Lasciarsi alle spalle Salvini (e il suo passato 2.0)

Quattro mesi sono un periodo di tempo sufficiente per stilare un primo bilancio. Il governo Conte non è purtroppo nato sotto i migliori auspici per i diritti civili. Il contratto di governo sottoscritto tra Lega e Cinque Stelle li ha semplicemente trascurati, dopo aver pubblicamente preso atto che i punti di vista non erano conciliabili. E dopo aver quindi implicitamente confermato che, qualunque sia il colore della composizione del governo, i diritti civili sono sempre tra i primi a essere accantonati: in questo, il governo del cambiamento è di un’assordante continuità con i precedenti. Tuttavia, i diritti civili in generale, e quelli laici in particolare, sono questioni che, piaccia o no, tendono sempre a ripresentarsi.

Il ritorno del rimosso

Se i diritti non fanno parte dell’accordo di governo, è legittimo chiederci che senso ha avuto la nomina di un ministro specifico per le politiche della famiglia. Un ministro che, nel presentare le sue linee programmatiche, si è peraltro limitato a ribadire l’ostracismo alla gestazione per altri (già vietata dal nostro ordinamento) e ad annunciare misure per impedire il riconoscimento dei figli delle coppie gay (che, ricordiamolo, non è stato inserito nella legge Cirinnà, e deve quindi passare per un’iscrizione anagrafica e/o per un pronunciamento dei tribunali, con tutti i rischi del caso).

Il ministro della famiglia non è però una figura superflua come potrebbe sembrarci. E vien da aggiungere: “purtroppo”. Perché il ministro in questione è un integralista, il leghista Lorenzo Fontana, fieramente ostile agli omosessuali. E non è l’unico leghista di questo stampo. Un altro cattolico conservatore, Marco Bussetti, è diventato ministro dell’istruzione. La deputata Barbara Saltamartini, già di An, già alfaniana, ha depositato una proposta di legge per rendere il crocifisso obbligatorio in ogni ufficio pubblico.

Il senatore Simone Pillon è andato ancora oltre: già co-organizzatore di alcuni Family Day, si è reso protagonista di farneticazioni complottarde anti-gay, ha posto in discussione la normativa sugli affidamenti e la legge sull’aborto, ed è stato tra i promotori dell’intergruppo integralista “Famiglia e vita”, che ha raccolto l’adesione di 150 parlamentari.

L’inchiesta di copertina del penultimo numero de L’Espresso ha inoltre mostrato come questa sia, ahinoi, soltanto la punta dell’iceberg. Dietro tali personaggi ne agiscono infatti di peggiori. Le frange vaticane più tradizionaliste, per esempio. Ma persino il cattolico Steve Bannon, l’anima nera della vittoria elettorale di Donald Trump – che in seguito è stato liquidato anche perché rivelatosi eccessivamente estremista, persino per gli standard attuali della Casa Bianca. Nella Lega trovano dunque sempre più spazio i movimenti che si ricollegano direttamente alla controriforma e che sputano sulla libertà, sull’eguaglianza e persino sulla fraternità (che pure è un valore illuminista che dovrebbe piacere ai cristiani). L’unica unione che concepiscono è ancora quella tra un uomo e una donna in posizione sottomessa – come peraltro il Nuovo testamento insegna e la Chiesa stessa pratica, al momento delle ordinazioni. L’obbiettivo nemmeno troppo inconfessato è, nell’immediato, il sabotaggio dall’interno dell’applicazione delle leggi laiche e, sul lungo periodo, il ritorno a una società totalitariamente cattolica.

La Lega si è scatenata. Una volta se la prendeva soprattutto con l’islam. Oggi il suo nemico numero uno è la laicità. Siamo noi.

La Lega romana

L’articolo di commento del direttore de L’Espresso, Marco Damilano è molto politico, e politicamente è molto Pd – probabilmente troppo. Arriva addirittura a sostenere che la Dc non agiva “in una logica confessionale ma di autonomia tra le due sfere”, temporale e spirituale. Deve essersi dimenticato le madonne pellegrine e piangenti delle elezioni del 1948. Nei quasi tre decenni in cui la Dc prese oltre il 40% non fu approvato alcun provvedimento laico, senza soluzione di continuità con il regime fascista immediatamente precedente. Se negli anni Settanta furono approvate numerose leggi civili fu soltanto perché in parlamento si era finalmente creata una maggioranza trasversale laica che l’aveva messa in minoranza. Il popolo avrebbe fatto lo stesso nei due grandi referendum su divorzio e aborto.

