Al via la campagna Occhiopermille 2018

Aiutare i contribuenti a effettuare una scelta informata e consapevole per la destinazione dell’8 per mille. È questo lo scopo della campagna Occhiopermille dell’UAAR lanciata in questi giorni attraverso tutti canali di comunicazione dell’associazione, dai social network ai tavoli informativi che saranno organizzati nelle prossime settimane a cura dei circoli territoriali.

Si avvicina infatti il momento della dichiarazione dei redditi e l’Uaar ha pensato di cogliere anche quest’anno l’occasione per ricordare a tutti i contribuenti che il meccanismo dell’8 per mille è fondato su un inganno a tutto vantaggio della Chiesa cattolica.

«L’Uaar è da anni impegnata per l’abolizione dell’8 per mille», spiega Roberto Grendene, responsabile Campagne dell’Uaar, «ma finché non si realizzerà questo nostro auspicio riteniamo fondamentale informare i contribuenti sul perverso meccanismo su cui si fonda questo sistema di finanziamento. Non sono in molti per esempio a sapere che anche le quote non espresse — quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi — sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute. Meccanismo che fa sì che la Chiesa cattolica con il 37% delle firme si aggiudichi l’80% dei fondi. Sono infatti solo quattro contribuenti su dieci a firmare per destinare l’8 per mille: poiché la maggior parte di loro sceglie la Chiesa cattolica, questa, in virtù di tale meccanismo, riceve ogni anno l’80% della torta, cioè più di un miliardo di euro».

«In attesa che la politica sia finalmente pronta ad abolire questo sistema di finanziamento alle confessioni — prosegue Grendene — noi abbiamo deciso di impegnarci in questa campagna di informazione, campagna che peraltro a nostro avviso dovrebbe vedere in prima linea lo Stato, che invece latita. E quest’anno approfittiamo di questa occasione anche per appellarci al prossimo governo affinché faccia un uso laico dell’8 per mille statale e parta con il piede giusto revisionando al ribasso l’importo da destinare alle confessioni religiose, come previsto dalla stessa legge 222/85».

Comunicato stampa

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Un commento

Diocleziano

Bisognerà cominciare a tirare Fico per la giacchetta… 😛

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