«Siamo allibiti. Nella legge di bilancio è messa nero su bianco l’istituzione di un fondo destinato a sostenere le minoranze perseguitate nelle aree di crisi. E fin qui non ci sarebbe nulla da eccepire. Peccato però che le uniche minoranze interessate dal provvedimento siano quelle cristiane. A mettere insieme questa iniziativa con l’atteggiamento generale mostrato sino ad oggi rispetto alla questione migratoria si direbbe che il governo stia seguendo la linea dell’“aiutiamoli solo a casa loro, e solo se cristiani”. Inoltre c’è da considerare che tra i paesi che perseguitano i cristiani, la maggioranza è alleata del nostro paese: le pressioni diplomatiche (di cui però non si rinviene traccia) potrebbero dunque sortire, con meno spesa, molti più effetti».
Così Adele Orioli, segretaria dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), in merito alla Legge di bilancio che all’art. 1 comma 287 stabilisce l’istituzione di un fondo, con una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 4 milioni di euro annui a decorrere dal 2021, da destinare a interventi di sostegno diretti alle popolazioni appartenenti a minoranze cristiane oggetto di persecuzioni nelle aree di crisi.
«Ogni lavoro realmente teso alla promozione dei diritti umani è benvenuto. Ma deve essere chiaro che la persecuzione su base religiosa è più ampia di quella nei soli confronti dei cristiani», le ha fatto eco Andrew Copson, presidente dall’International Humanist and Ethical Union (Iheu, di cui l’Unione degli Atei e degli Agnostici razionalisti fa parte). «Ogni individuo ha infatti diritto alla libertà di pensiero, religione o convinzione, e d’altronde la quasi totalità delle credenze è discriminata da qualche parte nel mondo. Un governo che si focalizzi specificamente su una singola religione, nell’ambito di un mandato internazionale, rischia di limitare l’universalità di questo diritto. Un simile focus può essere infatti percepito come una forma di parzialità culturale, se non addirittura come uno sforzo per guadagnarsi il consenso elettorale delle lobby religiose del paese. La libertà di pensiero, religione o convinzione è protetta al meglio solo quando gli stati nazionali adottano un approccio inclusivo e onnicomprensivo, e non una interpretazione parrocchiale di questo diritto universale».
Che il problema non sia circoscritto alle sole minoranze cristiane ma sia molto più ampio lo dimostra tra l’altro il Rapporto sulla libertà di pensiero prodotto ogni anno dall’Iheu, che fornisce un quadro delle discriminazioni nei confronti di atei, umanisti e non religiosi. Dai dati dell’ultima edizione (diffusa a novembre scorso) emerge come nel mondo siano 71 i paesi che prevedono restrizioni legali all’espressione della propria blasfemia: in 18 è prevista una multa, in 46 la prigione, in 7 la condanna a morte (Afghanistan, Iran, Mauritania, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita e Somalia). 18 sono invece i paesi che criminalizzano l’apostasia: in 6 è punibile con la prigione (Bahrein, Brunei, Comore, Gambia, Kuwait, Oman) e in 12 con la pena di morte (Afghanistan, Iran, Malaysia, Maldive, Mauritania, Nigeria, Qatar, Arabia Saudita, Somalia, Sudan, Emirati Arabi Uniti, Yemen). Inoltre, la maggior parte di questi 12 paesi spesso considera la blasfemia come prova di apostasia.
L’Uaar invita tutti coloro che hanno a cuore la libertà di pensiero nel mondo e il principio dell’universalità dei diritti umani a scrivere il seguente testo al presidente del Consiglio dei ministri (presidente@pec.governo.it) per manifestare il proprio sdegno per un’iniziativa così smaccatamente parziale che subordina la tutela dei propri diritti — e la stessa sopravvivenza — all’appartenenza religiosa.
Oggetto – I diritti umani sono universali: perché aiutare solo i cristiani?
