Il trauma di Ognissanti

Come ogni anno accade nei giorni che precedono la festa di Halloween, anche quest’anno non potevano mancare la polemiche e la consueta contrapposizione tra questa festa pagana di origine celtica, oggi sostanzialmente una carnevalata a base di zucche vuote decorate, costumi da fantasmi, “dolcetti o scherzetti”, e la concomitante festività in cui il mondo cattolico vuole celebrare i propri santi.

Quest’anno la battaglia tra i sostenitori delle due tradizionali feste pare si sia spostata dalla trincea della conformità di un intero popolo alle radici culturali religiose, alla trincea dei travestimenti. Ai costumi da vampiretti, scheletri e streghine dal cappello a punta, il parroco di una chiesa calabrese si è messo in testa di contrap­porre trave­sti­menti da santi. Così anche quello di una parrocchia vicino ad Avellino e quello di una parrocchia di Zogno. Diciamocelo, l’idea non è nemmeno così originale, visto che lo scorso anno a Varese era stata proposta la stessa iniziativa, con inviti rivolti alle famiglie sostanzialmente attraverso le stesse parole retoriche.

Al di là delle ricorrenti argomentazioni che si sono sempre avanzate a sostegno dell’una e dell’altra festività, quest’anno colpisce e fa discutere non poco che si voglia far travestire dei bambini da santi. E non perché si tratta di bambini, che peraltro essendo permeabili sono sempre stati il principale oggetto d’interesse della propaganda religiosa, ma perché semplicemente si afferma assurdamente che un travestimento da zombie o spirito potrebbe scioccarli, sconvolgerli, spaventarli e turbarli nel profondo. Addirittura avvicinarli al “maligno”, qualsiasi cosa questa parola possa significare per un bambino di otto o dieci anni, e al netto della solita millenaria strategia cattolica ormai nota di creare ad hoc un problema, che sia l’inferno, il demonio, o il maligno, per poi offrire la propria soluzione, magari attraverso Gesù, la messa domenicale, o la preghiera in oratorio il pomeriggio.

Per non traumatizzarli, parola chiave se si vuol comprendere meglio l’assurdità di questa iniziativa, i bambini vengono sostanzialmente invitati ad un party decisamente alternativo per approfondire la vita dei santi, al fine di travestirsi come loro anziché andare per il quartiere a raccogliere dolci e caramelle. Travestirsi come Sant’Agata, con i seni tagliati da pinze e posti su un vassoio; come Santa Lucia, con i propri bulbi oculari strappati dalle orbite e messi in una coppa; come San Sebastiano, trafitto come un puntaspilli da innumerevoli frecce grondanti sangue; come San Lorenzo e San Bartolomeo, rispettivamente bruciato vivo sulla graticola e scuoiato vivo; come Santa Barbara, ustionata, mutilata, colpita alla testa con un martello e infine decapitata. O come San Vito, immerso nella pece bollente e poi appeso a un cavalletto, o come chi più ne ha più ne metta.

Insomma, secondo gli organizzatori di queste feste “alternative”, le zucche ghignanti illuminate da candele, i costumi da streghe, i vampiri con le dentiere di plastica a canini sporgenti, e gli uomini lupo rigorosamente a pelo sintetico, tutti mostriciattoli chiaramente inesistenti e frutto delle più creative fantasie umane, traumatizzerebbero i bambini molto più di tutte le macabre torture e le orripilanti morti violente inanellate nel corso della storia della religione cattolica. Il martirismo degli sbudellamenti cristiani più cruenti elevato a mezzo per contrastare ​l’avanzata moderna di una pacifica ​ed allegra ​festa simile al carnevale, ​che i bambini trascorrono ​tra un dolcetto e uno scherzetto. Di fronte a tutto questo viene da domandarsi davvero quale sia la festa tradizionale più traumatica e cosa, tra una zucca vuota e un crudele omicidio probabilmente mai avvenuto, possa davvero spaventare un bambino.