Sarebbe proprio ora di finirla con la nostalgia della Dc. E tuttavia, Damilano su un punto ha ragione: la Dc veicolava un cattolicesimo diverso da quello della Lega. La fede di Salvini non trasuda devozione o conformismo, ma odio. Non è capace di affermarsi in positivo: è usata come una clava nei confronti di chi cattolico non è – e anche di quei cattolici che non amano l’uso della clava. È una religione che fa leva su quanto di più tradizionale ci sia: il crocifisso, il rosario, il presepe, i canti natalizi. Si ferma ai simboli, ai simulacri di una fede svuotata del suo contenuto.

La Chiesa di Salvini non è cattolica: il leader è un localista che non pensa certo “universale”. Non è nemmeno apostolica: non ama chi viaggia per diffondere opinioni diverse (in fondo, anche gli apostoli erano migranti mediorientali). La Chiesa salviniana è dunque romana, perché della Chiesa cattolica apprezza soltanto il suo essere tradizionale e maggioritaria. Tanto da far tornare in mente quanto affermò Benito Mussolini per difendere i Patti Lateranensi: “questa religione è nata nella Palestina, ma è diventata cattolica a Roma. Se fosse rimasta nella Palestina, molto probabilmente sarebbe stata una dalle tante sette che fiorivano in quell’ambiente arroventato, come ad esempio quelle degli esseni e dei terapeuti, e molto probabilmente si sarebbe spenta, senza lasciare traccia di sé”.

Salvini e Mussolini: cristianisti tutti di un pezzo che sarebbero stati islamisti tutti di un pezzo, se solo fossero nati nello Yemen.

 

Il passato 2.0

E pazienza se Salvini, come Mussolini, come Trump, non è certo un modello di buon cristiano. Il fedele estremista, come negli Usa, sorvola su questi dettagli: a condizione che attui il programma estremista, il maschio alfa sarà giustificato sempre e ovunque. Una sacra alleanza nel nome della tradizione e dell’identità storica.

Tuttavia, il passato è anche pieno zeppo di vicende (dalle crociate all’inquisizione) che, in democrazia, difficilmente attirano molti elettori. E allora il passato deve essere rimodellato. Le radici della civiltà contemporanea devono essere circoscritte a quelle cristiane – talvolta con l’aggiunta di una giudaica foglia di fico. Le tradizioni e le identità si possono inventare: il culto del dio Po è stato creato (e poi soppresso) proprio dalla Lega. Leggere quanto pubblicato da Hobsbawm e Ranger o scritto da Benedict Anderson è più utile di tanti talk show per capire come agiscono Salvini, Trump, Putin, Orban, Kaczynski, Modi, Duterte, e tutti gli altri “duri” che conducono una campagna elettorale permanente di taglio indentitarista. Accrescendo i propri consensi.

Perché è una strategia politica che spesso funziona. La maggioranza degli esseri umani si caratterizza per due inclinazioni apparentemente inconciliabili: sono attratti dalle novità, ma vogliono che siano rassicuranti. I nuovi tradizionalisti hanno saputo quadrare il cerchio: si presentano come “nuovi” perché combattono i “vecchi” politici, ma lo fanno appoggiandosi a una religione dipinta come tradizionalissima. Anche quando non è vero. Ma può essere efficace lo stesso, perché oggi la storia è spesso sconosciuta ai più. Si esalta l’attimo fuggente, ma è soprattutto la memoria a scomparire: quanti elettori collegano il Salvini sgranarosari al rito dell’ampolla in onore del dio Po, praticato da Bossi fino al 2011?

Quel che è certo è che gli identitaristi cercano apertamente di discriminare i “soliti noti”: donne, omosessuali, non cattolici, tutti coloro che ritengono “diversi” dalle caratteristiche standard che pensano che debba avere la loro tribù. Le lobby integraliste rappresentano soltanto una minoranza anche all’interno dei partiti che sostengono. Ciononostante, hanno concrete possibilità di successo.

