“Contro la religione”. Gli scritti atei di H.P. Lovecraft. In libreria l’ultima uscita di Nessun Dogma

La fama di H.P. Lovecraft cresce costantemente nel tempo, e allo stesso modo cresce l’apprezzamento dei suoi lettori. Tuttavia, non molti di loro sono a conoscenza del suo conclamato ateismo e della sua lontananza dalla religione, che il creatore di tanti mondi inesistenti ribadiva in numerose occasioni.

Per questo Nessun Dogma — il progetto editoriale dell’Uaar — ha pensato di offrire ai lettori in lingua italiana Contro la religione. Gli scritti atei di H.P. Lovecraft, che contiene gli scritti — pubblici e privati — in cui Lovecraft si è interrogato sulla funzione della religione, sul suo rapporto con la scienza, la realtà e l’indifferenza del cosmo, sulle ragioni della sua scelta atea. Non senza avanzare tesi a volte estremiste, a volte superate, a volte incredibilmente attuali. E spesso controverse, in perfetta coerenza con la sua personalità.

Il volume, nelle librerie dal 24 maggio, è curato da S.T. Joshi ed è arricchito dalla prefazione di Christopher Hitchens e dalla postfazione all’edizione italiana di Carlo Pagetti.

 

HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT (1890-1937) è stato uno dei più grandi scrittori statunitensi, rappresentando un punto di riferimento imprescindibile per i generi horror, fantasy e fantascienza. Tra le sue opere più note si possono citare Il richiamo di Cthulhu, Alle montagne della follia, L’orrore di Dunwich, La casa delle streghe.

S.T. JOSHI è un critico letterario. È il più autorevole conoscitore dell’opera omnia di H.P. Lovecraft, di cui ha scritto in numerosi libri e curato diverse selezioni editoriali.

CHRISTOPHER HITCHENS, morto nel 2011, è stato un importante giornalista e saggista. È ora conosciuto soprattutto quale alfiere del cosiddetto “nuovo ateismo”, in seguito all’enorme successo di pubblico riscosso dal suo libro Dio non è grande.

CARLO PAGETTI è docente di letteratura inglese e di cultura angloamericana presso l’Università degli Studi di Milano. Ha pubblicato diverse opere sul romanzo inglese e nordamericano, in particolare dell’area del fantastico, della fantascienza e della letteratura utopica. Ha curato l’edizione italiana di tutti i romanzi di P.K. Dick.

 

Il catalogo di Nessun Dogma — che affianca la traduzione di classici inediti in Italia a opere che affrontano tematiche scottanti con un impertinente approccio laico-razionalista — comprende 30 pubblicazioni.

Tra le più recenti segnaliamo: E Gesù diventò Dio. L’esaltazione di un predicatore ebreo della Galilea di Bart D. Ehrman; L’islam e il futuro della tolleranza. Un dialogo di Sam Harris e Maajid Nawaz; O scienza o religione di Jerry A. Coyne; Il multiculturalismo e i suoi critici di Kenan Malik.

Comunicato stampa

14 commenti

dissection

(Per inciso, tutti inventati da Lovecraft e tutti inconfutabili, tanto quanto il FSM, l’invisibile unicorno rosa, Aeshma Deva e, ehm… Jahvè…

Frank

La differenza principale tra Lovecraft e la Chiesa è che lui lo ammetteva che i suoi dei se li fosse inventati, la Chiesa no. 🙂

Gérard

“.. Lovecraft si è interrogato sulla funzione della religione ..”
Anche Napoleone si è interrogato sulla funzione della religione . Disse una volta che non credeva in Dio ma che la religione è importante per un popolo ( non so se prima o dopo aver ristabilito il culto cattolico in Francia ) perchè senza I poveri ammazzerebero i ricchi ! Dunque per i potenti, il migliore mezzo per controllare i sudditti .

