Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è dei politici che
hanno partecipato alla “Marcia per la Vita” a Roma, manifestazione anti-abortista promossa da integralisti cattolici ed estrema destra
Tra i vari leghisti presenti, Lorenzo Fontana (vicepresidente della Camera) e il capogruppo alla Camera Giancarlo Giorgetti; diversi sindaci con tanto di fascia tricolore; hanno partecipato anche esponenti di Fratelli d’Italia, compresa Giorgia Meloni.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana
La Regione Lombardia ha stanziato 100mila euro per interventi in occasione della “Peregrinatio” dell’urna di papa Giovanni XXIII.
Il presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Genova, il leghista Francesco Corso, ha sostenuto l’affissione di un maxi-manifesto anti-abortista nella città.
Il vicesindaco di Angri (SA), Giuseppe D’Ambrosio, ha rilanciato sulla propria pagina Facebook un incontro, organizzato da realtà cattoliche e con il sostegno della diocesi locale, con la testimonianza di un “ex gay”. Il sindaco Cosimo Ferraioli ha preso le distanze dal comportamento del suo vice.
La Biblioteca civica di Roseto degli Abruzzi (TE) ha invitato a partecipare a rosario e messa all’interno dei locali, condividendo sul profilo ufficiale l’immagine della Madonna.
Il consigliere comunale di Milano Alessandro Morelli (Lega Nord) ha criticato la scelta dell’amministrazione di consentire la registrazione dei figli delle coppie omosessuali, parlando di “assurdità” perché “il bambino ha il diritto ad avere un padre e una madre”.
La redazione
”… La Regione Lombardia ha stanziato 100mila euro per interventi in occasione della “Peregrinatio” dell’urna di papa Giovanni XXIII…”
Il modo migliore per buttare nel cesso centomila euro. Probabilmente i devoti amministratori della mia regione avranno pensato: ‘Abbiamo in cassa centomila euro…’ invece avrebbero dovuto pensare: ‘In cassa ci sono centomila euro dei contribuenti’ e quindi avrebbero dovuto, innanzitutto, averne rispetto e impiegarli utilmente o, ancora meglio, non chiedere ai cittadini soldi di cui non sanno cosa farsene.
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”… Il presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Genova, il leghista Francesco Corso, ha sostenuto l’affissione di un maxi-manifesto anti-abortista nella città…”
Chissà se il pariopportunista Corso, in quanto tale, la prossima volta sosterrà l’affissione di maxi-manifesti in difesa della legge che legalizza l’aborto?
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A Roseto degli Abruzzi, se proprio gli scappava di fare il rosario, non potevano farlo in una qualche sacrestia o in una chiesa? Non voglio arrivare alla retorica della biblioteca come ‘tempio del sapere’, ma nemmeno ridurla a ricettacolo di ottundenti tristizie, no?
Di solito, a me, quando scappa di fare un rosario e non mi trovo in casa, scelgo una siepe molto discreta o un vecchio muro abbandonato e ben nascosto, qui invece hanno scelto un Roseto… scherzi a parte, sarebbe stato comprensibile (ma, ovviamente, non condivisibile da parte mia) se si fosse trattato di una biblioteca cattolica o comunque contenente solo & esclusivamente testi religiosi & teologici, ma così, è proprio un fare una clericalata giusto per il gusto di farla, per di più con spocchia & arroganza, rimarcando una volta di più differenze & privilegi a scapito di inclusività & diritti civili. Inclassificabile la marcia, al pari delle altre boiate, la nausea si aggiunge alla nausea…
Un “ex gay”? Seriously? A quando la testimonianza di un prete “ex pedofilo”? Di un vescovo che ne ha coperto le malefatte? Di un cardinale che gli ha dato la possibilità di reiterarsi, trasferendolo ad altra parrocchia, magari nel terzo mondo? Di un papa che mentre parla di povertà, bontà & uguaglianza ratifica documenti segreti per coprire tali scandali a spese delle povere vittime & famigliari, nell’ottica di salvaguardare la cosca da un tracollo d’immagine, glissando più o meno contemporaneamente sul firmare un trattato Onu a salvaguardia delle suddette vittime? Per non parlare poi dei diritti di cui dibatteva il trattato medesimo?