La clericalata della settimana, 21: ministra Fedeli vuole la visita pastorale a scuola

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che

ha contestato la mancata visita pastorale dell’arcivescovo di Torino nella scuola media “Brofferio” di Cafasse, dichiarando: “non si è tenuto conto del pluralismo e del rispetto che è dovuto, senza discriminare nessuno per la religione, come del resto previsto anche dall’articolo 3 della Costituzione”

Dal canto suo Giovanni Ravalli, docente di religione e capogruppo di maggioranza nel Consiglio comunale di Cafasse, si è scagliato contro la scelta della scuola di non consentire la visita del religioso durante l’orario scolastico, pretendendo le scuse dell’istituto.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana

Diversi sindaci della Valle Imagna, con fascia tricolore, hanno portato la salma di papa Giovanni XXIII nel santuario della Cornabusa a Sant’Omobono Terme (BG). La teca con il corpo del papa, tra le varie tappe, è stata esposta anche nel carcere di Bergamo, con gli elogi del direttore sanitario Franco Bertè.

Il Consiglio regionale della Puglia ha bocciato la proposta di Mino Borracino (Leu) per assicurare sul territorio regionale l’accesso all’interruzione di gravidanza, messo in discussione dal dilagare dell’obiezione di coscienza, con l’assunzione di una quota di medici non obiettori. A votare contro, con varie motivazioni, centrosinistra (Pd e liste civiche), centrodestra (Fi, Dit, FdI, Lega) e M5S.

La sindaca di Torino Chiara Appendino, l’assessora regionale alle Pari opportunità Monica Cerutti, il prefetto Renato Saccone e il presidente di circoscrizione Davide Ricca, con il vescovo, si sono recati in luoghi religiosi islamici della città per l’iniziativa “Moschee aperte” in occasione dell’iftar, la cena per la rottura del digiuno del Ramadan. Il Comune ha inoltre messo a disposizione 6mila sedie e 600 tavoli per organizzare questa cena all’aperto.

Il sindaco di Foggia, Franco Landella, per ostentare il suo appoggio alla propaganda no choice si è fatto fotografare, con tanto di fascia tricolore, vicino a un camion vela con una contestata pubblicità anti-aborto promossa da organizzazioni integraliste. Il candidato sindaco di Ancona Stefano Tombolini si è schierato a sostegno alla stessa campagna anti-abortista.

La redazione

19 commenti

Diocleziano

“… La teca con il corpo del papa è stata esposta anche nel carcere di Bergamo, con gli elogi del direttore sanitario Franco Bertè… ”
Elogi per cosa: la bellezza del cadavere?

(Pare che nel mort-tour l’imbalsamato si sia deteriorato).

Gérard

Se è vero che molti incarcerati sono di fede musulmana, allora avranno avuto un elemento in più per convincersi della superiorita della loro religione .

Maurizio

Se all’arcivescovo non viene permessa la visita pastorizia a scuola, stiamo discriminando gli studenti cattolici che possono sempre andare a messa? O stiamo discriminando l’arcivescovo…

dissection

Visita pastorizia lol!
Povero vescovo, sedotto & discriminato sulla via di Cafasse…

dissection

Complimenti piuttosto a quelli della scuola, gli unici (per quanto ho capito) che hanno avuto le palle di tenergli testa, ribadendo così il principio di laicità (che il vescovo sarà ovviamente pronto a degradare in “laicismo”, qualunque cosa significhi).