Paul Manoni

Archiviato in: Generale

9 commenti

pendesini alessandro

Terrorizzare i bambini da quando le religioni monoteiste esistono, e particolarmente la cattolica, è sempre stato il loro obiettivo e –purtroppo- anche se hanno perso grand parte del loro dispotismo, trovano sempre e comunque alternative e motivi « pertinenti » dicono…per strumentalizzare i bambini sin dalla loro più tenera età.
Questo tempestivo martellamento fantasmatico che subiscono è ben noto e appositamente voluto già da millenni. Tener la gente nell’ignoranza e terrorizzare bambini con frasi tipo « peccato mortale = inferno e diavoli = pene eterne » è sempre stata –ed è tuttora- la loro forza !
L’invenzione del diavolo e inferno, ha e continua ad avere conseguenze psichiche, a volte traumatizzanti, quindi vari tipi di squilibrio mentale per certi bambini vulnerabili che credono ciecamente tutto cio’ che gli si racconta
La mia infanzia l’ho trascorsa in Italia, e come i miei coetanei subito il catechismo dell’oratorio che diceva con insistenza cio’ che era e non era lecito fare per evitare la pena eterna dell’inferno, e meritare il paradiso….., con le conseguenze che possiamo immaginare….
Posso affermare che a volte mi capitava di svegliarmi intriso di sudore con una profonda angoscia per aver « visto » durante un sogno il diavolo che mi rincorreva…Altre volte durante la sera, o nel buio della mia camera prima di addormentarmi (quando era imperativo spegnere la luce per limitarne le spese…) anche ombre che lo rappresentavano, ovviamente illusorie….ma a quella età NON potevo saperlo….Inoltre la perversità, ma anche sadismo di certi preti mi fece capire, col trascorrere degli anni all’estero, cosa significa l’ideologia, « altruismo » e finalità cattolica di stampo italiano….

Francesco S.

Che si vestano come pare purché non si dia fastidio al prossimo, io non apro la porta né a vampiri né a santi.

Maurizio

Se fossi un bambino, sarei terrorizzato all’idea di restare da solo con un prete.

Frank

Il parroco ha perfettamente ragione! Halloween ormai è una festa laica dove i bambini posso fare un giorno i monelli vestendosi da cattivi e pretendendo cibi spesso vietati per poi tornare alla vita di sempre per tutto l’anno. Nella festa dei morti invece i bambini ( in perfetto stile cattolico) fanno i santi per un giorno e poi se possono beatamente fottere di tutto e tutti per tutto l’anno. Tutto normale insomma, perché criticare io non capisco. 🙂

Frank

Ricapitolando, per Halloween si festeggia con delle zucche vuote invece per Ognissanti ci sono delle zucche vuote che festeggiano.

mafalda

Bellissimo articolo! Lo stampo e lo tengo per il prossimo Halloween. Dalle mie parti la ricorrenza non piace non solo per il timore di scherzi assurdi che danneggiano cose e persone, ma proprio perché è vista come incarnazione del maligno e quindi come religione alternativa. Non solo i veneti ma anche macedoni, albanesi, marocchini e via dicendo la percepiscono come pericolosa. Nota bene che queste stesse persone deridono i Geova per le loro assurde credenze. Proprio per questo terrò l’articolo: ci sono ottimi spunti di cui parlare con certi adulti.

Gérard

Io invece mi sono tenuto una pagina intera di un giornale regionale che ha sede a Firenze : articoli scritti da esorcisti e preti con laudi per le parocchie che vestono bambini come santi o angeli . Promesse d’inferno per i genitori che mandano i loro bambini vestiti in stile halloween e paradiso per quelli vestiti da angeli e santi !!

Diocleziano

Ma quei cial†roni non si vergognano a strumentalizzare così i bambini?

Non c’è una legge che punisca chi diffonde paure immaginarie tra la gente?

Sempre nella speranza che psicologi e psicanalisti facciano sentire la propria voce contro il condizionamento psichico dei minori. Superati anche dai cinesi, che proibiscono il contatto con i preti prima dei diciotto anni.

Gérard

Diocleziano
Peggiore il giornale che diffonde queste paure…

Commenti chiusi.