Eutanasia: tutte per una, una contro tutti

Una “Santa Alleanza” nel nome dei diritti negati. Potremmo definire così l’iniziativa della Commissione bilaterale tra cattolici ed ebrei, da estendere anche a una rappresentanza musulmana, finalizzata all’elaborazione di un testo che ribadisca un “no” condiviso su eutanasia e suicidio assistito. Del resto, come fu per la Santa Alleanza dell’inizio del diciannovesimo secolo, anche in questo caso gli obbiettivi alla base sono due: la reazione a una stagione di rivendicazione di diritti e l’affermazione dell’identità religiosa come elemento centrale e imprescindibile di ogni Stato.

L’idea è nata nel corso di una riunione della Commissione sul tema La dignità dell’essere umano: insegnamenti dell’ebraismo e del cattolicesimo riguardo ai bambini, dalle cui conclusioni già si evince, e non poteva essere diversamente, quanto siano distanti la visione laica e quella fondata sulla dottrina religiosa quanto a dignità umana. Infatti, dopo una serie di affermazioni ampiamente condivisibili — ma solo per via della loro genericità — sulla necessità di garantire ai bambini gli «strumenti per sviluppare le loro capacità di riflessione e di azione» e di fare in modo che «si sentano oggetto di attenzione appropriata e amorevole», si conclude che per la realizzazione di questi obbiettivi «è particolarmente importante renderli familiari con il patrimonio biblico che gli ebrei e i cristiani condividono». Inutile far notare che i cruenti racconti biblici siano quanto di più distante si possa concepire da un utile strumento pedagogico.

È chiaro che, date le premesse, dal futuro documento interreligioso sul fine vita non ci si potranno certo aspettare delle aperture nel riconoscimento dell’autodeterminazione dell’individuo. La posizione in merito di tutte e tre le religioni abramitiche converge su quasi tutti gli aspetti. Per gli ebraici è sempre sbagliata qualunque pratica abbia come fine quello di accelerare la morte. Già sul tenere in vita artificialmente sono più possibilisti, ma in realtà anche la Chiesa cattolica lo sarebbe; il punto è che non considera vita artificiale quella garantita da alimentazione e idratazione forzata. Il caso dell’islam poi è contraddittorio quanto il rapporto di quella religione con la morte in generale: da un lato l’omicidio e il suicidio sono considerati dei peccati, dall’altro la pena di morte è ampiamente accettata e praticata soprattutto nei confronti degli “infedeli”, e il martirio suicida per il jihad prevede pure un premio consistente in un aldilà con 72 vergini a disposizione. Sarà quindi interessante conoscere l’eventuale contributo dei rappresentanti musulmani al documento in questione.

In ogni caso, nella migliore delle ipotesi tale documento fornirà ai fedeli un precetto al quale attenersi, e fino a quel punto la questione non sarebbe di interesse per chi non basa la propria esistenza sulla religione, nella peggiore fornirà alla parte clericale del legislatore, purtroppo non trascurabile, indicazioni sull’indirizzo da seguire. Che chiaramente avrà ripercussioni su tutti, indistintamente. La posizione laica, in parti­colare di atei e agnostici, è esat­ta­men­te oppo­sta a quella reli­giosa della morale imposta erga omnes: è basata sull’autodeterminazione della persona. Non lesiva in alcun modo del diritto di compiere scelte sulla base del proprio sentimento religioso, perché anche questa è autodeterminazione. Chi vuole seguire i precetti religiosi, lo faccia. Chi vuole smettere di soffrire inutilmente, sia messo in condizione di farlo dalle leggi della Repubblica. E nel modo più dignitoso possibile.

Massimo Maiurana

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16 commenti

Manlio Padovan

Tutto il discorso fatto sopra è estremamente logico e onesto e democratico…ma faglielo capire a chi non vuol capire!
Che vogliano essere pagati, visto l’attaccamento al denaro del clero di qualunque religione?

Diocleziano

*… il martirio suicida per il jihad prevede pure un premio consistente in un aldilà con 72 vergini a disposizione. Sarà quindi interessante conoscere l’eventuale contributo dei rappresentanti musulmani al documento in questione…*

Come dimostrazione di buona volontà scenderanno a un compromesso:

36 già sgallettate.

