«Oggi, 12 aprile, è il 30° anniversario della sentenza n. 203 del 1989, con la quale la Corte Costituzionale ha riconosciuto la laicità supremo principio costituzionale. Trent’anni in cui l’Uaar ha messo in pratica questo principio ogni giorno. Trent’anni in cui non c’è stato giorno in cui non abbia dovuto ricordarlo a politici ed esponenti religiosi». Così, oggi, Adele Orioli, segretaria dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, in occasione dell’anniversario della storica sentenza.
«Come siamo soliti ripetere, in un paese ideale, civile e democratico, un’associazione come la nostra — che si batte tra le altre cose per la laicità dello Stato — non avrebbe motivo di esistere», ha proseguito Orioli. «Purtroppo però l’Italia è lungi dall’essere un paese ideale e quindi ad associazioni come la nostra tocca questa fatica di Sisifo: quella di lavorare ogni giorno per il rispetto di questo principio».
«Noi — ha detto ancora la segretaria Uaar — lo facciamo anche attraverso lo sportello informatico Sos Laicità (soslaicita@uaar.it), servizio confidenziale e gratuito che l’associazione mette a disposizione dei cittadini vittime o testimoni di prevaricazioni religiose o di violazioni della laicità dello Stato. E continueremo a farlo per altri trent’anni, e oltre: finché il principio di laicità non sarà inverato».
Alla ricorrenza di oggi l’Uaar dedicherà un convegno all’università di Firenze, nella prestigiosa Villa Ruspoli, il 26 e 27 settembre prossimi.
Comunicato stampa
Scritto in Italia, arabia saudita del cattolicesimo, é un bellísimo scherzo.
Chissa perchè dei patti lateranensi non si può dire la stessa cosa (ingerenza)