La clericalata della settimana, 13: sindaco regala crocifissi alle scuole

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è di Michele Giraldo, sindaco leghista di Brugine (PD), che

in uno slancio pasquale di confessionalismo ha regalato crocifissi alle scuole della zona, per appenderli nelle aule

Il primo cittadino ha sostenuto: “I valori cristiani vanno a prescindere dal pensiero politico di ognuno di noi. Chi non rispetta determinati simboli deve adeguarsi se desidera essere un nostro cittadino”.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha firmato un decreto che stanzia 493 milioni di euro a favore delle scuole private, come stabilito dal Parlamento nel dicembre scorso.

Nel periodo pasquale diversi edifici istituzionali in tutta Italia hanno tenuto le bandiere a mezz’asta, in segno di lutto per la morte di Gesù. Tra i vari casi, da segnalare quelli messi in evidenza dai nostri attivisti a La Spezia e a Cagliari.

Il Comune di Roma continuerà a consegnare il ricavato delle monetine gettate dai turisti a Fontana di Trevi alla Caritas, almeno per quest’anno, come da “tradizione”. La cifra ammonta a 1,4 milioni di euro l’anno: sulla base di una memoria approvata dalla giunta doveva essere impiegata da aprile per progetti di solidarietà supervisionati dal Comune, mentre in passato veniva interamente donata all’istituzione confessionale. Un gruppo di studio valuterà una nuova soluzione, che sarà messa in pratica l’anno prossimo.

Il vescovo uscente della diocesi di Forlì-Bertirono nel suo tour di addio è intervenuto al Consiglio comunale di Forlì per un saluto alla città e ha ricevuto un omaggio dal sindaco Davide Drei. La sindaca di Castrocaro Terme e Terra del Sole (FC), Marianna Tonellato, ha invitato le associazioni cittadine a partecipare alla messa solenne in occasione della festa patronale della Madonna dei Fiori, celebrata dallo stesso vescovo.

Il governatore della Provincia di Trento, Ugo Rossi, ha annunciato che non concederà il patrocinio al primo gay pride del Trentino, che si terrà il prossimo 9 giugno, poiché a suo dire si tratta di una “parata” che “assume un aspetto più di folclore e di esibizionismo” e “non apporta alcun contributo alla crescite e alla valorizzazione della società trentina e della sua immagine”.

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha dichiarato che non darà il patrocinio al gay pride che si terrà nella città. Mesi fa aveva specificato che non avrebbe dato il patrocinio a “manifestazioni che possano essere divisive”.

L’IPSIA “L. Cremona” di Pavia ha consentito al vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti, di tenere un discorso dai contenuti anti-gay davanti agli studenti.

In occasione del precetto pasquale del mercoledì delle ceneri gli studenti di diverse scuole di Catanzaro sono stati precettati per assistere a una messa nella Basilica di San Giovanni.

La redazione

11 commenti

Frank

Non si dovrebbe più chiamare Lega ma Inchioda. In ogni caso per farsi propaganda consiglio al sindaco non di farsi fotografare mentre consegna una croce ad un bambino ma sopra un autobus… è più “fico”.

Diocleziano

“I valori cristiani vanno a prescindere dal pensiero politico di ognuno di noi. Chi non rispetta determinati simboli deve adeguarsi se desidera essere un nostro cittadino”.

Ah bè, se lo dice lui… Forse i suoi concittadini non pensavano di eleggere un dittatore con pensiero unico incorporato. Mah.

Evidentemente lui è così avanti che ha deciso scientemente di voler nascere a Brugine, essere cattolico e leghista; mentre tutti gli altri cittadini, nati per caso in quel paese e che di dio non gliene frega niente, dovranno uniformarsi al suo pensiero.

