“Gli insegnanti laici? Da curare”. La pericolosa deriva teocon di Salvini

«È davvero paradossale: per il ministro dell’Interno coloro che nelle istituzioni pubbliche — e nella fattispecie nella scuola — rispettano i principi supremi del nostro ordinamento sarebbero da curare! Non ci stupiamo più di niente ma tra rosari, Vangeli e presepi è palese la deriva teocon del vicepremier».

Così Adele Orioli, segretaria dell’Uaar, in merito all’esternazione fatta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini alla scuola di formazione politica della Lega a Milano, dove ha detto che «gli insegnanti che pensano Dio e Gesù siano fuori posto a scuola, vanno curati» e che «una vita vissuta senza credere che alla fine dei nostri giorni ci sia qualcosa è una vita a cui manca qualcosa».

«Dalle parole di Salvini si evince una totale e pericolosa incapacità di capire che l’umanità non si ferma ai confini del proprio villaggio, anche perché ormai il villaggio Italia è, piaccia o no al ministro, plurale e secolarizzato», prosegue Orioli. «È ora che faccia i conti con la realtà. Si può tornare indietro soltanto usando la forza: se pensa al trattamento sanitario obbligatorio come all’anticamera di un’inquisizione leghista, abbia allora il coraggio di metterlo nero su bianco presentando una proposta in Parlamento».

Comunicato stampa

17 commenti

bruno gualerzi

“(…) gli insegnanti che pensano Dio e Gesù siano fuori posto a scuola, vanno curati ”

E’ vero che c’è da aspettarsi di tutto… ma prendere alla lettera una simile bestialità sarebbe troppo. Quindi si potrebbe intendere questo ‘curati’in senso, si fa per dire, ‘culturale’, per cui questi insegnanti andrebbero ’emancipati’ aggiornandoli sul come vanno, o dovrebbero andare, le cose nelle istituzioni pubbliche, quelle cui accede ‘il popolo sovrano’… il che è anche peggio di un ‘elettrochoc’ effettivo perchè presuppone un indottrinamento vero e proprio operato dagli esperti in materia: i preti o i loro surrogati. Ma mettiamo pure tutto sul piano della battuta, come probabilmente è stato… ebbene credo che sia ulteriormente peggiore nel senso che è il riflesso di un modo di sentire generalizzato non solo tra credenti (alcuni dei quali magari non sarebbero d’accordo) ma anche tra… se non proprio atei…come minimo ‘agnostici’, e che si ritengono laici a tutti gli effetti in quanto, se mai, ‘indifferenti’ alla questione.
Insomma, che male potrebbero fare Dio e Gesù nella scuola? I veri fanatici sono quelli che non li vogliono!!!

Diocleziano

Il Salvini è un relitto della ‘cultura’ becerocattolica che affonda le sue radici in quell’humus ricco di sostanze azotate peculiare degli oratori: tutto chiacchiere e crocifisso. Se gli insegnanti che correttamente non gradiscono l’infiltrazione di preti e gesùcristi a scuola sono da curare, cosa si dovrebbe fare di quelli che scambiano la scuola per un surrogato del catechismo, eh?

Anche il Salvini avrebbe bisogno di una cura: massicce dosi di acutil per la memoria, parrebbe che si sia già dimenticato che il governo deve recuperare le tasse non pagate dai preti… invece di ravanare sul fondo dei barili per raccattare qualche milione, si ricordi che ci sono 5 MILIARDI belli freschi da incassare! Per non parlare di quei 50MILIONCINI che non si trovano più… Per le prossime votazioni io non avrò bisogno dell’acutil, mi ricorderò di te, Salvini.

E anche oggi il tg-dio-due-rai non ci ha fatto mancare la succosa notizia del più grande calendario dell’avvento, primato italiano!

E il più grande ”CHISSENEFREGA!!!” è risuonato nel più alto dei cieli!

bruno gualerzi

Il fatto è che Salvini sta volando nei sondaggi, il che significa che è riuscito (e per ora sta riuscendo) a intercettare una tendenza che prevale sempre più tra la popolazione. Dovuta a tanti fattori (in primis la questione immigrazione), ma – per quel che qui interessa – un ruolo tutt’altro che secondario vi gioca il fatto religioso nella sua versione più biecamente superstiziosa. Nel suo partito personaggi sostenitori di posizioni che non si credeva potessero trovare ancora credito proprio in fatto di laicità, occupano posti di grande rilievo istituzionale (ministri e sottosegretari vari). Tendenza per altro, sia pure i doverosi distinguo, che non riguarda solo l’Italia.

