La clericalata della settimana, 47: il ministro Bussetti annuncia fondi alle paritare

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che

durante il congresso della federazione delle scuole private cattoliche (Fidae) ha rassicurato gli istituti paritari: potranno accedere ai finanziamenti PON, provenienti dal Fondo Sociale Europeo

Bussetti ha continuato inoltre ad esprimersi a favore della presenza del crocifisso e del presepe in tutti gli istituti scolastici.

Il sindaco di Cenate Sotto (BG), Giosuè Berbenni, ha chiesto la censura di una scena dell’Attila di Giuseppe Verdi, in programma alla Scala di Milano il prossimo 7 dicembre, perché “blasfema”. Nella messa in scena del regista Davide Livermore vi sarebbe stata infatti una parte in cui una donna scaraventava a terra una statua della Madonna. Il sindaco si è rivolto alla Sovrintendenza del teatro, scandalizzato da tale rappresentazione che ha definito “raccapricciante”, invocando una modifica “in qualità di credente”. Dal canto suo il sovrintendente Alexander Pereira ha persino risposto al sindaco rassicurandolo sul fatto che nell’opera non si potrà “ravvisare nessun oltraggio a sentimenti religiosi”.

Il presidente della Giunta provinciale di Trento, Maurizio Fugatti, ha annunciato che in tutte le scuole della zona verranno posizionati crocifissi e presepi per coltivare le “radici cristiane”. La stessa Giunta ha già stanziato 50mila euro per un bando relativo alla “tutela e presidio dei luoghi di culto”, per garantire la sorveglianza armata davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore a Trento durante le ore delle funzioni religiose, a seguito di alcuni episodi come furti di elemosina.

Il gruppo consiliare della Lega Nord-Fratelli d’Italia di Poggio a Caiano (PO) ha presentato una mozione per imporre il crocifisso nella sala istituzionale.

Il consigliere Michael Alterno (Lista Luigi Brugnaro Sindaco) della municipalità di Favaro Veneto, a Venezia, ha fatto pressioni sulla dirigente dell’istituto comprensivo “Ilaria Alpi” Elisabetta Pustetto per posizionare il presepe all’interno della scuola.

La redazione

11 commenti

Frank

“…una statua della Madonna.”

Ma della Madonna nel senso di una statua raffigurante la Madonna o nel senso di una statua di grandi dimensioni? Verrà introdotto il reato di Madonnicidio? Ma sopratutto, dopo che è stata scaraventata a terra lacrimava? 🙂

RobertoV

Ma la sorveglianza con guardie giurate di banche e oreficerie è a carico dello stato?
Se un’azienda privata subisce furti o vandalismi ci pensa lei installando telecamere e mettendo guardie giurate a sorvegliare, ma pagando di tasca propria. Perché nel caso della multinazionale privata chiesa, la sorveglianza è un problema della comunità? Non stiamo parlando di atti terroristici. Significativo poi che questa iniziativa sia stata presa anche all’insaputa dello stesso parroco.
Ma le offerte ed elemosine rubate in quella chiesa di Trento sono così elevate da giustificare ben 50000 Euro di spesa da parte dello stato per la sorveglianza?

Diocleziano

Che poi quelle elemosine andrebbero distribuite, in teoria, a quegli stessi morti di fame che le rubano. O forse è il prete il più bisognoso…

RobertoV

La sorveglianza nelle banche, nelle oreficerie ha un senso perché il danno potenziale è elevato e supera notevolmente le spese di sorveglianza. Ma nel caso della chiesa il danno per le elemosine rubate sarà al massimo di qualche migliaio di Euro che non giustifica una spesa di 50000 Euro. Certo se a pagare sono gli altri, alla chiesa andrà sempre bene. La cosa bella è che una delle giustificazioni date è che di notte una persona sarebbe stata vista urinare sulla chiesa, però le guardie sono previste solo di giorno …….Dove sarebbe la logica?
Quelle elemosine dovrebbero servire per aiutare i bisognosi, bisognosi che sono probabilmente gli autori dei furti. E se alla fine si scoprisse che l’autore dei furti era il prete? Non sarebbe la prima volta.
Pensare che a Trento c’è il divieto assoluto di chiedere l’elemosina: può essere gestita solo dalla chiesa che è l’unica autorizzata?

Diocleziano

*…E se alla fine si scoprisse che l’autore dei furti era il prete?…*

È di questi giorni la notizia del prete di Verona che ha ‘bruciato’ quasi un milione di euro alle slot-machine. Fanno davvero tanto col Lottox1000. 😆

RobertoV

Trento è stata principato vescovile fino all’epoca napoleonica, sede del concilio di Trento che ha coinvolto anche la basilica. Evidentemente ci sono nostalgici di quei periodi così “democratici” e “tolleranti”. Bella tradizione! Crocifisso e presepe, sono queste le radici cristiane? Al massimo cattoliche ed italiane.
Pensare che Trento è stata poi fino ad un secolo fa sotto gli Asburgo e che in Austria per gli stessi cattolici il vero simbolo del Natale è l’albero, non il presepe.
Proprio libera e democratica scelta delle tradizioni …per legge.

mafalda

Se serve una comparsa per scaraventare a terra la statua della dea, sono disponibile.

Diocleziano

Non ho capito: vuoi impersonare la dea o quella che la scaraventa a terra?

Se è la seconda che ho detto, sarei lì a far la ola! Fammi sapere 😆

mafalda

Il sovrintendente Pereira dovrebbe scusarsi per la penosa scenografia e l’ambigua, poco coraggiosa regia dell’Attila scaligero. Per quel che riguarda la dea buttata a terra, trattavasi di madonnina senza testa pietosamente rimessa a posto dai fuggiaschi ritrovatisi ad Aquileia. Il sindaco di Non mi ricordo il comune può star tranquillo, non è stato toccato niente della becera tradizione che vuole Dio il giusto contro i cattivi invasori.

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