Gérard

Caro Diocleziano

Come lo sai, la traduzione del Corano presta sempre a controversie visto che all’ epoca di Maometto la lingua araba non esisteva come la conosciamo oggi . A differenza dell’ arameo e dello siriaco, non abbiamo tracce di lei all’ epoca del glorioso profeta . Ebbene oggi la maggiore parte degli studiosi sono d’ accordo sul fatto che la storia delle 72 vergini è uno sbaglio di traduzione e che in realta c’ è soltanto una vergine dell’ età di 72 anni …

bardh

Gérard

altri studiosi hanno obietto che la traduzione corretta non sono 72 houri ma 72 chicchi di uva sultanina, secondo dopo tutti questi dibattiti fruttuosi sulla traduzione, gli jihadist suicidi sonno arrivati alla conclusione che si tratta di 72 houri + 72 chicchi di uva sultanina

Frank

“…il martirio suicida per il jihad prevede pure un premio consistente in un aldilà con 72 vergini…”

Paradiso islamico.

“Martiri” jihadisti: Arredescendi che gonfiamo come na zampogma, ..anfame, …no ma che state a di’? Lui e l’ultimo dei profeti che ci aprisserebbe che salemo noi, …così non se affatica,…e poi noi o sonamo come en tamburo. *
Dentro il palazzo del profeta.
Cherubino: A Maome’ che fosserebbe tutta sta caciara.
Maometto: Sono li “martiri” della jihad che a reclamano le 72 vergini.
Cherubino: O sapevo io che sta storia delle vergini era na presa per il (suono paradisiaco censorio).
Maometto: No, no, le vergini ce stanno e n’artro er problema.
Cherubino: E quale fosserebbe er problema?
Maometto: Affaccete, le vergine se trovano ner cortile enterno.
Cherubino: Vediamo en po’…
Vergini: Vieni bello che ce devertiamo ensieme, …te famo un pigiamino de saliva …te famo, …su non te fa pregà.
cherubino: A Maome’… ammazza quanto so brutte ma onde le avesseresti prese?
Maometto: Certo che per esse’ ancora vergini un motivo ce doveva essere o no?
Cherubino: E in effetti…

* Ci sono dei forti sospetti che questa sia la reale lingua parlata nel paradiso islamico.

pendesini alessandro

. Inutile far notare che i cruenti racconti biblici siano quanto di più distante si possa concepire da un utile strumento pedagogico……Dice pertinentemente e chiaro articolo di Massimo

Infatti ! La Bibbia, (cosi come il Corano e Torah), non ha niente di scientifico o storico, ma un carattere e un obbiettivo puramente teologico, mitico ; esiste solo come espressione di quest’ultimo. Ha interesse solamente per persone scarsamente istruite, sovente tempestivamente indottrinate, quindi inevitabilmente predisposte alla fede.
Chiaramente, se cominciamo a considerare il contenuto della Bibbia razionalmente o scientificamente, è abbastanza facile dimostrare il suo carattere mitologico e immaginario che ogni pensatore razionale e libero non ha alcuna difficoltà a riconoscere. Ma, e qui le cose si complicano, diventa pericolosa se presa alla lettera, la storia e cio’ che accade attualmente è la per ricordarcelo !
Da notare che, in moltissime scuole –ovviamente non solo italiane- NON insegnano quello che sarebbe necessario insegnare !!!
Quasi la metà della popolazione americana – la più ricca di premi Nobel al mondo- fa tuttora affidamento alla Bibbia per la mitica storia della creazione del mondo ; e, cigliegina sulla torta, certi stati americani insegnano il creazionismo nelle scuole ufficiali.. Sic !

L’accanita resistenza cattolica nell’accettare –sia pure entro determinate e ben chiare condizioni- l’eutanasia, risiede nella loro balorda o mitica convinzione che « dio dà la vita e solo lui è autorizzato decidere quando toglierla » !
Idem per l’aborto quando si avvera essere pienamente giustificato, a volte anche necessario per ovvie e pertinenti ragioni…..
Non c’é bisogno di filosofare oltremisura per capire l’antifona; questa è –a mio umile parere- la ragione principale della testardaggine dei dominanti della Chiesa cattolica.
Cambiare paradigma con un cervello che ha perso la sua relativa plasticità neuronale, quindi irreversibilmente rigido, no è possibile neanche tramite « miracoli »…..
A proposito di eutanasia ho letto diversi strafalcioni di stampo cattolico ; uno di questi sosteneva che « in Belgio esistono medici criminali,… uccidono bambini innocenti »……
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Gérard

Se i miei ricordi sono esatti in Belgio gli ospedali cattolici praticano anche l’eutanasia su minorili oppure ci sono costretti dalla stato se vogliono ricevere aiuti statali . Puoi precisarmi com’è la situazione esatta ??

pendesini alessandro

Gérard
Quella belga è una porzione di cattolicesimo progressista tra le prime. E che non si fa scrupolo a sfidare apertamente Papa Francesco. Protagonisti sono gli ospedali cattolici che fanno riferimento alla congregazione dei Fratelli della carità. In Belgio gestiscono quindici cliniche. Hanno deciso di applicare l’eutanasia, a richiesta, su pazienti psichiatrici non terminali: sostengono sia in linea con la pietas cristiana. Il Vaticano, Francesco in persona, hanno chiarito subito quanto fossero fuori strada. Loro hanno risposto picche !