Un presente deprimente con un’opposizione assente

Se Salvini dilaga, nei sondaggi e sui mezzi d’informazione, non è però soltanto per merito suo. L’opposizione sembra infatti letteralmente svanita. Il Pd è diviso sul prossimo congresso, Liberi e Uguali è sull’orlo della scissione, Potere al Popolo sta arrivando ai ferri corti con Rifondazione. Di tanto in tanto qualche loro dirigente dà del fascista a Salvini, ma dedica comunque un tempo ben maggiore a criticare i compagni di partito. Pensieri rivolti alla laicità: lo zero assoluto.

Il risultato, comico, è che l’opposizione a Salvini la fa soprattutto il movimento Cinque Stelle. Che non solo è il suo partner nella maggioranza, ma del governo è l’azionista di maggioranza. Il problema è che, se da un lato rispondono spesso a tono ai leghisti, dall’altro tacciono imbarazzati sul loro estremismo. Per carità, ogni tanto i pentastellati ribadiscono la propria laicità. Tuttavia, sembra quasi che lo facciano per tacitare le preoccupazioni scaturite dai baci alla teca con il sangue di san Gennaro o dai pellegrinaggi sui luoghi di padre Pio. Un cattolicesimo più folkloristico che simbolico, ma anche in questo caso arcaico. La politica non sembra aver compiuto molti passi avanti, dall’epoca delle madonne piangenti.

Ovviamente, la fede di Di Maio o di Conte non ci interesserebbe minimamente, se fosse accompagnata da risoluti atti laici. Abbiamo invece dovuto assistere alla grottesca altalena sull’obbligo dei vaccini, e leggere di un incontro con Steve Bannon, sempre lui. La situazione sembra disperata, anche se non certo seria.

Un futuro apertissimo

Disperarsi, però, non serve proprio a nulla. Serve agire. E serve smontare la narrazione leghista. Salvini non rappresenta in alcun modo il nuovo. E non è neanche il meglio del passato. Il suo progetto è vecchio e datato quanto gli spot che hanno fatto circolare in Lombardia.

Poiché non ha alcun progetto per il futuro, è costretto a reinventarsi il passato. Anche perché ha imbarcato chi, del passato, incarna la parte peggiore. Gente che sa che gli elettori non voterebbero una Dc ancora più estremista, ma votano e voterebbero (per altri motivi) una Lega che ne fa proprie diverse istanze. È lo stesso entrismo cattolico che ci evidenzia lo scarsissimo appeal elettorale dell’integralismo. È lo stesso identitarismo leghista che ci conferma che non viviamo più nel Seicento, quando si era tutti costretti a essere cattolici: il loro è un identitarismo di parte.

Salvini, Fontana e Pillon sono talmente proiettati sul passato da lasciare ampi margini di manovra a chi ha voglia di costruire un futuro migliore. Sta a ognuno di noi impegnarsi per farlo sapere a chi li vorrebbe votare: deve essere chiaro che votarli significa votare contro la laicità, che stanno attaccando frontalmente.

Non solo. Il precedente parlamento ha approvato alcune leggi laiche: meritorie, anche se potevano essere migliori. Bene, l’attuale parlamento potrebbe fare altrettanto. Abbiamo avuto il divorzio breve, le unioni civili e il testamento biologico perché il Pd, sui diritti, si è tenuto le mani libere, non ha ascoltato gli alfaniani e ha fatto numero con i Cinque Stelle. A parti invertite, potrebbe accadere lo stesso: i Cinque Stelle potrebbero fare numero con il Pd e approvare provvedimenti laici. In questo modo, dimostrerebbero con i fatti che si battono per la laicità e troverebbero una maniera positiva per differenziarsi da Salvini. Se 150 parlamentari si sono auto-dichiarati integralisti, 800 non l’hanno fatto. Il varco c’è.

E comunque, persino la maggioranza potrebbe, di comune accordo, proporre provvedimenti laici. A ben vedere, la pratica del cattolicesimo identitario offre almeno un vantaggio: non richiede rapporti diretti con le gerarchie ecclesiastiche. Il governo è alla ricerca di fondi, necessari per finanziare il suo ambizioso programma? Un taglio deciso ai costi della Chiesa, a cominciare dall’Otto per Mille, gli darebbe una gran bella mano.

Questa sì, sarebbe un’iniziativa popolare e non populista. Un vero cambiamento epocale.

