Governo del cambiamento: che sia la volta buona per l’“emendamento oneri”?

Di questi tempi un anno fa, a firma degli onorevoli Mara Mucci e Ivan Catalano (Gruppo Misto), veniva depositato l’“emendamento oneri”. Ma non riuscì a passare. Lo scopo era portare una semplicissima modifica laica al Testo unico sull’edilizia in modo che i comuni italiani potessero trovarsi a disposizione 100 milioni di euro per scuole, asili nido e altri edifici del patrimonio pubblico, quasi sempre bisognosi di interventi a tutela della sicurezza.

La XVIII legislatura ha dato la fiducia a un governo che si definisce del cambiamento, con il premier in persona che ha annunciato l’intenzione di tagliare gli sprechi. Che sia la volta buona che venga abolita la tassa di religione comunale tecnicamente nota come “oneri di urbanizzazione secondaria per edilizia di culto”? Per evitare dimenticanze in sede di dibattito parlamentare, il responsabile Uaar della campagna oneri, Roberto Vuilleumier, ha scritto la seguente lettera ai presidenti dei gruppi parlamentari di Camera e Senato.
Rimaniamo in fiduciosa attesa.

Egregio Onorevole,

chiedo il suo intervento per quanto di seguito esposto.

In seguito alla Legge 27 gennaio 1977, n. 10 (Bucalossi) le regioni hanno a loro volta singolarmente legiferato.

Nel 1977, essendo quella Cattolica “religione di Stato”, le leggi regionali inserirono tra i possibili beneficiari degli oneri di urbanizzazione secondaria anche “chiese e altri edifici religiosi”, per una spesa su base nazionale stimata in circa 100 milioni di euro annui (si veda l’inchiesta http://icostidellachiesa.it/).

I comuni hanno singolarmente deciso, interpretandolo erroneamente come obbligo, di destinare una quota parte degli oneri di urbanizzazione secondaria a favore del “culto”.

I Comuni non sono affatto obbligati a versare al culto questi fondi, non dovuti ad esempio a chi già gode, per via del concordato, dell’Otto per mille.

Dato anche lo stato in cui versano gli edifici pubblici (antisismicità, antincendio, ecc.), in particolare le scuole comunali, le chiedo di promuovere e sostenere il seguente emendamento al DDL fiscale che consenta di poter cancellare le parole “chiese ed altri edifici religiosi” tra i possibili beneficiari degli oneri di urbanizzazione secondaria:

All’articolo 16, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, le parole: «chiese ed altri edifici religiosi» sono soppresse.

Se approvato consentirebbe ai comuni di utilizzare questi fondi aggiuntivi per gli interventi urgenti da eseguire sul patrimonio comunale.

Cordialmente

Roberto Vuilleumier
Responsabile Nazionale Campagna Oneri Uaar – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti

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13 commenti

micoenrico

Nel governo più clericaleggiante dai tempi di Fanfani, faranno sicuramente a gara per togliere gli oneri di urbanizzazione secondari! Anzi, vedrete che aboliranno anche l’8 x 1000 di loro iniziativa! Ha ah ah …!!!

ugo

Intendi dire che questo governo avrà problemi ad abrogare la vasta normativa di “riequilibrio” varata a piene mani dai quattro governi precedenti, quelli che hanno imposto con rigore alla Chiesa di far fronte ai propri doveri nei confronti della collettività? In effetti si tratta di una quantità di provvedimenti tanto numerosi quanto immediatamente fattivi, che spaziano dalla rinegoziazione (al ribasso) dell’8 per mille, a un’imposizione della tassazione sugli immobili equivalente a quella imposta a qualsiasi comune cittadino, alla attribuzione alle casse della Chiesa degli stipendi per gli insegnanti di religione, e oltre. Sì, credo che questo governo avrà il suo bel da fare a smantellare tanti e tanto efficaci provvedimenti.