Presidente,
aiutare minoranze perseguitate — come si propone di fare il governo all’art. 1 comma 287 della legge di bilancio — è un’iniziativa degna di stima, che rende onore al nostro paese.
Le esprimo però il mio sdegno per la scelta di circoscrivere questo aiuto alle sole persone che fanno parte di minoranze cristiane.
Ricordandole che tra le persone più duramente perseguitate nel mondo (appartenenti o meno a minoranze) ci sono atei, agnostici, omosessuali, donne, chiedo che faccia tutto quanto in suo potere per eliminare questa stortura disumana, che subordina la tutela dei propri diritti — e la stessa sopravvivenza — all’appartenenza religiosa.
(Firma)
OBJECT: Human rights are universal: why limit them to Christians?
Mr. President,
Helping persecuted minorities – as laid out by the Government in Art. 1, paragraph 287 of the Budget Law – is laudable and does your country honor.
I must express my disapproval, however, at the decision to limit this help to Christian minorities, thereby subjecting the protection of individual rights to religious identity.
I also wish to point out that atheists, agnostics, members of the LBGTQ community and women are also harshly persecuted throughout the world whether or not they pertain to a minority. We therefore implore you to do everything in your power to correct this unjust anomaly.
Comunicato stampa
Ho inviato la mail al presidente, indicando come oggetto : onestà intelletuale.
Ma se è seguace di Padre Pio, ci credo poco.
Sono molto curioso di conoscere le modalità di questo aiuto: consegnare il finanziamento direttamente al vaticano? In pratica sarebbe l’ennesimo regalo al Banale. È ormai chiaro perché sua Banalità da tempo apriva la finestra e cominciava il suo piagnisteo sulle persecuzioni dei cristiani, in realtà non si rivolgeva ai boccaloni giù nella piazza, ma si rivolgeva direttamente al suo dirimpettaio del governo italiano, accondiscendente.
A proposito di soldi, il governo si è già dimenticato che deve farsi pagare le tasse dal vaticano?
Perché stupirsi? Questo governo (ma anche i precedenti non erano poi così diversi) punta ad un identitarismo cattolico a livello italiano e cristiano a livello europeo e considera inaccettabile (o disturbati) chi non vi si identifica. Annovera tra le proprie fila diversi fanatici cattolici quali il ministro Fontana e Pillon. Per non parlare di devoti a San Gennaro, Padre Pio, vangeli, rosari e crocifissi. Quindi interessano solo i cristiani, anche perché considerano il cristianesimo il baluardo contro i mussulmani. Quindi è logico che il governo si preoccupi di sostenere i cristiani, in una logica coloniale e di scontro di civiltà. Certo vedendo i loro successi di sostegno dei cristiani, dall’Irak alla Somalia, forse i cristiani di quei paesi dovrebbero preoccuparsi. Perché così non fanno altro che farli identificare come “agenti dell’occidente cristiano” e delle sue “guerre umanitarie”. Magari credono alle bufale di Introvigne che parla di 10 milioni di convertiti dalla religione mussulmana a quella cristiana ogni anno e di conquista dell’Africa: il che la dice lunga sulla loro visione pacifica e di tolleranza religiosa). Non hanno capito che solo la democrazia e la laicità, col rispetto di tutti, possono garantire anche i cristiani dalle persecuzioni e discriminazioni.
Visto che nella logica italiana cristiani viene utilizzato come sinonimo di cattolici, i soldi verranno usati solo per i cattolici o anche per gli ortodossi e protestanti? Dubito che vedrebbero di buon grado un’avanzata degli ortodossi o dei protestanti. Il papa non gradirebbe e nemmeno Padre Pio o san Gennaro.
“Non hanno capito che solo la democrazia e la laicità, col rispetto di tutti, possono garantire anche i cristiani dalle persecuzioni e discriminazioni.” certo andiamo a dirlo in particolare agli atei che vivono in tutti i paese a maggioranza musulmana, agli occidentali critici del islam a i quali con nel cuore del europa, nei atenei USA , in Canada e Australia, di fatto li si impedisce o li si fa pagare la critica al islam.