Raffaele Carcano

34 commenti

Michele Gaismayr

Ricapitolando:
1. Pensieri rivolti alla laicità: lo zero assoluto.
2. Disperarsi, però, non serve proprio a nulla. Serve agire. E serve smontare la narrazione leghista.
3. E comunque, persino la maggioranza potrebbe, di comune accordo, proporre provvedimenti laici.
È giunta dunque l’ora di trovare un sistema efficace per fare pesare i nostri numeri:
Unaffiliated: 7,508,200
Percentuale: 12.4%
E, per favore, non scrivetemi delle risposte negative, tipo che la chiesa è potente, che non siamo CL o che anche in Germania c’è il concordato …

Manlio Padovan

Ed io aspetto “con ansia” il famoso testo universale che il ministero deve emettere per potere redigere il testamento biologico.
Quanto ci vorrà per stendere un modulo?
Potrebbe l’UAAR sollecitarlo?

laverdure

Cari signori,cooreggetemi se sbaglio:
la percentuale di matrimoni civili e’ in aumento,la percentuale di vocazioni ecclesiastiche e’ in calo.
Ogni scoperta di preti pedofili comporta una immediata presa delle distanze da parte della Chiesa, e non piu’ una “accorata”difesa,con preghiera che i magistrati venissero illuminati dall’Altissimo,come accadeva non molti anni fa.
Questi e altri piccoli particolari fanno pensare che con o senza Salvini il corso della Storia continuera senza variazioni di rilievo in Italia come altrove.

Diocleziano

Sarò un complottista, ma penso che buona parte delle ‘uscite’ filoclericali di certi ambienti siano propiziate da ‘entrate’ elargite dalla Città del Male.

Francesco S.

Son o molto meno ottimista di Carcano su futuri provvedimenti laici, e ancor meno sull’aspetto economico di un Governo che rischia di riportarci ai livelli di inizi Novecento non solo dal punto di vista dei diritti ma anche dell’economia.

Frank

Mi auguro che Carcano abbia ragione sulla volontà del M5s di accordarsi con il Pd sulle questioni laiche ma, volevo ricordare, che se abbiamo le unioni civili “monche” sul riconoscimento dei figli delle coppie gay è perché i grillini si sono rititrati all’ultimo momento ed il Pd per far passare la legge ha dovuto dare il contentino ad Alfano.

RobertoV

Aggiungerei anche che c’erano pressioni europee per fare tale legge. Cioè molti dei diritti li dobbiamo grazie al fatto di far parte dell’unione europea, quella contro cui ci si sta muovendo adesso. Penso quindi che la legge il PD l’abbia fatta per ottenere qualcosa in cambio dall’Europa sul piano economico.
Questo governo è invece amico di Orban, alleato di Putin e del fondamentalista Modi. Non mi pare che siano modelli di laicità. Mi sembra che M5s si sia rimangiato parecchie cose rispetto all’inizio e abbia dimostrato di convivere bene con le posizioni estremiste della lega.

Frank

In effetti anche il Pd non si è mai esposto più di tanto sui temi laici durante il governo e io nell’M5s non ho mai avuto fiducia.

bardh

RobertoV
“Aggiungerei anche che c’erano pressioni europee per fare tale legge. Cioè molti dei diritti li dobbiamo grazie al fatto di far parte dell’unione europea,” È molto bello quando le leggi, di qualsiasi natura siano, non vengono come espressione popolare o di una forza politica del paese ma come impostazione addirittura da un’entità astata come i burocrati del UE, democrazia calata dalla “altissima, purissima commissione EU”
“Questo governo è invece amico di Orban, alleato di Putin e del fondamentalista Modi.” Addirittura di Modi!? Capisco la tua voglia di fare propaganda politica pro PD o contro Lega, ma non mi sembra che la “vocazione democratica e l’amor per i diritti” del PD sia stato molto apprezzata degli elettori italiani!

RobertoV

bardh
dove avrei fatto propaganda per il PD? Partito che non voto più. Se leggi bene ho proprio scritto che il Pd ha fatto quella legge su pressioni europee, non quindi perché realmente convinto, sminuendone quindi il merito. Frank infatti ha capito. Così come quando parlavo del diritto di asilo stavo criticando un fatto del 2012, governo non di destra. Purtroppo il mio chiarimento non è arrivato in tempo.
Sono italo-austriaco e, quindi, abituato a fare confronti con la realtà austriaca e tedesca ed a leggere quindi anche ciò che viene riportato in altre realtà non così provinciali come in Italia. Proprio per questo ho visto arrivare in Italia cose che già c’erano in questi paesi, penso sia ai diritti che al settore ambientale. Se fai parte di un gruppo, come quello europeo, diventa inevitabile il confronto e la richiesta di regole comuni. Agli italiani piace poco rispettare le regole. Per cosa votiamo un parlamento europeo se poi pretendiamo che esista e valga solo quello nazionale?
Di Orban parlano tanto da anni e proprio poco tempo fa in una sua intervista dichiarava che cercava rapporti stretti con Putin e Modi in chiave europea.