RobertoV

Perché limitarsi solo agli ultimi 4 governi?
Per evitare di risalire al 5°, quello che oggi si presenta come il nuovo?
L’ICI non pagata si riferisce al periodo dal 2006 al 2011, cioè anche a tre anni di governo del partito del nuovo che avanza che non ha fatto niente per farla pagare.
E la sentenza sul crocifisso è del 2011, quando c’era proprio al governo il nuovo che avanza, che si era anche messo a difendere la chiesa nella causa in Europa.
Basta anche vedere il comportamento qui in Lombardia.
Le responsabilità sono bipartisan, ci siamo lamentati della Fedeli, ma i segnali attuali non sono confortanti. Un primo ministro che sente il bisogno di esternare la sua adorazione per padre Pio, un viceministro che giura col vangelo ed il rosario in mano e che utilizza in modo identitario il cattolicesimo, un altro viceministro che bacia la teca di San Gennaro. Pensando poi alla Raggi che sono tre anni che deve far pagare alla chiesa …..

Gérard

Molto probabilmente, verranno concessi 80 anni per rimborsare l’ importo . Quando si legge nel grande libro dell’ Eternita come lo fa la Chiesa, cosa sono 80 anni….
( Ieri ho letto su un giornale regionale che il governo parla già di ” sconti “…

RobertoV

Gerard
Per quanto riporta il Messaggero, starebbero trattando una cifra attorno al 20 %, cioè un miliardo di Euro.
Se la chiesa accetta una simile cifra è perché ha molto di più da perdere e da nascondere dei 5 miliardi stimati. D’altronde lei stessa dice che non sa quanti beni possiede. Difficile che lo sappia l’inefficiente Italia con la sua evasione di massa. Ad indagare si potrebbero scoprire molte attività commerciali spacciate come di culto o sociali: meglio non rischiare.
Sugli oneri è curioso come una possibilità sia diventata un sostanziale obbligo.

ugo

RobertoV: “Le responsabilità sono bipartisan”

E come potrei darti torto? E’ un’amara verità. E’ però altrettanto un’amara verità che i quattro governi cosiddetti di sinistra (eh, l’uso creativo del linguaggio), nonostante si siano dimostrati su altri temi slinguazzatori seriali del potere che da anni fa la voce grossa dal Nord (Europa), non hanno mosso un pelo per rimediare alle malefatte di quello precedente. Ora questi non muoveranno un pelo a loro volta o fingeranno giusto di farlo per ragioni di facciata. Noi, intanto, continuiamo a pagare per tutti, come asinelli che trottano docili tra le stanghe del carretto. Per la Chiesa e non solo per quella.

bruno gualerzi

“La XVIII legislatura ha dato la fiducia a un governo che si definisce del cambiamento, con il premier in persona che ha annunciato l’intenzione di tagliare gli sprechi.”
Lo farà se Padre (pardon San) Pio da lassù gli farà pervenire la sua approvazione.

Thomas

Allora stiamo freschi.
I “miracoli” avvengono solo per favorire la chiesa, non di certo per toglierle soldi.

Frank

Se leggono male (e la cosa non mi stupirebbe) ed invece di capire “emendamento oneri” capiranno “emendamento neri” qualcosa la faranno di sicuro.

bruno gualerzi

RobertoV
In compenso abbiamo un Ministro della Famiglia contrario all’aborto e alle ‘famiglie arcobaleno’, per citare solo alcune sue prese di posizione diversamente laiche… dal quale in effetti ci si deve aspettare un vero cambiamento.

Frank

Ancora non avete capito che quelli dell M5S sono diversi da dai vecchi politi del passato che quando donavano cento milioni alla Chiesa dieci se li mettevano in saccoccia. Quelli del M5S sono persone serie, gente onesta, loro vogliono veramente cambiare le cose, non sono avidi profittatori come i loro predecessori ed infatti con loro bastano solo cinque milioni è l’affare è fatto.

RobertoV

La diversità, il nuovo, lo si fa cambiando i termini:
pace fiscale anziché condono
aiuto ai poveri anziché voto di scambio
dono anziché tangente o pizzo (ad essere precisi questo termine è già in uso da 2000 anni da una nota multinazionale, ma viene sempre presentato come nuovo …)

Frank

E’ necessario che tutto cambi affinché tutto resti come prima, non vado oltre perché oggi sono moderato.

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