“La democrazia e la laicità, col rispetto di tutti” esiste solo nella mente di quelli che non vogliono vedere la realtà, perché i politici occidentali nel “migliore” dei casi difendono le minoranze della loro appartenenza religiosa, nella peggiore non fanno nulla contro avanzamento del islam radicale, e quindi di fatto come sostiene Olivier Roy nel suo libro L’Europe est-elle chrétienne ? in Europa non sta avvenendo la secolarizzazione/ laicizzazione ma la sostituzione della cristianità con un’altra religione, il clericalismo cristiano con quello islamico.
Guarda che quando parlavo di “democrazia e laicità, col rispetto di tutti” non mi stavo riferendo ai pesi occidentali, ma proprio a quei paesi in cui i diritti non sono rispettati. Cioè intendevo dire che gli stati occidentali dovrebbero preoccuparsi di avere una visione più ampia e sostenere la democrazia (non con le guerre “umanitarie”) e la laicità in quei paesi, non difendere solo le minoranze cristiane o farsi veicolo dell’evangelizzazione cristiana, perché in quei paesi antidemocratici, non laici, con religioni di stato diventa difficile sostenere i diritti di un solo raggruppamento con tutti gli altri non rispettati. Anzi diventano bersaglio perché visti come rappresentanti delle ingerenze coloniali occidentali.
Sulla presunta sostituzione della cristianità in Europa con la religione islamica, è la classica paranoia e pretestuosa propaganda della destra che vede nella laicità un sostegno alla religione islamica. Fa specie che un ateo si alimenti di un tale nonsense e dia credito al vittimismo cristiano utile proprio a chiedere più clericalismo cristiano. Sulle difficoltà della secolarizzazione in Europa posso essere d’accordo, ma l’islam è solo uno dei problemi, come si può ben vedere nei paesi dell’est o negli USA. La religione islamica è chiaramente di minoranza e pari a pochi percento in Europa e solo nella peggiore delle ipotesi arriverà al 10 % nei prossimi anni.
“non mi stavo riferendo ai pesi occidentali,” se avessi letto bene avresti capito che mi riferivo a tutto il mondo, penso che ci vuole tanto ingenuità a chiedere di capire “che solo la democrazia e la laicità”, ironia della sorte invece in un paese occidentale uno come te, un ateo obiettivo che non si abbandona mai alla paranoia e che vede la robusta laicità a marciare indisturbata è costretto poi a rivolgersi ai politici: cattolici, islamici, protestanti ect, ect di applicare “democrazia e laicità, col rispetto di tutti”.
Hai presente quante persone in occidente si dichiarano aconfessionali, atei, agnostici ect ect, e sai quanti politici si dichiarano aconfessionali, atei, agnostici, e per contro sai quanti politici, sindaci musulmani ha eletto quella comunità che nel peggiore delle ipotesi arriverà al 10 % nei prossimi anni, giusto in USA nelle ultime elezioni hanno elette 2 musulmane e solo una trans che si dichiara non confessionale, invece ai argomenti preferisci epiteti e frase del tipo “Fa specie che un ateo”.
Se io e altri siamo paranoici, diamo credito al vittimismo cristiano o altro o se questo e pretestuosa propaganda della destra lo dimostrerà il tempo, ma dimentichi che nello stesso modo lo pensano molti intellettuali musulmani o ex- musulmani come Boualem Sansal, tanti gruppi di ex-musulmani che si sentono traditi, e minacciati in occidente, molti intellettuali di destra e pure alcuni della sinistra, invece dal altra parte, quelli che vendono il futuro roseo, con i musulmani amanti della democrazia e laicità, della cultura occidentale siete voi della sinistra, la chiesa, bergoglio, i no global ect, ect, devo ammettere che con l’infallibile nel team avete molto piu chance voi.