RobertoV

Aggiungo che riportavano anche di Orban che si è incontrato con i 6 paesi di lingua turca (Turchia, Azerbaigian, Kazakistan, ecc.) chiedendo legami più stretti e sostenendo che hanno radici in comune, perché legati dalla lingua. In realtà gli esperti ritengono non dimostrato un legame della lingua ungherese con quella turca. Gli italiani sanno poco di Orban: non è un caso che gli stessi popolari, Merkel e Kurz lo stiano emarginando.

bardh

Mi fa piacere che hai precisato che non fai propaganda PD, ma di fatti avevo scritto “pro PD o contro Lega” quindi la mia ipotesi era per 50% giusta.
Se Orban cerca rapporti stretti con Putin e Modi in chiave europea non significa che questo governo è amico del fondamentalista Modi, in questo caos le proprietà transitiva dell’uguaglianza non valgono. Non tutti i governanti per fare bella figura devono per forza fare amicizia con l’obama, i clinton o le merkel di turno, un governo viene giudicato per le promesse realizzate e i risultati raggiunti e non per le “amicizie” che vanta.

RobertoV

bardh
Siamo su un sito di razionalisti e di laici e dovremmo preoccuparci di un’informazione corretta, non da propaganda. Non pensi che in Austria confinante con l’Ungheria, con una comunità di 60 mila ungheresi, oltre 80 mila lavoratori ungheresi “frontalieri” e non, siano un po’ più attenti ed informati su chi sia veramente Orban? Infatti già 10 anni fa vedevo in Austria documentari preoccupanti sul personaggio e la deriva in Ungheria.
Vedere che un tale personaggio venga visto come modello ed amico in Italia, venga difeso, è preoccupante per la razionalità e la laicità. Non è un caso che in Europa lo abbiano scaricato anche i popolari.
Un governo viene valutato anche per le “balle” che racconta, la propaganda che fa e la sua “diplomazia”. Quanto è attendibile uno che distorce la realtà? Esistono dei limiti anche per la propaganda politica e l’unico antidoto è informarsi correttamente, allargando la propria visione al di fuori del provincialismo italiano.

bardh

RobertoV

Proprio perché siamo su un sito di razionalisti e di laici non dovremmo confondere le nostre opinioni con l’informazione corretta, perché Modi e l’attuale governo italiano non hanno nessun legame, nulla in comune, se non invece e come lo presenti te, porti fatti altrimenti stai facendo propaganda.
Unica cosa chi io penso di Orban e che è stato eletto democraticamente dal suo popolo, sta facendo un ottimo lavoro tenendo fuori dai confini ungheresi gli islamici, e grazie a questo l’antisemitismo in Ungheria è quasi inesistente, gli ebrei girano tranquillamente con kippah in testa invece nella bella Francia e molte altre zone multilculti del UE gli ebrei devono nascondersi e per i stessi motivi non lo passano meglio nemmeno gli ex-musulmani!
Dubito che tu abbia fatto un indagine approfondita su come la pensano i 60 mila ungheresi e oltre 80 mila frontalieri, ma a prescindere dalla presentazione che facciano loro e i documentari austriaci di 10 anni fa non sono un criterio per giudicare se è opportuno o meno che Orban sia amico del Italia.
Posso capire che te vedi solo le “balle” che raccontano i governi di destra, ma ti assicuro che ultimo governo di centro sinistra italiana ha distorto a dovere la realtà tanto che gli elettori pensarono bene di mandarlo a casa, e non mi pare che in Austria è andato diversamente, per non parlare della “realtà” raccontata dai paladini della lotta contro “islamofobia e xenofobia” da merkel, macron, e compagnia cantante, se tu pensi che qualsiasi cosa che faccia la destra ha sempre e comunque torto, non mi pare tanto razionale.