RobertoV

Storicamente è riconosciuta la funzione della religione come “instrumentum regni”, cioè come strumento di governo e non è un caso che gli stessi regnanti in epoca storica fossero collegati alla religione nelle loro attività politiche e sociali, abitudine dura a morire anche oggi. Non è un caso che già secoli fa si giunse alla conclusione del “cuius regio eius religio”, riconoscendo quindi che il processo religioso è governato dal potere e dall’alto (in senso umano ovviamente). Tutto questo dovrebbe far concludere che se una religione è così tanto conveniente per un potere politico repressivo e violento, non democratico, significa che non è solo qualcosa di spirituale ed un fatto positivo come si vorrebbe far credere. E che è assurdo pretendere di mantenere in epoca democratica tale sistema con ragioni storiche basate su un passato del genere. Eppure si cerca di accreditare l’idea che in realtà le religioni siano state vittime del potere, cioè strumentalizzate, dimenticandosi del fatto che le stesse religioni hanno strumentalizzato il potere per raggiungere ciò che hanno raggiunto e che le religioni più diffuse sono proprio quelle che sono state più spregiudicate: è, quindi, difficile credere alla loro pretesa buona fede ed “innocenza” attuale. E comunque senza quel passato religioni come quella cristiana e quella mussulmana, non avrebbero la diffusione attuale, ma sarebbero scomparse o ridotte a fenomeni di nicchia, come successo a quelle religioni che hanno cercato di mantenere il loro aspetto spirituale, evitando commistioni col potere, e per questo perseguitate o sono state meno efficaci o spregiudicate a livello politico.

Gérard

E di fatto ! L’ Islam nei primi anni a Mecca fu una religione di pace però Maometto non ebbe molti seguaci e quando fu costretta alla fuga verso Yatrib ( oggi Medina ) In 12 anni di apostolato ( Dalla rivelazione dal Cono in poi ) convinse meno di 100 persone alla nuova religione . Ma in Medina tutto cambio radicalmente ( Probabilmente avrà pensato che come predicato fin’ora non avrebbe mai avuto successo ) e il Corano diventò un libro duro e bellicoso . Cominciarono le grande razzie e guerre punitive e conquiste ed è cosi che l’ Islam è diventata una “grande” religione .

bardh

Questi giorni pure dalai lama ha fatto esternazioni interessante; «Le religioni hanno fallito, è urgente andare oltre. Farne a meno è possibile», «sono un discepolo della rivoluzione francese e di Karl Marx», e che serve «più integrazione europea» ect, ect. Non bisogna ridurre la religione solo come una sovrastruttura creata e mantenuta sullo a scopo di preservare il potere, la storia della religione è vecchia come l’uomo e questo è la prova che come l’uomo ha creato dio ha pure bisogno della religione, almeno per una parte dei umani la realtà non basta e hanno un bisogno di amici e guide immaginari.
Alcuni religione creati da personaggi con personalità borderline; Maometto, Hubbard, e molti altri profeti dei gg nostri, hanno un potere suggestiva e regole corrosive che annullano la volontà dei discepoli fino a creare dei schiavi perfetti, questi religioni miscelati con abbili predicatori diventano amplificatori dei difetti che molti di noi hanno in fase latente e spesso ci sostengono in azioni estremi che senza quel sostegno morale difficilmente avremmo commesso.
La religione è un forte colante, crea gruppo e rafforza la sua identità e di conseguenza anche il bisogno di guida dei membri del gruppo.

La maggior evidenza di questo potere della religione si vede nell’attività politica, più alto e il livello di religiosità del gruppo più facile per i leader religiosi spingere le masse dei fedeli a votare il rappresentante religioso di appartenenza, ultimante in GB questo è diventato palese, i musulmani infilati in tutti i partiti, in particolar modo in quelli di sinistra, hanno potuto eleggere in cariche di sindaco e altro rappresentati talmente poco preparati e privi di esperienza politica che il loro voto è deiventato ancora piu appetibile ai partiti, proprio in GB in una delle società piu secolarizzate del occidente gli politici atei sono estremamente sottostimati a differenza di quelli musulmani che sono fin troppo sovrastimati!
nel immediato futuro non vedo nessuna possibilità di avere leader dichiaratamente atei e partiti secolarizzati anzi alla guerra dei armamenti la religione è ancora una delle armi preferiti dei politici, quindi alla morte/scomparsa del cristianesimo in occidente non avremmo società più secolarizzate ma società più islamizzate, si troverà sempre un Costantino pagano ad aprirà le porte al cristianesimo di turno.