Ci sono molte comunità religiose e non solo che meriterebbero di essere protette e penso agli yazidi ( che siamo venuti a conoscere per via delle atrocità commesse verso di loro dagli jihadisti di Daesh ), gli ba’hai , gli ebrei ( in alcuni paesi musulmani ), gli zoroastri etc etc . Non sono una minoranza ma gli kurdi che hanno valorosamente combattuto, uomini e donne, lo stato islamico di Daesh vengono oggi vigliaccamente lasciati alla merce del sultano di Ankara ( di tutti musulmani, gli kurdi sono gli unici che danno lo stesso posto del uomo alla donna nella societa e sono quelli piu tolleranti e aperti ) . Poi ci sono anche i gays o gli atei !! ( Penso alla Cecenia – il giornale francese Le Monde Diplomatique , tradotto in italiano e che viene venduto assieme a Il Manifesto ha scritto lunghi articoli l’ anno passato in merito ) come lo scrive Adele Orioli…
Penso perciò che il modello di lettera sopra indicato avrebbe dovuto inserire anche queste minoranze .
Bardh
E normalissimo che i pericoli dell’ Islam siano meno percepiti da persone ragionevole in Italia che in altri paesi dell’ Europa occidentali del nord perchè la “comunita” musulmana in Italia è meno numerosa e meno organizzata che in quelli paesi . Poi anche molti emigranti hanno poca voglia di rimanere in Italia ma di proseguire verso Francia, Germania, Belgio, UK, Svezia, perchè in quelli paesi ci sono piu possiblità di lavorare con stipendio normale ( e non al nero come accade spessissimo con i lavoratori emigrati ) e piu servizi sociali ( Di là la rabbia del ministro dell’ interno che vede le frontiere al nord chiuse ! ) . Si può dire che tutto quello che si legge e sente qui in merito al pericolo islamico è piu o meno fantasmato e usato a scoppi politici e elettorali dagli vari leghe, fratelli delle sorelle, case pound sterlina etc .. E manna ovviamente per molti media, i quali non sono piu mezzi di informazioni ma fabbriche di notizie a sensazioni . Quante volte ho letto grandi titoli su giornali italiani ( da quando sono cadute le twin towers..) ” Siamo nel mirino !! ” oppure ” Minacce islamiche sulla Santa Sede” ” Alarme rosso ! ” etc etc senza dimenticare le numerose fake news tipo ” Bambini privati di merenda con la mortadella per via degli studenti musulmani ” …
Una sola domanda Bardh… leggi e capisci la lingua francese ? ( Ho visto che hai nominato opere di Olivier Roy – che vive a Firenze e lavora a Fiesole… e Boualem Sansal dal quale soltanto due libri sono stati tradotti in italiano..).
Gerard
Ho già visto due indagini sulla percezione del fenomeno immigrazione e musulmani, in cui si chiedeva alla gente la percentuale della loro presenza. Quello che si vede chiaramente è la differenza tra presenza percepita e reale. La percezione della presenza è in eccesso rispetto alla realtà. Per esempio in Francia mediamente sono convinti di avere il 20 % della popolazione musulmana, cioè un valore quasi triplo rispetto alla realtà.
E questa differenza dipende dalla colorazione politica, con ovviamente la destra che vede una presenza molto più massiccia del reale.