Maurizio

Il gregge sfugge, non c’è più il pastore tedesco di una volta…

RobertoV

Da notare che nello stesso programma della diocesi si parla espressamente di visita pastorale nelle scuole della sua diocesi. E’ molto attivo nelle visite delle scuole pubbliche e delle istituzioni, purtroppo quasi tutte accettano o subiscono (visto le reazioni a rifiutarsi). Cioè si comporta come il principe, l’autorità che visita i suoi sudditi ed i suoi possedimenti, rifiutarsi è, quindi, lesa maestà. Non a caso chiedono addirittura le scuse all’arcivescovo, come se fossero atti dovuti. E cercano di giustificare la visita dicendo che lui vuole incontrare tutti, non vuole pregare, come se la propaganda si facesse solo con la preghiera e come se la richiesta di incontrare tutti obblighi tutti ad accettarla. A nessuno viene in mente che è piuttosto da arroganti e prepotenti pretendere di incontrare tutti e non accettare rifiuti, appunto “proposte che non si possono rifiutare ….”. Evidentemente è in perenne campagna elettorale, visto che ha redarguito l’Appendino per dare più soldi alle scuole paritarie cattoliche e ritiene che ci sia ancora la religione di stato. Visto che tirano sempre in ballo in modo pretestuoso il pluralismo, l’UAAR di Torino potrebbe chiedere di visitare le scuole private cattoliche della zona, ovviamente in orario scolastico con la richiesta di incontrare tutti.

dissection

Roberto V
Forse non ci ho colto, ma se l’Uaar facesse una richiesta simmetrica a quella di Nosiglia non sarebbe un porsi allo stesso livello e prestare così il fianco a critiche e accuse pretestuose assortite?

RobertoV

dissection
Era una provocazione che renderebbe evidente quanto pretestuoso e falso sia l’utilizzo della scusa del pluralismo. Perché non credo proprio che accetterebbero e soprattutto che accetterebbero alle nostre condizioni, durante il loro orario scolastico. Perché io vedo utilizzare questa scusa del pluralismo e della tolleranza religiosa sempre per difendere dei privilegi della chiesa cattolica: la democrazia prevede anche il rifiuto, non l’obbligo. Tanti piazzisti cercano di incontrarci per decantarci i loro prodotti, ma dipende solo da noi se incontrarli e soprattutto alle nostre condizioni. Non mi risultano visite di altri rappresentanti religiosi o politici in orario scolastico fatti con questa regolarità, frequenza e modalità.
Se guardi bene al programma della diocesi vedi che è strutturato come una classica campagna elettorale, o visita di una autorità dello stato, dove il rappresentante visita a tappeto più posti in giornata, concedendo poco tempo ad ognuno (30-40′): non è certo per discutere, ma solo per farsi vedere e fare propaganda.

Meco

Se tutte le scuole cominciassero a negare l’ingerenza delle religioni come in questo caso, sarebbe già un bel passò avanti x il nostro paese.

dissection

No. Ho paura di no. Se tutte le scuole cominciassero a negare le ingerenze religiose come in questo caso, sarebbe solo uno sforzo per rimanere dove si è e non sprofondare nel baratro, tipo Alice con la regina di cuori. Un vero passo avanti si avrà quando, finalmente, le istituzioni si muoveranno per far rispettare le leggi in modo che questo non solo non succeda più, ma che non passi nemmeno per l’anticamera del cervello, a certi gaglioffi, di comportarsi in certi modi. Fatto questo primo, importante passo, allora si potrà cominciare a lavorare per una vera repubblica retta da una vera democrazia, comme il faut.

Diocleziano

La vecchia baldracca si comporta come una qualsiasi lobby: tramite scorciatoie cerca di arrivare alla testa del potere. E da quanto si vede il ‘potere’ è incline a recepire le richieste. La cosa è strana perché risulterebbe che tra i politici la percentuale dei religiosamente plagiati è di molto superiore alla media della popolazione. Ci sarà mica un tornaconto?

Penso che questo attivismo propagandistico sia segno evidente delle loro difficoltà, le chiese sono vuote e i preti devono inseguire la clientela: a metà piazzisti del folletto e metà scocciatori di geova.

Comunque sono fiducioso per il futuro, la religione deve sottostare a una specie di ‘freccia del tempo’ per la quale il trend è irreversibile, proprio a causa della invariabilità del prodotto, ormai diventato obsoleto. Quello che per secoli era il loro punto forte, basato su affermazioni indimostrabili, ora è il punto debole perché continuamente esposto alla verifica. Lo dimostra il continuo dichiarare che la chiesa sta cambiando mentre non cambia proprio nulla, sua banalità pensa che sia ancora possibile turlupinare il gregge… qualcuno ha detto ”Non si può imbrogliare tutti per sempre”.

