Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è delle istituzioni che
hanno concesso il patrocinio al “Congresso Mondiale delle Famiglie”, evento organizzato da gruppi integralisti e ambienti noti per propugnare la difesa della famiglia “naturale” e atteggiamenti ostili verso omosessualità, diritti civili e aborto
La Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero della Famiglia, la Regione Veneto e la Provincia di Verona hanno concesso il patrocinio al “congresso”. Tra i relatori, Antonio Tajani (presidente del Parlamento Europeo), Matteo Salvini (ministro dell’Interno), Lorenzo Fontana (ministro per la Famiglia e la Disabilità), Marco Bussetti (ministro dell’Istruzione), Federico Sboarina (sindaco di Verona), Luca Zaia (governatore del Veneto), Giorgia Meloni (presidente di Fratelli d’Italia).
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato una mozione anti-aborto, proposta da Matteo Rosso (FdI). La proposta è stata approvata con 17 sì dal centrodestra, 7 contrari (Pd e Giovanni Pastorino di Rete a Sinistra), 5 astenuti (M5S e Francesco Battistini di Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria).
L’Asl Roma 1 è stata tra le promotrici, con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Tavolo Interreligioso di Roma, del Manifesto Interreligioso dei Diritti nei Percorsi di Fine Vita, un documento che sancisce una serie di prerogative per le confessioni religiose in ambito ospedaliero nella Capitale.
La redazione
«2. Diritto al rispetto della propria religione
Ogni persona ha il diritto di comunicare la propria fede religiosa alla struttura sanitaria affinché possa essere rispettata, in conformità alla normativa sulla privacy».
E chi è ateo o agnostico non può essere rispettato nelle sue opinioni?
Sarebbe stata una iniziativa più SERIA e PROFESSIONALE se il protocollo fosse stato completato con i diritti di TUTTI, non solo quelli religiosi. A meno che, in maniera latente, non si voglia riconoscere una debolezza di base per chi ha subìto pesanti condizionamenti che ne debilitano le facoltà mentali.
Il suddetto articolo andrebbe così modificato:
2. Diritto al rispetto delle opinioni del paziente.
Ogni persona ha il diritto di comunicare la propria posizione rispetto alle opinioni religiose alla struttura sanitaria affinché possa essere rispettata, in conformità alla normativa sulla privacy.
Comunque non è il solo articolo che dovrebbe essere “raddrizzato”.
Mi sembra la classica richiesta/pretesa di privilegi in nome della religione e per cercare di darvi più credito l’hanno allargata a qualche altra religione. Il diritto è limitato dai diritti degli altri, ma questo non sembra essere previsto nella visione religiosa. Uno che si trova in ospedale non è obbligato a sorbirsi l’invadenza delle altre religioni.
Le richieste che fanno non sono a costo zero: per quale ragione un ospedale dovrebbe garantire un mediatore culturale? L’ospedale deve garantire una buona assistenza medica, infermieristica e psicologica.
Saremmo, inoltre, all’assurdo che mentre si può negare il libero accesso ai familiari non riconosciuti, i rappresentanti religiosi godrebbero di questa libertà: è un accordo per strappare eredità a malati terminali? E’ singolare, inoltre, che si oppongano a censimenti sulle fedi religiose adducendo motivazioni di privacy, ma in ospedale coi malati terminali questa motivazione sulla privacy sull’appartenenza religiosa cadrebbe.
Dal punto di vista pratico, con tutte le religioni esistenti, sarebbe assurdo pretendere spazi e assistenza per le varie religioni coi loro vari riti: un ospedale non è un tempio religioso. Visto che esiste già una cappella cattolica in ogni ospedale basterebbe renderla multireligiosa e la cosa è risolta. Ma questo, è soprattutto, un problema interno ed organizzativo delle religioni, i cui costi ovviamente non devono essere a carico della collettività. Le varie comunità religiose facciano del vero volontariato per i loro fedeli malati terminali che ne sentono la necessità. Manca solo che oltre all’assurdità ed ingiustizia dei cappellani cattolici a spese dei cittadini si aggiungano anche ulteriori spese per decine o centinaia di cappellani di altre religioni e si debbano adibire camere per funzioni religiose e per pregare, anziché letti o attrezzature mediche.
Non c’è dubbio che con questo governo i venti del clericalismo è del bigottismo sono tornati a soffiare forte. Le ultime notizie apparse sul blog sono ripugnanti, incommentabili.
@Mafalda
Perche’,coi governi precedenti era molto diverso ?
Tanto per dirne una sola,ti ricordi la Boldrini che accuratamente “velata” si incontrava ossequiosamente coi leade musulmani ?
E le sue sviolinate pro immigrazione libera e gioconda,da rubare il mestire a Bergoglio?
Almeno su quest’ultimo(magari unico) punto Salvini e’ uscito dal coro dei ragli “progressisti cristiani”!
Stai valutando Salvini solo sulla questione migranti, sul resto mi pare che abbia peggiorato la situazione. Ieri a Non è l’Arena ha di nuovo tirato fuori il rosario. Già diverse volte si è speso riguardo a crocifissi obbligatori, rosari e giuramenti sulla bibbia, ha insultato chi non si allinea all’identitarismo cattolico ed ha cercato di blindare qualsiasi critica al cattolicesimo. Le performance di Di Maio e Conte su teche di San Gennaro e padre Pio sono arcinote.