L’Italia è uno dei paesi dove la differenza tra percepito e reale è maggiore. Per esempio gente di destra ritiene mediamente che un terzo degli italiani siano ormai immigrati, contro il 18 % per quelli di sinistra, mentre il valore reale è del 8/9 %. Ed ovviamente, soprattutto per quelli di destra, la maggioranza degli immigrati sarebbe mussulmana, mentre in realtà è l’opposto. Così in Italia non superano realmente il 3%, non hanno accesso all’ottopermille e hanno pesanti restrizioni per potersi costruire una moschea anche se hanno i soldi, mentre i mormoni hanno potuto costruire recentemente in Roma la loro enorme chiesa. Certo in altri paesi europei la situazione è differente, ma non come viene raccontato dalle destre. Io vedo le informazioni in Germania (dove sono meno del 5%) ed Austria ed anche lì c’è la classica propaganda delle destre che si lamentano di avanzate veramente marginali nella realtà, di clericalismo verso i musulmani (tipo se critichi i crocefissi sei pro islam) ma che sono molto utili a far guadagnare voti alle destre, la cosa che veramente è preoccupante. Riguardo all’avanzata, basta guardare i dati reali su conversioni, natalità ed immigrazione per rendersi conto che difficilmente per il 2050 potranno arrivare a rappresentare il 10 % della popolazione dal 5% medio attuale (le situazioni locali in certe città o quartieri sono appunto locali, come i quartieri malfamati di Napoli).
Un esempio di come si possano ingigantire o distorcere i fenomeni l’abbiamo vissuto un 10 anni fa in Italia. La lega e la destra in generale partendo da alcuni delitti che avevano visto coinvolti dei romeni avevano aizzato una campagna contro “l’invasione di romeni”, considerati dei delinquenti con convocazione anche dell’ambasciatore. Un paio di mesi fa sul loro giornale libero si poteva leggere un’analisi del fenomeno immigrazione ed ovviamente nell’intento di andare contro gli africani riportavano i dati (reali) per i romeni e li difendevano: non erano dei criminali, erano ben integrati ed i loro tassi di criminalità simili a quelli italiani. Ed ovviamente sono sempre 1.2 milioni, la comunità più numerosa. Non lo dicevano, ma di fatto si rimangiavano quanto fatto 10 anni fa: era stato solo utile a guadagnare consensi e popolarità. Classico cherry picking.
“Un esempio di come si possano ingigantire o distorcere i fenomeni l’abbiamo vissuto un 10 anni fa in Italia.” Usi le paragoni senza che siano nessi alcuni. Tutte le etnie degli immigranti chi di piu e chi di meno hanno un incidenza di delinquenza più alta degli autoctoni, è stata sempre cosi in ogni immigrazione in qualsiasi parte del mondo è solitamente si tratta di spaccio, furti, prostituzione, molestie e violenza sessuale, delinquenza organizzata, ma le statistiche dimostrano che la delinquenza dei musulmani, spazia dal delinquente comune a quello degli terroristi, la Francia non da statistiche su l’etnia o la religione degli detenuti, ma il nr. dei pasti halal ha svelato che la maggioranza e musulmana, invece in GB la maggioranza dei criminali macchiati dei più pesanti crimini, omicidio, riduzione in schiavitù, tentato strage, terrorismo sono musulmani, per non nominare il nr. degli atti terroristici, noti o nascosti dalla stampa e la media, quindi non abbiamo a che fare con “campagna contro” ma di verità assodata e dimostrabile eppure oscurata dalle medie.
Ma il problema non sarebbe nemmeno quello, e quello che qualcuno non vuol vedere, come dicevo anche nel posto sopra, noi atei, agnostici, non affigliati stiamo diventando la maggioranza della popolazione in tutto l’occidente ma politicamente pesiamo meno dei testimoni di geova, invece i musulmani pur essendo molti inferiori in nr. fanno squadra e grazie al disperato bisogno di voti della sinistra sono riusciti a eleggere tanti dei loro rappresentati, i quali spesso sono apertamente antisemiti, e in molti casi hanno dimostrato che sono la solo per servire la loro comunità.
Bardh,
°…noi atei, agnostici, non affigliati stiamo diventando la maggioranza della popolazione in tutto l’occidente ma politicamente pesiamo meno dei testimoni di geova…*
Questo è il vero punto dolente: in Italia non abbiamo visibilità.
Gérard
purtroppo il francese lo conosco poco, quando non trovo traduzioni in italiano o inglese provo con il traduttore google.