Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è del consigliere comunale di Trieste Salvatore Porro (FdI) che
si è scagliato, da “cattolico-mariano”, contro la proposta di legge avanzata dal consigliere regionale Antonio Lippolis (Lega) per consentire la sepoltura degli animali di compagnia nella tomba del padrone. Porro l’ha definita “una presa in giro della speranza cristiana in una vita ultraterrena dopo la morte”, parlando di “strane forme di ‘animalismo'” e pratiche “vigenti presso popolazioni pagane nelle civiltà primitive”.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
In alcune scuole di Livorno, come l’Istituto “Don Angeli” e il Circolo didatico “Brin”, il collegio docenti ha approvato lo svolgimento di riti religiosi e visite pastorali in orario scolastico.
Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha presenziato a una messa organizzata dall’amministrazione per commemorare i 676 anni della città, a partire da quando nel 1343 il doge di Genova la riconobbe sede di Podesteria.
Il centrodestra dell’Emilia-Romagna ha invitato gli organizzatori del congresso integralista di Verona a tenere un convegno contro la legge sull’omotransfobia presso la sede della Regione.
Il Ministero dell’Interno ha impugnato la trascrizione dell’atto di nascita di un bambino nato in Inghilterra, figlio di due donne unite civilmente, presso il Comune di Bari.
La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni durante un comizio ha sostenuto che è giusto posizionare il crocifisso nelle scuole, anche in uno “stato laico”.
Giuseppe Spata, candidato sindaco di Gela (CL) per la Lega, da “convinto cattolico” ha dichiarato: “difendo il crocifisso nelle scuole”.
Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Messina ha organizzato a Tindari una messa per il precetto pasquale, officiata dal cappellano militare.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha organizzato a Roma una tavola rotonda con il vicariato di Roma sul tema dell’ecologia.
La redazione
Scopro che esiste anche la figura del “Cappellano degli Enti di ricerca del MIUR”. Non bastano cappellani nelle forze armate, negli ospedali, nelle carceri, ma addirittura un cappellano per la ricerca….. Ecco perché quando ci sono delle nuove scoperte scientifiche chiedono spesso l’opinione ad un prete. Deve vigilare sulle scoperte!
Il consigliere comunale cattolico-mariano di Trieste Porro (ma esistono anche cattolici non adoratori della Madonna ?) evidenzia molto bene il comportamento di questi fanatici: siccome a lui non va bene, non deve andare bene a tutti. Un cane disturberebbe la sua “resurrezione”? Nessuno lo obbliga a seppellirsi con un animale domestico, cosa fanno gli altri nella loro tomba è affare loro, visto che non è lui a pagare. E non può neanche parlare di questioni igieniche visto che parliamo di morti. E se anche fossero pratiche animaliste e pagane, non vale la libertà religiosa? Siamo ancora alla religione di stato come vorrebbero gli adoratori del crocifisso?
Hai proprio ragione sui cappellani militar- ricercatori. Non ho altre parole da aggiungere.
Io so che nessuno potrebbe separarmi dal mio cane. Con buona pace del povero Porro. Se un dio esiste spero lo faccia reincarnare in una lumaca.
Cara Mafalda, questa dei cani da seppellire va ben oltre la “semplice clericalata”. E’ una manifestazione di stupidità del consigliere Lippolis della Lega. Non c’entra con la religione, ma è solo una sua interpretazione. Porro può stare tranquillo.
iguanarosa
Perché ritieni stupida la proposta di Lippolis? Forse ho capito male io ma mi pare voglia permettere la sepoltura del pet con l’amico umano. Cosa c’è di male? Alla fine ognuno decide per sé, anche di restare “per sempre” con chi gli pare.
Afferma la Meloni che il crocefisso è il simbolo di uno Stato laico.
Aspetta, come dire che una bistecca è il simbolo di una associazione vegana…
Ma poi, cani e gatti non verranno in paradiso con noi? Non posso dirlo al mio Fuffi, si era persino fatto la prima comunione.
E comunque, Porro (un nome, un QI) come conosce cotanti dettagli ultraterreni? Se voleva occuparsi di teologia ha sbagliato mestiere. O no…?
In tutte le cose c’è un perché, metti che il Porro, quando arriva di là, invece del dio triste e barbuto che immaginava, trovasse Anubi!
Puoi immaginare a chi andrebbero le simpatie del dio orecchiuto… 😆
A qualcuno migliore di lui!😁
Quella dei cani e gatti in paradiso è materia teologica piuttosto complessa. Una risposta attendibile si potrebbe avere da Ratzinger, per esempio, finissimo teologo. Forse anche il gesuita potrebbe interpretare correttamente il pensiero divino. Ma metti che i pet vadano in paradiso…sorge spontanea un’ altra domanda: vanno anche all’inferno? La teologia è veramente per menti fini, non per grezzi atei.
Il finissimo teologo Ratzinger è troppo impegnato nelle sue invenzioni teologiche, cioè arrampicate sugli specchi riguardo alla pedofilia nella chiesa. Riguardo al gesuita nel 2014 aveva affermato: “Andremo in paradiso come gli animali”. anche GP II pare fosse possibilista, mentre Ratzinger più conservatore. Per gente che discute sul sesso degli angeli non puoi dubitare che si siano posti anche questa domanda, anche perché sicuramente dei fedeli gliela hanno posta. Da profano direi che non possedendo gli animali il libero arbitrio, secondo i cristiani, l’inferno per loro non dovrebbe essere previsto. Suppongo, però, che negli ultimi anni, visto che anche tra i cattolici è notevole ed in aumento la quota di “animalisti” i teologi avranno il loro bel da fare per creare una teologia ad hoc. ….
Be’, non saprei. Dovremmo chiedere a qualche postino rincorso da un rottweiler…
RobertoV
Visto il gattopardismo della Chiesa è molto probabile che in futuro cerchino di accontentare gli animalisti, a parole. Cosa ci vuole a dire che il cane andrà in paradiso? Più difficile appoggiare atti concreti, che fruttano denaro, come lo sfruttamento animale o rinunciare a regali antiambientalisti come l’albero di Natale a San Pietro. Del resto la Chiesa si occupa degli umani discendenti da Adamo, esseri chiaramente superiori agli altri, anche quando miseramente inseguiti da un rottweiler o punti da un’ ape con annesso shock anafilattico. Non ci sono approfondimenti teologici su argomenti così banali.
Per gli animali in paradiso potrebbe occuparsene la sacra rota: dietro congruo compenso e dopo aver compulsato la vita dell’animaletto e del suo padrone rilasceranno il visto per godere della vista dell’ineffabile. Nessuno tornerà per reclamare.