RobertoV

Avevo visto l’anno scorso uno studio in Germania che faceva proprio queste considerazioni, cioè la differenza tra la presenza della religione nel popolo e tra i politici ed i ministri, cosa che sarebbe interessante fare anche in Italia. Così nel penultimo governo tutti i ministri dichiaravano di essere credenti, nonostante il 40 % della popolazione non appartenesse ad una religione. Lì avevano fatto anche delle stime sul fatturato delle due chiese cristiane e si stimava, cosa non contraddetta dalla chiesa cattolica stessa, un valore complessivo superiore ai 120 miliardi di Euro, ai quali si aggiungeva un patrimonio immobiliare complessivo di circa 500 miliardi di Euro ed un milione di dipendenti. Cioè la sola chiesa cattolica ha un fatturato dell’ordine di quello della Fiat ed un numero di dipendenti inferiore solo ai dipendenti dello stato. Quanto è il suo fatturato in Italia (non i semplici costi)? In quante attività economiche e finanziarie, in quante banche, in quanto indotto ha le mani in pasta in Italia? Il suo patrimonio immobiliare di oltre 1000 miliardi di euro? Anche i suoi dipendenti sono circa 1 milione.
Con questi numeri è evidente che la chiesa cattolica è una potente e ricca multinazionale che opera a tutti i livelli, quindi con una presenza più capillare di quella di una multinazionale standard. Basta pensare a ciò che la Fiat, con meno dipendenti e con una presenza sul territorio più limitata, riusciva ad ottenere dai vari governi. Lo stesso B XVI parlava di presenza capillare sul territorio della chiesa in Italia. Pensa anche al caso CL: solo 300 mila sostenitori, ma una presenza elevata a livello politico, economico e sociale, tanto da esprimere ministri e far correre ministri, presidente e presidente del consiglio ai suoi incontri.
A questo aggiungi tutti i privilegi per legge (concordatari e non), eredità del passato, difficili da rimettere in discussione ed una sudditanza culturale e psicologica ed un apparato di propaganda dovuti al fatto di essere stata fino a solo 30 anni fa religione di stato, per cui certe cose sono ancora intoccabili, vedi la pretesa della visita nelle scuole di vescovi e similiari. Aggiungerei anche l’immancabile presenza dei fanatici che anche se pochi sono molto aggressivi e riescono ad intimidire gli altri. La reazione scomposta ad un rifiuto ritenuto inaccettabile dimostra anche il timore del “cattivo” esempio che può essere contagioso e può far vedere al popolo che la chiesa cattolica sta bluffando sulla sua rappresentatività e importanza per la gente comune. Scoprire che se ne può fare a meno è pericoloso sia per la chiesa che per il potere per il quale la religione è sempre stata un buon instrumentum regni (anche se meno efficace in democrazia).

Frank

E’ più facile che quest’anno vinceremo i mondiali di calcio che i nostri politici facciano veramente qualcosa per la laicità di questo paese.

pendesini alessandro

La Chiesa cattolica, è certamente meno bellicosa e intollerante ora di qualche decenni o secoli orsono. Ma rimane dominata da una gerarchia clericale rigida, spesso più preoccupata per dei punti sottili del dogma o dettagli secondari del comportamento sessuale, definizione e ruolo dei blastomeri, ecc… che i veri problemi dell’umanità, -più attenta alla fede e/o dogmi che ai fatti che penalizzano severamente il mondo intero ! E tuttavia, potrebbe svolgere un ruolo unico ed efficace. Il papa, con la sua autorità (o influenza) su oltre un miliardo di fedeli è una delle poche persone al mondo suscettibile di intervenire positivamente cercando di ostacolare gli abusi e assurdità dei plutocrati, cleptocrati, oligarchi, politici corrotti, mafie ecc..criticandoli publicamente…. Ma per criticare, o denunciare gente esecrabilmente egocentrica (Finanza, multinazionali ecc..) è necessario essere integri, eticamente onesti, non aver taciuto cose intollerabili successe nelle varie istituzioni cattoliche e non solo.
Temo che i responsabili del Vaticano o Chiesa cattolica, il papa in primis, sappiano che sarebbe uno sbaglio madornale dare lezioni di Etica DENUNCIANDO persone che si sono comportate in modo disumano strumentalizzando brava gente a fini puramente opportunistici o egocentricamente interessati, quando il Vaticano –da quando esiste- ha commesso -e tuttora commette !- abusi eticamente inammissibili, di diverso tipo….

