Il Miur accredita un corso sull’esorcismo per insegnanti. Anzi no.

È successo tutto nell’arco di poche ore. Dapprima è saltata fuori la notizia che il Miur, cioè il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, ha proposto agli insegnanti attraverso la piattaforma Sofia un “corso sull’esorcismo e la preghiera di liberazione”. Il che è verissimo. La piattaforma in questione è in pratica un portale attraverso il quale il Miur rende disponibili agli insegnanti tutta una serie di iniziative di formazione, erogate non solo dalle scuole ma anche da altri soggetti accreditati.

Il corso in questione è infatti promosso da uno di questi soggetti, il Regina Apostulorum (Upra), una istituzione universitaria di diritto pontificio. L’intero corso ha una durata di 46 ore, di cui 40 sono obbligatorie, e il suo costo era (vedremo più avanti perché uso il passato) di 400 euro. Tra l’altro, classica ciliegina sulla torta, poiché il corso si svolge in un istituto religioso, i laici che volessero parteciparvi sono tenuti a esibire una lettera di auto­riz­za­zione del par­roco contro­firmata e timbrata dal vescovo. Quando si dice “corso esclusivo”.

Le opposizioni di sinistra si sono subito scagliate contro il governo, sull’onda anche della vicenda che solo qualche giorno prima aveva visto il vicepremier Salvini sostenere la tesi del sacerdote Buonaiuto, secondo cui Virginia Raffaele avrebbe invocato Satana da Sanremo. Fratoianni (Leu) ha preannunciato un’interrogazione. Dal canto suo il Ministero si è affrettato a precisare che si tratta appunto di uno dei tanti corsi erogati dai circa 300 enti accreditati in base alla direttiva 170/2016, i quali provvedono a inserirli in autonomia, aggiungendo che il Miur non è in alcun modo coinvolto né come sponsor né tantomeno come finanziatore. La prima affermazione è certamente vera, infatti tra gli oltre 30 mila percorsi proposti ce ne sono dei più svariati, dai corsi di meditazione per bambini e adolescenti a quelli per la conoscenza dell’islam. La seconda non lo è del tutto visto che trattasi comunque di un corso di aggiornamento la cui quota di partecipazione può essere pagata con la carta del docente, che viene erogata dal Miur e contiene 500 euro a disposizione degli insegnanti per la loro formazione.

Non passano che meno di 24 ore dall’inizio della bufera ed ecco che il corso sparisce improvvisamente dai radar. A rimuoverlo non il Miur ma la stessa Upra che spiega che il “corso su esorcismo e preghiera di liberazione non è dedicato ad insegnanti di scuola di primo e secondo grado pertanto è stato rimosso dal portale di Sofia”. Eppure il Miur aveva dichiarato che si trattava di un corso destinato agli insegnanti, in particolare a quelli di religione cattolica che certamente, e purtroppo, sono a tutti gli effetti insegnanti delle scuole di tutti i gradi.

Tutto a posto quindi? Beh, mica del tutto. Rimane ancora da verificare se con la rimozione dal portale sia stato anche revocato il riconoscimento del corso quale aggiornamento, perché in caso contrario rimarrebbe comunque la possibilità di pagarlo tramite la carta del docente, quindi mediante un finanziamento pubblico. Ma soprattutto rimane anche la sensazione di vivere in un’epoca diversa da quella che sembra sostenere il calendario.

È anche vero però che per quanto sdegno si possa manifestare, e possano in particolare averne manifestato politici e organi d’informazione del cosiddetto fronte progressista, un corso del genere non è del tutto incoerente con l’attuale offerta scolastica italiana. Un’offerta che prevede un insegnamento religioso, impartito “in conformità della dottrina della Chiesa” da un esercito di oltre 25 mila insegnanti scelti dalle curie vescovili ma pagati dallo Stato, somministrato per due ore settimanali ai bambini da 3 a 11 anni e per un’ora a quelli più grandi. Sarebbe ora di guardare meno ai piccoli dettagli e più al sistema nel suo complesso, al quale in troppi hanno da tempo fatto l’abitudine.