Gérard

Bardh
“…non mi sembra che la “vocazione democratica e l’amor per i diritti” del PD sia stato molto apprezzata degli elettori italiani!”
Caro Bardh
Ho già scritto nel passato in altre occasioni che un governo che promulga leggi laiche senza accompagnarle di leggi sociali ha ben poche possibilità di essere popolare ( vedi Renzi e le sue leggi di stampo thatcheriano ) . Laicita e socialismo non sono da separare ( questo lo avevano ben capito i grandi protagonisti della laicita francese e penso a Jaurés in particolare ) .

RobertoV

Bardh
Rispondi col classico linguaggio e mentalità leghista, poi accusi gli altri di fare propaganda.
Ma allora il PD?
Ho forse detto che il governo di centrosinistra ha fatto bene? Dimmi dove. Ho anche parlato di provincialismo italiano e non ho detto che solo oggi è così. L’ho già detto in passato diverse volte, quando erano altri a governare.
Un razionalista dovrebbe anche capire quello che uno legge prima di commentarlo.
Prima mi attribuisci propaganda pro PD, quando ero stato critico, adesso mi attribuisci il collegamento con MODI. Io ho scritto che Orban ha frequentazioni con Putin e Modi, oltre che con Erdogan ed altri paesi islamici, quindi, dicevo che se questo personaggio viene visto positivamente, come anche tu stesso confermi, non lo vedo bene come modello e frequentazione per la razionalità e la laicità per l’Italia. Orban è stato condannato dall’Europa (non a maggioranza di sinistra) e scaricato anche dai popolari, non è quindi una mia invenzione propagandistica. Un personaggio che inserisce dio ed il re in costituzione, elimina il concetto di Repubblica, ripristina il concetto fascista dei culti ammessi e limita varie libertà. Ed è uno scroccone e ricattatore.

bardh

RobertoV
“Rispondi col classico linguaggio e mentalità leghista,” un bel avvelenamento del pozzo ci sta sempre bene, sei sicuro che tutti i leghisti hanno questa mentalità, generalizzare non buono!
“Questo governo è invece amico di Orban, alleato di Putin e del fondamentalista Modi… Erdogan ed altri paesi islamici”. un tentativo di pendio scivoloso, sono curioso è finito l’elenco dei amici di Orban!?
Pensavo che avremmo dovuto discutere di salvini e del governo Lega M5S, spostare il discorso su Orban, è ignoratio elenchi poco razionalista!?

Si è vero non ha senso di parlare delle “balle” raccontate dal PD se il tuo interlocutore ti porta fatti e esempi chiari delle “balle” che racconta l’attuale governo, ma dato che parlavi senza esempi e fatti non capisco di cosa ti lamenti, fallacia per fallacia!

bardh

Gérard
Il brutto di questi ultimi anni è che il PD si batteva il petto per aver difeso i diritti delle minoranze e spendersi per “l’immigrazione inevitabile” e usando “c’è lo chiede l’europa” ha aiutato le banche ma ha fatto poco per la maggioranza della popolazione, invece ora l’attuale governo si batte il petto perche sta “correggendo gli errori” sul immigrazione o altro che ha fatto il precedente governo, praticamente tutti si nascondo dietro il dito perché mancano le idee!

