I giri di vite (antiorari) vaticani sulla pedofilia

Esistono Paesi dove i sacerdoti sono esonerati dal dovere di fornire alla magistratura le informazioni che essa richiede, anche quelle al di fuori del “segreto confessionale”; uno di quei Paese è l’Italia e la norma in questione deriva dal patto concordatario tra l’Italia e la Santa sede. Esistono poi Paesi dove i sacerdoti sono tenuti, come qualunque altro cittadino, perfino a denunciare i reati di cui vengono a conoscenza. In caso contrario si rischia di essere incriminati per aver intralciato la giustizia. Uno di quei Paesi è la Francia, che infatti ha recentemente condannato Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione, a sei mesi di reclusione in primo grado proprio con l’accusa di aver coperto un prete pedofilo, tale Bernard Preynat, ostacolando così il corso delle indagini.

A onor del vero il crimine in questione pare sia avvenuto diversi anni prima che Barbarin ne venisse a conoscenza, che tuttavia verrà giudicato in secondo grado dal momento che ha presentato richiesta di appello, ma è comunque evidente la differenza che passa tra le esenzioni rico­no­sciute in Italia ai preti soltanto per il fatto di essere tali e il trattamento che riserva loro la Francia, dove hanno gli stessi doveri di qualunque altro cittadino.

Secondo quanto stabilito dal papa nell’ultimo summit proprio sulla pedofilia ecclesiastica, però, queste esenzioni dovrebbero avere vita breve. Dovrebbero! Perché il papa è stato chiaro con tutti i presidenti delle conferenze episcopali presenti: «anche se si trattasse di un solo caso di abuso la Chiesa chiede di non tacere e di portarlo oggettivamente alla luce, perché lo scandalo più grande in questa materia è quello di coprire la verità». I preti quindi dovrebbero denunciare. Dovrebbero! Per cui Barbarin, condannato giusto due settimane dopo quel summit, avrebbe dovuto essere il primo esempio di questo ennesimo giro di vite.

Giro di vite che però forse è stato dato in senso antiorario, perché infatti Barbarin ha sì presentato le proprie dimissioni subito dopo la sentenza, ma Bergoglio le ha altrettanto immediatamente respinte. La ragione di questa decisione del papa sarebbe il principio di presunzione d’innocenza, il che sembra veramente pretestuoso. Non che per Barbarin la presunzione d’innocenza non valga, ci mancherebbe altro, ma questa riguarderebbe eventualmente il reato di favoreggiamento nei confronti di Preynat, non il fatto che ha taciuto le notizie che gli sono pervenute. E comunque, che tolleranza zero è quella che viene meno alla prima occasione?

Non che la cosa sorprenda. Giusto sette mesi fa pubblicavamo un articolo in cui facevo l’elenco delle sterili promesse vaticane sulla pedofilia, in quel caso parlando delle reazioni negative (per la Chiesa) in Irlanda, e aggiungerne un’altra non è che sia poi così clamoroso. Così come non sorprende il fatto che anche in Francia l’immagine della Chiesa bergogliana non è che sia esattamente splendida; sembra anche che sia in aumento il numero dei battezzati che chiedono di abbandonare formalmente la Chiesa mediante sbattezzo, proprio per via dello squallido teatrino tra Barbarin e Bergoglio. Nel frattempo l’idea più geniale è venuta a Bergoglio pochi giorni fa: ha introdotto tre leggi motu proprio che consentono di agire d’ufficio contro i reati di pedofilia perpetrati nella Città del Vaticano. Quanti bambini pensate possano vivere all’interno delle Mura leonine?

Massimo Maiurana

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7 commenti

Michele Gaismayr

George Pell, Theodore Edgar McCarrick, Philippe Barbarin, Ricardo Ezzati Andrello, “E non è escluso che in futuro lo scandalo degli abusi possa travolgere altri cardinali.” Se andiamo avanti di questo passo il prossimo conclave non si svolgerà nella cappella sistina, ma a Rebibbia o a Regina coeli.

Maurizio

Oppure sarà un conclave con soli parroci di provincia, i sopravvissuti agli scandali. Un po’ come quelle partite di calcio dove sono tutti infortunati e vengono convocate le riserve della primavera…

RobertoV

I cardinali non sono stati condannati in Italia, dove invece sono stati protetti e giustificati, ma all’estero. Pensa anche al vescovo francese Pican condannato a tre mesi in Francia per non avere denunciato oltre 10 anni fa un prete pedofilo e che il cardinale Hoyos del Vaticano aveva giustificato apertamente, condannando la tendenza di certi vescovi americani a denunciare preti pedofili. Potranno fare il conclave direttamente nel parlamento italiano dove avere delle condanne è un titolo di merito.
I proclami del papa ed il suo presunto “attivismo” sono solo una copertura, per cercare di limitare mediaticamente i danni, come quelli del papa precedente. Ormai hanno capito come funziona il sistema mediatico: è più importante l’annuncio della realtà. Già nel 2010 avevano dichiarato di aver sconfitto la pedofilia nella chiesa cattolica …

Diocleziano

Il famigerato ‘crimen sollicitationis’ che fine ha fatto?

È ancora in essere, è stato abrogato?

ateo64

Azz… mi è preso un coccolone tale a vedere questa foto che per poco non mi convertivo! Sembra davvero indemoniato questo qua…

Gérard

Barbarin, che ha il titolo di Primo prelato di Francia ( Primat des Gaules ) non mi è simpatico ( e anche a tanti francesi ) non per quest’ affare ma già molto prima per questa esternazione : ” Grazie all’ Islam, si riparla di Dio in Francia ! ” …

laverdure

Per dirvi quanto le nostre leggi si discostano da quelle francesi e di molti altri paesi anche al di fuori delle questioni ecclesiastiche :
qualunque giallista sa che in Francia(Maigret),Gran Bretagna(Poirot),USA(Spade,Marlowe ecc)
chiunque venga condannato per omicidio non puo’ ereditare nemmeno una monetina dalle sue vittime.
E in mancanza di altri eredi ovviamente i beni vengono incamerati dalle accoglienti casse statali.
E lo stesso sicuramente vale per la maggior parte del mondo.
Invece in Italia non c’e’ questa disposizione,vale a dire che lo Stato,la cui avidita rivaleggia con un avvoltoio col verme solitario,e ‘ pronto a rinunciare a degli introiti pur di favorire delinquenti
condannati come tali dal tribunale.
E questo e’ uno solo dei tanti esempi possibili.
E ci meravigliamo del servilismo verso la Curia ?

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