Vorrei inoltre ricordare che nel 2010 governo Berlusconi-lega ci fu la grande performance con Gheddaffi e la sua tenda beduina vicino al Vaticano, con distribuzione dei corani e reclutamento di giovani donne per l’harem del sultano. Mentre Salvini dopo aver tuonato contro il Qatar terrorista prima di andare al governo, dopo è corso in Qatar dimenticandosi di tutto e facendo propaganda affinchè gli italiani venissero in Qatar per fare affari, con buona pace del terrorismo e dei diritti umani. Riguardo all’ICI della chiesa non mi risultano suoi interventi, lasciato andare il tutto nel dimenticatoio.
Inoltre lo stesso Salvini e membri del governo si sono esibiti in esternazioni su satana andando dietro ai deliri di un esorcista.
Ce ne sono due con il cravattino, su sei. Mi dà l’impressione del ridicolo sul ridicolo. Una bella clericalata di gruppo.
Quanto impegno! Quanta profusione di sforzi per continuare ad avere il diritto di perseguitare la gente (atei, agnostici e omosessuali)! e poter imporre agli altri la vita ad ogni costo, qualunque qualità abbia tale vita, qualsiasi sofferenza essa comporti, qualunque sia la volontà dei diretti interessati!
Veramente, aveva pienamente ragione Nietzsche (un grande che è stato sempre frainteso): “il cristianesimo è stata la peggior disgrazia che sia capitata all’umanità”.
Immagino che Salvini e la Meloni intervengano come testimoni/esperti delle vere famiglie ….
Pillon poi come esperto matrimoniale è persona equilibrata ed affidabile come la Binetti …
Bussetti e Fontana sembrano due agenti del Vaticano. Bussetti si occupa della scuola preoccupandosi di riconoscere tutti i titoli di studio del Vaticano e festeggiare i 90 anni dai Patti Lateranensi. Un altro bel regalo al Vaticano. Questi si che erano problemi.
Segnalerei come clericalata anche i festeggiamenti delle istituzioni italiane per il 90° anniversario dei Patti Laterenensi ed il 35° del nuovo concordato. Che il Vaticano festeggi è logico, visto quanto ci ha guadagnato politicamente ed economicamente, ma che sia l’Italia a celebrare in pompa magna,con la partecipazione di quasi tutte le istituzioni governative (Mattarella, Conte, Casellati, Carfagna, Di Maio, Casini, Bussetti, Tria, Giorgetti, ecc.), lo trovo assurdo, quello stesso stato che non festeggia praticamente il XX Settembre perché come diceva il papa del concordato, la vera unità d’Italia è stata fatta col concordato (cioè unione sotto il controllo della chiesa cattolica, il Vaticalia).
Ovviamente elogi per il concordato fascista e la RAI si è distinta anche nel “nobilitare” il fatto che sia stato inserito nella nostra stessa costituzione: in tal modo si è ricattato purtroppo il nostro futuro.
Ed ovviamente non potevano che discutere anche di questioni relative all’Italia, quali per esempio le aperture delle domeniche: quale sarebbe la reazione se Macron o la Merkel si incontrassero con gli italiani per discutere di questioni interne italiane come le aperture domenicali?
Tra l’altro poco tempo fa Di Maio si era già incontrato col rappresentante del Vaticano, in perfetto stle Raggi. Avranno discusso di come fare a non pagare l’ICI dovuta?
Ho visto anch’io il ributtante SERVIzio Rai sui novant’anni, sembra che il vatic.ano ci abbia salvati, anche se non si capisce bene da cosa, comunque mi dicono che non è stata l’unica fonte di slecchinamenti, al proposito…
È sui giornali di oggi la notizia dell’incontro ‘segreto’ avvenuto in vaticano, tra DiMaio e Parolin al fine di decidere la chiusura domenicale, nonostante i pareri decisamente contrari di economisti e sindacati per il danno economico. Certamente consci che la chiusura domenicale delle attività commerciali non porterà nemmeno un cane in chiesa, tutto questo solo per la sterile affermazione del proprio potere?
Spero che qualche giornalista si svegli e cominci a battere sul tasto delle amnesie circa i 49 milioni della Lega e i 5 miliardi di tasse della Città del male.
#banaledàiacesarequelcheèdicesare
Già, perché queste cose vanno decise di concerto con il segretario del capo di uno stato estero… ripristinare la chiusura domenicale è auspicabile per una serie di motivi, che ovviamente c’entrano ben poco con l’andare a messa, chi come me ha una compagna (o un compagno, de corsa…) che lavora -precariamente, tra l’altro – nel retail, sa cosa intendo.
#banaledàiacesarequelcheèdicesare
Riguardo al dare a cesare ecc., mi viene in mente una battuta di Ceronetti, un autore sovente (ma non sempre) apprezzabile:
“Date a cesare quel che è di cesare e date a dio quel che è di dio…già, ma poi a noi non rimane nulla! Allora sarà meglio non dar niente a nessuno!”