saranno tutti cattolici a chi i romperanno le ….., magari troveranno qualche motivo di disputa tra di loro come hanno fatto nei secoli passati. 🙂

Franco Ajmar

Come si fa a far conoscere questa situazione a Papa Francesco. Fra i tanti problemi di casa nostra di cui si occupa, questo riguarda la sua casa!

Diocleziano

Stando a quello che vogliono far credere, sua Banalità non si era nemmeno accorta che il bertone si era fatto un mega-attico a cento metri dalla pensione dove abita lui. Usando soldi sottratti ai bimbi malati… 😳 …come si può pensare che sappia cosa sta succedendo a Cracovia, dall’altra parte del mondo?

RobertoV

Non si era nemmeno accorto del protettore di pedofili Pell e dei vari processi che pendevano su di lui, così come del vescovo pedofilo cileno o del fallimento della commissione da lui creata. Non si era nemmeno accorto del lavoro nero e sfruttamento nelle strutture della chiesa, della apertura di pochi conventi o strutture della chiesa agli immigrati. Non ricordo poi sue esternazioni contro l’identitarismo e nazionalismo cattolico delle chiese polacche, ungheresi, austriache, tedesche, ecc. e delle derive dei loro partiti popolari, con posizioni antiimmigrati. E’ impegnato a battere cassa e curare il suo mito populista.

Gérard

In fatto di cultura, mi sembra che siamo noi europei ( e poi americani ) che siamo andati ad imporre la ns cultura nei loro paesi o mi sbaglio ??

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