RobertoV

“I valori cristiani vanno a prescindere dal pensiero politico di ognuno di noi. Chi non rispetta determinati simboli deve adeguarsi se desidera essere un nostro cittadino”.
Questo significa che l’Italia è solo per i cattolici o per sottomessi ai cattolici?
Un’affermazione di “grande tolleranza” della “religione dell’amore”. Questo è uno dei valori cristiani? Al sindaco ed ai commentatori de “il giornale” dovrebbero spiegare che non c’è più la religione di stato, impositrice di tradizioni obbligate, antidemocratiche e clericofasciste. E dovrebbero spiegare anche un po’ di storia, non quella dei revisionisti e negazionisti leghisti, sul modello polacco.
Il crocifisso è un simbolo egemonico del potere della chiesa cattolica, in nome del quale sono stati perseguitati ebrei, protestanti, eretici, pagani, non credenti, ecc. E’ un simbolo in nome del quale altri cristiani sono stati perseguitati, è un simbolo in nome del quale la chiesa cattolica celebra ancora oggi vittorie del passato contro i protestanti: altro che simbolo cristiano e che unisce.
Evidentemente in Italia non c’è posto per i non cattolici.

Gérard

I valori cristiani vanno a prescindere dal pensiero politico di ognuno di noi. Chi non rispetta determinati simboli deve adeguarsi se desidera essere un nostro cittadino”.

Ma questa è il risultato della retorica istillata dal pretume già un paio di decenni fa, e ripetuta dal politico di turno . Ho mai dimenticato la frase di Francesco Rutelli, nel 2007 ( era all’ epoca il nr 2 del governo di Prodi ) : ” Chi critica il cattolicesimo si distacca dell’ identita del paese ! ” .
Non è la stessa cosa ?

Diocleziano

Sì, è la stessa cosa, ma i loro limiti cognitivi gli impediscono di capire che la cosa funziona anche in senso inverso: c’è chi VUOLE distaccarsi da certe identità interessate.

Gérard

Non hanno nessun interesse in chi vuole distaccarsi da certe identita etc.. Quando gli atei rappresentarano una vera lobby allora le cose potranno cambiare .

RobertoV

L’assurdità e che quella presunta identità è stata ottenuta in modo intollerante, antidemocratico e coercitivo. Basta pensare che solo fino a 30 anni fa la religione cattolica era religione di stato, quindi religione imposta a tutti. Sarebbe un po’ come dire che va conservata la nostra tradizione e identità monarchica o fascista. Secoli per arrivare alla tolleranza degli altri perseguitati e poi obbligati a riconoscersi in quel passato. Prima bisognava essere o apparire cattolici, adesso che finalmente potremmo decidere dovremmo decidere ancora di uniformarci o mantenere quel passato. Dove sarebbero la libertà e la democrazia?
E’ ovvio che con tale propaganda cercano di mantenere e giustificare tutti quei privilegi, quelle leggi liberticide che ancora sopravvivono ed il potere della chiesa. Basterebbe pensare che per legittimare il crocifisso devono rifarsi ad una legge fascista, mai abrogata. Alla fine non siamo molto diversi dalla Polonia che ha messo per legge l’impossibilità di criticare il suo passato.
Ed è basata sulla correlazione propagandistica e mai dimostrata: i nostri diritti dell’occidente dipendono dal cristianesimo perchè l’Europa è cristiana, i valori dell’Italia dipendono dal cattolicesimo. Insomma una frase continuamente affermata diventa vera, anche se mai dimostrata: ormai è un mantra della chiesa, dei partiti popolari e delle destre. Eppure basterebbe un po’ di storia critica per rendersi conto di quanto falsa sia quell’affermazione, di cosa implicherebbero simili ragionamenti (tipo l’olocausto è cristiano, le guerre mondiali sono cristiane, il colonialismo è cristiano, il fascismo è cattolico, il nazismo è cristiano) e, quanto, abbiamo ottenuto proprio in contrasto con quella presunta identità.