P.S. A vero dire, ritengo che il papa cosi come la gerarchia dominante della Chiesa, NON protegge i cristiani o cattolici come pretendono puntualmente tramite la loro strategica propaganda ; danno solo l’illusione di protezione e altruismo verso i loro fedeli, ignorando tutti coloro che non condividono il loro Credo, ideologia e Verità assoluta. Anzi, temo proprio che questi furbacchioni senza scrupoli si facciano proteggere –oltre che arricchirsi- dalle loro sottomesse e docili pecorelle…. A torto ?

Domanda : cosa dovremmeo fare per rompere questo circolo vizioso oltre che diffondere le solite puntuali, ma anche ripetitive clericalate ?

Diocleziano

I papi solo nell’immaginario collettivo hanno prestigio internazionale, autorità morale e di convincimento. In realtà si guardano bene dall’intervenire con decisione contro specifici personaggi o fatti anche gravi ma che non coinvolgono direttamente i loro interessi: per esempio, al tempo del polacco ricordo la mobilitazione a livello mondiale in difesa di un criminale comune condannato alla sedia elettrica in USA; anche GP2 si unì alla causa in maniera non solo formale, ma il governatore tirò diritto e giustiziò il condannato. Da allora si guardano bene dal mettersi a rischio di essere ignorati con conseguente, irrimediabile, danno di immagine.

Nel mondo ci sono anche altre ‘autorità morali’ ma da quello che si può percepire dall’Italia pare che nessuno, chiesa protestante, ortodossa, islam, spenda una parola.

È di questi giorni l’uscita del Banale sul riavvicinamento delle Coree: qualcuno aspettava la sua conferma che ciò sia una cosa positiva? Quale ruolo ha avuto in questa vicenda? Nessuno, però non rinuncia al ruolo di mosca cocchiera. Penso veramente che la chiesa spesso non sia la soluzione, ma sia il problema: se qualcuno si arroga un ruolo apparente che però non esercita nessuna funzione ciò arreca un grave danno perché ci si aspetta qualcosa che non arriverà mai, invece di pensare a una soluzione nuova ed efficace.

RobertoV

Ci sono altri esempi.
Pensa all’epoca della guerra in Irak dove GP II si è speso apertamente contro la guerra: risultato nullo, Bush ha tirato dritto, tra l’altro col sostegno degli evangelici americani. Pochi anni dopo BXVI è andato ad omaggiare Bush.
Oppure al papa attuale che si è speso per la Palestina, con la famosa partita: risultato nullo anche in quel caso, solo un po’ di marketing. Stessa cosa sull’ambiente, scopiazzando ciò che si sta già facendo o di cui si sta già parlando
In realtà la chiesa segue sempre i propri interessi e vende illusioni e non ha problemi ad intrallazzare coi vari poteri e quando dice apparentemente qualcosa contro anche gli stessi interessati sanno che stanno facendo solo un po’ di propaganda per salvare le apparenze. Pensa solo a quello che ha fatto con l’aristocrazia in passato o coi vari dittatori.

Diocleziano

Beh, non si può dire che se ne stia con le mani in mano: ieri ha nominato un vescovo per controllare le apparizioni di meggiugorie… e scusa se è poco! 😛

Forse sarebbe stato più utile uno psichiatra.

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