RobertoV

Bardh
Questo governo ha difeso Orban nella votazione di infrazione contro di lui. Quindi stiamo parlando di fatti concreti di vicinanza e di atti politici.
Parli continuamente di sinistra mettendoci dentro di tutto, liberali e popolari, centristi, con la classica logica di destra e poi ti lamenti se te lo si fa notare?
La situazione austriaca è differente dall’Italia perché lì non è cambiato interamente il governo, ma i popolari che hanno governato prima sono ora al governo con la destra dell’FPOE (che all’epoca di Haider aveva causato la sospensione dell’Austria), quindi hanno cambiato partner ed il 1° ministro Kurz è dei popolari. E Kurz ha votato contro Orban. Inoltre l’Austria è uno dei paesi europei col maggior numero di stranieri ed immigrati, con percentuali che si avvicinano al 20 %, negli ultimi 30 anni ha avuto lo stesso numero di richieste d’asilo dell’Italia, cioè quasi 800 mila, e nel 2015 è stato fregato da Orban che ha scaricato 1.5 milioni di immigrati, in prevalenza siriani all’Europa occidentale, esclusa l’Italia che si è disinteressata del problema (con governo di sinistra, l’Italia ha solo 4000 siriani). Nel solo 2015 l’Austria con solo 1/7 della popolazione italiana ha accolto circa 100 mila immigrati ricevendo quasi altrettante richieste d’asilo, più dell’Italia. L’anno scorso ha speso 2.7 miliardi di Euro per gli immigrati ed ha varato un piano quinquennale di 8.1 miliardi di Euro. Come reazione hanno cercato di chiudere poi le frontiere, ma l’anno scorso hanno avuto ancora quasi 30 mila richieste d’asilo. La stessa Merkel è stata fregata da Orban nel 2015 e si è presa quell’anno oltre 1 milione di immigrati, con 720 mila richieste di asilo, cioè in un anno ha avuto lo stesso numero di richieste d’asilo dell’Italia in 30 anni. La Germania l’anno scorso ha varato un piano quinquennale di 78 miliardi di Euro per gli immigrati. Orban ha scaricato alla frontiera con l’Austria centinaia di miglia di immigrati lasciandoli in stato di abbandono e creando un’emergenza umanitaria, ricattando l’Europa. E’ questo il modo di risolvere della destra? Ricattando e scaricando sugli altri? Come con la diciotti?
Quell’anno in Svezia arrivarono circa 100 mila immigrati, nelle ultime settimane dell’anno a 10 mila a settimana.
Una delle balle Salviniane (ma io mi riferivo anche a quelle di Orban) è quella di raccontare che le altre nazioni non hanno fatto niente, dimenticandosi dell’integrale sugli anni, delle percentuali e di come cambiano le rotte dell’immigrazione e di quanto realmente sia stata caricata l’Italia. I dati sono tutti tranquillamente reperibili presso i vari ministeri ed enti internazionali. Inoltre è disonesto parlare degli arrivi e non dei transiti e delle uscite.
Per questo parlavo del provincialismo italiano e del problema dell’informazione, che vale anche per i dati economici e per la storia dei disastri italiani attribuiti falsamente ad epoche recenti. Tutti dati reperibili seriamente, se non si vuole vivere di propaganda.
La fede populista è anch’essa una fede con aspetti religiosi. E chi usa rosari, dio, vangeli, crocifissi vari non ha di certo a cuore la razionalità e laicità.

bardh

RobertoV

In questo post non si sta parlando di cosa è o cosa non è la sinistra, se non ti piace, se non ti sembra esatto cio che avevo scritto sulla sinistra, attendi che arrivi un altro post dedicato e ci fai sapere cosa hai deciso di considerare “vera sinistra”, e ricordati che questo non è una scienza esatta ma una questione di opinioni, la fallacia del “non è un vero scozzese” è molto usato da chi difende certi gruppi e certe posizione.
Ancora con sto Orban, ci vuoi convincere che “Questo governo ha difeso Orban” sarebbe un esempio di “esempi chiari delle “balle” che racconta l’attuale governo”, la laicità di un governo non si misura con il sostegno che da ad Orban sulla questione immigrazione, inoltre questo non è un post pro o contra l’immigrazione, se ti vuoi sfogare sul argomento aspetti almeno che venga fuori un post sul tema.
Le posizioni pro o contra l’immigrazione, non hanno nulla a che vedere con la laicità.

bardh

Frank

un po piu rispetto per le istituzioni, The Muppet Show non si tocca! 😀

VHEMT

Io direi che è inutile parlare del PD, per la semplice ragione che è affetto da una gravissima malattia. Tale malattia si chiama “sindrome di matteo renzi e soci”, e purtroppo trattasi di un male incurabile, avendo il renzi predisposto le cose in modo e maniera che nessuna corrente di partito possa defenestrarlo. Quindi nessuna terapia potrà essere tentata per curare quel ” paziente”.
La prognosi è dunque infausta e non conviene perciò fare alcun conto del moribondo.
È già più sensato fare affidamento sull’inefficienza, sulla sciatteria e sulla pigrizia di questa maggioranza.

Diocleziano

VHEMT,
sarebbe già un enorme risultato se l’attuale governo riuscisse anche solamente a troncare i fili della ragnatela di corruzione ereditata dai precedenti.