Franco Ajmar

Sono sempre più convinto della funzione di censimento che hanno le elezioni, cosi come si fa per sapere quanti maschi e quante femmine ci sono in Italia. In qualunque osteria si potevano ascoltare (anni fa) la domenica sera cose del genere: se però oggi uno che le pronuncia riesce ad ottenere, attraverso il voto, una fondamentale carica pubblica, la percentuale di quelli che lo votano indica la consistenza numerica di una varietà di nostri concittadini che la pensano come lui. Quindi il problema non è solo il personaggio, ma l’alto numero di suoi sostenitori.

bruno gualerzi

Chiedo scusa, ma ho letto solo adesso il tuo intervento… e credo che si condividano molte considerazioni.

Alessandro L.

Salvini insulta delle persone perché svolgono correttamente il loro lavoro.

Segno che ritiene di nom poter ottenere nessun vantaggio dal buon lavoro degli insegnanti.

mafalda

Un bravo ministro cattolico dovrebbe innanzitutto mostrare di essere ferrato nella comprensione dei testi sacri e nella dottrina della chiesa cattolica. Io proporrei di sottoporre il salvini a un esame su questi argomenti che lui sente così importanti. Inoltre, come avviene per gli insegnanti di religione, dovrebbe mostrare nel concreto di essere un buon cattolico: andare a messa, no divorzio, no compagne, attenzione al prossimo anche se straniero, eccetera, eccetera, eccetera. Nel caso il suddetto salvini passasse l’esame, potrebbe vomitare le bestialità che dice sempre sotto Natale, mostrando così di essere una persona coerente.

RobertoV

A Salvini interessa il cattolicesimo identitario, da religione di stato fascista, con la sua simbologia, per realizzare il buon cittadino/suddito allineato. Lo interessa nella logica delle crociate, nella logica militarista ed interventista. Chi non è allineato è disfattista, tutti gli italiani devono essere così, il popolo come un tutt’uno. E’ questo che devono fare i maestri per lui, magari aiutati da un po’ di olio di ricino se poco comprensivi. L’attuale papa e la chiesa attuale sono di sinistra, anzi dei comunisti per lui ed i suoi seguaci. E se hai fini “così nobili” puoi farti le tue regole: pensa solo al Berlusconi e la chiesa cattolica modello Fisichella.

Diocleziano

Il Salvini potrebbe anche praticare la più rigida osservanza della sua religione, ma resta il fatto che nessuno lo ha votato per il suo bigottismo. Se nelle scuole lasciassero la scelta ai bambini se fare il presepe o giocare con la play-station o con le Barbie per le bambine, credo che gesùbambino resterebbe in fondo all’armadio.

Dietro a questo rompimento c’è la ‘città del male’ che vede il gregge sempre più assottigliarsi e allora, senza metterci la faccia, espone questi peones al compito di difensori della religione.

Il Salvini potrebbe risparmiarsi queste uscite anche perché viene regolarmente preso a pesci in faccia dalla gerontoclericocrazia.Ma forse a lui ci piace così… 😆

Che poi è il tipo che se va a Meggiugorie e la madonna gli appare davvero lui non la vede.

mafalda

Il bulletto forte coi deboli e debole coi forti dice quello che è più facile dire perché sa che molti astuti trogloditi la pensano come lui. Avrei gradito un commento dei 5stelle su questo argomento ma forse sono in gita da padre pio.

Maurizio

Ma poi, di preciso, in cosa consisterebbe la “cura” per gli insegnanti che giudicano cristi e madonne fuori posto a scuola? Randellate in salsa nera? In ginocchio sulle spine? Quattrocento padrevostro?

mafalda

Qualcosa di più grave, temo. Richiamo verbale o scritto, isolamento idee sovversive mediante massicce quantità di presepi e canti natalizi a scuola, in modo da denigrare pubblicamente il povero coraggioso che esprime idee laiche.

Maurizio

Ovviamente. Ci ero già passato io a suo tempo, e dopo trent’anni ci è passato mio figlio al liceo (da studente, appena diplomato) quando ha espresso la sua posizione (non) religiosa. Da allora è stato ostracizzato dai compagni di classe, e castigato anche nei voti da parte degli insegnanti. Uno squallore unico.

Gérard

Maurizio

Il suo discorso è quello che si potrebbe fare quando uno dice di non essere credente in un paese musulmano …

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