Gérard

” si troverà sempre un Costantino pagano che aprirà le porte al cristianesimo di turno ”
Sono un bel pò che questo lo temo e l’ ho già scritto in una risposta a Pendesini tempo fa . Che ne importa al capitalismo liberista se l’ Europa diventesse musulmana ? Niente : l’importante è che obedischino tutti a quel ordine ( l’ Islam in questo senso è più affine al capitalismo stampo americano perciò mi chiedo come mai l’estrema sinistra non ce ne sia mai accorta !!! ) Entrismo da parte di elementi islamisti ? Anche !! ( ed alla luce di quello che è accaduto una settimana fa con il sindacato degli studenti francesi di sinistra è più che probabile ) .

bardh

L’islam è molto eclettico e ingannevole e contiene in se elementi del socialismo, uguaglianza e fratellanza fra i membri del ummah, lo stato sociale, l’aversione al imperialismo occidentale ect, ect, questo ha sempre tratto in inganno la sinistra, che pure oggi davanti alla presenza nelle file dei loro partiti di candidati musulmani che sostengono apertamente la sharia o di partiti islamici a loro associati che ad ogni elezione crescono e nei loro programmi promettono di introdurre le leggi discriminatorie, liberticide e antidemocratiche della sharia.
Ho assistito in violenti dibatti dove iscritti ai partiti di sinistra, pure laici, agnostici o atei, che promettono di essere vigili contro ogni fascismo ma nello stesso tempo ignorano il crescete islamofascismo con i suoi manifestazioni palesi di antisemitismo, omofobia e il sostegno ad ideologie estremiste e a gruppi terroristici! Piangere sul latte versato mentre ignorano l’arrivo della valanga di sterco che spazzerà via tutto oramai è diventata la realtà che supera ogni fantasia apocalittica!
Noi ateisti siamo poco combattivi in quanto tali, ci impegniamo volentieri in ideologie e partiti politici di destra e sinistra ma l’ateismo per la sua stessa natura non essendo una ideologia ben definita non fa ne gruppo ne soleva le persone, partiti di ispirazione atea/agnostica/razionalista in occidente sono inesitenti!

Francesco S.

bardh
In Italia tutti questi “partiti di sinistra” che candidano politici che propongono la sharia non li ho visti. Invece il nuovo governo Verde-Giallo promette sicuramente bene per laicità del Paese. (Sic)

Gérard

Francesco S.

Abbi pazienza ma l’ emigrazione di stampo musulmana in Italia non ha niente a che fare con quella degli paesi vicini . Trent’ anni fa nessuno veniva in Italia per lavorare ( Salvo quelli che avevano in tasca un contratto per un lavoro di un certo livello ben pagato – io per esempio ) . In paesi come Francia ( emigrazione musulmana da piu di un secolo ) Belgio, Germania, Scandinavia etc la situazione è ben diversa . Non esistono in Italia movimenti politici di stampo islamico come per esempio nei paesi vicini . Alle ultime elezioni politiche di Rotterdam, il partito socialista si era aleato con il partito islamico ( che ha la sha’aria nel suo programma ) . Poi gli trotzkisti in Francia sono ormai ( e da diversi anni ) infiltrati da elementi pro islamici .

pendesini alessandro

In tutte le religioni, il linguaggio dei testi fondatori è così metaforico che la sua interpretazione dipende dal talento, o fantasia –ma anche interessi- dell’interprete senza escludere i suoi determinismi inconsci. Il senso di appartenenza porta così grandi benefici che i credenti tendono a chiudere il gruppo per rimanere tra loro, ovviamente tra « buoni » credenti. In un gruppo così egocentrico, la morale diventa perversa: si rispetta l’etica della buona morale nei confronti di coloro che condividono la stessa adorazione o ideologia, e si diventa perversi disprezzando i miscredenti che adorano un altro dio. La loro morte non è un ostacolo e poiché sono spregevoli, si trova morale che siano puniti o semplicemente…..eliminati !
Figuriamoci cosa pensano, o possono immaginare questa brava gente (escludendo ovviamente le rare eccezioni) quando trattasi di agnostici, non credenti o atei…..

P.S. -Essere senza dio è un atteggiamento immorale, stima il 99% degli Egiziani, l’84% dei Turchi, l’82% dei Nigeriani, il 66% degli Indù, il 57% degli Americani, il 30% dei Canadesi, il 22% degli Inglesi, il 17% dei Francesi e 10 % di Svedesi. Questa statistica dimostra chiaramente che esiste un nesso tra l’ignoranza (sovente olistica) e cultura (degna di questo nome, che va ben oltre la letteratura e filosifia classica !) e che ,a volte, viene allegramente confusa con le tradizioni…..Cherchez l’erreur !

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