RobertoV

VHEMT
Renzi l’ho sempre paragonato al ducetto Craxi. Anche Craxi ha distrutto e fatto sparire un partito, il PSI. Però Renzi non ha fatto gli stessi danni economici di Craxi.
Diocleziano
La corruzione è troppo radicata nel sistema e mentalità italiano. Pensa solo a tangentopoli. Sembrava che tutto dovesse cambiare dopo ed invece ….
I partiti del governo non vengono da Marte, la lega c’è da 25 anni ed è stata alleata (e lo è ancora) del grande corruttore, che ha costruito la sua fortuna sia prima che dopo tangentopoli. Pensa a Maroni che negava che vi fosse la Mafia al Nord e poi gli fanno fuori metà consiglio per mafia.
Per la laicità a Roma poi la Raggi ha fatto un ottimo lavoro ……..

RobertoV

bardh
Guarda che l’immigrazione l’hai tirata tu in ballo in diversi interventi e l’hai usata per trasformare Orban in una brava persona perché ha “risolto” il problema immigrazione, l’ossessione leghista, senza guardare al come. Io ti ho spiegato il come. Continui a citare il PD e fare propaganda elettorale pro governo, parli di banche e immigrazione, poi dici agli altri che bisogna parlare di laicità.
Un detto dice “dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”. Se il governo si allea e difende certa gente, con la quale vuole costruire una Europa cristiana spostata ad est, una Europa non liberale, uno che limita la democrazia e la laicità nel suo paese (lo sai che è accusato anche di antisemitismo? leggiti anche ciò che dice a proposito il musicista ebreo Fischer), ciò non depone a favore di chi ne è alleato e ripete gli stessi slogan e ripete gli stessi comportamenti.
Il mio discorso era anche, dati alla mano, sulle balle di Salvini, ma come i religiosi il capo ha sempre ragione. Quanto è credibile uno che distorce la realtà? Ti consiglio di leggerti anche le dichiarazioni di poche ore fa sulla situazione economica Italiana da parte del rappresentante dell’AfD.
Resta i fatto che uno che utilizza vangeli, rosari, si richiama al cattolicesimo e ritiene che non debba essere messo in discussione non da molto affidamento sulla laicità.
Proprio oggi a Verona, città del leghista Fontana, hanno votato restrizioni sull’aborto e appoggio ai gruppi pro-life. La laicità che avanza ……

bardh

È poi abbiamo le medie cosiddette di divulgatori scientifiche, tipo focusjunior, che nella sezione “#scienza #allah” assicura i bambini che “Se chiedete a un musulmano di spiegarvi che cosa sia l’islam vi dirà probabilmente che è una religione antichissima basata sulla pace, sulla misericordia e il perdono ed è vero.”

Frank

“Lasciarsi alle spalle Salvini”

Io e non solo Salvini ma qualsiasi politico italiano eviterei di lasciarmelo dietro le spalle…

RobertoV

Non limitarti ai soli politici.
Aggiungerei anche imprenditori, banchieri, preti, come minimo, anche se direi che il gruppo è molto più ampio.

Frank

Il gruppo è così ampio che ciò che potrebbero fare avendoli dietro le spalle potrebbe essere considerato il vero sport nazionale altro che il calcio. 🙂

Gérard

Roberto V.
Condivido pienamente con te questa definizione di ” provinzialismo ” dell’ opinione pubblica italiana . Ho perciò avuto sempre problemi per dibattere all’ interno di gruppi politici ( spesso di sinistra- o piuttosto di varie sinistre – perchè questa è la mia sensibilita personale ) . La SPD tedesca o il PS francese hanno ben poco in comune con il PD italiano perchè la realtà di questi paesi è ben diversa di quella italiana ( Per primo il clericalismo politico italiano che ha pochi riscontri con altri paesi dell’ Europa dell’ ovest ) . Inoltre l’ informazione su quello che accade veramente in un paese cosi vicino come la Francia è talmente confusa che è difficilmente possibile di ragionare con gente che tiene le sue conoscenza dal sentito dire da Salvini . In merito all’ accoglienza di emigrati, le città francesi di più di 10 000 abitanti hanno oggi una popolazione di più di 28% di stranieri, la maggiore parte di origine recente . Inoltre i bambini di stranieri che nascono in Francia non vengono piu contati in quanto vigge in Francia il Ius Solis . Anche in merito all’ Islam e l’ Islamismo ( pericolosità sulla quale sono d’accordo con Bardh) è difficile fare un ragionamento sensato in quanto mi trovo di fronte gente che non sa assolutamente da che cosa parla ( sia a sinistra che a destra ) .

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