Per ulteriori informazionbi : leggere “Eutanasia negli ospedali maggiori”
https://formiche.net/2017/09/eutanasia-ospedali-cattolici-belgio/

ateo64

@pendesini: cosa significa esattamente la frase “pazienti psichiatrici non terminali”? Voglio dire è possibile richiedere l’eutanasia anche in casi, per esempio, di depressione o di perdita di interesse nella vita?

RobertoV

“In ogni caso, nella migliore delle ipotesi tale documento fornirà ai fedeli un precetto al quale attenersi …”. Magari fosse questo il vero obiettivo, delle semplici indicazioni culturali per i propri fedeli. Perché anche loro sanno bene che gli stessi fedeli non vi si attengono (ed anche le stesse istituzioni religiose se hanno convenienza) se non ci sono strumenti coercitivi per obbligarli a rispettarli (ed anche così gli stessi fedeli trovano modi e giustificazioni per aggirarle). Il problema è che l’obiettivo è decidere strategie comuni e fare pressioni sui legislatori e sull’organizzazione della società per obbligare tutti, non solo i propri fedeli (perché se sei convinto di possedere la verità, nascondendoti dietro un dio, non puoi che imporla a tutti, principi democratici non sono previsiti nelle religioni abramitiche).
Certo che sentir parlare di patrimonio biblico e bambini e pensare a come storicamente venissero considerati i bambini ed ai metodi di insegnamento religiosi …… Proprio un modello all’avanguardia. ….sviluppare le loro capacità di riflessione e di azione… Certo, proprio attraverso la religione che si preoccupa di filtrare le informazioni e fornisce già il punto di arrivo …….

pendesini alessandro

Ateo64
Per pazienti psichiatrici non terminali si intende gente affetta da malattie neurologiche o patologiche fortemente invalidanti e, a volte, irreversibili, ma che a differenza dei malati terminali (in cui la morte è inevitabilmente imminente) possono durare per un tempo indeterminato.
Da notare che a un paziente in uno stato depressivo profondo, ad esempio, gli viene difficilmente accettata l’eventuale richiesta d’eutanasia ! Solo dopo trattamenti psichiatrici che non hanno dato risultati positivi puo’ essere presa in considerazione.

NB In qualsiasi caso il paziente deve imperativamente avere tutte le facoltà mentali per potere decidere ; nel caso contrario solo i familiari con l’accordo dei medici possono decidere ; idem per bambini o minorenni.

ateo64

Grazie molto chiaro. Vedo che purtroppo in questo argomento il mondo marcia davvero a rilento anche laddove sembra si facciano passi da gigante.
Non capisco perchè uno possa scegliere di farla finita in maniera atroce/dolorosa (praticamente tutti i tipi di suicidio che si possono elencare) ma sia impossibilitato a farlo in modo dolce ed indolore. Io per esempio sono affetto da retinite pigmentosa che in un tempo non troppo lontano (sono oltre i 50) può portarmi ad una totale perdita della vista… Ora per me che passo il tempo a leggere, fotografare e sviluppare le foto dal raw, scrivere software e compagnia danzando non mi riesce di accettare una vita in cui tutto questo ed altro mi è totalmente precluso.
In più questa menomazione si accavalla ad una fase della vita già naturalmente in discesa come quella della vecchiaia. Domanda: perchè dovrei continuare a vivere vegetando e dipendendo dai servizi di altri? Chi può decidere per me che va bene così se io non lo voglio accettare? Questa eventualità mi fa davvero impazzire e non posso fare a meno di essere sempre all’erta per captare nuove e più aperte opzioni ovunque esse si presentino. Ho comunque la fortuna di risiedere in Belgio… speriamo in un progressivo miglioramento delle norme in senso più libertario almeno in questo paese .

Frank

Guarda che hai preso un impegno con il sottoscritto, la famosa birra in posti non islamizzati (per evitare di abbassare l’aspettativa di vita media) in caso di mio trasferimento in Belgio. Tu forse allora non ci vedrai più, io magari diventerò sordo e allora faremo come loro:

https://www.youtube.com/watch?v=3qVhfo2HpHk

Frank

E no, fino a quando si trattava di conseguenze a causa del cambiamento climatico come inondazioni, alluvioni, ondate di calore, uragani va bene ma la birra no, è una vergogna che si faccia qualcosa per evitarlo.

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