Sono tanti — sono sempre più numerosi gli atei, agnostici e umanisti perseguitati nel mondo. È urgente proteggerli, e l’Uaar è al loro fianco. Mercoledì scorso ha organizzato a Roma la Giornata in difesa del diritto di non credere, nel corso della quale ha annunciato che donerà 5.000 euro all’iniziativa Protect Humanists At Risk.
Si tratta di un progetto realizzato dall’Iheu, l’unione internazionale etico-umanista in cui l’Uaar rappresenta l’Italia. Nel solo 2017 ha protetto 24 umanisti e gruppi secolaristi a rischio, in nove paesi diversi. A fianco di questa attività porta avanti anche lo sforzo costante di sensibilizzare le istituzioni. Nelle scorse settimane ha inoltre lanciato una campagna di crowdfunding che l’Uaar ha sostenuto con un’apericena di solidarietà, organizzata al termine della Giornata di mercoledì, nonché per l’appunto con la donazione di 5.000 euro, che si aggiungono alle piccole donazioni individuali raccolte durante la serata.
Sono anni che l’Uaar contribuisce a iniziative di solidarietà. Negli anni scorsi sono stati inviati fondi in Uganda a favore di scuole laiche, di una squadra di calcio di ragazze umaniste e di un programma per la protezione delle donne. L’Uaar ha finanziato anche la conferenza di presentazione di una nuova organizzazione, l’Associazione guatemalteca degli umanisti secolari, e ha effettuato una donazione all’Associazione filippina degli atei e degli agnostici, impegnata negli aiuti umanitari necessari dopo che un tifone, nel 2013, aveva colpito l’arcipelago. Tra i più recenti contributi, ricordiamo i 4.484 euro donati a Global Giving, un progetto che aiuta le donne africane esiliate e vessate perché accusate di stregoneria, e i 4.859 euro versati all’associazione All Out per la protezione degli omosessuali perseguitati in Cecenia.
Quanto abbiamo fatto è importante, ma è comunque una goccia nel mare. Per questo motivo l’Uaar si impegna a fare ancora di più, anche con l’aiuto di soci e simpatizzanti.
L’associazione
Complimenti
Prima gli atei, agnostici e umanisti italiani!