La clericalata della settimana, 24: Torri di Quartesolo apre il cimitero dei feti

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Comune di Torri di Quartesolo (VI) che

ha istituito un cimitero per i feti abortiti, inaugurato dal sindaco Ernesto Ferretto, dall’assessore della Regione Veneto Elena Donazzan e dal direttore generale dell’Usl 8 di Vicenza Giovanni Pavesi

Il Consiglio regionale del Veneto aveva approvato un emendamento per modificare la legge funeraria, su richiesta di alcune famiglie e delle organizzazioni anti-abortiste, introducendo la possibilità di sepoltura per i feti abortiti prima della ventottesima settimana di gestazione: il seppellimento può essere richiesto dai genitori, altrimenti se ne fa carico l’Usl.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana

In occasione della Giornata di preghiera per la pace nel mondo e per il primo anniversario dell’elevazione di papa Giovanni XXIII quale patrono dell’Esercito Italiano si è tenuta una cerimonia a Lamezia Terme (CZ) cui hanno partecipato le autorità civili locali e numerose rappresentanze dell’Esercito della Regione Calabria.

I consiglieri comunali di opposizione del Comune di Atessa (CH) Sara Cappellone, Nicola Cicchitti ed Enzo Pellegrini hanno chiesto la sfiducia dell’assessore Vincenzo Menna, “colpevole” di aver esultato in maniera ironica per il trasferimento di un prete locale presso altra parrocchia, disposto dall’arcidiocesi.

La giunta di Arezzo ha concesso il patrocinio all’associazione “Difesa dei valori” per la conferenza “Chiamata alla vita”, riguardante l’incontro con una giornalista “rinata in Cristo”.

La redazione