RobertoV

Per quale ragione i soldi raccolti dalla fontana di Trevi devono essere consegnati automaticamente alla Caritas? Anche se volesse darli in beneficienza, il comune dovrebbe assegnarli per progetto, a gara, non per assegnazione diretta, senza regole e controlli perchè sono soldi dei cittadini italiani ottenuti da un bene pubblico e la caritas è solo una delle varie associazioni che operano nel settore e la caritas non è per niente trasparente.
Vorrei segnalare un’altra clericalata pasquale.
In questi giorni l’esercito italiano e le forze dell’ordine italiane si sono occupate della sicurezza di Roma, ma non si sono limitate alla parte italiana, si sono occupate anche della sicurezza sul territorio Vaticano. Si vedevano le immagini dei militari davanti ai musei vaticani che sono in territorio vaticano ed i cui proventi vanno al Vaticano. Sarebbe un po’ come se gli italiani si occupassero della sicurezza di San Marino. A quale titolo si occupano della sicurezza di uno stato estero che si comporta da stato estero quando gli fa comodo? Il papa ha ovviamente ringraziato: magari poteva anche pagare. Se ne dovrebbero occupare loro sul loro territorio, altrimenti che stato estero sono? Ovviamente tale attività sarà a carico dei cittadini italiani ed avremo militari e mezzi italiani al comando di responsabili di uno stato estero. E con quali regole di ingaggio? Perchè se malauguratamente ci fosse stato un intervento a fuoco le responsabilità di chi sarebbero state? Chi avrebbe pagato i danni a persone e cose? Chi l’eventuale ospedalizzazione o indennizzo delle famiglie dei militari coinvolti?

laverdure

Una sola piccola considerazione.
Cosa avverra nel caso,probabile,che in alcune scuole finisca con l’accumularsi una notevole presenza di immigrati di credo islamico ?
Ammettiamolo,l’atteggiamento del sindaco forse potrebbe avere un lato positivo,evitando
le “sottomissioni” di certi funzionari scolastici che in ripetute occasioni,per non “urtare “i preziosi ospiti hanno dato prova di vero “leccac%lismo”estremo : niente presepi,alberi di natale,canti natalizi,cibi non halal a mensa ecc.
Ma anche questo e’ solo una speranza.

Diocleziano

La presenza di diversamente fedeli in Italia ha evidenziato il problema, ma già da prima si sarebbero dovute evitare attività parareligiose nelle scuole. E anche nelle caserme, nei municipi e nei tribunali ecc. ecc. L’atteggiamento del sindaco sarebbe positivo se solo fosse coerente, o tutti o nessuno. Meglio nessuno.

RobertoV

L’atteggiamento del sindaco manda invece un segnale opposto perchè favorisce l’uso politico della religione:
la religione è importante nella società, i suoi simboli e riti sono importanti e tutti devono sottomettersi e uniformarsi, non possono metterla in discussione, almeno finchè abbiamo la forza di imporla a tutti. Quindi gli immigrati di credo islamico aumentando di numero sono incoraggiati a fare sempre più richieste anche per la loro religione ed i funzionari scolastici sono resi più deboli nell’opporvisi. Quando sostieni che in nome della religione puoi ottenere eccezioni o privilegi hai indebolito la possibilità di opporti alle richieste in nome della religione.
Mentre il segnale dovrebbe essere che la religione è un fatto privato, non coercitivo per gli altri e che la scuola è laica, di tutti, neutrale nei confronti delle religioni e non di chi è più forte. Stiamo assistendo alla situazione paradossale che più calano i fedeli e l’interesse delle persone per la religione più questa pretende di occupare gli spazi pubblici. Quando ero bambino si andava in chiesa a vedere i presepi e la gente ci andava. Oggi meno ci va ed allora c’è l’ossessione di metterli nelle scuole, come per il crocifisso.
Oggi assistiamo all’ossessione nei confronti degli immigrati e qualunque comportamento laico, non religioso, viene visto come un cedimento verso i mussulmani. Non pensi che i presepi, i canti di natale ed i crocifissi possano interessare sempre meno alle persone perchè aumentano i non credenti o i cattolici tiepidi? Nei licei dei miei figli solo la metà dei ragazzi fa religione, mai visto un presepe ed i mussulmani in pratica non ci sono. Cose simili alle medie. Riguardo alle mense mi sembra normale che il cibo segua anche la società ed il mercato. Per esempio oggi offriamo anche cibi per i vegetariani, cosa impensabile in passato ed anche i nuovi venuti mangiano in modo diverso, non solo i mussulmani.

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