Massimo Maiurana

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6 commenti

bruno gualerzi

“Dio, secondo il Cristianesimo, è una potenza infinitamente superiore al demonio, in quanto suo creatore ed essere onnipotente, perciò fondamento del suo essere e della sua essenza (come per tutte le altre sue creature).”

Sicuramente i teologi avranno spiegato in cosa consiste questa per loro solo apparente (immagino) contraddizione di un Dio onnipotente che crea il demonio, come del resto l’uomo, e poi lo vede rivoltarglisi contro senza che lui, onnipotente com’è, faccia qualcosa per farlo stare al suo posto. Qualche buontempone l’ha spiegato col fatto che Dio, stanco di restare tutto solo a bearsi di se stesso, ha creato un avversario fittizio (come certi politici) per passare il tempo… pardon, l’eternità’. Naturalmente i teologi, che non sono buontemponi, avranno escogitato ben altro… che personalmente non conosco, ma che non credo conosca nemmeno il credente, diciamo medio, che, come per tante altre contraddizioni, è chiamato a credere e basta. E se poi presenta qualche dubbio in proposito, gli si mostra qualche indemoniato che solo Dio, tramite un suo rappresentante (l’esorcista, appunto), può liberare da satana facendolo “uscire da quel corpo”. Anche se satana, dispettoso e astuto com’è, sa impossessarsi in ben altro modo degli uomini, istigandoli a compiere il male… spedendoli così in quell’inferno del quale pare sia il padrone incontrastato.
Sempre naturalmente per il credente medio, che non capisce le spiegazioni dei teologi…

laverdure

@Bruno Gualerzi
Nietzsche sosteneva che la teologia e’ “Una delle branche dell’ignoranza umana” !
Del resto,in quanto a coerenza,basta notare che sono proprio gli ecclesiastici a sostenere,continuamente,che “Le vie del Signore sono iperscrutabili!” tutte le volte che gli fa comodo,vale a dire quando non riescono proprio a trovare un minimo di risposta a qualche domanda scottante.
Ebbene,la teologia,per definizione,vuole essere proprio lo “studio delle vie del Signore”,vale a dire di qualcosa che loro stessi affermano essere “inconoscibile a priori” !
Torno a dire,molto coerente,vero ?
Equivale,per un matematico, a studiare un metodo per la quadratura del cerchio,o per un fisico a studiare un motore basato sul moto perpetuo,vale a dire perseguire fini che matematici e fisici hanno dimostrato essere impossibili.

Manlio Padovan

Mentre N. vedeva il fenomeno da fuori, ma un fenomeno ben piantato nella sua famiglia, Feuerbach lo vedeva proprio da dentro e poté scrivere di un “manicomio della teologia”.

RobertoV

Se non ricordo male Erasmo da Rotterdam, un teologo, disse che la teologia è la scienza che con eruditi ragionamenti ti dimostra che il bianco è nero. Personalmente la teologia la ritengo la scienza delle scuse, perché molti dei suoi ragionamenti sembrano scuse per giustificare qualcosa, nascondendo il tutto dietro un fiume di parole “erudite”.
Anche l’invenzione del diavolo mi sembra una buona scusa di successo, che permette di scaricare le responsabilità su altri, senza assumersi mai le proprie (non è un caso che piaccia così tanto ai nostri politici). E questo dualismo è così conveniente all’idea di dio ed alla chiesa.
Probabilmente al Miur qualche zelante avrà subito ritenuto di correre dietro alle esternazioni di membri del governo su satana, il ferro va battuto quando è caldo, anche per regalare un po’ di soldi alla chiesa. Dopotutto bisogna formare le persone per inventarselo adeguatamente e porsi poi come soluzione del problema e la chiesa in questo è maestra.

Gérard

Roberto V
” L’ invenzione del diavolo permette di scaricare le responsabilità su altri…”
Si rapporta la risposta d’ un Monsignore presso il quale un accademico francese si lamentava dei vari scandali che spesso avevano il Vaticano come epicentro …
” Là dove c’è molta santità, il diavolo è molto al lavoro ! “

Diocleziano

”… Là dove c’è molta santità, il diavolo è molto al lavoro!… “

Sì, secondo la teologia del “Piatto ricco, mi ci ficco!” 😆

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